"What a remarkable fifty years they have been for the world. Think what we would have missed if we had never heard the Beatles" : con queste parole, nel novembre 1997, la Regina Elisabetta celebrava il suo cinquantesimo anniversario di matrimonio. A quanto pare, ancora oggi, i quattro ragazzi di Liverpool fanno parlare di sé. Sono passati 50 anni da quando hanno conquistato il cuore degli Stati Uniti con il singolo 'I Want To Hold Your Hand', riuscendo, in poco più di 2 minuti e mezzo, a entrare nella Billboard Hot 100, la classifica dei 100 brani più trasmessi dalle radio oltreoceano. Innovatori senza precedenti, pur sotto l'influenza di Buddy Holly, degli Everly Brothers e Chuck Berry, i Beatles hanno dimostrato come il rock & roll poteva coinvolgere varietà di armonie e strutture. La compattezza del loro sound era data dalla combinazione sinergica del basso melodico di Paul unito alla batteria "folle" di Ringo, alla chitarra "rockabilly" di George e a quella, più decisa, di John. Idealistici, spiritosi, eclettici e irriverenti, essi hanno saputo definire e incarnare lo stile degli Anni '60 e la loro musica, iniziata con le canzoni romantiche e terminata con stravaganze perfezioniste, ha fissato dei nuovi standard per il successo artistico e commerciale della musica pop-rock. Fino ai primi Anni '50 il Regno Unito si presentava con confini culturali e sociali molto rigidi, entro i quali prendeva coscienza una comunità "pluralistica"; questi nuovi fermenti dettero origine a controversie con i giovani che si ribellavano alle convenzioni e alle autorità. Iniziò ad aleggiare un vento di libertà morale, il cui primo obiettivo era proprio lo smantellamento delle barriere poste tra la cultura popolare e la cultura alta. A livello artistico, si possono vedere i primi cambiamenti con Waiting For Godot, dramma teatrale beckettiano, messo in scena nel settembre 1955 all'Arts Theatre di Londra; con Look Back In Anger di Joan Osborne, rappresentato nel 1956 al Royal Court Theatre; con la Pop Art introdotta l'anno successivo da una mostra alla Whitechapel Gallery; e con la pubblicazione nel 1957 di Declaration, una raccolta di saggi i cui autori esprimono la loro indignazione contro l'apatia, il disinteresse e il fallimento intellettuale dell'ambiente in cui vivono. Tom Maschler, curatore della raccolta, presenta gli Angries come degli anarchici, spesso socialmente alienati, e non appartenenti ad alcun movimento politico preciso . Doris Lessing, unica figura femminile a comparire nella raccolta, ha le idee molto chiare: "we give little attention to the people who leave - that process of elimination that goes on all the time and which excludes, very early, those likely to be original and reforming, leaving those attracted to a thing because that is what they are already like. This social mechanism goes almost unnoticed - yet it is as powerful as any in keeping our institutions rigid and oppressive" ; e prosegue Collins: "the average man is a conformist, accepting miseries and disasters with the stoicism of a cow standing in the rain". Sempre negli Anni '50, il rock veniva giudicato un genere banale e inferiore, visto dalla critica come privo di qualsiasi significato musicale e valore duraturo; tale concezione mutò notevolmente nel decennio successivo, quando risultò impossibile continuare a definirlo "una semplice anomalia temporanea" . La rivalutazione di Elvis, l'impatto di Dylan con la nascita della canzone di "protesta" e la British Invasion dei Beatles, che fecero della musica popolare il nucleo centrale dei primi movimenti studenteschi e subculturali, indussero a considerare il rock una seria forma d'arte, d'intrattenimento e d'industria. Al riguardo, va ricordata la nascita, nel 1967, della rivista musicale Rolling Stone, che ancora oggi non si interessa solo alla musica in senso stretto, ma anche a tutti i fattori socioculturali a essa contigui. Di notevole importanza è stato poi lo sviluppo della televisione: se negli Anni '50 solo il 6% della popolazione possedeva un televisore, nel 1965 sarà di proprietà di più del 90%. E in questi Swinging Sixties, i Beatles e la televisione furono una fonte di guadagno reciproco: da un lato, infatti, i Fab Four ottenevano una visibilità a livello nazionale e globale, dall'altro la televisione era ben contenta di ospitare le masse di pubblico che i Beatles stessi attiravano. Nelle loro apparizioni televisive, si passò dalle esibizioni musicali alle interviste e ai dibattiti, le cui tematiche avevano poco a che fare con le pop star "classiche": la guerra in Vietnam, l'uso della marijuana, la religione. Così, se nel biennio '62-'63 il 76% delle loro apparizioni erano musicali, tra il 1966 e il 1970 soltanto il 17% riguardavano le esibizioni. È stata proprio questa scissione tra il ruolo classico della pop star e quello più complesso incarnato dai Beatles, a renderli così speciali. Definiti "uomini di idee", "intellettuali" , in quanto portavoce di una generazione e guida di una controcultura globale, c'è anche chi li paragona ai giocolieri e menestrelli medievali. Sì, l'epoca è sicuramente diversa a livello tecnologico e geopolitico, ma proprio come i menestrelli, i Beatles hanno usato la loro musica per rivestire più ruoli: intrattenitori, critici, cronisti, opinionisti, corteggiati ma anche ostacolati da quelli che volevano far loro da "padroni". "Who would have thought that the pop music of the 1960s would develop into a force as vital as that of the jongleur of old?".
Convergence of scientific and artistic language in the interpretation of the unknown natural reality Marina Iorio Istituto di Scienze Marine Consiglio Nazionale delle Ricerche (ISMAR-CNR) marina.iorio@cnr.it The scenic transcoding of virtual scientific realities, invisible to the human eye (for example the morphology of the ocean floor or the discovery of buried geothermal reservoirs) through the search for new artistic and aesthetic forms in the performative thought and in the field work of Marina Iorio: ten years of dialogue with an extra-scientific audience. Science Art, Virtual images, Digital Art, Abstract Art, Oceans Transpositions of languages Ékphrasis, or a transcoding experiment The Observation Wheel Lorena Grigoletto Università degli Studi di Napoli Federico II Accademia di Belle Arti di Napoli lorigrigoletto@gmail.com The purpose of this essay is to examine the process of transcoding by which certain philosophical concepts have been translated into the characters of my fairy tale The Observation Wheel. This fairy tale is about a giant merry-go-round to which a motor is added and which, as a result, undergoes such an acceleration that its perceptual capacity is profoundly transformed, as well as its ability to know itself and others. In the introductory essay, I comment on the relationship between philosophy and fairy tales, on the rhythmic character of this literary genre, and on the concepts on which my own fairy tale is built, namely temporality, technologization, acceleration, alienation, and death. However, given that the essay is written in a phase subsequent to the creation of the tale, it carries out a double movement, namely the representation of the experience of transcoding concepts towards the specific characters and structure of the tale and, at the same time, from these towards the recovery, of the same concepts through a mnemonic operation, which is therefore necessarily retroactive and deformative, revealing the essential ekphrastic nature of the thought processes. Ekphrasis, Fairy Tale, Philosophy, Rhythm, Acceleration. A Dialog about Passions: Malebranche and Gaetani Alessandro Stile Istituto per la Storia del Pensiero Filosofico e Scientifico Moderno Consiglio Nazionale delle Ricerche (ISPF-CNR) stile@unina.it In this virtual interview between Nicolas Malebranche ad Niccolò Gaetani dell'Aquila d'Aragona, the philosophers discuss the theme of Passions, and the answer they give to the interviewer's questions faithfully reproduce the texts of the two authors. Interview, virtual dialogue, stoicism, pleasure, virtue Rebellion and recognition Albert Camus Fiorinda Li Vigni Istituto Italiano per gli Studi Filosofici fiorinda.livigni@gmail.com Le premier homme, the posthumous novel by Albert Camus, offers the key to the whole of the writer's work and to his sensitivity. It is linked to the first notes of the Cahiers (1935) and to the writings collected in the book L'envers et l'endroit (1937), where the nostalgia for a lost poverty and the image of a silent mother come to the fore. In the setting of the Algiers of his childhood, a world of light and freedom, Camus's choice to fight for the humiliated is outlined, without renouncing to beauty and admiration: the rebellion keeps men united in the name of a value that binds and transcends them. Poverty, World, History, Value, Solidarity Camus 2020 Working Notes Rosario Diana Istituto per la Storia del Pensiero Filosofico e Scientifico Moderno Consiglio Nazionale delle Ricerche (ISPF-CNR) rosariodiana61@gmail.com Text of the melologue that closes the Trilogy on Recognition. The show has not yet been made due to the pandemic. In the work, the Author presents a critical analysis of the absurd in Albert Camus in the form of reading notes. Absurd, Music, Theater, Commitment, Politics L'Infinito by Leopardi melologue for thre reciting voices, viola and cello Rosario Diana Istituto per la Storia del Pensiero Filosofico e Scientifico Moderno Consiglio Nazionale delle Ricerche (ISPF-CNR) rosariodiana61@gmail.com The Author presents an experiment of linguistic transposition between poetry and music. Leopardi's famous poem, L'Infinito, and some thematically related fragments from Zibaldone become the text of a melologue in which the poetic text interacts with the sound and helps to indicate the principles of musical composition. Dissemination, Composition, Restricted view, Atonality, Counterpoint _Imitation_ melologue for two reciting voices, viola, cello and recorded voice Rosario Diana Istituto per la Storia del Pensiero Filosofico e Scientifico Moderno Consiglio Nazionale delle Ricerche (ISPF-CNR) rosariodiana61@gmail.com The Author presents an experiment of linguistic transposition in which the structure, the pitches of the sounds and the compositional techniques of the melologue are obtained with the title and content of a poem by Giacomo Leopardi, Imitation, inspired by a composition by a French poet Antoine-Vincent Arnault, Le Feuille [The leaf]. Dissemination, Transposition, Composition, Giacomo Leopardi, Antoine-Vincent Arnault The Intermediality between Writing and Music About a Recent Book Rossella Gaglione Università degli Studi di Napoli Federico II Accademia di Belle Arti di Napoli rossellagaglione@hotmail.com The paper aims to highlight some themes from a recent book by Franco Gallo and Paolo Zignani, Nietzsche e Schumann. Musica, scrittura, forma e creazione, about the relationship between Schumann's music and Nietzsche's thought. Within the interpretative horizon of the paradigm of intermediality, the writing first analyzes the compositional forms of both artists, gestures of breaking with respect to tradition. However, Schumann and Nietzsche are also the pretext to explore other foundational themes of the relationship between music and philosophy. Philosophy, Theorein, Praktein, Musical Composition Tribute to Stravinsky Fifty Years after his Death Benedetta Tramontano Accademia di Belle Arti di Napoli bene_98@hotmail.it Four illustrations commissioned by RTH / PTH to Benedetta Tramontano and dedicated to Stravinskij for the fifty years of the composer's death. Theodor W. Adorno, The Rite of Spring, Sergej Pavlovič Djagilev, Composition, Poetics of music ; Convergenza del linguaggio scientifico e di quello artistico nell'interpretazione della realtà naturale ignota Marina Iorio Istituto di Scienze Marine Consiglio Nazionale delle Ricerche (ISMAR-CNR) marina.iorio@cnr.it La transcodificazione scenica di realtà virtuali scientifiche invisibili all'occhio umano (per esempio la morfologia dei fondi oceanici o il ritrovamento di serbatoi geotermici sepolti) attraverso la ricerca di nuove forme artistiche ed estetiche nel pensiero performativo e nel lavoro sul campo di Marina Iorio: dieci anni di dialogo con un pubblico extrascientifico. Arte scientifica, Immagini virtuali, Arte digitale, Arte astratta, Oceani Trasposizioni di linguaggi Ékphrasis, ovvero un esperimento di transcodifica La ruota panoramica Lorena Grigoletto Università degli Studi di Napoli Federico II Accademia di Belle Arti di Napoli lorigrigoletto@gmail.com Questo lavoro si propone di esplorare il processo di transcodifica attraverso cui determinati concetti filosofici sono stati tradotti nelle figure della mia fiaba La ruota panoramica, che narra di una gigantesca giostra animata cui viene implementato un motore e che, pertanto, subisce un'accelerazione tale da trasformare nel profondo tanto la sua capacità percettiva quanto la possibilità di riconoscere e di riconoscersi. Nel saggio introduttivo si riflette sulla relazione tra filosofia e fiaba, sul carattere ritmico di questo genere letterario, nonché sui concetti a partire dai quali la fiaba è stata costruita, ovvero temporalità, tecnologizzazione, accelerazione, alienazione, morte. Tuttavia, essendo stato scritto in una fase successiva alla creazione narrativa, il saggio realizza un doppio movimento, di presentazione dell'esperimento di transcodifica dai concetti alle figure e alla struttura specifiche della fiaba e, al tempo stesso, da queste al rinvenimento, attraverso un'operazione mnemonica, quindi necessariamente retroattiva e deformante, di quegli stessi concetti, rivelando la natura essenzialmente ékphrastica dei processi di pensiero. ékphrasis, Fiaba, Filosofia, Ritmo, Accelerazione Dialogo sulle Passioni: Malebranche e Gaetani Alessandro Stile Istituto per la Storia del Pensiero Filosofico e Scientifico Moderno Consiglio Nazionale delle Ricerche (ISPF-CNR) stile@unina.it In questa intervista virtuale tra Nicolas Malebranche e Niccolò Gaetani dell'Aquila d'Aragona, i due filosofi discutono sul tema delle passioni. Le risposte che danno all'intervistatore riproducono fedelmente i testi dei due Autori. Intervista, dialogo virtuale, stoicismo, piacere, virtù Rivolta e riconoscimento Albert Camus Fiorinda Li Vigni Istituto Italiano per gli Studi Filosofici fiorinda.livigni@gmail.com Le premier homme, il romanzo postumo di Albert Camus, offre la chiave del complesso dell'opera dello scrittore e fornisce la cifra della sua sensibilità. Esso si riallaccia alle prime note dei Cahiers (1935) e agli scritti raccolti nel volume L'envers et l'endroit (1937), dove a venire in primo piano sono la nostalgia per una povertà perduta e l'immagine di una madre silenziosa. Sullo sfondo dell'Algeri della sua infanzia, di un mondo di luce e di libertà, si delinea così la scelta di Camus di lottare per gli umiliati senza rinunciare alla bellezza e all'ammirazione, in una rivolta che tiene gli uomini uniti in nome di un valore che li lega e li trascende. Povertà, Mondo, Storia, Valore, Solidarietà Camus 2020 Note di lavoro Rosario Diana Istituto per la Storia del Pensiero Filosofico e Scientifico Moderno Consiglio Nazionale delle Ricerche (ISPF-CNR) rosariodiana61@gmail.com Testo del melologo che chiude la Trilogia sul riconoscimento. Lo spettacolo non è stato ancora realizzato a causa della pandemia. Nel lavoro l'Autore presenta un'analisi critica dell'assurdo in Albert Camus nella forma di note di lettura. Assurdo, Filosofia, Musica, Teatro, Politica L'Infinito di Leopardi melologo per tre voci recitanti, viola e violoncello Rosario Diana Istituto per la Storia del Pensiero Filosofico e Scientifico Moderno Consiglio Nazionale delle Ricerche (ISPF-CNR) rosariodiana61@gmail.com L'Autore presenta un esperimento di trasposizione linguistica fra poesia e musica. La famosa poesia di Leopardi, L'Infinito, e alcuni frammenti tematicamente affini tratti dello Zibaldone diventano il testo di un melologo in cui il testo poetico interagisce con il suono e contribuisce a indicare i principi della composizione musicale. Disseminazione, Composizione, Veduta ristretta, Atonalità, Contrappunto _Imitazione_ melologo per due voci recitanti, viola, violoncello e voce registrata Rosario Diana Istituto per la Storia del Pensiero Filosofico e Scientifico Moderno Consiglio Nazionale delle Ricerche (ISPF-CNR) rosariodiana61@gmail.com L'Autore presenta un esperimento di trasposizione linguistica in cui si ricava l'intera struttura, le altezze dei suoni e le tecniche compositive del melologo dal titolo e del contenuto di una poesia di Giacomo Leopardi, Imitazione, ispirata a un componimento di un poeta francese Antoine-Vincent Arnault, Le Feuille [La foglia]. Disseminazione, Trasposizione, Composizione, Giacomo Leopardi, Antoine-Vincent Arnault L'intermedialità tra scrittura e musica A proposito di un recente libro Rossella Gaglione Università degli Studi di Napoli Federico II Accademia di Belle Arti di Napoli rossellagaglione@hotmail.com Il lavoro ha lo scopo di rilevare alcuni temi che emergono da un recente libro di Franco Gallo e Paolo Zignani, Nietzsche e Schumann. Musica, scrittura, forma e creazione, a proposito della relazione tra la musica di Schumann e il pensiero di Nietzsche. All'interno dell'orizzonte interpretativo del paradigma dell'intermedialità, lo scritto analizza anzitutto le forme compositive di entrambi gli artisti, gesti di rottura rispetto alla tradizione. Schumann e Nietzsche sono però anche il pretesto per approfondire altri temi fondativi del rapporto tra musica e filosofia. Filosofia, Theorein, Praktein, Composizione musicale Omaggio a Stravinskij A cinquant'anni dalla morte Benedetta Tramontano Accademia di Belle Arti di Napoli bene_98@hotmail.it Quattro illustrazioni commissionate dalla RTH/PTH a Benedetta Tramontano e dedicate a Stravinskij per i cinquant'anni della morte del compositore. Theodor W. Adorno, Sagra della primavera, Sergej Pavlovič Djagilev, Composizione, Poetica della musica