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Le web survey
In: Laboratorio sociologico. Manualistica, didattica, divulgazione 85
La survey sul welfare filantropico
Il Capitolo 4 del Quinto Rapporto sul secondo welfare propone un'analisi dei dati della expert survey ideata e promossa da Percorsi di secondo welfare. Nello specifico, questa sezione del Volume interpreta le risposte fornite dagli esperti selezionati nell'ambito del welfare filantropico. La prima parte del Capitolo analizza il parere informato degli esperti circa l'impatto della pandemia sul fenomeno del welfare filantropico e, secondo una visione proiettata nel medio-lungo periodo, le trasformazioni che invece potranno avverarsi in futuro. A seguire, la sezione successiva presenta i risultati sul posizionamento dei leader di 10 organizzazioni-chiave nel campo del welfare filantropico circa i rapporti tra pubblico-privato e locale-nazionale. Si tratta di organizzazioni di rappresentanza delle Fondazioni di origine bancaria, del Terzo Settore e della cooperazione, del mondo delle imprese e dei lavoratori e degli enti locali. Infine, l'ultima sezione indaga il ruolo del welfare filantropico nel raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030. L'analisi mostra come gli esperti interpellati siano ottimisti rispetto alla capacità degli enti filantropici di rispondere ai bisogni sociali, sia tradizionali che emergenti. Nonostante il rischio degli interventi di welfare filantropico sia quello di acuire le disparità territoriali, gli esperti considerano il welfare filantropico una win-win solution: un vettore per l'innovazione sociale e una risorsa per le amministrazioni territoriali. Tale ottimismo è proiettato anche nel futuro, secondo gli esperti la pluralità di energie e di risorse che contraddistingue questi enti avrà un impatto positivo nel raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell'Agenda 2030.
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Survey on Italian household income and wealth
La survey sul welfare aziendale territoriale
Il Capitolo 3 del Quinto Rapporto sul secondo welfare analizza i dati ricavati dalla expert survey promossa da Percorsi di secondo welfare sul tema del welfare aziendale territoriale. A questo riguardo, la prima parte del Capitolo esplora il punto di vista degli esperti interpellati circa le trasformazioni avvenute durante la pandemia e quelle che potranno verificarsi in futuro in risposta alle conseguenze di più lungo periodo del Covid-19. Successivamente si concentra su quello che è a detto degli intervistati è il posizionamento di alcune organizzazioni-chiave nel campo del welfare aziendale rispetto ai rapporti tra pubblico-privato e nazionale-locale; si tratta delle 2 principali sigle sindacali e di 8 organizzazioni datoriali che spaziano dal mondo delle imprese a quello dell'artigianato e del commercio, fino a quello della cooperazione. Infine il Capitolo approfondisce il punto di vista degli esperti il ruolo del welfare aziendale nel raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile definiti dall'Agenda 2030. Dalla expert survey emerge come nonostante la crisi pandemica l'impegno delle imprese nel campo del welfare non si sia fermato. Al contrario, dove presente, il welfare aziendale ha contribuito a dare risposte ai nuovi bisogni scaturiti dall'emergenza sanitaria e poi sociale. Anche per queste ragioni, sempre secondo gli esperti, nel prossimo futuro le pratiche di welfare aziendale tenderanno a diffondersi ancora di più nel contesto italiano.
BASE
La nuova survey: sondaggio discorsivo e approccio interazionale
In: Studi superiori
Sociologia della condizione anziana: survey sociale in un contesto lombardo
In: Demos 19
Dinamiche familiari e bisogni sociali: survey sociodemografica in Alto Adige
In: Demos 21
Dynamic effects of labor market reforms on productivity. A survey
Institutional reforms have long been a central focus of the European economic policy debate, and the labor market in particular has been subject to never definitive reforms in the past 20 years, mainly aimed at fostering wage moderation and flexible labor contracts. The employment effects of labor market institutions have been widely analyzed, but the focus on this aspect has overshadowed an equally important but scantily investigated element: their possible dynamic impact on innovation and productivity growth. This paper is a critical survey of the literature which may help shed light on this issue. Growth theory as well as the results of the empirical growth literature teach us that the main drivers of long run productivity growth in advanced countries are innovation, research and development, human capital accumulation. Reforms which enhance labor market flexibility can in principle affect these growth drivers through different channels, but the sign of the effects on productivity growth is ambiguous. Existing empirical evidence shows that wage and numerical flexibility have negative effects on research and development, innovation and firm sponsored training, suggesting that the dynamic effects of labor flexibility are negative. This suggests that the tradeoff between labor market flexibility and productivity growth which has been detected both within many European countries and across European countries is not just a temporary, static, short run effect linked to the employment effect of flexibility enhancing reforms, but may also reflect a more worrying permanent, dynamic, long run phenomenon. ; Quello delle riforme istituzionali è un tema da lungo tempo centrale nel dibattito Europeo di politica economica, e il mercato del lavoro in particolare è stato soggetto, negli ultimi 20 anni, a riforme mai definitive, principalmente rivolte a promuovere la moderazione salariale e la flessibilità dei contratti di lavoro. Gli effetti occupazionali delle istituzioni del mercato del lavoro sono stati ampiamente analizzati, ma la focalizzazione su questo punto ha messo in secondo piano un aspetto ugualmente importante ma scarsamente indagato: i loro possibili effetti dinamici sull'innovazione e sulla crescita della produttività. Il presente lavoro è una rassegna critica della letteratura che può aiutare a far luce su questo aspetto. La teoria della crescita, e i risultati della relativa letteratura empirica ci insegnano che i principali motori della crescita della produttività nel lungo periodo per le economie avanzate sono l'innovazione, la ricerca e sviluppo, l'accumulazione di capitale umano. Le riforme che aumentano la flessibilità del mercato del lavoro possono in linea di principio influenzare questi motori di crescita attraverso diversi canali, ma la direzione degli effetti sulla crescita della produttività è ambigua. L'evidenza empiria esistente mostra che la flessibilità salariale e numerica tendono ad avere effetti negativi sulla ricerca e sviluppo, sull'innovazione e sull'investimento in formazione da parte delle imprese, e dunque che gli effetti dinamici della flessibilità del lavoro sulla crescita tendono ad essere negativi. Questo suggerisce il trade off tra flessibilità del mercato del lavoro e crescita della produttività che è stata riscontrata sia all'interno di vari Paesi Europei che su dati longitudinali per vari paesi Europei non è solo un effetto statico di breve periodo legato all'impatto occupazionale delle riforme pro-flessibilità, ma potrebbe riflettere un più preoccupante fenomeno dinamico, permanente, di lungo periodo.
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Qualità nella quantità: la survey research nell'era dei Mixed Methods
In: La cassetta degli attrezzi. Strumenti per le scienze umane 1.1
La povertà come condizione e come percezione: una survey a Milano
In: Politiche e servizi sociali 192
A survey of Greek and Latin inscriptions on stone in Swedish collections
In: Skrifter
In: 8° 22