Un' estranea fra noi: bilanci di genere, movimento femminista e innovazione istituzionale
In: Università., Quaderni di scienza, tecnologia e società [28]
18 Ergebnisse
Sortierung:
In: Università., Quaderni di scienza, tecnologia e società [28]
In: Biblioteca di testi e studi 1053
In: Domini
In: Studi e ricerche storico-educative 12
In un contesto globale capitalistico ed eteropatriarcale, si stanno sviluppando prospettive etiche che riguardano gli animali non umani e opzioni politiche ecologiste divergenti e spesso inconciliabili. Alcune prospettive femministe possono aiutarci ad affrontare dilemmi morali che sorgono dai conflitti d'interessi tra questi movimenti sociali critici. Negli ultimi decenni gli studi postcoloniali, ecofemministi e postumanisti hanno suggerito di superare le dicotomie e l'individualismo attraverso un approccio interdisciplinare e una critica al pensiero illuministico. Lo scopo di questa tesi è quello esplorare queste alternative attraverso l'analisi di testi letterari di finzione fantastica -fantascienza, finzione speculativa e realismo magico- scritti da donne femministe. In tutti questi testi saranno importanti i rapporti con la natura e l'alterità non umana. La tesi è composta da tre grandi blocchi: nella prima parte ho elaborato un quadro teorico ampio che possa aprire uno spazio di dialogo trasformativo tra questi tre assi -femminismi, ecologismi e animalismi- e che possa aiutare ad immaginare altri mondi fuori dall'ordine simbolico patriarcale. Nella seconda parte analizzerò con questi strumenti i testi scelti, concentrandomi sul forte carattere politico e critico dei generi letterari di cui parlerò. Nella terza parte raccoglierò delle conclusioni, proposte e strategie pratiche di resistenza che siano inclusive e impegnate nel reciproco sostegno di questi movimenti. ; En este contexto globalizado, capitalista y heteropatriarcal, se están desarrollando perspectivas éticas centradas en los animales no humanos y también opciones políticas de carácter ecologista. Estos dos caminos a menudo son divergentes e incluso parecen irreconciliables. Algunas teorías feministas pueden servir de ayuda a la hora de afrontar los dilemas morales que surgen de los conflictos de intereses entre estos movimientos sociales críticos. En las últimas décadas, los estudios postcoloniales, ecofeministas y posthumanistas han trabajado hacia la superación de las dicotomías y el individualismo a través de un enfoque interdisciplinar y una crítica al pensamiento ilustrado. El objetivo de este TFM es el de explorar estas alternativas a través del análisis de algunos textos literarios de ficción fantástica -concretamente ciencia ficción, ficción especulativa y realismo mágico- escritos por autoras feministas. En todos ellos cobrará importancia la relación con la alteridad no humana y la naturaleza. El TFM se compone de tres grandes bloques: para la primera parte he elaborado un marco teórico amplio capaz de abrir un espacio de diálogo transformativo entre estos tres movimientos -feminismos, animalismos y ecologismos- que nos pueda ayudar a imaginar otros mundos posibles. En la segunda parte, con la ayuda de estas herramientas, analizaré los textos escogidos prestando atención al fuerte carácter político y crítico de estos géneros literarios. Por último, en el tercer bloque están recogidas las conclusiones, propuestas y estrategias prácticas de resistencia que tengan un carácter inclusivo y aboguen por apoyo mutuo entre movimientos. ; Máster Erasmus Mundus en Estudios de las Mujeres y de Género. XII Edición
BASE
This research studies the origin and evolution of venetian female monasticism from IX to XIV centuries. Religion dynamics is the focus of this study but it examines relationships with venetian politic situation. It starts with a "large" monasticism that includes great variety of women's spiritual experiences to arrive to consider a "strict" monasticism through the analysis of istitutionalisation processes. This study considers not only Church point of view, but also women's religion vocations.
BASE
Negli ultimi anni il tema del potere "politico" al femminile si è arricchito di una notevole mole di studi e, proprio in virtù di questo, ha bisogno di essere riformulato e definito sia nel lungo periodo che nelle sue specificità. In questo articolo si cercherà di capire cosa si intende infatti per potere e ruolo politico delle donne nello spazio della corte, facendo riferimento ad alcuni recenti studi che hanno aperto nuovi spazi di riflessione storiografica sulla storia delle corti "al femminile". Si tenterà di dare risposta ad alcune questioni rilevanti dal punto di vista della narrazione storica e cioè se la gestione del potere da parte delle donne debba essere inteso come capacità di scelta e di gestione di spazi di autonomia e di intervento concreto nella sfera privata e pubblica e se e quando si possa parlare di un potere femminile autonomo da quello maschile in grado di generare una categoria diversa dello stesso concetto. ; Women's "political" power has been investigated in a considerable amount of studies for the last years. In virtue of this, it needs to be reformulated and defined both in the long term and in its specificities. In this paper we will try to discern what both women's power and their political role in the court mean by referring to some recent studies which opened up new spaces for historiographic reflection on the history of women's courts. We will try to give an answer to some relevant questions from the standpoint of historical narrative: namely, whether women management of power should be intended as capacity of choice and an ability of administrating spaces of autonomy and of concrete intervention in the private and the public sphere as well; and whether and when it would be likely to speak of a women's power independent of men's power that is capable of giving rise to a different category of the same concept.
BASE
La Croce Rossa è una delle organizzazioni umanitarie laiche più grandi e più longeve. Vanta la sua presenza in 190 realtà nazionali e una storia di oltre 150 anni. Il fatto che essa sia presente in quasi tutti i paesi del mondo e sia riconosciuta e apprezzata a livello nazionale e internazionale ha influito sulla volontà di analizzare, in chiave storica, sociologica e comparativa, quell'organismo. Capire maggiormente i modi attraverso i quali un ente di terzo settore, come quello della Croce Rossa, funzionasse, individuando possibili correlazioni tra contesto storico, sociale, politico e specifica società di Croce Rossa, sono stati i motivi alla base. L'adozione di un approccio sensibile al genere, nonché la comprensione dei modi attraverso i quali le società di Croce Rossa Americana e Italiana considerassero il personale maschile e femminile e gli riconoscessero le più differenziate mansioni lavorativi, sono stati gli obiettivi alla base della ricerca. Affinché quelle finalità fossero possibili, è stata adottata una specifica metodologia. Rivolgendo l'attenzione a un momento storico preciso (quello della Grande Guerra), sono stati prediletti strumenti di indagine non intrusivi e "non reattivi". È stato pertanto considerato il materiale archivistico presente al riguardo e detenuto da specifici archivi pubblici. Ho pertanto sottoposto il materiale raccolto a un'analisi qualitativa – mediante l'aiuto del software NVivo, versione 12 – e ad una quantitativa – impiegando SPSS, versione 20. I risultati raggiunti hanno stabilito una forte disparità tra le due società di Croce Rossa considerate, ravvisando, nel diverso assetto socioculturale e nel tipo organizzazione intrinseca, le basi di ciò. ; Red Cross is one of the biggest and most long-lived humanitarian organizations ever. The institution has been alive for more than 150 years and it is present in 190 States. I decided to do a sociological and historical research because I wanted to analyze the women's roles of the American Red Cross and the Italian one during the First World War. Therefore, this thesis shows some social and cultural differences between Italian and American realities. I have taken a gendered approach to both case studies (American Red Cross and Croce Rossa Italiana) and organized the thesis in three parts. The first one is about the theoretical framework. In the second part I talk about the subject of study and the historical context of the Great War. Finally, in the third section I describe the research and the results achieved. I chose a non-intrusive methodology, and I collected many archival documents in Italy and in the United States to better understand the roles of women within those two institutions. Therefore, I did a quantitative and qualitative comparative analysis by using SPSS20 and NVivo12.
BASE
L'obiettivo che mi sono prefissata nello svolgimento di questa tesi è di ricostruire e illustrare l'evoluzione della storia politica delle donne nella Spagna del Novecento. Nel primo capitolo ho sintetizzato le tappe fondamentali della storiografia di genere e delle donne in Spagna, evidenziando il valore di impegno politico e sociale assunto dalle storiche spagnole nell'approccio alla materia e i differenti contributi metodologici recepiti dagli Women's Studies nel campo degli studi storici delle due correnti più significative: quella francese e quella statunitense. A conclusione di questo primo capitolo introduttivo ho delineato l'approccio metodologico e le principali fonti bibliografiche utilizzate nella realizzazione della mia ricerca. Il secondo capitolo si apre con una riflessione sulla cultura politica e di genere nell'epoca immediatamente precedente la nascita della II Repubblica, sviluppando poi una riflessione sui concetti di genere e di cittadinanza in tale fase storica. Procedendo secondo una analisi cronologica degli eventi e del dibattito politico, l'attenzione si focalizza sul principio di uguaglianza elaborato dalle riforme democratiche e inserito all'interno della Costituzione democratica della II Repubblica, e sulla partecipazione femminile nelle elezioni politiche del 1933 e del 1936. Il capitolo si conclude con la fine dell'esperienza repubblicana e la nascita delle prime organizzazioni femminili antifasciste sorte durante i tumultuosi anni della guerra civile. Il terzo capitolo è dedicato alla nascita ed evoluzione della principale struttura femminile degli anni del franchismo, la Sección Femenina de la Falange. Questa organizzazione indissolubilmente legata al nome della sua fondatrice, Pilar Primo de Rivera, svolse per quarant'anni il compito di educare e plasmare la popolazione femminile secondo l'ideale cattolico-conservatore promosso dal regime. Si mettono in luce anche le contraddizioni che la SF stessa presentava al suo interno tra il modello proposto e lo stile di vita delle sue dirigenti, e le aperture attuate a partire dalla metà degli anni Cinquanta, in particolar modo con il contributo alla promulgazione della Ley del 22 luglio 1961 volta alla promoziono dell'ingresso delle donne nel mercato del lavoro. L'analisi del periodo franchista continua affrontando il tema delle carceri che rappresentavano lo strumento più drammatico di repressione nei confronti di quelle che rifiutavano il modello politico e culturale imposto. Le recluse crearono vincoli di solidarietà umani e politici, così come fecero all'esterno le mujeres de preso. Chiude il capitolo una panoramica sui primi collettivi e associazioni di donne nati prima del 1975 e che traggono origine anche dall'esperienza di queste donne. Il quarto capitolo, che si avvia con una proposta di periodizzazione della fase storica denominata transición democrática, ne analizza i primissimi anni, fino alle prime elezioni democratiche e la nascita della Subdirección de la Condición Femenina. Questo periodo è caratterizzato da una intensa attività politica femminile, dalla costituzione di numerosi gruppi femministi e da un acceso dibattito interno al cosiddetto Movimiento de Liberación de la Mujer, in particolare tra le femministe radicali e le sostenitrici della doppia militanza. All'interno del capitolo è approfondita l'analisi dei principali differenti soggetti politici femministi che parteciparono al progetto del Movimiento de Liberación de la Mujer. Il quinto e ultimo capitolo conclude l'analisi dell'influenza dei movimenti femministi nella costruzione democratica della Spagna post-franchista partendo dal dibattito scaturito intorno alla stesura e approvazione del testo costituzionale del 1978, ponendo particolare attenzione alle critiche mosse al testo da parte del movimento femminista stesso. Sono poi ricostruite le due battaglie principali portate avanti dalle donne negli anni immediatamente successivi all'approvazione della nuova Costituzione: quella per il diritto all'aborto e quella per il diritto al divorzio. Con la vittoria del PSOE alle elezioni del 1982 e la nascita dell'Instituto de la Mujer come organo del governo rivolto alla promozione dell'uguaglianza e della parità, si conclude la transición democrática e una pagina particolarmente rilevante della storia politica delle donne in Spagna.
BASE
Gli articoli presentati nella parte monografica del n.23 de "La camera blu" intendono, attraverso una prospettiva multidisciplinare–storica, etnografica, sociologica, letteraria–analizzare in che modoil Romanticismo, movimento, se pur contraddittoriamente, anti-patriarcale nelle sue origini sette-ottocentesche, sia stato poi 'normalizzato' all'epoca delle politiche capitaliste e nazionaliste dellaseconda metà del XIX secolo, fino a divenire uno strumento culturale funzionale alla subordinazione delle donne, allo sfruttamento del loro lavoro di cura, e alla legittimazione dellaviolenza maschile ; This issue of La camera blu. Journal of Women's and Gender Studies aims at adopting a multi-disciplinary perspective (historical, ethnographical, sociological, literary) in analyzing the way Romanticism, a movement – even if contradictorily – anti-patriarchal in its XVIIIth - XIXth centuries' origins, finished to be normalized, from the second XIXth century's capitalist and nationalist era. From then, romantic rhetorics becomes more and more a cultural tool aimed at increasing the subordinate role of women and the exploitation of her care work , as well at legitimizing gender violence.
BASE
My paradigms in this respect were Lady Anne Clifford and Alice Anne Thornton. They produced texts that have not even been mentioned or considered for centuries, but that have recently been partially rediscovered and appreciated by critics. My intent was to show how cultural factors and ideologies of the time influenced literary production, and to analyse the reasons that led these authors and their texts, first to oblivion, and later to recovery and canonization. When attempting to give a coherent answer to these questions, I kept in mind the background of Renaissance cultural memory and ideology, with particular regard to notions of femininity. Women writers are "mothers of the text", creators of new horizons, expert connoisseurs of the ideologies of their time, but also lonely, isolated, subjected women, ready to record their memories in voices that try to rise above a thousand other voices. ; The reasons that led women to overcome the injunction against cultural expression, including autobiography are one of the most relevant topics of my thesis. We know that many female characters were marginalized, if not made virtually invisible in many cultures and ideologies. That's why I tried to unveil the "counter" itinerary of women's writing from oblivion to canonization. ; English writers then began to deal with secular autobiography in the seventeenth century. Though excluded from the political scene and from public social life, Early-modern women writers seemed to be able to add something new and significant to the memorials and autobiographies of their own contemporary authors. When a woman wanted to be considered a member of a community whose experience was worthy of memory, she was confined by her own culture and family situation in the role of daughter, wife and mother, and she was seen almost exclusively as the subject of stories of religious experience, visions, trances, ecstasies. However, in the late seventeenth century, autobiography began to depart from an exclusively religious background and from the narrative account of the lives of men, and women began not only to record events related to male lives, but also to explore their identity and their own experiences in autobiographical form. Autobiography acquired the modern meaning of personal, introspective, secular writing, and, suddenly, the texts written by daughters, mothers and wives began to be recognized as real contributions to a genre in constant evolution. ; This doctoral thesis deals with the problem of canonisation and/or exclusion of women's writings from the literary canon of the English Renaissance. More broadly, it deals with issues of memory and cultural transmission. The first part of the thesis focuses on memory in different disciplines and on studies of memory in the contemporary critical arena. I tried to give an overview of the most recent progress in this field of study. The following chapters deal with issues of oblivion and recognition (up to the canonisation) of English women's writers in the Renaissance.
BASE
Il rapporto tra genere e pensionamento in Italia è ambiguo. Anche se il tasso di occupazione femminile tra i 50 e i 64 anni è aumentato (tenendo però in considerazione le differenze tra il livello di istruzione e il divario nord/sud) le donne in pensione hanno trascorso meno anni nel mercato del lavoro, guadagnato di meno e cambiato diverse occupazioni rispetto agli uomini della stessa età. Questa tesi presenta una panoramica sul divario tra i generi esistente nel sistema pensionistico italiano, concentrandosi sulle problematiche familiari e lavorative delle donne. Le ricerche precedenti hanno spesso ignorato il gap di genere, mentre studi più recenti hanno esaminato come i ruoli di genere interagiscono con i cambiamenti delle politiche pensionistiche. L'obiettivo di questo lavoro è quello di migliorare la comprensione delle tendenze e dei fattori che influenzano le decisioni di pensionamento delle donne in Italia, considerando come il contesto istituzionale, le caratteristiche individuali e familiari influenzano tali decisioni. I dati provengono dai moduli "Transizione dal lavoro al pensionamento" del 2006 e del 2012 nell'ambito dell'indagine europea della forza lavoro. L'analisi dei dati è volta ad analizzare il legame tra le decisioni di pensionamento e le caratteristiche individuali, e familiari dei soggetti intervistati. La prima parte del documento descrive brevemente gli approcci e i risultati della revisione della letteratura e la seconda parte presenta l'analisi delle determinanti del pensionamento. I risultati, interpretati alla luce del contesto socio-economico italiano, indicano che sussistono delle differenze di genere nella transizione verso la pensione, a discapito delle donne. ; The relationship between gender and retirement in Italy is ambiguous. Although the female employment rate between the ages of 50 and 64 increased, (even counting with big differences between education level and with a persistent strong North/South divide), retired women spent a small numbers of years in the labour market, earned less over their lifetimes, and worked in different jobs than men of the same age. This thesis presents an Italian overview of pension gender gap, focusing on family and work-life issues. Previous researches ignored gender bias, while more recent studies have scarcely investigated how gender roles interact with the changes in pension policies. The aim of this paper is to improve the knowledge regarding trends and factors influencing women's retirement decisions in Italy, considering the institutional context, the individual and family characteristics influencing retirement decisions. Data comes from "transition from work into retirement" module within the 2006 and 2012 European Labour Force Survey. Regression analysis was used to analyse the link between individual as well as family and pension system characteristics and retirement age of women in Italy. Results, which are interpreted in light of the national socio-economic Italian context, point to gender differences in retirement transitions. For women the incidence of involuntary retirement is higher compared to man, reflecting an institutional context where women are subjected to more difficulties.
BASE