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Lavoro sessuale in Europa [Sex Work in Europe]
L'articolo discute le politiche sulla prostituzione in Italia dal 1958 ad oggi.
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Team Work tra efficacia, efficienza e conflitti
Partendo dal presupposto inconfutabile che gli individui non possono sottrarsi all'esperienza di gruppo, in quanto nascono, crescono, giocano, lavorano e misurano le proprie abilità nei gruppi, nel presente elaborato si sono approfonditi il team work e i conflitti che possono sorgere sul posto di lavoro. Un gruppo di lavoro è costituito da una pluralità di individui, ognuno dei quali ha caratteristiche ed è portatore di norme e valori acquisiti nei propri gruppi di appartenenza. Il gruppo lavoro si contraddistingue da altri gruppi, in quanto svolge specifiche attività finalizzate al raggiungimento di un obiettivo. Tra le attività la definizione del o dei compiti, la valutazione delle risorse e dei vincoli, la progettazione di attività e la soluzione di problemi; il tutto realizzato dotandosi di un metodo e di un coordinamento funzionale. L'errore che comunemente si compie, è quello di pensare che l'efficacia di un gruppo dipenda esclusivamente dalla somma delle capacità e competenze dei singoli membri. In realtà, l'efficacia produttiva di un contesto di lavoro non può prescindere dalla dimensione relazionale, da un buon clima organizzativo e dalla presenza di uno stile di leadership adeguato. Rinunciare alla condivisione e alla collaborazione vuole dire allontanarsi dalla possibilità di attivare "una mente di gruppo", che consente ai membri di agire e funzionare in maniera efficace. Per evidenziare alcune caratteristiche di una leadership adeguata viene trattata senza pretesa di un'analisi approfondita, anche la leadership femminile, partendo dalla metafora "soffitto di vetro" utilizzata per rappresentare la difficoltà che le donne incontrano nel raggiungere ruoli prestigiosi, nonostante dispongano di risorse e competenze adeguate. Nell'ultimo capitolo, il più corposo, viene affrontata la questione relativa alle problematiche quali le molestie sessuali, lo stress occupazionale, il burnout, il Whistleblowing, il Whorkaholism e soprattutto ai conflitti e alle aggressioni che possono sorgere sul posto di lavoro. Rispondendo ad un intento più che altro pratico si fa riferimento al "metodo Ege 2002" , uno strumento atto a verificare l'effettiva presenza e la differenziazione di aggressioni come il mobbing e lo straining.
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Casual Work and Casualisation: How Does Australia Compare?
In: Labour & industry: a journal of the social and economic relations of work, Band 15, Heft 2, S. 85-111
ISSN: 2325-5676
Social work in a border region: 20 years of social work education at the Free University of Bozen-Bolzano
In: Brixener Studien zu Sozialpolitik und Sozialwissenschaft 8
Cassiano dal Pozzo's Library and the Historical Works
Cassiano dal Pozzo (1588-1657), accademico dei Lincei e collezionista d'arte, è celebre per il suo "Museo Cartaceo". Assai meno conosciuta è la sua biblioteca che, con i suoi circa 9.000 volumi, costituisce un caso eccezionale nel panorama delle biblioteche private presenti a Roma nel XVII secolo. Attraverso l'analisi di uno degli inventari pervenutoci, questo articolo intende mostrare come lo studio di una biblioteca apra, in generale, una serie di questioni che riguardano non soltanto la fisionomia, i percorsi e il posizionamento culturale del suo ideatore, ma anche le tendenze, i conflitti, gli interessi, gli sviluppi del contesto politico, sociale e culturale in cui questo genere di impresa si realizza. Nel caso particolare della biblioteca Dal Pozzo, essa è in grado di fornire agli studiosi numerosi elementi di riflessione sulla relazione tra libri e dibattiti culturali del tempo, sulle reti intellettuali connesse a questa relazione a Roma negli anni cruciali del pontificato di Urbano VIII durante i quali l'azione di controllo e di repressione della censura non sembra avere ostacolato del tutto la circolazione di saperi che potessero connettere la città del papa al mondo moderno.
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Reframing the Social: social work and social policy in Europe
In: ECSPRESS-Edition 4
Il Work Engagement: tra saper essere e saper essere in relazione
"Lavorare con passione – poiché di questo si sta parlando – si dice Work Engagement". Così W. Schaufeli, noto teorico dell'engagement, sintetizza il significato ultimo del costrutto in esame. Esso ha attirato l'attenzione di accademici e operatori HR; di grandi aziende, società di consulenza e istituti di ricerca. Come mai tanto clamore? Cos'è il work engagement? Quali benefici arreca all'individuo e all'organizzazione? E soprattutto quali fattori lo alimentano? Alla luce dell'ampia letteratura disponibile, l'engagement può essere concepito come il prodotto di sistemi HRM definiti "commitment-based", e di stili di gestione orientati all'empowerment. Abbiamo quindi approfondito l'entità e l'apporto dei primi, ma soprattutto il significato dei secondi, entrando nel merito della metodologia conosciuta come coaching che persegue non solo l'empowerment, ma anche la riuscita e la realizzazione della persona in ogni ambito di vita. E dunque, quale contributo offre il coaching all'engagement? Perché uno stile di gestione basato sui suoi principi può fare realmente la differenza? A tali questioni abbiamo risposto sia con la teoria che con il riscontro pratico. E il percorso intrapreso ci ha portato al cuore del costrutto: un saper essere e un saper essere in relazione forse ancora appannaggio di pochi, ma che il presente lavoro vuole contribuire a diffondere.
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Work-life balance e genitorialità: la figura del padre lavoratore
L'estensione delle tutele al padre lavoratore è frutto di un percorso lento e variegato e dei nuovi risvolti che ha assunto il concetto di work-life balance, ormai arrivato a comprendere ogni aspetto della vita privata della persona. L'attività lavorativa occupa infatti gran parte dell'esistenza delle persone e, da qui, si è rafforzata l'idea secondo cui godere di un maggior tempo libero, da poter dedicare alle proprie esigenze e ad attività ludiche, sia fondamentale poiché permette di aumentare il benessere in generale. L'intento era quello di affrontare il tema in virtù delle esigenze familiari e, in particolare, di soffermarsi sulla genitorialità: quello che è venuto subito in evidenza è stata la grande attenzione che le politiche hanno rivolto, in un primo momento almeno, alle donne, in particolar modo in relazione al loro status di madre. L'obiettivo era ripercorrere il percorso evolutivo che, sia sul piano sociale che su quello politico-istituzionale, ha portato ad un'estensione della disciplina anche nei confronti dei padri lavoratori, mirando ad una loro maggiore collaborazione nelle attività di cura e all' affermazione del principio di eguaglianza sostanziale; grandi passi, in questo senso, sono stati compiuti proprio nell'ultimo decennio, attribuendo al padre lavoratore dei diritti connessi al suo essere genitore. Conciliare il lavoro con la famiglia è un impegno che l'Unione Europea ha assunto fin dagli anni 70': attraverso una serie di direttive che miravano all'affermazione della parità di trattamento nel mondo del lavoro e attribuivano congedi e permessi alle lavoratrici madri, si cercava di superare il vecchio modello fordista fortemente incentrato su una rigida ripartizione dei ruoli all'interno della famiglia. Dal punto di vista normativo, il primo passo è stato il riconoscimento di pari diritti nel mondo del lavoro, migliorando le condizioni lavorative della donna ed equiparandole sempre di più a quelle dell'uomo; subito dopo, si è cercato di apportare un'ulteriore tutela alla donna in quanto madre, grazie al riconoscimento di appositi congedi e riposi. Con l'avvento degli anni 90' la conciliazione vita-lavoro ha assunto le vesti di una maggiore condivisione dei compiti di cura tra gli uomini e le donne. Tale passaggio sicuramente non è stato immediato: il presente lavoro cerca di ripercorrere l'evoluzione legislativa e giurisprudenziale in materia, sia nel contesto europeo che nazionale, evidenziando le criticità emerse nel corso degli anni e che tutt'ora persistono nel riconoscimento di diritti autonomi al padre lavoratore nel nostro Paese.
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