This paper describes the effects of the trawl ban in the Gulf of Castellammare (NW Sicily) on the economics of the local trawl fishery, focusing on the effectiveness of monetary fines and on the failures of regulation enforcement. ; THE FULL VERSION OF THIS ARTICLE SHOULD BE REQUESTED TO THE AUTHOR (CARLO PIPITONE: CARLO.PIPITONE@CNR.IT) WITH PROPER JUSTIFICATION.
In a previous study we evaluated the microbiological quality of water of seven pools in the city of Palermo through evaluation of bacterial indicators of faecal contamination and of protozoa (Giardia and Cryptosporidium). In this study we also searched for the presence of fungi in two swimming pools of a public swimming facility in the same city. Samples were collected from both pools, their filtration systems and floor surfaces of the facility. Chemical-physical and microbiological examination of water of the two pools have shown that quality of water depends on the concentration of residual free chlorine and on the number of bathers in the pool. The values of four microbiological parameters (bacterial load at 22 degrees C and 36 degrees C, presence of coagulase-negative Staphylococci and Pseudomonas spp.) increased with diminishing chlorine concentrations and with increasing number of pool users. Faecal bacteria, Giardia and Cryptosporidium were not found. On the other hand, various fungi were isolated from floor surfaces and pool water even in the presence of optimal chlorine concentrations. This study confirms the importance of regular maintenance of pool disinfection systems and suggests the need to search for other micro-organisms not included in the current legislation (Giardia, Cryptosporidium and fungi).
In: In: NILDE V - V Convegno Internet Document Delivery e Cooperazione Inter-bibliotecaria. "Tools, best practices & copyright" (Bolzano, 21-22-23 Maggio 2008). Atti, Silvana Mangiaracina (CNR-Biblioteca Area, Bologna) e Ingvild Unterpertinger (Libera Univers
NILDE as evaluation tool among BIBLIOSAN libraries. ; Il Sistema Bibliosan, che riunisce tutte le biblioteche degli Enti di Ricerca Biomedici del Ministero della Salute, ha la finalit? di creare le condizioni ideali per la condivisione e la distribuzione efficace dell'informazione scientifica tra i suoi ricercatori, grazie ad un sistema di document delivery regolamentato e ad una politica di acquisti consortili di risorse on line. Nel Regolamento di Bibliosan, adottato da tutte le strutture coinvolte, sono fissati i criteri ed i requisiti di cooperazione per la condivisione e la diffusione delle informazioni bibliografiche. Tra questi elementi ? essenziale la presenza di ogni biblioteca nel catalogo collettivo ACNP e l?utilizzo del sistema NILDE per il document delivery. Ad ogni biblioteca del sistema ? stata anche richiesta una esplicita adesione ad uno standard qualitativo basato su di livelli minimi di performance, la verifica dei quali, "de facto", rappresenta l?avvio di un sistema di monitoraggio sulle attivit? delle strutture stesse. Lo scambio di documenti attraverso Nilde e i dati da esso derivabili, sono stati preziosi indicatori di attivit? e di produttivit? nelle biblioteche Bibliosan. La rilevazione dei dati catalografici, la loro congruit?, la quantit? degli scambi delle strutture, le modalit? di document delivery, i tempi di risposta e le difformit? al rispetto al regolamento Nilde e Bibliosan costituiscono, per il Ministero della Salute, oggetto di analisi e strumento di valutazione di tutte le Istituzioni finanziate con i fondi per la ricerca in Sanit?. Il monitoraggio dell'attivit? di document delivery, nel quadriennio 2004-2007, ha consentito di analizzare e confrontare i dati relativi al servizio di scambio, non solo tra le strutture Bibliosan ,ma anche con le strutture esterne al Sistema. Dal totale degli scambi ? stata evidenziata una situazione iniziale di rapida evoluzione ed una successiva fase di stabilizzazione. L?attivit? formativa ed informativa rivolta ai bibliotecari ha certamente contribuito alla iniziale rapida diffusione dell?uso del sistema. ? stato inoltre interessante rilevare come i tempi di riposta del document delivery siano andati via via riducendosi mostrando un incremento di efficienza nelle bibliteche e la progressiva riduzione del numero di casi in cui era possibile rilevare una difformit? dal regolamento. L'analisi degli scambi si rivela quindi uno strumento di controllo fondamentale il cui monitoraggio risulta ormai indispensabile a controllare il funzionamento del Sistema Bibliosan. Le innovazioni introdotte sulla pagina personalizzata per accedere a PubMed rappresentano la novit? Bibliosan 2008. Attraverso questa interfaccia l?utente pu? direttamente arrivare da PubMed al fulltext degli articoli di proprio interesse e scaricarli (se ne ha il diritto) da internet o inviare la richiesta di recupero articoli alla propria biblioteca tramite Nilde-utente. Il monitoraggio del numero di utenti registrati in Nilde per ogni Biblioteca ed il traffico in DD da essi creato costituir? un nuovo indicatore di efficienza della biblioteca stessa. Questi dati permetteranno anche di capire quanto la biblioteca si ? fatta conoscere all?interno della propria struttura e quanto ? stata capace di soddisfare qualitativamente e quantitativamente le esigenze informative dei propri utenti.
The relationship between Carlo Levi, his work Christ Stopped at Eboli and the village of Aliano, has changed a great deal between the first publication of the book in 1945 and the establishment of the Parco Letterario Carlo Levi in 2001. The experience and the memory of Levi's exile in Aliano profoundly affected his intellectual development and deeply influenced both his subsequent literary and political choices. When the book first appeared, it provoked an intense reaction, but fifty years later the initial response from the critics had changed to the extent that an easier and more constructive relationship between people from Aliano, the author and his masterpiece was possible. This process culminated in a cultural endowment called the Parco Letterario Carlo Levi, which aims to improve links between the region territory and its literary heritage ; La relazione fra Carlo Levi, la sua opera Cristo si é fermato a Eboli ed il paese di Aliano ha subito dei cambiamenti dal momento della pubblicazione del libro (1945) fino all'istituzione del Parco Letterario Carlo Levi (2001). L'esperienza e il ricordo del confino influenzarono molto la formazione dell'intellettuale antifascista e marcarono profondamente le sue successive scelte letterarie e politiche. Di pari intensità fu la reazione che il libro suscitò nel piccolo centro lucano. Passati ormai più di cinquanta anni, l'iniziale posizione critica e distante degli alianesi si é via via modificata fino a permettere, grazie al patrimonio letterario lasciato da Levi, una valorizzione culturale del territorio
The relationship between Carlo Levi, his work Christ Stopped at Eboli and the village of Aliano, has changed a great deal between the first publication of the book in 1945 and the establishment of the Parco Letterario Carlo Levi in 2001. The experience and the memory of Levi's exile in Aliano profoundly affected his intellectual development and deeply influenced both his subsequent literary and political choices. When the book first appeared, it provoked an intense reaction, but fifty years later the initial response from the critics had changed to the extent that an easier and more constructive relationship between people from Aliano, the author and his masterpiece was possible. This process culminated in a cultural endowment called the Parco Letterario Carlo Levi, which aims to improve links between the region territory and its literary heritage ; La relazione fra Carlo Levi, la sua opera Cristo si é fermato a Eboli ed il paese di Aliano ha subito dei cambiamenti dal momento della pubblicazione del libro (1945) fino all'istituzione del Parco Letterario Carlo Levi (2001). L'esperienza e il ricordo del confino influenzarono molto la formazione dell'intellettuale antifascista e marcarono profondamente le sue successive scelte letterarie e politiche. Di pari intensità fu la reazione che il libro suscitò nel piccolo centro lucano. Passati ormai più di cinquanta anni, l'iniziale posizione critica e distante degli alianesi si é via via modificata fino a permettere, grazie al patrimonio letterario lasciato da Levi, una valorizzione culturale del territorio
The relationship between Carlo Levi, his work Christ Stopped at Eboli and the village of Aliano, has changed a great deal between the first publication of the book in 1945 and the establishment of the Parco Letterario Carlo Levi in 2001. The experience and the memory of Levi's exile in Aliano profoundly affected his intellectual development and deeply influenced both his subsequent literary and political choices. When the book first appeared, it provoked an intense reaction, but fifty years later the initial response from the critics had changed to the extent that an easier and more constructive relationship between people from Aliano, the author and his masterpiece was possible. This process culminated in a cultural endowment called the Parco Letterario Carlo Levi, which aims to improve links between the region territory and its literary heritage ; La relazione fra Carlo Levi, la sua opera Cristo si é fermato a Eboli ed il paese di Aliano ha subito dei cambiamenti dal momento della pubblicazione del libro (1945) fino all'istituzione del Parco Letterario Carlo Levi (2001). L'esperienza e il ricordo del confino influenzarono molto la formazione dell'intellettuale antifascista e marcarono profondamente le sue successive scelte letterarie e politiche. Di pari intensità fu la reazione che il libro suscitò nel piccolo centro lucano. Passati ormai più di cinquanta anni, l'iniziale posizione critica e distante degli alianesi si é via via modificata fino a permettere, grazie al patrimonio letterario lasciato da Levi, una valorizzione culturale del territorio
La relazione fra Carlo Levi, la sua opera Cristo si é fermato a Eboli ed il paese di Aliano ha subito dei cambiamenti dal momento della pubblicazione del libro (1945) fino all'istituzione del Parco Letterario Carlo Levi (2001). L'esperienza e il ricordo del confino influenzarono molto la formazione dell'intellettuale antifascista e marcarono profondamente le sue successive scelte letterarie e politiche. Di pari intensità fu la reazione che il libro suscitò nel piccolo centro lucano. Passati ormai più di cinquanta anni, l'iniziale posizione critica e distante degli alianesi si é via via modificata fino a permettere, grazie al patrimonio letterario lasciato da Levi, una valorizzione culturale del territorio. ; The relationship between Carlo Levi, his work Christ Stopped at Eboli and the village of Aliano, has changed a great deal between the first publication of the book in 1945 and the establishment of the Parco Letterario Carlo Levi in 2001. The experience and the memory of Levi's exile in Aliano profoundly affected his intellectual development and deeply influenced both his subsequent literary and political choices. When the book first appeared, it provoked an intense reaction, but fifty years later the initial response from the critics had changed to the extent that an easier and more constructive relationship between people from Aliano, the author and his masterpiece was possible. This process culminated in a cultural endowment called the Parco Letterario Carlo Levi, which aims to improve links between the region territory and its literary heritage.
In January 2007, within the sphere of a convention on documentation possibilities organized by the Roselli Institute of Turin, Roberto Casati and the author illustrated a proposal regarding the creation on the web of a tool for editorial negotiation for the joint drafting of prescriptive texts (and especially of legislative bills). In brief, the proposal foresees the use of a Wiki platform for drafting the text, accompanied by an open archive that is able to collect and make accessible the relevant documentation, and by a CMS (also a simple platform for blog management) for creating information and update pages. The Wiki platform should be enriched with specific aspects for the marking and export of the text in XML format used for the structured editing of legislative texts , through the integration of a network version of some tools of the xmLeges family. The proposal comes from a double consideration In the first place, by now network tools permit an extremely effective long-distance cooperation even with regard to editorial negotiation and the drafting of complex texts. Although not the only resource that can be used in this context, Wiki technology has amply demonstrated in the field – through projects such as Wikipedia – its fundamental soundness for the management of forms of open and extended editorial negotiation; the possibilities of revert (return to a previous draft of the text) and of complete tracing of modifications allow both a diachronic view of the process of editorial negotiation and a reasonably effective management of phenomena such as vandalism; the chance to put a discussion page beside an editorial page guarantees explanation of the motivations at the basis of the modifications proposed to the text.In the second place, in our opinion, the creation of effective forms of shared democracy requires specific attention to the point of documentary management and production, and the consequent availability of tools able to guarantee participants both the required strictness of the process of editorial negotiation (which is in the final analysis a discussional process, of which it is important to be able to explain, share and discuss all stages), and the chance to collect and make available a suitable, opportunely structured documentation. ; In January 2007, within the sphere of a convention on documentation possibilities organized by the Roselli Institute of Turin, Roberto Casati and the author illustrated a proposal regarding the creation on the web of a tool for editorial negotiation for the joint drafting of prescriptive texts (and especially of legislative bills). In brief, the proposal foresees the use of a Wiki platform for drafting the text, accompanied by an open archive that is able to collect and make accessible the relevant documentation, and by a CMS (also a simple platform for blog management) for creating information and update pages. The Wiki platform should be enriched with specific aspects for the marking and export of the text in XML format used for the structured editing of legislative texts , through the integration of a network version of some tools of the xmLeges family. The proposal comes from a double consideration In the first place, by now network tools permit an extremely effective long-distance cooperation even with regard to editorial negotiation and the drafting of complex texts. Although not the only resource that can be used in this context, Wiki technology has amply demonstrated in the field – through projects such as Wikipedia – its fundamental soundness for the management of forms of open and extended editorial negotiation; the possibilities of revert (return to a previous draft of the text) and of complete tracing of modifications allow both a diachronic view of the process of editorial negotiation and a reasonably effective management of phenomena such as vandalism; the chance to put a discussion page beside an editorial page guarantees explanation of the motivations at the basis of the modifications proposed to the text.In the second place, in our opinion, the creation of effective forms of shared democracy requires specific attention to the point of documentary management and production, and the consequent availability of tools able to guarantee participants both the required strictness of the process of editorial negotiation (which is in the final analysis a discussional process, of which it is important to be able to explain, share and discuss all stages), and the chance to collect and make available a suitable, opportunely structured documentation.
Questa tesi di dottorato ha per suo oggetto la ricognizione degli elementi teorici, di linguaggio politico e di influenza concettuale che le scienze sociali tra Ottocento e Novecento hanno avuto nell'opera di Antonio Gramsci. La ricerca si articola in cinque capitoli, ciascuno dei quali intende ricostruire, da una parte, la ricezione gramsciana dei testi classici della sociologia e della scienza politica del suo tempo, dall'altra, far emergere quelle filiazioni concettuali che permettano di valutare la portata dell'influenza delle scienze sociali sugli scritti gramsciani. Il lungo processo di sedimentazione concettuale del lessico delle scienze sociali inizia in Gramsci già negli anni della formazione politica, sullo sfondo di una Torino positivista che esprime le punte più avanzate del "progetto grande borghese" per lo studio scientifico della società e per la sua "organizzazione disciplinata"; di questa tradizione culturale Gramsci incrocia a più riprese il percorso. La sua formazione più propriamente politica si svolge però all'interno del Partito socialista, ancora imbevuto del lessico positivista ed evoluzionista. Questi due grandi filoni culturali costituiscono il brodo di coltura, rifiutato politicamente ma al tempo stesso assunto concettualmente, per quelle suggestioni sociologiche che Gramsci metterà a frutto in modo più organico nei Quaderni. La ricerca e la fissazione di una specifica antropologia politica implicita al discorso gramsciano è il secondo stadio della ricerca, nella direzione di un'articolazione complessiva delle suggestioni sociologiche che i Quaderni assumono come elementi di analisi politica. L'analisi si sposta sulla storia intellettuale della Francia della Terza Repubblica, più precisamente sulla nascita del paradigma sociologico durkheimiano come espressione diretta delle necessità di integrazione sociale. Vengono così messe in risalto alcune assonanze lessicali e concettuali tra il discorso di Durkheim, di Sorel e quello di Gramsci. Con il terzo capitolo si entra più in profondità nella struttura concettuale che caratterizza il laboratorio dei Quaderni. Si ricostruisce la genesi di concetti come «blocco storico», «ideologia» ed «egemonia» per farne risaltare quelle componenti che rimandano direttamente alle funzioni di integrazione di un sistema sociale. La declinazione gramsciana di questo problema prende le forme di un discorso sull'«organicità» che rende più che mai esplicito il suo debito teorico nei confronti dell'orizzonte concettuale delle scienze sociali. Il nucleo di problemi connessi a questa trattazione fa anche emergere l'assunzione di un vero e proprio lessico sociologico, come per i concetti di «conformismo» e «coercizione», comunque molto distante dallo spazio semantico proprio del marxismo contemporaneo a Gramsci. Nel quarto capitolo si affronta un caso paradigmatico per quanto riguarda l'assunzione non solo del lessico e dei concetti delle scienze sociali, ma anche dei temi e delle modalità della ricerca sociale. Il quaderno 22 intitolato Americanismo e fordismo è il termine di paragone rispetto alla realtà che Gramsci si prefigge di indagare. Le consonanze delle analisi gramsciane con quelle weberiane dei saggi su Selezione e adattamento forniscono poi gli spunti necessari per valutare le novità emerse negli Stati Uniti con la razionalizzazione produttiva taylorista, specialmente in quella sua parte che riguarda la pervasività delle tecniche di controllo della vita extra-lavorativa degli operai. L'ultimo capitolo affronta direttamente la questione delle aporie che la ricezione della teoria sociologica di Weber e la scienza politica italiana rappresentata dagli elitisti Mosca, Pareto e Michels, sollevano per la riformulazione dei concetti politici gramsciani. L'orizzonte problematico in cui si inserisce questa ricerca è l'individuazione di una possibile "sociologia del politico" gramsciana che metta a tema quel rapporto, che è sempre stato di difficile composizione, tra marxismo e scienze sociali.
L'Archivio di Stato di Pisa nacque grazie alla fervida attività di Francesco Bonaini, Soprintendente Generale agli Archivi Toscani che volle dotare la città di un unico istituto dove fossero ricongiunti, così come era stato fatto a Lucca e a Siena, tutti i documenti che la riguardassero. Il 22 febbraio 1860 il Governo Provvisorio della Toscana decretò l'istituzione dell'Archivio di Stato, in realtà trascorsero cinque anni prima dell'inaugurazione ed apertura dell'Archivio Pisano avvenuta il 4 giugno 1865, durante i quali Bonaini dovette impegnarsi attivamente oltre che per la riunione dei documenti da riunire a Pisa e provenienti da diverse sedi, anche per ottenere i locali da destinare all'archivio. Il nuovo istituto fu dotato di tre divisioni: archivio Diplomatico, Archivio della Repubblica, Archivio della città di Pisa durante il Principato alle quali sarebbero state aggiunte, come era stato fatto anche per Lucca e Siena, le pergamene pisane provenienti dall'Archivio Diplomatico Fiorentino istituito da Pietro Leopoldo il 31 dicembre 1778, gli Atti originali, le Deliberazioni e i Carteggi degli Anziani che durante la prima e seconda dominazione fiorentina furono portate a Firenze e che in quel momento si trovavano in Archivio Centrale di Stato a Firenze, l'Archivio della Comunità di Pisa, l'Archivio della Prefettura fino al 1814, l'Archivio dell'Opera della Primaziale, l'Archivio degli Spedali Riuniti, l'Archivio del Registro "in quella parte che si riferisce all'antica Gabella dei contratti", l'Archivio della Dogana e l'Archivio del Soppresso Ordine di Santo Stefano. Il personale dell'Archivio era composto da un Direttore–Archivista, un Sottoarchivista, un copista e infine erano l'usciere e il servente; l'orario di lavoro era di circa otto ore ma era consentita una pausa di mezz'ora per il pranzo. Il primo Direttore del Regio Archivio di Stato in Pisa fu Leopoldo Tanfani, nipote di Silvestro Centofanti molto caro al Bonaini, che abbandonò la carriera di avvocato per intraprendere quella di archivista. Grazie al Tanfani l'Archivio cominciava ad esercitare la sua funzione che per questi primi anni fu poco improntata a quei lavori di inventariazione e ordinamento desiderati dal Bonaini. Come in tutti gli archivi toscani il Diplomatico ricopriva un ruolo preminente tra tutti i fondi archivistici perché costituito da pergamene che, nel caso dell'archivio di Pisa, provenivano in gran parte dall'antico Comune pisano, da enti laicali ed ecclesiastici soppressi. Inizialmente il diplomatico pisano era costituito essenzialmente dagli Atti Pubblici pisani provenienti da Firenze (dall'archivio centrale – serie riformazioni) e tornati a Pisa al momento dell'apertura dell'Archivio pisano, dalle pergamene degli Ospedali Riuniti, della Pia Casa di Misericordia, del Conservatorio di Sant'Anna, della Pia Casa di Carità, dell'Ordine equestre di Santo Stefano provenienti da altri archivi cittadini, istituti pubblici e privati e che grazie alla tenacia di Bonaini furono portate in archivio e dalle pergamene Da Scorno e Cappelli acquistate dall'Archivio qualche mese dopo l'apertura. Si susseguirono presto acquisti, depositi, doni di pergamene molte delle quali anche da parte di privati. Per le sorti dell'Archivio Diplomatico pisano fu rilevante la spedizione di pergamene effettuata tra la fine del 1868 e il 1869 quando Bonaini volle restituire alla città di Pisa tutti i documenti pisani e della provincia pisana che in seguito al motuproprio di Pietro Leopoldo del 1778 si trovavano a Firenze nella sezione del Diplomatico. In quell'occasione furono spedite circa 9.200 pergamene appartenenti ai monasteri pisani che erano stati soppressi con i decreti del Governo Francese del 1808 e del 1810. I tre archivi toscani sul modello dell'Archivio di Firenze avevano ricevuto da Bonaini una organizzazione che teneva conto della storia delle istituzioni che avevano prodotto le carte. L'unico ordinamento da utilizzare era basato, quindi, sulla storia dell'ente-produttore, da qui metodo storico, ricostruibile attraverso i vari fondi archivistici, lo stesso Bonaini aveva riassunto il suo pensiero in una relazione al Ministero dell'Istruzione pubblica nel 1867: "Dal pensare come gli archivi si sono venuti formando e accrescendo nel corso dei secoli, emerge il più sicuro criterio per il loro ordinamento. [.] La testimonianza dei fatti, la successione delle vicende rimane nei documenti; i quali, più o meno bene, ebbero un ordine, una denominazione. Prima regola dunque: rispettare il fatto; seconda: ristabilirlo, ove si trovasse alterato. [.] Entrando in un grande Archivio, l'uomo che già sa non tutto quello che v'è, ma quanto può esservi, comincia a ricercare non le materie, ma le istituzioni…". Negli anni 1865-1876 furono oggetto di inventariazione le seguenti serie: Opera della Primaziale, Consoli del Mare, Gabella dei Contratti, Ufficio del Registro, Spedali Riuniti, Archivio del Carmine, Carte della Famiglia Meazzuoli, Ordine di Santo Stefano, Carte della Pia Casa di Misericordia, Corporazioni Religiose Soppresse, si procedette anche alla compilazione di un supplemento all'inventario delle carte conservate nella Certosa di Calci. Il carteggio analizzato costituisce un punto di vista privilegiato per cogliere aspetti e situazioni specifiche e particolari della vita dell'archivio pisano ma anche per seguire l'evolversi della disciplina archivistica nelle linee più generali. La maggior parte delle lettere, infatti, testimonia della cura e della devozione del Bonaini per la gestione dell' istituto da lui creato a partire dall'amministrazione di problemi quotidiani come la mancanza di adeguate risorse economiche, la cura dello stabile, le trasmissioni di documenti, oltre al suo impegno costante per una politica di sviluppo e promozione degli archivi toscani da lui dipendenti.