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La libertà nelle città comunali e signorili italiane
In: Italia comunale e signorile 14
Conflitti, paci e vendette nell'Italia comunale
In: Reti Medievali E-Book
This book is a collection of seven essays with an introduction by the editor. The contributions propose first-hand studies of some of the less researched aspects of the history of the Italian communes: the practices of conflict, vendetta and pacification. The variety of different ways of resolving conflicts brought to light by the studies for the various civic and rural contexts (Mantua, Parma, Pisa, Lucca, Florence and the Valdinievole), between the beginning of the thirteenth and the mid fourteenth century, indicate how normal such social relations were, the widespread nature of the feud and the legitimisation and centrality of the culture of the vendetta within the political arena of the commune. The book hence offers a precious contribution for a review of the prevalent narration of the vendetta in late mediaeval Italian society. - Il volume raccoglie sette saggi e un'introduzione del curatore che propongono indagini di prima mano su alcuni aspetti tra i meno indagati della storia dei comuni italiani: le pratiche del conflitto, della vendetta e della pacificazione. La varietà dei modi di condurre, gestire e risolvere i conflitti, che le ricerche evidenziano per vari contesti cittadini e rurali (Mantova, Parma, Pisa, Lucca, Firenze e la Valdinievole) tra l'inizio del XIII e la metà del XIV secolo, mostra l'ordinarietà di tali relazioni sociali, la larga diffusione delle pratiche di faida, la legittimazione e la centralità della cultura della vendetta nello spazio politico comunale. Il volume offre un contributo prezioso alla riconsiderazione della narrazione tuttora prevalente della vendetta nella società italiana del tardo medioevo.
La trasformazione di un quadro politico
In: Biblioteca di storia
This book proposes a series of studies devoted to one of the most important areas of political and institutional history, that of the relations between the political dimension and the exercise of justice. Centred on the experience of Florence, but open to comparison with that of other parts of Italy, the investigation brings to light how, in the transformation of the political framework of the age of the Comune to that of the territorial State between the thirteenth and the fifteenth centuries, in the relations between the powers active in the territory the sphere of justice offered scope for debate and political competition as well as leverage for legitimisation. One of the intentions of the book is, in fact, to contribute to revising the concept of justice, going beyond the traditional vision of public function and an aspect of the progressive affirmation of the State. - Il volume ripropone una serie di ricerche dedicate a un ambito tra i più rilevanti negli studi di storia politica e istituzionale, quello dei rapporti tra dimensione politica ed esercizio della giustizia. Centrata sull'esperienza di Firenze ma aperta alla comparazione con altre esperienze italiane, l'indagine evidenzia come, nella trasformazione del quadro politico dall'età comunale a quella dello Stato territoriale tra XIII e XV secolo, i rapporti di forza tra i poteri attivi sul territorio trovarono nella giustizia un terreno di confronto, una risorsa per la competizione politica, uno strumento di legittimazione. Tra gli intenti del volume è infatti quello di contribuire al rinnovamento della nozione di giustizia, superandone la visione tradizionale in termini di funzione pubblica e di aspetto della progressiva affermazione dello Stato.
La civiltà comunale italiana nella storiografia internazionale
In: Biblioteca di storia
This book contains the proceedings of the first international conference organised by the Centro di Studi sulla civiltà comunale of the University of Florence, and offers a fine overview of the contribution made by international historiography to the history of the Italian Comunes. One of the most significant periods in the country's past is addressed here by some of the leading international specialists through the reconstruction of the approaches, issues and outcomes of the principal foreign historiographies (German, French, American, Spanish and English). The result is a fairly articulated picture of how the civilisation of the Comune has been treated and appraised over time outside Italy. Consequently, the book is offered as an updated tool of historiographic reflection and as a useful yardstick for studies devoted to the European urban world. - Il volume – che raccoglie gli atti del primo convegno internazionale organizzato dal Centro di Studi sulla civiltà comunale dell'Università di Firenze – offre un ricco bilancio del contributo che la storiografia internazionale ha apportato alla storia dell'Italia comunale. Uno dei periodi tra i più rilevanti del passato del nostro paese è qui affrontato da alcuni tra i maggiori specialisti a livello internazionale attraverso la ricostruzione dei percorsi, delle tematiche e dei risultati conseguiti dalle principali storiografie straniere (tedesca, francese, americana, spagnola e inglese). Ne emerge un quadro assai articolato di come l'esperienza della civiltà comunale sia stata trattata e valutata nel tempo fuori dall'Italia. Il volume si propone pertanto come un aggiornato strumento di riflessione storiografica e di utile confronto per gli studi dedicati al mondo urbano europeo.
Percorsi recenti degli studi medievali
In: Scuole di dottorato
This book brings together the proceedings of the study days organised to mark the twentieth anniversary of the Florence University PhD course in Mediaeval History. It offers, first and foremost to the broad public of young scholars of Italian mediaeval history, an overview of conceptual approaches to the major issues characterising the various ambits of mediaeval research over the last twenty years. - Il volume raccoglie i testi di alcune relazioni presentate nel corso delle giornate di studio organizzate in occasione del ventennale del Dottorato di ricerca in Storia medievale dell'Università di Firenze. Sono qui offerti, in primo luogo all'ampio pubblico dei giovani studiosi di storia, una serie di percorsi di riflessione sulle principali questioni che hanno caratterizzato i diversi ambiti delle ricerca medievistica degli ultimi vent'anni, e che coprono ambiti storiografici, tematici e cronologici dall'alto al basso medioevo, dalla storia del potere a quella della chiesa, dalla storia del territorio a quella economica, dalla storia materiale a quella culturale. Il volume è arricchito da preziose testimonianze biografiche e da copiosi riferimenti bibliografici.
Storia di un dottorato: storia medievale nell'Università di Firenze
In: Scuole di dottorato
The PhD course in Mediaeval History of the University of Florence is one of the oldest in the Italian university circuit. Founded in 1983 by Girolamo Arnaldi, Elio Conti and Raoul Manselli, all the cycles of the courses were launched, achieving results of the greatest significance in the sphere of research. Over the years, about sixty young students and a couple of dozen teachers have given shape to a human and intellectual experience based on exchange and the acceptance of different points of view. Traced out in this book is a brief history of the first twenty years, rendering account of the activities fostered and the research carried out, and providing the scientific and bibliographic profiles of each member. - Il Dottorato di ricerca in Storia medievale dell'Università di Firenze è uno dei più antichi dell'università italiana. Fondato nel 1983 da Girolamo Arnaldi, Elio Conti e Raoul Manselli, ha attivato tutti i cicli dei corsi, conseguendo risultati di rilievo nell'attività di ricerca. Nel corso del tempo una sessantina di giovani studiosi e una ventina di docenti hanno dato corpo a un'esperienza umana e intellettuale basata sul confronto e sull'accettazione di punti di vista diversi. Ne è qui ripercorsa, in forma sintetica, la storia dei primi vent'anni, dando conto delle attività promosse e delle ricerche condotte, e raccogliendo i profili scientifici e la bibliografia di ciascun membro.
Dante tra i Bianchi e i Neri ; Dante between White Party and Black Party
Abstract ; L'articolo esamina il conflitto tra le fazioni fiorentine dei Bianchi e dei Neri, che coinvolse Dante, quale espressione di una cultura della vendetta largamnte diffusa nelle società cittadine italiane. Di tale conflitto si ripercorrono le origini, legate alla faida tra Cerchi e Donati, gli sviluppi, connessi ai legami di solidarietà e ai rapporti di inimicizia tra queste e altre famiglie cittadine e le strategie messe in atto dalle parti fino all'arrivo di Carlo di Valois (1301) che ne segnò l'esito finale, portando tra l'altro al bando del poeta ; SeriesInformation ; Reti Medievali Rivista, Vol 18, N° 1 (2017)
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Conflitti, paci e vendette nell'Italia comunale
This book is a collection of seven essays with an introduction by the editor. The contributions propose first-hand studies of some of the less researched aspects of the history of the Italian communes: the practices of conflict, vendetta and pacification. The variety of different ways of resolving conflicts brought to light by the studies for the various civic and rural contexts (Mantua, Parma, Pisa, Lucca, Florence and the Valdinievole), between the beginning of the thirteenth and the mid fourteenth century, indicate how normal such social relations were, the widespread nature of the feud and the legitimisation and centrality of the culture of the vendetta within the political arena of the commune. The book hence offers a precious contribution for a review of the prevalent narration of the vendetta in late mediaeval Italian society.
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La trasformazione di un quadro politico
This book proposes a series of studies devoted to one of the most important areas of political and institutional history, that of the relations between the political dimension and the exercise of justice. Centred on the experience of Florence, but open to comparison with that of other parts of Italy, the investigation brings to light how, in the transformation of the political framework of the age of the Comune to that of the territorial State between the thirteenth and the fifteenth centuries, in the relations between the powers active in the territory the sphere of justice offered scope for debate and political competition as well as leverage for legitimisation. One of the intentions of the book is, in fact, to contribute to revising the concept of justice, going beyond the traditional vision of public function and an aspect of the progressive affirmation of the State.
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Negociação penal, legitimação jurídica e poderes urbanos na Itália comunal
PORTUGUÊS: O presente artigo trata do problema da relação entre justiça e política nas cidades italianas do final da Idade Média. Trata-se, especificamente, de determinar a maneira como as práticas judiciárias citadinas e a reflexão de determinados juristas, em particular no que tange a questões penais, se encontraram no centro da legitimação de novos atores políticos e de novas configurações institucionais em um momento de grandes transformações políticas das cidades italianas no final da Idade Média / ENGLISH: The present article deals with the problem of the relationship between justice and politics in Italian cities in the end of the Middle Ages. It is specifically about determining the way the judicial practices of the city and the reflection of particular jurists, especially in the ambit of penal issues, found themselves in the center of the legalization of new political actors and of new institutional order in a moment of great political changes of the Italian cities in the end of the Middle Ages.
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Negoziazione penale, legittimazione giuridica e poteri urbani nell'Italia comunale
In questo intervento l'autore si concentra sulle città italiane di tradizione comunale in un arco cronologico che, grosso modo, va dalla seconda metà del secolo XIII alla prima del successivo. Fu, questo, un periodo caratterizzato da un mutamento profondo dei gruppi dirigenti e dei regimi politici urbani. Al centro di questa trasformazione furono posti i sistemi giudiziari e la dimensione giuridica, che costituirono le risorse fondamentali della lotta politica di quegli anni. L'assunto può apparire generico. Il rapporto tra giustizia e politica è da sempre, infatti, uno dei nessi delle relazioni di potere, e determina le pratiche sociali e politiche di ogni società storica. Per restare al secolo XIII basterà ricordare la centralità che esso assunse nella definizione della sovranità imperiale di Federico II. Ma nelle città comunali, nella fase di affermazione sul piano politico dei gruppi sociali appartenenti al mondo degli affari, della mercatura e delle corporazioni, che cominciò ad attuarsi in molte città nella seconda metà del Duecento, questo nesso, mai come prima fu assunto sistematicamente, fu al centro della competizione per il potere, fu elaborato ideologicamente. La giustizia - e, in particolare, la giustizia cresciuta intorno al penale - e la riflessione dottrinaria servirono infatti il processo di affermazione politica di nuovi gruppi sociali e familiari e di legittimazione dei nuovi assetti di potere - delle nuove configurazioni istituzionali, vale a dire, assunte dai regimi politici urbani italiani, indifferentemente in ciò, se svolgimenti a 'popolo' o soluzioni signorili. Da qui queste riflessioni odierne, che si inquadrano in una ricerca sui sistemi giudiziari e sui regimi politici nelle città comunali italiane tra XIII e XIV secolo. La relazione è articolata in due parti: la prima (paragrafi 2-4) - che si potrebbe titolare "l'officina della prassi" - sarà dedicata a un'analisi delle pratiche giudiziarie cittadine; la seconda (paragrafo 5) - che si riferisce invece al "laboratorio sapienziale" - si concentrerà sul ruolo che un paio di generazioni di giuristi, sia pratici sia dottori, si trovarono a svolgere in quegli anni nel vivo delle trasformazioni sociali e politiche.
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Pratiche politiche, scritture documentarie e costruzione identitaria della comunità cittadina. L'esempio di Firenze in età comunale (secoli XII-XIV)
Particularly reffering to the digital work named Atlante della documentazione comunale, the research centered on the series of council decisions books, the only ones (among those produced before 1343) that survived until nowadays in a continuous form, and was focused upon legislation regarding Florentine magnates. This matter turned out to be an excellent perspective allowing to reconstruct the communal normative system, that in Florence got a crucial qualitative leap in the development of all its political and cultural potentialities at the time when new "popolo" government took the power, in 1280's.
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Le storie e la memoria
In: Reti Medievali E-Book
This book is a collection of contributions by the Italian scholarship fellows at the Deutsches Historisches Institut of Rome over the last decade. It is intended as a tribute to one of the leading mediaevalists at international level, a scrupulous and sensitive scholar of Italian history. Over and above all this, it is a sign of gratitude from the young academics who have been able to consolidate their research thanks to such scholarships. Consequently the 14 contributions that make up the book do not share the academic orientation of any particular school, but range over various research sectors and different chronological periods. - Il volume, che raccoglie i contributi di ex borsisti italiani dell'ultimo decennio del Deutsches Historisches Institut di Roma, vuole essere un omaggio a uno dei medievisti più noti a livello internazionale e all'attento e sensibile studioso della storia italiana, ma soprattutto un segno di gratitudine di giovani studiosi che con tale borsa hanno potuto consolidare i loro percorsi di ricerca. I 14 contributi che lo compongono non sono quindi accomunati da un comune orientamento formativo di scuola, ma spaziano fra diversi settori di ricerca e differenti ambiti cronologici.