Psicologia di comunità per le città: rigenerazione urbana a Porta Capuana
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In: Serie di psicologia 232
Naples, Federico II University, June 17th, 2019. Violence against women is a pervasive and obscure phenomenon and compliance with the Istanbul Convention indicates to technicians the way to avoid women fleeing institutions, exposing themselves and their children to greater health risks that's life. In this framework, the Naples Protocol was created to share the basic criteria on which to base technical consulting in disputes for child custody. It is a turning point, in an institutional frame that penalizes, in the courts, mothers who denounce partners and fathers for violence. The protocol invites the community of psychologists to take the field alongside the victimized mothers especially after the legislative proposals (Ddl Pillon) which introduce important changes on the issues of parenting; it does this by urging a new awareness of the technicians, who combine science and knowledge with women's rights. ; Napoli, Università Federico II 17 giugno 2019. La violenza sulle donne è fenomeno pervasivo e oscuro e il rispetto della Convenzione di Istanbul indica ai tecnici la strada per evitare che le donne fuggano dalle istituzioni, esponendo se stesse e i figli a rischi maggiori per la salute e la vita. In questa cornice il Protocollo Napoli, nasce per condividere i criteri base su cui fondare le consulenze tecniche nei contenziosi per l'affido dei figli. È una svolta, in un panorama che penalizza, nei tribunali, le madri che denunciano partner e padri per violenza. Il protocollo invita la comunità degli psicologi a scendere in campo al fianco delle madri vittimizzate specie dopo le proposte legislative (Ddl Pillon) che introducono importanti modifiche sui temi della genitorialità; lo fa sollecitando una nuova consapevolezza dei tecnici, che coniughi scienza e conoscenza con i diritti delle donne.
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Questo numero monografico, che prosegue la pubblicazione online de La camera blu,entra nello scenario attuale indagando vissuti, percezioni e rappresentazioni politicheche si sviluppano, oggi, intorno alla soggettività femminile. Se con il numero 7 de Lacamera blu (Le politiche del presente), abbiamo focalizzato l"attenzione sull"asimmetriatra i sessi che attraversa la politica, il lavoro e la famiglia, pur in presenza di legislazionisempre più attente al perseguimento dei diritti fondamentali per uomini e donne, quivogliamo piuttosto aprire il dibattito sulle nuove forme di alienazione e auto- etero op-pressione, cresciute silenziosamente nelle pieghe dell"emancipazione. Vogliamo offrirestrumenti multidisciplinari per approfondire i nodi relazionali del rapporto uomo-donna,nell"attuale organizzazione sociale dei Paesi occidentali e di quelli in sviluppo, alle pre-se, in forma diversa, con statuti etico-normativi e spesso giuridicamente superati, masocialmente condivisi, che ne legittimano ancora l"asimmetria. Vogliamo, pertanto,comprendere le collusioni individuali e le strategie relazionali che mantengono la su-bordinazione femminile e inducono la conflittualità tra i sessi, orientando welfare e poli-tiche sociali. ; This new issue, which follows up the online publication of La camera blu, makes itsway through the contemporary scenario by investigating experiences, perceptions andpolitical representations developing nowadays around female subjectivity. While in the7th issue of La camera blu (The policies of the present) we focused our attention on theasymmetries between sexes across politics, work and family, despite being in the pres-ence of legislation increasingly attentive to the pursuit of fundamental rights for womenand men alike, here we intend to open up a debate over the new forms of alienation andself-hetero-oppression which have silently developed behind the creases of emancipa-tion. In doing so, we set out to offer multidisciplinary instruments for deepening ourknowledge about the man-woman relational tangles still present in the current social or-ganization of Western and developing countries, which are still grappling with ethical-normative and often legally outdated, albeit socially shared, statutes, which still legiti-mate this kind of asymmetry. Therefore, we seek to understand the individual collusionsand relational strategies that continue to sustain female subordination, bring about con-flicts between sexes and drive social and welfare policies.
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In: International journal of mass emergencies and disasters, Band 34, Heft 2, S. 317-340
ISSN: 2753-5703
This paper presents the first attempt to integrate studies on the use of social media for public participation and social mobilization with research on post-disaster reconstruction (PDR). The description of three case studies of disasters in different social and cultural contexts is used to demonstrate that social media represent means to re-discuss power relationships and the meaning of the disaster during the recovery process. It is also argued that certain elements of the recovery process may exacerbate the contrast between citizens and authorities and result in social media being used as self-empowerment platform to contest rather than to collaborate with authorities. In conclusion, it is suggested that this open conflict may hinder the achievement of a full recovery process, and that new studies should be geared toward examining possible ways to support and enhance authorities-citizens communication during the PDR process by the means of social media.
Abbiamo ritenuto utile riportare documenti, leggi, regolamenti e dispositivi che agiscono per il riconoscimento e l'affermazione dei diritti delle donne fornendo alcuni link che permettono l'accesso alla documentazione originale accompagnati da un breve commento descrittivo. Il rapporto sull'ineguaglianza tra uomini e donne (Gender Gap Index), la Convenzione sull'eliminazione di ogni forma di discriminazione verso le donne (CEDAW), il Rapporto della Commissione Europea sull'eguaglianza tra uomini e donne e alcuni documenti di monitoraggio delle politiche istituzionali redatti da organismi di base quali l'Afem, la Euromedcivil platform e la REMDH sono pilastri per comprendere le politiche del tempo presente.Abbiamo poi voluto effettuare una breve sintesi di documenti e trattati che fondano la posizione delle donne nella società europea contemporanea. Infine, abbiamo ritenuto utile descrivere le istituzioni italiane per la parità introducendo funzioni e compiti della figura della Consigliera di parità e del lavoro che svolge.
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In: GRIFF / Gruppo di ricerca sulla famiglia e la condizione femminile 40
In: Journal of prevention & intervention in the community, Band 45, Heft 1, S. 1-6
ISSN: 1540-7330
Il contributo utilizza la critica che l"economia femminista ha mosso all"homo oeco-nomicus per presentare le più recenti visioni dello sviluppo, del benessere e della felici-tà. Questi ultimi vengono, pertanto, analizzati in una nuova prospettiva che tiene contodi aspetti quali: i beni relazionali, la responsabilità sociale, il valore della cura, della col-laborazione e del rispetto reciproco. A tal proposito, vengono presentati alcuni innovati-vi indici di sviluppo già adottati da vari Paesi volti a indirizzarne le proprie politiche e-conomiche e sociali verso la promozione del benessere dei propri cittadini.
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The authors of this volume look into the origins of gender based violence as well as ways to tackle this issue. They link systematic reflections unfold-ing a socio-cultural viewpoint and depictions of concrete action with psychological tools regarding the effect of interventions. The book is a result of the European project "Empower", which is part of the Daphne III Programme (2007-2013) and whose goal is to realize the objectives defined by European policy aimed at preventing and fighting all forms of gender based violence.
In: Journal of prevention & intervention in the community, Band 38, Heft 1, S. 70-83
ISSN: 1540-7330
In: Journal of prevention & intervention in the community, Band 38, Heft 1, S. 70-83
ISSN: 1540-7330
In: Journal of prevention & intervention in the community, Band 50, Heft 4, S. 337-343
ISSN: 1540-7330
In: Journal of prevention & intervention in the community, Band 48, Heft 2, S. 189-205
ISSN: 1540-7330