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Le transizioni energetiche: un inquadramento geopolitico ; Energy transitions: a geopolitical framework
The recently launched policy to decarbonize industry and transport is bringing about a change in the world's economic organization. This policy strives to overcome the current geopolitical structure of the world. Such epochal changes are reminiscent the geopolitical consequences of the transition from coal to oil, which took place during the 20th century. ; L'avvio di una politica di decarbonizzazione dell'industria ipoteca un cambiamento dell'organizzazione economica mondiale suscettibile di consolidare la tendenza al superamento dell'attuale struttura geopolitica del globo. Cambiamenti di portata così epocale richiamano le conseguenze geopolitiche della transizione dal carbone al petrolio, registrata nel corso del secolo XX.
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Governing globalisation. The energy debate between nature and macroeconomic issues
Keywords: globalisation, energy, climate changeDagli anni '70 il tema del cambiamento climatico si è imposto gradualmente al centro del dibattito culturale e politico, parallelamente all'emergere di una economia globalizzata. In questo contesto, il trattato di Kyoto può venire considerato, assieme al WTO, un sofisticato strumento di governo per la sempre crescente complessità del mondo economico. Nel presente lavoro viene analizzato l'ambito geografico degli accordi di Kyoto. Dal sostegno quasi unanime registrato fra i governi nel 1972, la volontà politica si è costantemente ridotta a causa del prezzo elevato da pagare intermini di sviluppo economico. Quando l'Unione Europea ha deciso nel 2005 di procedere da sola, era chiaro che qualsiasi riduzione delle emissioni di CO2 effettuata dagli Stati membri non avrebbe avuto alcun effetto sulla dinamica attesa del riscaldamento globale. Inoltre, dopo il volgere del millennio i dati sperimentali hanno dimostrato che l'aumento continuo delle emissioni di anidride carbonica non è più collegato all'aumento delle temperature, quasi che il riscaldamento globale avesseterminato il suo corso. Un'analisi degli interessi economici in gioco consente di rivelare la logica della decisione europea. Tre aree di vantaggio vengono delineate: ideologica, economica, di politica economica, che si situano tutte sia all'interno che all'esterno dell'Unione. Di particolare importanza è la nascita di nuovi campi di attività, non limitati al settore industriale. Alla luce della progressiva riduzione dell'industriaeuropea registrata nell'ultima decade e della crescente finanziarizzazione di tutte le economie del continente, è importante considerare l'emergere di un settore "climatico" della finanza, assai più ampio delle transazioni sui diritti di emissione. Viene inoltre considerata la strategia mondiale degli USA. Questi perseguono attualmente l'obiettivo di riguadagnare la leadership nella politica ambientale assieme a quello di ritornare ad essere il maggior esportatore mondiale di idrocarburi.
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Offshoring And Financial Markets
During the 20th century all economic structures underwent the impact of two epochal phenomena, the communications revolution and the financialization of economy. As a consequence of the never ending technological progress, the first has repeatedly reduced the friction of distance, provoking a radical change in the map of locational advantages. The result was a new model of international distribution of production that projected its effects to the core of business management, triggering a disintegration of production cycles in contrast with the integrative pattern typical of the first industrial revolution. The second phenomenon, strictly linked to the first one, apparently regards only the tertiary sector, but in reality it is becoming the driving force that influences, directly or in indirectly, a growing share of corporates. It follows that the reassuring models of spatial economy theorized during the 19th and 20th centuries (Thünen, Weber, Christaller), despite their updatings (Berry, Hoover, Alonso etc.) are no longer suitable to understand the present-day economic landscape. At the same time it appears of primary importance to define a model of financial space, shaped by the intertwining of capital movements, as a sort of virtual reality largely superordinate to the real economic world, this latter receiving from it the impulses which command the geographical distribution of productions. Obviously in the frame of a globalized economy the geographical range to be considered is the whole of our planet. Following the postulates at the basis of an isotropic space, where we must arrange both homogeneous and heterogeneous phenomena, various approaches are available. In fact we may begin studying a) the areas considered homogeneous according to some parameters concerning the capitals market, b) the ?strong points? (representing concentrations of financial capital), c) the ?discontinuity faults?, d) the capital flows itself. In the present work, which is part of a wider effort to formalize the subject, we focus on a peculiar type of discontinuity surfaces, the so-called ?tax havens?. In the economics domain, tax havens are the tantamount of black holes in astrophysics. These latter swallow matter and eject energy and water. What the two concepts have in common is a deep transformation of the input and the capacity to modify the surrounding environment, changing its architecture and the way it works. With the emergence of the financial crisis in 2008 the subject of tax havens has attracted growing attention from the governments of the leading Western economies. This stimulates the economic geographer to fill the academic gap and make the subject more readable. On the basis of real cases that recently gained wide publicity we outline the role of such institutions in the financial space.
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Un miracolo tecnologico. Il petrolio del golfo
L'incidente avvenuto nel 2010 nel Golfo del Messico è stato il primo evento catastrofico ad aver avuto una copertura mediatica capillare a livello internazionale, protrattasi per alcuni mesi. La fuoruscita di greggio, una delle più ingenti nella storia dell'industria petrolifera, ha provocato grande apprensione sia negli ambienti economici che nel mondo scientifico, in forza delle pesantissime conseguenze sull'ambiente interessato. Queste riguardano sia la vita marina del Golfo, sia i complessi meccanismi che presiedono al funzionamento delle grandi correnti oceaniche. L'evento è stato provocato dall'incauta realizzazione di un pozzo scavato per 5.500 m. a partire da un fondaledi quasi 1600 m. La profondità ha reso estremamente difficoltosi gli interventi di messa in sicurezza, che si sono svolti in condizioni mai prima sperimentate. Nell'articolo si analizzano le problematiche emergenti, con particolare riguardo al contesto economico e politico-amministrativo.
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Quale transizione energetica? Il ruolo delle fonti alternative
In: Est-Ovest, Heft 3
Quale transizione energetica? Il ruolo delle fonti alternative
In: Est-Ovest, Heft 3
Nono rapporto sulla dottrina sociale della Chiesa nel mondo: Europa: la fine delle illusioni
In: Rapporto sulla dottrina sociale della chiesa nel mondo 9