Libro bianco su Bologna: Giuseppe Dossetti e le elezioni amministrative del 1956
In: I muri bianchi
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In: Ricerche 54
In: Servizio sociale
Il presente elaborato si configura come analisi approfondita del linguaggio del partito tedesco Alternative für Deutschland, la cui comparsa nel 2013 ha cambiato definitivamente lo scenario politico in Germania. Data l'importanza crescente che il partito ha assunto nel corso degli ultimi anni, si pone la necessità di analizzare il linguaggio di questo partito. In particolare questa ricerca si propone di analizzare l'uso che i membri di Alternative für Deutschland fanno della lingua in Parlamento. Nel caso del presente elaborato, si tratta di uno studio dei discorsi selezionati mediante l'uso di corpora. La ricerca si pone, da un lato, l'obiettivo di fornire una panoramica dei fenomeni linguistici presenti nel corpus preso in analisi basandosi su dati statistici. Dall'altro lato l'analisi si prefigge di rintracciare le strategie discorsive e gli schemi argomentativi ricorrenti. L'approccio integrato fra metodo quantitativo e qualitativo consente di portare alla luce il vero significato dei testi garantendo in questo modo un'analisi dettagliata del discorso in esame. Il presente elaborato si suddivide in tre sezioni: nel primo capitolo verrà descritto il contesto politico-culturale in cui la ricerca si colloca: nel secondo capitolo verrà illustrata la cornice teorica da cui lo studio prende le mosse. In ultimo, nel terzo capito verrà presentata l'analisi vera e propria. Lo studio si pone come proposta di descrizione delle caratteristiche della porzione di discorso politico presa in analisi. Il presente elaborato rappresenta dunque uno spunto per ulteriori approfondimenti sul linguaggio di Alternative für Deutschland.
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Il conflitto israelo-palestinese è sin dal suo scoppio uno dei temi più trattati dai media occidentali; con una cadenza costante, che diventa quotidiana durante le frequenti fasi di crisi, Palestina e Israele entrano nelle nostre vite attraverso le immagini trasmesse dalla televisione, le analisi radiofoniche, i lunghi articoli stampati sui giornali. Attraverso l'analisi degli articoli comparsi sui due maggiori quotidiani italiani, La Repubblica e Il Corriere della Sera, nel ventennio compreso tra il 1993, anno della conclusione degli Accordi di Oslo, e il 2014, anno della morte di Ariel Sharon, questo lavoro tenta di comprendere quali siano stati i termini utilizzati dalla stampa italiana per narrare il conflitto israelo-palestinese. Partendo dal presupposto che la lingua utilizzata dai media non sia mai neutrale e la narrazione abbia un'influenza sulla realtà, si analizzano in queste pagine parole e concetti che, con cadenza regolare, sono stati scelti per descrivere il conflitto nel ventennio, e che, per il loro utilizzo, possono essere ritenuti fuorvianti o partigiani dopo essere stati contestualizzati. Per effettuare l'analisi, sono stati consultati e catalogati circa quattordicimila articoli, settemila per testata. Nel primo capitolo, "Un ventennio in Israele e Palestina attraverso i quotidiani italiani", seguendo un percorso cronologico che si sviluppa dall'agosto '93 al gennaio 2014, vengono accennate le problematicità riscontrate nell'utilizzo di alcuni termini, poi approfondite nei successivi tre capitoli. Nel secondo capitolo, "Religione, Olocausto, conflitto: una narrazione complessa", l'attenzione si concentra sui riferimenti alla Shoah e al nazismo all'interno della stampa italiana, uso da considerarsi strumentale in quanto volto a supportare la tesi della ricerca di "sicurezza" da parte di Israele e a perorare il progetto sionista della creazione di uno "Stato Ebraico". Nel terzo capitolo, "Narrare il terrorismo nel conflitto israelo-palestinese", si accenna alla complessità nell'affrontare l'argomento del terrorismo quando ci si trova coinvolti all'interno di un conflitto asimmetrico. Mentre il termine "terrorista" è utilizzato frequentemente in riferimento ai palestinesi, esso viene sostituito o ignorato nel caso l'esecutore di atti di terrore sia lo Stato israeliano o un ebreo israeliano. Particolare attenzione è qui riservata agli atti di terrorismo perpetuati dai coloni israeliani. Nel quarto capitolo, "Il caso Shalit e la comunicazione deviata", si deduce come, durante il sequestro del caporale israeliano, tenuto prigioniero cinque anni all'interno della Striscia di Gaza, non esistesse proporzione tra l'interesse mediatico per una vita umana dai tratti occidentali e quello per migliaia di palestinesi morti durante attacchi militari nella Striscia, definiti spesso "rappresaglie" a causa del lancio di razzi qassam. Come se il valore della vita umana fosse differente, a seconda dell'etnia di appartenenza. Questa tesi, nata da una riflessione sulla parte che può avere nell'evoluzione di un conflitto la parzialità dell'informazione, in particolar modo rispetto alla percezione del pubblico sulle crisi estere, per loro stessa natura distanti dal contesto quotidiano dello stesso e per questo motivo più complesse da comprendere, vuole essere solo un primo passo verso l'utilizzo di un linguaggio corretto e specialistico all'interno dei media nella narrazione dei conflitti odierni.
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In: Mondoperaio: rivista mensile periodico dei socialisti, Band 13, Heft 2, S. 2-7
ISSN: 0392-1115
In: Mondoperaio: rivista mensile periodico dei socialisti, Heft 4-5, S. 2-7
ISSN: 0392-1115
In: Mondoperaio: rivista mensile periodico dei socialisti, Band 11, Heft 2, S. 2-15
ISSN: 0392-1115
In: Mondoperaio: rivista mensile periodico dei socialisti, Band 11, Heft 6, S. 6-11
ISSN: 0392-1115
In: Mondoperaio: rivista mensile periodico dei socialisti, Band 11, Heft 6, S. 2-5
ISSN: 0392-1115
In: Mondoperaio: rivista mensile periodico dei socialisti, Heft 4-5, S. 2-5
ISSN: 0392-1115
In: Mondoperaio: rivista mensile periodico dei socialisti, Heft 2, S. 2-5
ISSN: 0392-1115
In: Europe: magazine of the European Community, S. 12-14
ISSN: 0279-9790, 0191-4545
In: Europa-Archiv / Beiträge und Berichte, Band 32, Heft 14, S. 427-432
World Affairs Online
In: Common Market Law Review, Band 7, Heft 4, S. 466-476
ISSN: 0165-0750