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The intersection between gender inequalities and corruption: OSCE research efforts to understand the nexus
In: OSCE insights
World Affairs Online
Même en opération ! République centrafricaine, 2013
In: Inflexions, Band 44, Heft 2, S. 69-73
« Il faut connaître la pourriture, car seul qui connaît la nuit peut apprécier la lumière », écrivait Ernst Jünger. L'opération Sangaris, menée en Centrafrique par l'armée française, témoigne de ce contraste entre la noirceur de la violence et les signes encore perceptibles d'une beauté fragile.
Le nuove prospettive legislative dell'accertamento di conformità nel permesso di costruire in sanatoria
Il permesso di costruire, costituisce il principale titolo edilizio volto ad autorizzare il privato all'esercizio del potere edificatorio (c.d. ius aedificandi) per la realizzazione di interventi di maggiore impatto sul territorio. Diversamente dal permesso di costruire, il permesso di costruire in sanatoria, disciplinato all'art. 36 T.U. Edilizia, consente la sanatoria dei meri abusi formali. Il titolo in sanatoria è fondato sul dogma della "doppia conformità" urbanistico-edilizia del titolo, sia al momento dell'istanza per la sanatoria, sia all'epoca di realizzazione dell'opera. Il requisito della doppia conformità ha subito un tentativo di delegittimazione prima ad opera della c.d. "sanatoria giurisprudenziale" e, successivamente, a livello locale, da parte delle eccentriche scelte legislative del legislatore regionale della Sicilia e dell'Emilia-Romagna. In base alle prime bozze del Decreto-Legge Rilancio, il requisito della doppia conformità potrebbe cadere e si potrebbe quindi ripartire da un "condono perpetuo" camuffato da permesso di costruire in sanatoria. Tuttavia, nel testo definitivo del Decreto-Legge, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, il legislatore sembrerebbe aver fatto un passo indietro rispetto a quanto manifestato nelle prime bozze. Questo revirement potrebbe essere un mero rinvio o un definitivo abbandono delle prime idee di rivoluzione della materia.
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Reforming the enforcement of Union customs law in the light of European tax and sanctioning framework
The research aims to investigate the current state of play of customs legislation in the contemporary EU. When viewed in a historical perspective, customs law is a key topic in the European Union, both for the proper functioning of the Single Market and the role of customs duties as EU's own resources. Despite the plethora of EU regulations, including the Union Customs Code, the legal framework on customs law enforcement has not been adequately developed. In this regard, the role of Member States is still of crucial importance since the enforcement of EU customs law is almost entirely left to national legislation. The study explores the complexities facing the EU in its current challenges in reforming the enforcement of Union customs law, by looking at multiple levels including, inter alia, developments in the European tax framework and sanctioning policies.
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Post-Brexit politics of the EU: multiple players in multiple cores
In: International issues & Slovak foreign policy affairs, Band 26, Heft 3-4, S. 23-34
ISSN: 1337-5482
World Affairs Online
CREATING A UNIFIED FOUNDATION FOR GENERATIVE SUSTAINABLE DEVELOPMENT: RESEARCH, PRACTICE AND EDUCATION: THE PERSPECTIVE OF A DEVELOPMENT ECONOMIST AND PRACTITIONER
In: European Journal of Sustainable Development: EJSD, Band 5, Heft 4
ISSN: 2239-6101
Studio sulla creazione di un regime previdenziale professionale europeo attraverso il Dialogo Sociale
In: https://morethesis.unimore.it/theses/available/etd-03252015-100243/
Il difficile processo di integrazione europea, il declino dello Stato-Nazione ed in particolar modo della previdenza sociale, aprono inevitabilmente cruciali questioni sul modello sociale ed economico della futura UE. Tali dilemmi sono di particolare attualità proprio in questo periodo storico dell'Unione, in preda ad una delle sue peggiori crisi economiche e politiche. In particolare, è sempre più crescente la tensione fra i sistemi sociali nazionali e le esigenze di completare il mercato unico dell'Unione. Questo studio cercherà di affrontare tali questioni ragionando sull'eventualità di creare un regime previdenziale professionale europeo attraverso lo strumento del Dialogo Sociale. Tale regime potrebbe infatti rappresentare da un lato lo strumento per mantenere livelli adeguati di protezione sociale e dunque ambire, in qualche modo a salvaguardare il cosidetto modello sociale europeo; dall'altro, esso potrebbe rappresentare un possibile mezzo per conciliare le crescenti tensioni fra sistemi sociali nazionali e le libertà economiche dell'UE. Un regime previdenziale europeo, infine, rappresenterebbe anche un'ulteriore tappa verso la realizzazione della cosidetta "cittadinanza europea". La prima parte dello studio si concentrerà soprattutto sulle dette tensioni fra libertà economiche dell'UE e sistemi sociali nazionali. Dopo aver chiarito il crescente ruolo della previdenza complementare nei vari Stati membri, esso metterà in evidenza quanto i sistemi sociali nazionali si siano trovati in conflitto, a volte anche drammatico, con le libertà economiche dell'Unione. Tale discrasia sembrerebbe oggi ancor più inaccettabile a seguito del progressivo inserimento e rafforzamento degli obiettivi sociali nel diritto comunitario, ormai dotati di forza giuridica equivalente alle dette libertà economiche. Lo studio evidenzierà successivamente che una buona parte delle citate tensioni è anche aggravata dallo storico dislivello fra la dimensione nazionale dei sistemi sociali e quella europea delle libertà economiche. La ricerca, anche forte degli esempi a favore della teoria neo-funzionalistica dell'integrazione dell'Unione a seguto della recente "europeizzazione" di alcune materie come conseguenza della crisi economica e finanziaria, passerà poi all'analisi giuridica di un possibile regime previdenziale complementare comunitario. A tal proposito, lo studio si concentrerà sul dialogo sociale europeo, i suoi limiti e le sue potenzialità, senza naturalmente trascurare la grande questione del rapporto fra competenze dell'Unione e degli Stati membri in materia sociale e fiscale. Verranno poi analizzate le possibili interazioni del nuovo regime con i regimi previdenziali professionali già esistenti a livello nazionale e con quelli delle imprese multinazionali. Immaginando infine le possibili resistenze di alcuni Stati Membri ad accettare tale iniziativa, verrà trattata l'ipotesi di limitare inizialmente l'operativitià del detto regime previdenziale solo ad alcuni Paesi.
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Other Modernists
In: Women: a cultural review, Band 17, Heft 3, S. 391-393
ISSN: 1470-1367
L'acqua come bene pubblico
In: Democrazia e diritto: trimestrale dell'CRS, Band 43, Heft 1, S. 146-162
ISSN: 0416-9565
CO‐OPERATIVE ENTERPRISES IN A MARKET ECONOMY
In: Annals of Public and Cooperative Economics, Band 49, Heft 3-4, S. 345-351
ISSN: 1467-8292
DISCUSSION OF THE REPORTS OF MR. SAGMEISTER AND MR. HESSELBACH
In: Annals of Public and Cooperative Economics, Band 40, Heft 1-2, S. 82-83
ISSN: 1467-8292