Politiche sociali e valutazione: fra teoria sociale e sociologia applicata
In: Cultura, società e ricerca 26
10 Ergebnisse
Sortierung:
In: Cultura, società e ricerca 26
In: Collana di sociologia 582
In: Collana di sociologia 525
The migratory process has been significantly affecting Italy for more than 30 years, but still the policies coping with of the phenomenon appear problematic, not to say inconsistent. The normative regulations still result in a political debate stubbornly encrusted on the 'accepting versus rejecting' dilemma, as if such a pervasive macro sociological process might be managed simply relying on an 'on/off' entry mechanism. A presence so massive and so relevant deserves a different reflection and appropriate policies capable to actively value migrant's contribution to a pluralistic society. The lack of policies oriented for example to the enhancement of the native languages of migrants in conjunction with the learning of the Italian language has meant that integration has been declined, at best, in a very minimal and scattered inclusion, downplaying the educational resources of those who enter Italy with specific human capital coupled with specific training needs in relation to welfare services. I here intend to present and discuss preliminary outcomes from a local research on the living conditions of third countries adult nationals hosted at reception facilities in the province of Viterbo and surveyed by local authorities via a questionnaire. The questionnaire is part of the more complex research programme covering both the census of local social services, NGO and associations working in close touch with the migrant population and the mapping of native young people attitudes towards migrants. The hypothesis that has guided the research concerns the suspicion that foreigners constitute a human capital not fully recognized and appreciated especially in the primal steps after their arrival.
BASE
Il lavoro ha l'obiettivo di svolgere una breve riflessione sulle tendenze a livello europeo in relazione al contrasto dell'invecchiamento mediante politiche di attivazione psico-fisiche e sociali. Ciò a partire dalla constatazione che secondo l'Istituto nazionale di statistica l'Italia è il secondo paese più vecchio al mondo dopo il Giappone. Questo ha notevoli ripercussioni dal punto di vita delle politiche sociali, dal momento che questo "debito demografico" si riverbererà sulle generazioni future in termini di sostenibilità (previdenza, spesa sanitaria, assistenza, welfare). Nel lavoro si sostiene che è urgente cambiare ottica e porsi la questione se «interessa chiedersi: all'aumentare dell'aspettativa di vita, come varia il numero di anni di vita in buona salute? Gli anni aggiuntivi saranno vissuti in buona salute, o si assisterà, contestualmente all'incremento della longevità, ad una crescita della disabilità?». Provare a rispondere a queste domande significa in realtà cambiare prospettiva e ragionare nei termini di un welfare che si ponga in un'ottica di prevenzione e di attivazione più che di soluzione passiva riparatoria o di mantenimento.
BASE
Obiettivo del saggio è riflettere sulle sfide per le politiche sociali alla luce dei cambiamenti che interverranno nella società alla fine della pandemia diSARS-CoV-2. Si argomenta che i sistemi di Welfare saranno sottoposti a notevoli stress finanziari in conseguenza della crisi economica che si profilaimminente e di cui non si intravede al momento una soluzione. Sottoposti già a notevoli critiche i sistemi di Welfare dovranno impegnarsi a trovaresoluzioni nuove per realizzare l'obiettivo di Giustizia Sociale che da sempre ne costituisce il fondamento giuridico e filosofico.
BASE
In: Politiche e servizi sociali
In: Professioni sociali 5
In questo articolo si presentano i principali risultati di una ricerca nazionale che ha coinvolto 6.558 assistenti sociali e che ha indagato la loro esperienza professionale rispetto al contrasto al-la povertà e alla gestione delle misure del Reddito di Inclusione e Reddito di Cittadinanza. Ven-gono descritte le posizioni e gli orientamenti di povertà a partire dall'esperienza degli assistenti sociali; si analizzano le preferenze di questi ultimi circa le misure che più di altre possono garan-tire una riduzione efficace della povertà; si confrontano le valutazioni espresse dai rispondenti sul Reddito di inclusione e sul Reddito di cittadinanza e si individuano i problemi che hanno ral-lentato lo sviluppo di dinamiche di integrazione e di rete tra i vari soggetti delle politiche sociali chiamati a favorire l'attuazione dei percorsi di inclusione dei beneficiari del Reddito di cittadi-nanza. ; In this article we present the main findings from of a national survey which involved 6,558 so-cial workers and investigated their professional experiences in tackling poverty in Italy and par-ticipating in the two minimum income schemes introduced in the country: Reddito di Inclusione and then Reddito di Cittadinanza. Social workers' positions and orientations on poverty are out-lined as well as their preferences for schemes that more than others might better guarantee an ef-fective reduction of poverty are highlighted. A specific focus is devoted to the perceived impacts that the two schemes may have exerted on recipients according to social workers. Furthermore, some general outcomes concerning the weak level of integration and networking among public and non-public welfare organizations and its negative effects on social inclusion as it is targeted in the scheme of Reddito di Cittadinanza are discussed.
BASE
Il capitolo analizza il mutamento dell'interpretazione del fenomeno povertà e di come questo sia stato recepito e fatto proprio dagli assistenti sociali che operano quotidianamente nell'accompagnamento e nel sostegno di persone in condizioni di povertà, più o meno estreme. Alla luce di ciò si analizzano le misure del ReI e del RdC quali strumenti di contrasto della povertà, mostrando la centralità del ruolo degli assistenti sociali nella gestione attiva della misura, fedeli al mandato di advocacy che è loro affidato.
BASE
Il capitolo analizza l'esperienza di applicazione della misura del ReI da parte degli assistenti sociali italiani e il passaggio alla nuova misura del Reddito di Cittadinanza. Ci si sofferma sull'impatto delle misure nell'organizzazione dei servizi sociali, cui seguono considerazioni sulla valutazione delle misure di intervento e il confronto tra queste. Emerge che i provvedimenti intrapresi in campo di politica sociale per il contrasto alla povertà, hanno difficoltà ad attivare interventi capaci di coordinare la futura domanda di lavoro con l'attuale formazione della futura offerta di lavoro.
BASE