Gli esuli Italiani a Malta e il mito risorgimentale di Dante ; Malta and Mazzini
Dal terzo decennio dell'Ottocento fino all'Unificazione d'Italia, grazie alla presenza massiccia degli esuli italiani a Malta, venivano diffuse Ie opere piu importanti della letteratura italiana. Come ben rileva uno studioso, "Ie vetrine dei negozi erano piene di diverse opere italiane, pubblicate a Livorno., e altresl traduzioni dall'italiano". Fra Ie opere di questi autori spiccavano quelle del sommo poeta, vale a dire di Dante Alighieri, il cui culto in Italia veniva sempre pill crescendo dalla fine del Settecento per via di una nuova coscienza anelante aIle liberta promosse dalla Rivoluzionen francese. Fra i primi a lanciare Dante fu il Monti, che con la sua Bassvilliana del 1793, nonostante il suo spirito antifrancese e antigiacobino, lo presentava "non piu come il remoto e venerando progenitore, ma come il maestro presente e vivo della nuova poesia e letteratura". Il poemetto del Monti sara seguito a due anni di distanza da un'ode del Foscolo, e pill tardi (neI1818) dal Leopardi con Sopra il monumento di Dante che si preparava in Firenze. Non mancavano nemmeno dantisti, che promuovevano il culto dantesco. Si attribuiva alla letteratura, per la prima volta, una missione nazionale e civile, il che generava la moda delle commemorazioni. A Ravenna non solo si restaura nel 1780 la tomba di Dante, ma vi si celebra alIa grande il poeta con la partecipazione del popolo nel 1798. In breve Dante veniva sempre pill visto come un eroe nazionale, ed e significativo il titolo di un saggio di Giulio Perticari, Amor patrio di Dante del 1820, che ispiro Mazzini quando compose il suo primo saggio, intitolato appunto Dell'amor patrio di Dante scritto nel 1826, anche se pubblicato nel 1837. L'accento viene posto sulla dirittura morale di Dante, il suo coraggio nelI'affrontare l'esilio, e nel censurare vizi e corruzione. Emblematico l' appelIo pieno di fervore lanciato dal giovane Mazzini: "O Italiani! Studiate Dante: non sui commenti, non sulle chiose; ma nelle storie del secolo. Apprendete da lui come si serva alla terra natia, come si vive nella sciagura". Per Mazzini Dante era grande perche fece come i Greciche "consecravano illoro genio all'utile della patria". In un altro scritto, Mazzini rileva che i due elementi della poesia sono " la vita dei popoli e I'inno dei martiri" , perche "per noi che abbiamo fede nei destini dell'umanita, crediamo. a un dovere di sacrificio nell 'uomo, a una religione il cui centro sta nella patria. Ia Poesia vive in ogni contrada dove s'innalza una voce pe' diritti violati. dove il martirio numera apostoli, e la liberta combattenti. Ia Poesia e I'entusiasmo dell'ali di fuoco, I'angelo dei forti pensieri, cio che vi divina. vi caccia tra Ie mani la spada, Ia penna, il pugnalee Schiller, Dante, Alfieri". In un altro scritto egli sottolinea che "l'apice di civilta" sta nell '''indipendenza politica e I 'unita morale". ; peer-reviewed