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È sempre questione di fiducia: esplorazioni dell'Ateneo barese
In: Collana di sociologia 542
Gender walkshops: the potential of the female gaze in (re)designing the city
In: International journal of gender studies in developing societies, Band 1, Heft 1
ISSN: 2052-0360
"Tornare a casa". I viaggi delle radici degli albanesi residenti in Puglia
In: Mondi migranti: rivista di studi e ricerche sulle migrazioni internazionali, Heft 3, S. 93-114
ISSN: 1972-4896
Le radici rappresentano la metafora di un senso di appartenenza che va oltre la presenza fisica nel paese di origine. La crescente attenzione al turismo delle radici testimonia lo spazio riconosciuto a un bisogno di identità e di radicamento avverti-to in misura crescente in un mondo altamente mobile e interconnesso. La ricerca dal titolo "Tornare a casa. I viaggi di ritorno degli albanesi residenti in Puglia", è un'indagine esplorativa centrata sul turismo delle radici di questi soggetti provenienti da un Paese che ha una storia di emigrazione del tutto peculiare. Attraverso la realizzazione di interviste semistrutturate sono state indagate le motivazioni dell'esperienza migratoria, il loro senso di appartenenza, la frequenza e le rappre-sentazioni che i soggetti ascoltati hanno del viaggio di ritorno. L'analisi dei protocolli di intervista ha reso possibile individuare una tipologia a tre voci: i nostalgici, i doppi cittadini, i malinconici, i solo italiani.
Centri storici tra specificità e processi di mutamento
In: Sociologia urbana e rurale, Heft 125, S. 116-132
ISSN: 0392-4939
Il dibattitto italiano sui centri storici, caratterizzato per lungo tempo da un andamento carsico, è stato spesso carente sia sul piano del riconoscimento della loro specificità, sia su quello di un'analisi processuale delle loro caratteristiche. Il punto di partenza è riconoscerli come parte integrante della città ma, allo stesso tempo, come parti caratterizzate da tratti specifici. Alcune volte i centri storici sono considerati come una risorsa per la città in termini di sviluppo sociale ed economico; altre volte come un problema che richiede strategie di intervento. L'autore propone una riflessione che muove dalle peculiarità di ciascuna realtà, per connettersi a una proposta tipologica centrata sui processi di cambiamento che caratterizzano i centri storici. Questa prospettiva di analisi rappresenta anche la possibilità di orientare interventi progettuali in vista di politiche di rigenerazione urbana.
The flaneuse. The oblique gaze in the city
The streets of 19th-century Paris, defined by Walter Benjamin as the capital of modernity, are the scenario within which the figure of the flâneur appears. Thoughtful walker who mixes with the crowd of the city, without ever getting confused with it, he is the one who reads with his gaze and his slow pace, the signs that modernity leaves in the urban space and makes those signs narratable history. It is a subjective gaze, but made significant by the culture that supports it and which becomes a formidable tool for giving shape to a change that is beginning to take place in the city. The look of the flâneur, like the city he crosses, is masculine. Those same streets and public spaces, which are the privileged object of his walks and observations, are actually closed to women, still relegated, even in the ville lumiere, to domestic spaces or, at most, to those of consumption. In this scenario, a contradictory figure appears, the flâneuse, for many a literary character only, for others only a consumer, for many a fundamental public presence capable of starting a difficult and important path of claiming female urban protagonism. Solitary walker, capable of a different look at the city, at times more intimate, at times intrinsically political, almost never a simple female double of the flâneur. The flânuserie also declined for women is part of a path created by women to conquer the right to public space, far beyond that of consumption, and to narrate the city from their own point of view. If walking appears today even more than in the past a revolutionary gesture that subverts the times of modernity and the present time that has radicalized its constant acceleration, that of women introduces an additional element of rupture. In a fast city and still strongly declined in the masculine, the slow step of the woman is the absolute provocation. The female gaze on the city is the oblique gaze that forces us to change the perspective, which makes evident the limits made invisible by everyday life and routine and claims the right to see the other city and to tell about it. ; Le strade della Parigi del XIX secolo, definita non a caso da Walter Benjamin la capitale della modernità, sono lo scenario entro il quale compare la figura del flâneur. Camminatore riflessivo che si mescola con la folla della città, senza mai confondersi con essa, è colui che legge con il suo sguardo e il suo passo lento, i segni che proprio la modernità lascia nello spazio urbano e rende quei segni storia narrabile. È uno sguardo soggettivo, ma reso significativo dalla cultura che lo sostiene e che diviene uno strumento formidabile per dare forma a un cambiamento che comincia a scriversi nella città. Lo sguardo del flâneur, al pari della città che attraversa, è maschile. Quelle stesse strade e quegli spazi pubblici, che sono oggetto privilegiato delle sue passeggiate e delle sue osservazioni, sono in realtà precluse alle donne, ancora relegate, anche nella ville lumiere, agli spazi domestici o, al più, a quelli del consumo. In questo scenario compare una figura contraddittoria, la flâneuse, per molti personaggio solamente letterario, per altri solamente consumatrice, per molte presenza pubblica fondamentale capace di avviare un percorso difficile quanto importante di rivendicazione del protagonismo urbano femminile. Camminatrice solitaria, capace di uno sguardo diverso sulla città, a volte più intimista, a volte intrinsecamente politico, quasi mai semplice doppio al femminile del flâneur. La flânuserie declinata anche al femminile è parte di un percorso realizzato dalle donne per conquistare il diritto allo spazio pubblico, ben al di là di quello del consumo, e a narrare la città dal proprio punto di vista. Se il camminare appare oggi più ancora che in passato un gesto rivoluzionario che sovverte i tempi della modernità e del tempo attuale che ne ha radicalizzato l'accelerazione costante, quello delle donne introduce un elemento di rottura in più. In una città veloce e ancora fortemente declinata al maschile, il passo lento della donna è la provocazione assoluta. Lo sguardo femminile sulla città è lo sguardo obliquo che costringe a cambiare la prospettiva, che rende evidenti i limiti resi invisibili dalla quotidianità e dalla routine e rivendica il diritto di vedere la città altra e di raccontarla.
BASE
La città e l'esperienza della crisi
In: Sociologia urbana e rurale, Heft 112, S. 106-116
ISSN: 0392-4939
Sentire la città. (G. Amedola, emozioni urbane. Odori di città, Liguori, 2015)
In: Sociologia urbana e rurale, Heft 108, S. 149-155
ISSN: 0392-4939
Camminare nella città tra velocità e flânerie
In: Sociologia e ricerca sociale: SRS, Heft 106, S. 53-69
ISSN: 1971-8446
I Gruppi di Acquisto Solidale. Una proposta solida nella societŕ liquida
In: PArtecipazione e COnflitto: PACO = PArticipation and COnflict, Heft 3, S. 95-122
ISSN: 2035-6609
- In the currently liquid and uncertain world, purchasing represents a dimension where individuals live the illusion of control over their own lives. Solidarity Purchasing Groups (or GAS, an Italian acronym for Gruppi di Acquisto Solidale) aree an attempt to reverse this model, and to build relationships not despite but through the market and purchasing. They choose products and producers on the basis of respect for the environment and solidarity between the members of the groups, traders, and producers. GAS aree rooted in a critical approach to today's global economic model and lifestyle of consumerism; individuals that feel the unfairness in this model and who aree searching for a practical alternative can find reciprocal aid and advice by joining solidarity purchasing groups. They aree a catalyst of political and social change. Empirical research, which completes these reflections, points out two very different ways to live this experience: "health cares" ("salutisti") and "critical protester" ("contestatori critici"). Only the second one is characterized by a strong, albeit scarcely perceptible, political impact.Keywords: Solidarity Purchasing Groups, Purchase, Market, Civicness, Political Participation.
ricercacontinua - La regola del cambiamento giuridico. Un passo indietro per farne due avanti
In: Democrazia e diritto: trimestrale dell'CRS, Band 39, Heft 2, S. 208
ISSN: 0416-9565