Il corpo che parla: comunicazione ed espressività nel movimento umano
In: Scienze motorie., Trattati e manuali
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In: Scienze motorie., Trattati e manuali
Primary schools have been targeted as privileged settings for the promotionof healthy behaviours and habits for at least four reasons. Firstly, the conceptof "active health" lies on the assumption of being able to promote, andconsequently induce, an active lifestyle based on recurring physically activehabits from the developmental age; secondly, the age range between 6 and11 is considered a "golden age" for an easier and facilitated learning of thebasic motor skills; thirdly, an intellectual-cognitive development and maturationseem to be favoured and facilitated by physical activities and neurodidacticexperiences; fourthly, the development and diffusion of citizenshipskills can be easily found and/or implemented in movement games, whichcan be targeted as ideal educational situations to promote the awareness ofthe importance of rules as well as respect for others and social inclusion,core values of the contemporary society. In the three scholastic years from2015-16 to 2017-18 the Regional Italian National Olympic Committee (CONI)has been designated by the Lombardy Regional Government to coordinateand manage a project focused on the implementation of physical education(PE) in primary schools in order to promote the development of four criticalareas: morphological-functional, affective, cognitive and social. This projectnamed "Lombardia in gioco: una scuola di sport", in progress also in thecurrent school year (2018-2019), has seen the Università Cattolica del SacroCuore of Milan acting as a leader and coordinator of five major Lombardianuniversities (the University of Milan, the University of Brescia, the Universityof Insubria of Varese, the University of Pavia). This paper aims to highlightthe positive outcomes and the effectiveness of the implementation of thisproject based on motor and physical education in a primary school context*. ; La scuola primaria rappresenta un contesto privilegiato ove proporre progettidi promozione della salute per almeno quattro ragioni. Il concetto disalute attiva poggia ...
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Negli ultimi 20 anni la formazione universitaria delle Scienze motorie e sportive ha vissuto di un periodo di riforme che hanno avviato un percorso di al-lineamento del sistema universitario italiano alle politiche europee di formazione superiore. Dai vecchi ISEF, attivati con legge del 7 febbraio 1958, sono nati i Corsi di Laurea in Scienze motorie e sportive di durata quadriennale (D. Lgs. n. 178/98). A seguire, in applicazione della riforma dell'università italiana attuata con il D.M. 509 nel 1999, i corsi di laurea in Scienze motorie e sportive hanno assunto la configurazione 3+2, che prevede una laurea di I° livello, di durata triennale, ed una di II livello, specialistica, di durata biennale. In ultimo, con il D.M. 270/04 è stato attivato l'attuale quadro ordinamentale che prevede una classe di laurea di I livello aspecifica L 22 "Scienze motorie e sportive" e tre lauree magistrali così denominate: LM-67 "Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattate, e LM-68 "Scienze e tecniche dello sport". LM-47 "Organizzazione e gestione dei servizi per lo sport e le attivitàmotorie". Nell'ambito di questo quadro normativo, lo scopo di questo lavoro è di duplice natura: in primis effettuare una ricognizione dello stato dell'arte, in termini di coerenza, tra le tabelle di classe degli attuali corsi di laurea L22, LM47, LM67 e LM68 e le relative e distinte implementazioni nei diversi corsi attivati negli Atenei italiani; in seconda battuta formulare indicazioni puntuali su conoscenze, competenze e abilità di base necessari per lo sviluppo di core curriculum effettivamente rispondenti alle attuali prospettive del mercato del lavoro attualmente regolamentato dal D.L. 28 Febbraio 2021, n.36
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