Parole vecchie, parole nuove: Ottocento francese e modernità politica
In: Studi storici Carocci 121
11 Ergebnisse
Sortierung:
In: Studi storici Carocci 121
Ancora Balzac? Sì, certamente. E per una ragione che non potrebbe essere detta meglio di come l'ha detta Hugo von Hofmannsthal, in uno dei suoi splendidi saggi di inizio Novecento, dedicati all'autore della Comédie humaine: «Non voglio sapere se ho letto tutti i libri di Balzac, e mai potrò saperlo. Poiché quando aprirò gli ultimi, non sarò più lo stesso uomo che ha letto i primi». È una sensazione probabilmente familiare a molti di noi, lettori di Balzac: ognuno con il proprio personale itinerario, con tempi e intensità di lettura diversi, ma tutti persuasi – a tratti anche un poco amaramente persuasi – che il 'continente Balzac' non lo si potrà davvero mai del tutto attraversare.
BASE
Il contributo muove da un'analisi dei lavori dell'Assemblea Nazionale Costituente durante la revisione complessiva del testo costituzionale (estate 1791). Le sedute dell'11, 12 e 27 agosto furono dedicate alle condizioni per l'accesso alla cittadinanza politica. Prestando ascolto a un ampio fronte di critiche, il comitato di revisione propose l'eliminazione del cosiddetto marco d'argento (uno dei vincoli richiesti per essere rappresentante) ma, al contempo, pretese condizioni molto più dure per accedere al secondo grado, quello degli elettori. Si è scritto, erroneamente, che tali modifiche non suscitarono la stessa larga opposizione che aveva contraddistinto il dibattito pubblico sul marco d'argento. L'esame dei lavori in Aula mostra invece che l'opposizione, certo minoritaria, ci fu e che lottò strenuamente contro questa misura. Tale dibattito, futile perché le nuove disposizioni furono spazzate via dagli eventi, è comunque rilevante. Esso permette di entrare nel vivo di posizioni, aspettative, ma anche comportamenti (il tutto si svolge in concomitanza con le prime elezioni per l'Assemblea Legislativa) con gli occhi di chi era ansioso di «chiudere a rivoluzione» e di chi, invece, pensava di rilanciarla: da una parte come dall'altra, richiamando il piano simbolico del droit de cité.
BASE
This work aims at pointing out the figure of the French author Charles Maurras (1868-1957) and the "maurrassisme", the movement grown around him, during the years of the Great War. This is done by answering three questions: what was the beahviour of L'Action française; whether the Maurras ideas have been changing; what happened after the victory against the «barbaric» Germany. It is only recently that the different strategies adopted by Maurras and his movement over the 'war winds' have been deeply investigated. The results of these researches constitute an opportunity to discuss Maurras's political thought from a different perspective.
BASE
Among the concepts developed by Auguste Comte, «sociocracy» is the most. obscure. It's known that it encompasses the political meaning of an extensive research. Less obvious is that it is a concept developed in the long run, so much so that it passes through all the seasons of his philosophical production. The article will give an account of its various formulations in summary form. More attention will be paid to the nature of the «sociocratical» organization, based on the separation and collaboration between temporal and spiritual powers: a chilling model in many respects, whose traits often turn to utopia; but it is not devoid of ideas that require to be reconsidered in the light of the contemporary debate.
BASE
In: Parliaments, estates & representation: Parlements, états & représentation, Band 32, Heft 2, S. 111-122
ISSN: 1947-248X
In: Filologia e politica 1
Cover -- Quartino -- Indice -- Uno scienziato prestato al costituzionalismo, di Cristina Cassina -- Piano di Costituzione presentato alla convenzione nazionale il 15 e 16 febbraio 1793, l'anno II della Repubblica -- Esposizione dei principi e dei motivi del piano presentato alla convenzione nazionale, dal Comitato di Costituzione -- Progetto di dichiarazione dei diritti naturali, civili e poilitici degli uomini -- Progetto di costituzione francese -- Ultimato di stampare -- Volumi pubblicati.
L'ultimo ventennio del XX secolo è al centro di questo numero 'doppio'1 di Politics. Rivista di studi politici. La scelta di indagare gli anni '80 e '90 parte anzitutto dalla constatazione di un vuoto, di una debolezza storiografica, di ricerca politica e teorica, rispetto alle trasformazioni avvenute in quegli anni. Una mancanza per certi versi sorprendente se si considera la numerosità e rilevanza dei fatti storici e delle tensioni teoriche che in quell'arco temporale si sono succedute. Tra le quali il ruolo di Ronald Reagan nella promozione di una nuova fase di politica economica e di cultura edonistico-consumistica strettamente legata a una politica dei desideri; il forte impatto politico-sociale delle politiche conservatrici di Margaret Thatcher in Gran Bretagna; l'avvento e il successivo fallimento della 'Perestroika' in U.R.S.S.; l'affermazione del Postmoderno; l'esaurirsi del modello fordista e le sue conseguenze politiche;l'emergere del pensiero debole; il mutamento della funzione della N.A.T.O. nel nuovo assetto geopolitico nel passaggio da un decennio all'altro; i nuovi modi di pensare la politica – in termini di organizzazione o gestione del dissenso – in seguito all'esplosione negli anni '90 del World Wide Web; la diffusione delle teorie della governabilità e della governance; l'affermazione del Postumano come nuovo paradigma teorico; l'ampio stimolo alla teoria critica e alla teorizzazione di nuove categorie politiche proveniente dalla pubblicazione delle lezioni di Michel Foucault al Collège de France; la profonda mutazione nel panorama politico italiano determinata dalla fine della cosiddetta 'Prima Repubblica' e la nascita del berlusconismo.
BASE
In: Temps, espace et société
In: Histoire et civilisations. Histoire