Suchergebnisse
Filter
11 Ergebnisse
Sortierung:
Corpi in rivolta: spazi urbani, conflitti e nuove forme della politica
In: Eterotopie N. 310
Ripensare la democrazia a partire dalla strada. Prossimità, cura e spazio pubblico in Jane Addams
In: La società degli individui: quadrimestrale di teoria sociale e storia delle idee, Heft 74, S. 62-76
ISSN: 1590-7031
Città impreviste: soggettività incarnate, conflitti e catastrofi per uno spazio pubblico multispecie
The paper investigates the nexus among politics, urban spaces, and gendered bodies, in the light of the Greek concept of stasis and of Covid-19 pandemic, putting into question current representations orienting our urban spaces and urban experiences. Pandemic imposes a resignification of some fundamental experiences of social life and pinpoints the spatial dimension as an absolute prerequisite of politics; we live unprecedented cities and more violent inequalities, where traditional western dichotomies lose effectiveness. Feminisms help us re-orient these partitions and the nexuses natural/human, political/unpolitical. Stasis disrupts the idea of politics confined to human actions, as well as gender roles, and the activities and spaces they designate. All these elements lead us toward a rethinking of politics and urban lives from a perspective rooted in interdependency, interaction, and (dis)equilibrium. Il testo rielabora il nesso tra politica, spazi urbani e corpi sessuati alla luce del concetto greco di stasis e dell'esperienza del Covid-19, interrogando le rappresentazioni che orientano gli spazi e i vissuti urbani attuali. La pandemia impone la risignificazione di esperienze fondamentali della vita associata e mostra come la dimensione spaziale sia elemento imprescindibile della politica; viviamo città inedite e diseguaglianze più violente, in cui perdono efficacia molte delle partizioni della tradizione occidentale. I femminismi ci aiutano a riarticolare tali partizioni e i nessi tra naturale/umano, impolitico/politico. La stasis fa saltare l'idea di politica ridotta alle sole azioni umane, così come i ruoli di genere, le attività e gli spazi ad essi designati. Questi elementi ci permettono di ripensare la politica e gli attraversamenti urbani nella prospettiva dell'interdipendenza, dell'interazione e del (dis)equilibrio. ; Il testo rielabora il nesso tra politica, spazi urbani e corpi sessuati alla luce del concetto greco di stasis e dell'esperienza del Covid-19, interrogando le rappresentazioni che orientano gli spazi e i vissuti urbani attuali. La pandemia impone la risignificazione di esperienze fondamentali della vita associata e mostra come la dimensione spaziale sia elemento imprescindibile della politica; viviamo città inedite e diseguaglianze più violente, in cui perdono efficacia molte delle partizioni della tradizione occidentale. I femminismi ci aiutano a riarticolare tali partizioni e i nessi tra naturale/umano, impolitico/politico. La stasis fa saltare l'idea di politica ridotta alle sole azioni umane, così come i ruoli di genere, le attività e gli spazi ad essi designati. Questi elementi ci permettono di ripensare la politica e gli attraversamenti urbani nella prospettiva dell'interdipendenza, dell'interazione e del (dis)equilibrio. The paper investigates the nexus among politics, urban spaces, and gendered bodies, in the light of the Greek concept of stasis and of Covid-19 pandemic, putting into question current representations orienting our urban spaces and urban experiences. Pandemic imposes a resignification of some fundamental experiences of social life and pinpoints the spatial dimension as an absolute prerequisite of politics; we live unprecedented cities and more violent inequalities, where traditional western dichotomies lose effectiveness. Feminisms help us re-orient these partitions and the nexuses natural/human, political/unpolitical. Stasis disrupts the idea of politics confined to human actions, as well as gender roles, and the activities and spaces they designate. All these elements lead us toward a rethinking of politics and urban lives from a perspective rooted in interdependency, interaction, and (dis)equilibrium.
BASE
Woman and stasis : two "unpolitical" operators of the political
This paper investigates the relationship between sexual difference and stasis as it is defined by Nicole Loraux in her studies on conflict and politics in classical Athens. As one of the most influential researcher of the classical city, Loraux has investigated the relationship between division and oblivion in the Greek political space, pinpointing the fundamental relationship between politics and conflict and highlighting the division at the heart of the rhetoric of the "City as one", Hé Polis, and as an harmonic and rational space of freedom and logos. ; Este artículo investiga la relación entre la diferencia sexual y la estasis tal como la define Nicole Loraux en sus estudios sobre el conflicto y la política en la Atenas clásica. Como uno de los investigadores más influyentes de la ciudad clásica, Loraux ha investigado la relación entre división y olvido en el espacio político griego, identificando la relación fundamental entre política y conflicto y destacando la división en el corazón de la retórica de la "Ciudad como uno ", hé polis, y como un espacio armónico y racional de libertad y logos.
BASE
Relational, Political, Exposed: A Reflection on Embodied Subjectivities and Public Space
This paper focuses on the link between bodies and public space, proposing a reflection on embodied subjectivities and embodied practices of performing in public space. It takes into account bodies as political means and sites of resistance, revolt, reinvention, and creation, following an embodied and feminist approach. This paper aims to underline the fact that bodies are political and that an embodied approach to public space is fundamental in order to re-think contemporary democracies. It will show how the embodied and feminist approach can provide essential tools to undo the modern idea of an absolute individual subject that lies at the heart of the neoliberal vision, pinpointing dependency, relationship, and vulnerability as defining attributes of being human. This approach has been giving life to new visions of politics, such as those we have seen embodied in a number of protests and political practices of dissent marking the latest years, here investigated in their political potential for a reshaping of the democratic public space.
BASE
Corpi in rivolta. Una ricognizione filosofica su conflitto e politica
In: https://morethesis.unimore.it/theses/available/etd-03192014-121610/
Questo lavoro di ricerca vuole proporre un'analisi filosofica del nesso tra Politico e Conflitto, a partire dalla presa in esame delle esperienze politiche di rivolta, rivoluzione, mobilitazione e protesta, ponendo al centro il corpo e la differenza sessuale come strumenti interpretativi. Tale posizionamento conduce la riflessione a interrogare le soggettività incarnate, così come la relazione individuale e collettiva con lo spazio urbano, le esperienze nella folla – tra potenziamento e terrore - e, soprattutto, le differenti relazioni tra i sessi che si dispongono nello spazio collettivo di conflitto. Particolare attenzione verrà data al nesso che lega donne, rivolta, potere e violenza. Attraverso una messa a tema delle "grandi narrazioni" sul corpo, la violenza e il femminile, che costituiscono l'autorappresentazione del Potere all'interno della tradizione politica occidentale, questa ricerca adotta una prospettiva genealogica e decostruttiva, guardando al contempo a discorsi e rappresentazioni alternative, fuori dall'orizzonte del simbolico politico tradizionale. Si discuteranno posizioni e letture differenti dell'esperienza di rivolta e del processo rivoluzionario, alla ricerca di categorie utili a distinguerle concettualmente: tra queste, la categoria mezzi/fini, il rapporto con il tempo, il nesso tra libertà e violenza. Infine, strumento fondamentale di interpretazione e riflessione sarà le differenti posizioni femministe sulla violenza, sul conflitto e sulla logica rivoluzionaria contrapposta al gesto di rivolta.
BASE
Trasformare la paura. Pratiche di resistenza femminista, emozioni e spazio urbano
L'articolo si concentra sulla paura come ambito generatore dell'agency dei movimenti femministi. Riconosciuto come una vasta letteratura esplori il legame tra paura e spazio pubblico, rivolgendosi alle donne come obiettivi vulnerabili, e smantellando uno sguardo sulle donne vittimizzante, questo lavoro mira a mettere in evidenza l'azione collettiva femminista come pratica di intervento nello spazio pubblico resistente e conflittuale. Se la paura può essere considerata una gendered emotion, questa è anche matrice e conseguenza della violenza di genere. Il suo potere nel plasmare la vita delle donne e delle persone LGBTQ e la loro possibilità di abitare la città è stato sfidato dai movimenti femministi attraverso un ampio repertorio di azioni, come passeggiate notturne, slut walk, marce e la riappropriazione di edifici abbandonati. Tenendo conto di alcuni casi specifici, in particolare lo spazio femminista delle Cagne Sciolte e la Casa delle donne Lucha Y Siesta a Roma, il paper delinea una dimensione trasformativa e generativa della paura.
BASE
Geographies of Gender-Based Violence: A Multi-Disciplinary Perspective
What role does physical and virtual space play in gender-based violence (GBV)? Experts from the Global North and South use wide-ranging case studies - from public harassment in India and Kenya to harassment on Twitter - to examine how spaces can facilitate or prevent GBV and showcase strategies for prevention and intervention. Students and academics from a range of disciplines will discover how existing research connects with practice and policy developments, the current gaps in research and a future agenda for GBV studies