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After the Schengen Agreement entered into force in 1995, most of the old internal checkpoints, in particular the peripheral ones, remained abandoned and out of service. Still their presence allows viewers and occasional passers-by to find significant traces of a recent history of political, economic, and social fragmentation. Ignacio Evangelista's series of photographs "After Schengen" moves from a very personal experience to show this reality. Borders separate homogeneous landscapes, introduce unnatural fractures to mark domains, create antagonisms and hostilities that sharpen right along the territorial margins. Checkpoints are guarded thresholds, points of contact, transit, exchange. Through an analysis of Evangelista's photos, the contribution offers a reflection on the power of agency bording crossings holds and their impact in the construction of a European cohesion.

Il dibattito internazionale è incentrato ormai da anni sui temi della sostenibilità e dell'ecologia, intese nelle più diverse accezioni, così come sulla necessità di adottare un approccio etico all'architettura. Dopo una riflessione teorica sulle ecologie negli interni urbani, il contributo delinea alcune delle tappe principali di sperimentazione e studio, per comprendere come progettisti, pianificatori e critici stiano affrontando queste questioni. Risulta evidente l'importanza di migliorare la qualità dell'ambiente a partire dallo spazio pubblico e avviare politiche inclusive, rivolte a favorire una effettiva coesione sociale e il ripristino degli equilibri con il contesto naturale e antropico. È fondamentale che i progettisti mettano al centro delle proprie ricerche l'uomo e gli spazi nei quali egli vive, dimostrandosi attenti ai bisogni di comunità sempre più complesse. Parole chiave: città, ecologie, interni urbani