Segregazione di genere e differenziali salariali nel mercato del lavoro italiano: il caso delle organizzazioni non profit
In: L' economia sociale 6
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In: L' economia sociale 6
L'elevata quota di lavoratrici nelle organizzazioni non profit potrebbe indurre a rite-nere le cooperative sociali un luogo ideale per la manodopera femminile, proprio perché in questo tipo di istituzioni le donne avrebbero maggiori possibilità di impiego e mag-giori opportunità di accedere a posizioni di potere organizzativo (data la peculiare natu-ra democratica che caratterizzerebbe tali istituzioni). Sebbene l'aumento della parteci-pazione femminile nel mercato del lavoro sociale abbia un impatto positivo sul tasso di crescita dell'economia, è stato dimostrato che la predominanza delle donne nel settore nonprofit non solo non riesce sempre a tradursi in un'attenuazione delle discriminazioni di genere in termini di carriera, retribuzione e accesso a ruoli di comando, ma rischia anche di implicare, tramite la mancata valorizzazione del loro apporto, la svalutazione economica dell'intero settore. I dati, infatti, confermano la presenza di potenti meccani-smi discriminatori rispetto al genere, tanto più sorprendenti quanto più si consideri l'elevata presenza di donne tra i lavoratori di queste organizzazioni.In Italia nel 2007 è emerso che il 74% della forza lavoro nel settore nonprofit era co-stituito da donne.Questo lavoro ha due obiettivi. In primo luogo (e per la prima volta nel contesto ita-liano), si propone di studiare le caratteristiche di questa composizione femminile della forza lavoro, utilizzando la banca dati ICSI 2007 (Indagine Cooperative Sociali Italia-ne); in secondo luogo, di analizzare il rapporto esistente tra differenziali salariale di ge-nere e segregazione.I principali risultati sono che anche nel settore non profit esiste un differenziale sala-riale di genere di circa il 16% in favore degli uomini (dato conforme alla media degli altri paesi europei); che esiste la segregazione femminile (orizzontale e verticale) e che questa spiega quasi interamente l'esistenza di questo differenziale salariale.
BASE
In: Welfare, economia sociale e sviluppo 12
In: Journal of Entrepreneurial and Organizational Diversity, Band 10, Heft 2, S. 2021
SSRN
In: Euricse Working Papers No. 111
SSRN
Working paper
In: Socio-economic planning sciences: the international journal of public sector decision-making, Band 78, S. 101071
ISSN: 0038-0121
In: Social indicators research: an international and interdisciplinary journal for quality-of-life measurement, Band 126, Heft 3, S. 1109-1141
ISSN: 1573-0921