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Tribunale umano e tribunale celeste. Procedure della giustizia nelle sacre rappresentazioni fiorentine
ITALIANO: Le sacre rappresentazioni fiorentine sono state giustamente definite una «predicazione in forma di teatro». Il presente contributo evidenzia il nesso intrinseco tra questo teatro, la predicazione e la contemporanea riflessione sulle procedure della giustizia, nel suo duplice volto di giustizia terrena ed eterna. Analizzando alcune sacre rappresentazioni del secondo Quattrocento, il saggio mette in luce in che modo questi testi veicolassero una visione della giustizia e dei suoi processi, con scene esemplari di condanna o assoluzione, legate da un lato al contesto storico fiorentino e dall'altro al tema teologico della giustizia di Dio e della salvezza dell'anima. In questa maniera, esse contribuirono attivamente alla formazione dell'immaginario religioso, all'elaborazione del discorso politico, al consolidamento del significato della giustizia nei suoi risvolti concreti e nel suo orizzonte ultimo. In particolare, la messa in scena del tribunale celeste evidenzia come la predicazione fosse considerata parte fondamentale nelle "procedure" della giustizia di Dio, declinando così sul palcoscenico in forma nuova il rapporto costitutivo tra verbum et ius. / ENGLISH: The Florentine religious plays (sacre rappresentazioni) have been defined as a type of "preaching in the form of theatre". This essay underlines the intrinsic link between this type of theatre, preaching and also the contemporary discussion on the procedures of justice, both earthly and eternal. By analyzing several religious plays from the second part of the fifteenth century, this contribution highlights the way these plays conveyed a vision of justice and its mechanisms. They did so through exemplary scenes of either condemnation or absolution which were connected on the one hand to the Florentine historical context and, on the other, to the theological themes of divine justice and salvation of the soul. In this way, these plays actively contributed to the formation of religious imagery, the elaboration of political discourse, and to the consolidation of the meaning of justice in both its concrete and eternal perspectives. In particular, the representation of the heavenly tribunal demonstrates how preaching was considered an essential element in the "procedures" of God's justice. Therefore, on the stage the constitutive relationship between verbum et ius was presented in a new form.
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The Multiple Political Function of a Hagiographical Episode: The Bernardino da Siena Service in the Hospital of Scala during the plague ; La molteplice funzione politica di un episodio agiografico: il servizio di Bernardino da Siena all'Ospedale della Scala durante la peste
This article highlights the multiple political function of a central episode in the hagiographical representation of the youth of Bernardine of Siena, namely his service at the hospital of Santa Maria della Scala of Siena during the 1400 plague. The memory of this episode served the purposes of the Franciscan Observance as well as those of different local contexts. This story portrayed Bernardino as able to respond to the needs of the city not only by means of his personal virtues but also by gathering other people and convincing them to work for the common good, even putting their own lives at risk. The hagiographical episode includes the first "sermon" of Bernardino, who – still as a lay man – addressed the members of the hospital confraternity. This text, programmatically, emphasises the necessity for the lay people to prioritize the bonum commune over the bonum proprium, and indirectly depicts the leadership of the Observant friars in the life of the city. Moreover, while Siena used the memory of the 1400 plague to affirm the connection between Bernardino and its civic institutions, the representation of this episode in a set of frescoes painted in Lodi in 1476 not only depicted a model for the laity but was also functional in legitimizing the reform of the hospitals in that city. ; Questo contributo mette in luce la molteplice funzione politica di uno schema agiografico centrale nella rappresentazione della giovinezza di Bernardino da Siena: il suo servizio durante la peste del 1400 presso l'Ospedale di Santa Maria della Scala di Siena. La memoria di questo episodio si prestava ad essere utilizzata tanto dall'Osservanza minoritica quanto in diversi contesti locali. In questo racconto Bernardino è presentato come capace di rispondere ai bisogni della città non solo attraverso le proprie virtù, ma radunando altre persone e convincendole a impegnarsi per il bene comune, anche a rischio della propria vita. L'episodio, così come è raccontato dagli agiografi, incorpora la prima predica fatta dal giovane Bernardino (ancora laico) ai membri della confraternita dell'Ospedale. Il testo indica programmaticamente la necessità per i laici di anteporre il bonum commune al bonum proprium e delinea un ruolo di leadership dei frati dell'Osservanza nel cuore delle città. Inoltre, se a Siena la memoria della peste del 1400 serviva a sottolineare il rapporto tra il santo e le istituzioni della città, la raffigurazione di tale episodio in alcuni affreschi dipinti a Lodi nel 1476 non soltanto veicolava un modello di spiritualità laicale ma serviva a promuovere e legittimare la riforma ospedaliera in corso a Lodi. ; Questo contributo mette in luce la molteplice funzione politica di uno schema agiografico centrale nella rappresentazione della giovinezza di Bernardino da Siena: il suo servizio durante la peste del 1400 presso l'Ospedale di Santa Maria della Scala di Siena. La memoria di questo episodio si prestava ad essere utilizzata tanto dall'Osservanza minoritica quanto in diversi contesti locali. In questo racconto Bernardino è presentato come capace di rispondere ai bisogni della città non solo attraverso le proprie virtù, ma radunando altre persone e convincendole a impegnarsi per il bene comune, anche a rischio della propria vita. L'episodio, così come è raccontato dagli agiografi, incorpora la prima predica fatta dal giovane Bernardino (ancora laico) ai membri della confraternita dell'Ospedale. Il testo indica programmaticamente la necessità per i laici di anteporre il bonum commune al bonum proprium e delinea un ruolo di leadership dei frati dell'Osservanza nel cuore delle città. Inoltre, se a Siena la memoria della peste del 1400 serviva a sottolineare il rapporto tra il santo e le istituzioni della città, la raffigurazione di tale episodio in alcuni affreschi dipinti a Lodi nel 1476 non soltanto veicolava un modello di spiritualità laicale ma serviva a promuovere e legittimare la riforma ospedaliera in corso a Lodi.
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Faré per manera que vàlgue per molts I sermoni di Vicent Ferrer sulla parabola di Lazzaro e del ricco epulone
In: Erebea: Revista de Humanidades y Ciencias Sociales, Band 1, Heft 1
ISSN: 0214-0691, 2530-8254
Observant Reforms and Cultural Production in Europe: Learning, Liturgy and Spiritual Practice
The impetus of religious reform between ca. 1380-1520, which expressed itself in a variety of Observant initiatives in many religious orders all over Europe, and also brought forth the Devotio moderna movement in the late medieval Low Countries, had considerable repercussions for the production of a wide range of religious texts, and the embrace of other forms of cultural production (scribal activities, liturgical innovations, art, music, religious architecture). At the same time, the very impetus of reform within late medieval religious orders and the wish to return to a more modest religious lifestyle in accordance with monastic and mendicant rules, and ultimately with the commands of Christ in the Gospel, made it difficult to wholeheartedly embrace the material consequences of learning, literary and artistic prowess, as the very pursuit of such pursuits ran against basic demands of evangelical poverty and humility. This volume explores how this tension was negotiated in various Observant and Devotio moderna contexts, and how communities connected with these movements instrumentalized various types of writing, learning, and other forms of cultural expression to further the cause of religious reform, defend it against order-internal and external criticism, to shape recognizable reform identities for themselves, and to transform religious life in society as a whole.
Credito e monti di pietà tra medioevo e età moderna: un bilancio storiografico
In: Percorsi
In: Storia