Il bagaglio politico degli individui: la "dinamica consuetudinaria" nella riflessione politica di Spinoza
In: Spinoziana 17
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In: Spinoziana 17
In: Democrazia e diritto: trimestrale dell'Associazione CRS, Heft 2, S. 185-199
ISSN: 0416-9565
This paper proposes a reflective journey through Spinoza's texts, to discuss the relationship between politics and imagination. This relationship produces, in fact, forms of representation and self-representation falling upon the shape and organization of a community policy. From the imagination nature, as it is described in the Ethics of Spinoza, and through the Jewish example exposure, Spinoza shows a particular idea of politics and history that opens to a critique of ideology and connects the human representation of reality with the domain possibilities of natural necessity, areas that can be expanded through a balance between human communities and nature. ; Questo contributo propone un itinerario di riflessione attraverso i testi spinoziani, per discutere il rapporto tra politica e immaginazione. Questo rapporto produce, infatti, forme di rappresentazione e di auto-rappresentazione che ricadono sulla forma e sull'organizzazione politica di una comunità. A partire dalla natura dell'immaginazione, per come viene descritta nell'Etica di Spinoza, e attraverso l'esposizione dell'esempio ebraico, Spinoza mostra una particolare idea della politica e della storia che apre a una critica dell'ideologia e collega la rappresentazione umana della realtà con le possibilità di dominio della necessità naturale, spazi che possono essere ampliati attraverso un equilibrio fra comunità umana e natura.
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In Spinoza's political theory, Judaism and Christianity play a very important role. In particular, in the discourses we find affective dynamics expressing the real effects of imaginative perception. In this essay I try to consider the political figures of Judaism and the difference inaugurated by the Christian message. The latter, in fact, allows to think a universal political theory, putting some important question to Spinoza's political theory, facing – by a more general point of view – the problem of the universal human nature. I will follow the way in which the teaching of Jesus Christ disrupts the discourse concerning the divine election of the Jewish people; this turning point will displace the political enquiry to the field of human nature, and will lead us to question Spinoza's theory on this point.
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In: La società degli individui: quadrimestrale di teoria sociale e storia delle idee, Heft 48, S. 113-122
ISSN: 1590-7031
In: Germinal: Marxismo e educação em debate, Band 2, Heft 2, S. 241
ISSN: 2175-5604
Resenha da obra <span style="font-size: 11pt; line-height: 115%; font-family: Garamond; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-bidi-font-family: 'Times New Roman'; mso-ansi-language: PT-BR; mso-fareast-language: EN-US; mso-bidi-language: AR-SA;"><em>Socialità e isolamento, la singularidade in Marx.</em></span>
Pensata come un percorso lento e inesorabile di critica all'ideologia del mondo borghese la presente raccolta si articola in tre sezioni. La prima, Mistificazioni: politica e religione, è dedicata alla filosofia. È nella filosofia del suo tempo infatti che Marx trova gli strumenti teorici per sviluppare quella sua critica della società borghese, materialista, dialettica e per questo rivoluzionaria. Nella seconda sezione, Crisi: riforme e conflitti, la teoria di Marx diventa un metodo d'analisi del presente, un potente apparato epistemologico che permette di far luce sul carattere intrinsecamente contraddittorio della società capitalistica contemporanea. L'ultima sezione, Globalizzazione: resistenza e lotta, infine, ricostruisce l'approccio di Di Marco alla questione "politica". Qui la sua interpretazione dell'opera di Marx è filtrata dal rapporto con la tradizione dell'operaismo italiano al quale l'autore riconosce il merito di aver posto l'accento sulla soggettività rivoluzionaria, trovando tuttavia problematico il suo progressivo allontanamento dal nucleo dialettico del marxismo. È nella necessità di ristabilire il centro della critica marxiana della realtà nel conflitto capitale-lavoro che può essere individuato il filo conduttore dell'impegno marxiano di Giuseppe Antonio Di Marco il quale, convinto dell'attualità e utilità delle categorie marxiane, le mette alla prova delle contraddizioni e della conflittualità del tempo presente.
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[English]:Conceived as a slow and inexorable path of criticism of the ideology of the bourgeois world, this collection is divided into three sections. The first: Mystification: politics and religion is dedicated to philosophy. It is in the philosophy of his time that Marx found the theoretical tools to develop his critique of the bourgeois, materialistic, dialectical and therefore revolutionary society. In the second section Crisis: reforms and conflicts, Marx's theory becomes a method of analysis of the present, a powerful epistemological apparatus that makes it possible to shed light on the intrinsically contradictory character of contemporary capitalist societies. Finally, the last section: Globalisation: resistance and fights reconstructs Di Marco's approach to the "political" question. Here his interpretation of Marx's work is filtered through the relationship with the tradition of Italian operaism, to which the author recognizes the merit of having placed the accent on revolutionary subjectivity, finding however problematic his progressive estrangement from the dialectical core of Marxism. It is in the need to re-establish the center of the Marxist criticism of reality in the capital-labour conflict that can be identified the thread of the Marxist commitment of Giuseppe Antonio Di Marco, who, convinced of the actuality and usefulness of the Marxist categories, tests them against the contradictions and conflicts of the present time./ [Italiano]:Pensata come un percorso lento e inesorabile di critica all'ideologia del mondo borghese la presente raccolta si articola in tre sezioni. La prima, Mistificazioni: politica e religione, è dedicata alla filosofia. È nella filosofia del suo tempo infatti che Marx trova gli strumenti teorici per sviluppare quella sua critica della società borghese, materialista, dialettica e per questo rivoluzionaria. Nella seconda sezione, Crisi: riforme e conflitti, la teoria di Marx diventa un metodo d'analisi del presente, un potente apparato epistemologico che permette di far luce sul carattere intrinsecamente contraddittorio della società capitalistica contemporanea. L'ultima sezione, infine, ricostruisce l'approccio di Di Marco alla questione "politica". Qui la sua interpretazione dell'opera di Marx è filtrata dal rapporto con la tradizione dell'operaismo italiano al quale l'autore riconosce il merito di aver posto l'accento sulla soggettività rivoluzionaria, trovando tuttavia problematico il suo progressivo allontanamento dal nucleo dialettico del marxismo. È nella necessità di ristabilire il centro della critica marxiana della realtà nel conflitto capitale-lavoro che può essere individuato il filo conduttore dell'impegno marxiano di Giuseppe Antonio Di Marco il quale, convinto dell'attualità e utilità delle categorie marxiane, le mette alla prova delle contraddizioni e della conflittualità del tempo presente.
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