Geminello Preterossi, La politica negata
In: Iride: filosofia e discussione pubblica, Band 25, Heft 67, S. 647
ISSN: 1122-7893
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In: Iride: filosofia e discussione pubblica, Band 25, Heft 67, S. 647
ISSN: 1122-7893
Il capitolo contiene un esame aggiornato dello stato di avanzamento delle misure relative al fondo strutturale per la pesca nel periodo 2007-2013 (FEP) al fine di valutarne gli effetti su una possibile ripresa economica del settore. Tale analisi, in una fase di quasi completamento del FEP, viene messa in rapporto agli interventi previsti nel nuovo programma per il periodo 2014-2020 (FEAMP) allo scopo di: a) valutare la coerenza e la continuità delle strategie dei fondi strutturali destinati al settore della pesca siciliano in rapporto all'obiettivo di arrestare il declino strutturale del settore; b) individuare i possibili raccordi tra le politiche strutturali della vecchia e nuova programmazione al fine di elaborare un patto di sviluppo maggiormente rispondente alle esigenze manifestate dalle imprese del settore; c) analizzare i processi di aggregazione e gli assetti cooperativi in atto a livello locale nell'ambito del FEP, nonché i possibili scenari in relazione ai nuovi indirizzi del FEAMP nella prospettiva di una maggiore efficacia degli interventi pubblici.
BASE
Si avvicina il momento della transizione della Politica europea della pesca relativa al periodo 2007-2013 gestita secondo le regole del FEP verso le nuove prospettive per il periodo 2014-2020. Sono già noti gli orientamenti che la Commissione intende proporre in tema di obiettivi, assi prioritari, competenze, quadro finanziario per dare nuovi impulsi alla politica comunitaria del settore, attraverso il Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca (FEAMP). La Commissione a tal fine ha già posto in essere un dibattito con gli stati membri al fine di valutare i programmi compiuti nell'attuazione dei piani strategici sulla base dei risultati intermedi. E' il momento, quindi, di fare una verifica, con particolare riferimento alla Sicilia, non soltanto dei risultati finora conseguiti, ma anche delle logiche o meglio delle strategie del cambiamento che sta emergendo. L'attenzione è rivolta ad esaminare l'esperienza ormai ampiamente vissuta sotto l'egida del FEP, nonché la rispondenza dei nuovi orientamenti alle pressanti esigenze che il settore pone all'attenzione di chi ne ha la responsabilità di governo. Si tratta di affrontare questioni cruciali per evitarne l'ulteriore emarginazione del settore a causa dell'accentuarsi dei problemi occupazionali e dell'aggravarsi delle difficoltà economico finanziarie delle aziende, strette da una morsa costituita dai costi operativi crescenti, da un lato, e da condizioni oggettivamente critiche di sostenibilità ambientale, dall'altro. Si richiedono pertanto orientamenti di politica europea certamente più rispondenti di quelli attuali alle particolari condizioni dell'ambiente mediterraneo e alle "logiche operative" degli imprenditori che occupano l'intera filiera, dall'armamento e la cattura alla distribuzione, trasformazione, commercializzazione, ecc. Il distretto di Mazara del Vallo costituisce un interessante osservatorio per l'intera area mediterranea anche in funzione della sua esperienza di cooperazione con i paesi rivieraschi all'interno di una visione strategica che guarda al Mediterraneo come sistema economico-ambientale ma come luogo ove, attraverso la pesca e le attività collaterali, può sperimentarsi la soluzione del problema della sostenibilità sociale con riferimento all'integrazione culturale e religiosa.
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