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Sicurezza, equità, immigrazione, differenze etniche, globalizzazione, sono i termini in base ai quali le società occidentali europee, cercano di trovare nuovi modelli di convivenza per governare i cambiamenti della post-modernità. L'aumento della visibilità delle differenze sociali, multietniche e culturali, ha prodotto un aumento dell'attenzione sulla necessità di dare "voce alla diversità". Le forme di comportamento sociale tipiche delle città europee "creative" di media grandezza che progressivamente trasformano la loro identità post-moderna industriale, in artistica, turistica, finanziaria,ecc, si sono confrontate, tra contraddizioni e conservazione di egemonie culturali, con la possibilità e la necessità di attuare politiche della differenza. Queste, che richiedono un trattamento diverso per gruppi schiacciati dalla cultura egemone o svantaggiati socialmente, sono giustificate dal fatto che tali minoranze si scontrano con barriere strutturali per una piena partecipazione nella comunità. In quest'ottica, la sfida è di incorporare una "politica culturale della differenza" (Sandercock 1998) nella pianificazione della giustizia, dell'equità, in una parola: dell'integrazione nelle nostre società. L'obiettivo di questo capitolo è di analizzare sociologicamente se e quanto siano praticabili esplicite politiche della differenza negli scenari sociali post-moderni multietnici

The fast and consistent progress in DNA research has lead us to vent the possibility that bragging about one's own genetic endowment is bound to become a linguistic practice with economic and social entailments. The family resemblance approach (Kleiber 1999) was used to shape what we dubbed here "genetic bragging" in a prototypical perspective to the definition of speech acts. Our assumption is that the "genealogical bragging" in the pre-DNA-testing era is to be considered the closest resembling linguistic practice to draw upon to realize DNA-based bragging. We have collected an ad hoc corpus of fictional and non-fictional texts with instances of bragging about alleged inherent differences between human beings. The texts include 18th and 19th century natural science investigations, Hitler's Mein Kampf, and science-fiction movie Gattaca to identify major strategies of bragging. We have finally supported our hypothesis by looking at two communicative fields. On the one hand, we accounted for the way governments are regulating the use DNA-testing in the insurance industry; on the other hand, we reported a few instances of recent political discourse in which genetic bragging has been used.

La dominación cultural del capitalismo y su influencia en la construcción de las democracias modernas, no podría haber sido posible sin que las instituciones educativas se transformaran en uno de los principales territorios de disputa discursiva, material y de poder. Este hecho ha condicionado la existencia de un modelo que educa 'desde el miedo' y que, a partir de esto, ha ido asegurando la no expansión de las subjetividades emancipadoras y solidarias. Para profundizar en esta idea, y a modo de epílogo del presente dossier 'Movimientos sociales, activismos y resistencias desde la escuela', dialogamos con el profesor Boaventura de Sousa Santos para reflexionar sobre el rol de la educación en el contexto de la pandemia COVID-19 y cuáles serán sus principales retos para construir más democracia y justicia educativa desde la resistencia y la emancipación