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Samuel P. Huntington, in his crucial as well as debated book Who Are We? (2004), to support the view that 'settlers' have always exerted a stronger cultural impact than 'immigrants', adduces the conservative nature of culture in Roman Spain and quotes Ronald Syme's Colonial Elites. Rome, Spain and the Americas (1958). The main historiographic problem - the nature of 'romanization' - is an open one; nevertheless, it is interesting to notice the role of the Roman precedent' in the American political scientist's reflections. ; Samuel P. Huntington, en su libro crucial además de importante Who Are We? (2004) sostiene la idea que los "colonos" siempre han ejercido un impacto cultural muy fuerte respecto a los "inmigrantes", aduce la naturaleza "conservadora"de la cultura en la España romana y cita al libro de Ronald Syme Colonial Elites. Rome, Spain and the Americas (1958). El principal problema historiográfico -la naturaleza de la 'romanización'- es uno abierto; sin embargo, es interesante notar el rol del precedente romano en las ideas del politólogo norteamericano.

Lo scopo di questo articolo è tracciare alcuni paralleli tra i sistemi elettorali della Roma della tarda repubblica e quelli attualmente in uso nelle democrazie occidentali. Le similitudini sono mol t e, e ci ò per di verse ragioni. Tra queste l'influenza del modello romano sulle democrazie occidentali (in primo luogo su quella degli Stati Uniti d'America) e la diminuzione del l'importanza dei partiti politici, grazie all'emergere della leadership e della copertura mediatica che hanno accorciato, almeno apparentemente, la distanza trai politici e il popolo. L'antica città di Roma, con i suoi di battiti che avevano luogo nel Foro, sotto gli occhi di tutti, presenta molti punti in comune con il global village, dove ognuno, grazie proprio alla copertura mediatica, ha l'impressione di essere in grado di seguire il candidato e di conoscerlo. Contesti politici simili producono strategie elettorali simili; per questo motivo, le istruzioni date da Quinto al suo più famoso fratello Marco Tullio Cicerone nel Commentariolum petitionis potrebbero costituire fonte di ispirazione per gli spin-doctors di oggi.

Il 'commentariolum petitionis', manuale di strategia elettorale scritto nel I sec. a.C. da Marco Tullio Cicerone, può ancora fornire, al suo lettore odierno, molti consigli, soprattutto dopo il passaggio dalla comunicazione politica di tipo 'televisivo' a quella dei 'social network': non a caso, la sua 'fortuna' sta vivendo, a tutti i livelli, una fase molto positiva.

A dramatic account of the fateful year leading to the ultimate crisis of the Roman Republic and the rise of Caesar's autocracy. When the Senate ordered Julius Caesar, conqueror of Gaul, to disband his troops, he instead marched his soldiers across the Rubicon River, in violation of Roman law. The Senate turned to its proconsul, Pompey the Great, for help. But Pompey's response was unexpected: he commanded magistrates and senators to abandon Rome-a city that, until then, had always been defended. The consequences were the ultimate crisis of the Roman Republic and the rise of Caesar's autocracy. In this new history, Luca Fezzi argues that Pompey's actions sealed the Republic's fate. Drawing on a wide range of primary sources, including Cicero's extensive letters, Fezzi shows how Pompey's decision shocked the Roman people, severely weakened the city, and set in motion a chain of events that allowed Caesar to take power. Seamlessly translated by Richard Dixon, this book casts fresh light on the dramatic events of this crucial moment in ancient Roman history.