The forensic patient in psychiatric residential facilities: a research in a Therapeutic Community ; Il malato di mente autore di reato nelle strutture residenziali: una ricerca in una comunità terapeutica
Italian Government has decided that in 2013 italian forensic mental hospitals (Ospedali psichiatrici giudiziari") shall close: offenders sentenced to a "misura di sicurezza" (detention in psychiatric care) will be restrained in facilities appointed by the National Health System, either public or accredited private ones. Since the 90s, some private psychiatric residential facilities are already treating such patients, on appointment with NHS mental health departments: the main aim of this study is to understand if and how forensic psychiatric patients hosted in one of such institutions differ from non-forensic ones. For this purpose, an analysis of the characteristics of 147 patients of a private facility, including 66 forensic patients and 81 non-forensic patients (hosted between 2005 and 2010), has been performed. Such facility (Pra' Ellera) founded in Cairo Montenotte (Savona) over twenty year ago, currently hosts about 60 patients (now mainly forensic) and treats them via an integrated approach (both pharmacological and psychodynamic).Our findings show that, in general, forensic patients did not generally differ significantly from non-forensic ones. Their presence in the community isn't making their problem worse, despite serious problems such as the long-stay and risk of re-internment to forensic mental hospital. In particular, forensic patients share with others the same failure rate (a quarter of them 'can't cope'); the average length of stay is only slightly higher than non-forensic patients; moreover, they are minor players of self-destructive acts (self-harm, attempted suicides). Unlike other guests, forensic patients significantly show a decrease in psychosis, which remains, however, the most common diagnosis in the facility. One could then say, considering the trend, that increasingly small differences may be observed in future between the categories. ; Secondo recenti provvedimenti governativi a partire dal prossimo anno gli ospedali psichiatrici giudiziari chiuderanno i battenti, mentre all'applicazione delle misure di sicurezza per i malati di mente autori di reato saranno destinate strutture ad esclusiva gestione sanitaria. La struttura residenziale psichiatrica costituisce una delle possibili soluzioni a disposizione dei dipartimenti di salute mentale, e ospita già da tempo questo tipo di pazienti. Obiettivo principale di questo studio è comprendere se e quanto, in una struttura esidenziale, i malati di mente autori di reato differiscono dai pazienti non autori di reato. A tale scopo è stata condotta un'analisi delle caratteristiche di 147 pazienti, di cui 66 autori di reato e 81 non-autori di reato, limitatamente ai pazienti ospitati dalla comunità Pra' Ellera tra il 2005 e il 2010. La comunità è stata fondata oltre vent'anni fa a Cairo Montenotte (Savona), ospita attualmente circa 60 pazienti, in maggioranza autori di reato, seguiti con un approccio integrato (di impostazione farmacologica e psicodinamica). I risultati evidenziano che i pazienti autori di reato in generale non differiscono significativamente dagli altri pazienti, in quanto la loro presenza non aggrava criticità che pure esistono, come la cronicizzazione degli interventi e il rischio del re-internamento. In particolare i pazienti psichiatrici autori di reato condividono il medesimo tasso di insuccesso (uno su quattro non ce la fa); permangono mediamente in comunità per periodi solo leggermente superiori e non sono maggiori protagonisti di eventi critici (autolesioni, tentati suicidi). A differenza degli altri pazienti i malati di mente autori di reato registrano una diminuzione significativa del disturbo psicotico, che rimane comunque la diagnosi più frequente in comunità. Si potrebbe quindi affermare, in prospettiva temporale, che tra le due tipologie di pazienti potranno osservarsi differenze sempre più esigue.