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Political Parties in Both Houses of Polish Parliament (Selected Issues) ; I partiti politici nelle due camere del parlamento ; Partie polityczne w obu izbach polskiego parlamentu (zagadnienia wybrane)
The paper describes the legal status of political parties represented in the Sejm and the Senate. This special status is granted by Article 11 of the Polish Constitution which establishes the principle of political pluralism which gives parties the possibility to influence the formulation of the policies. The paper then examines the conditions of the establishment and operation of deputy associations in Parliament of the Republic of Poland, the internal organisation of parliamentary clubs and their decision-making procedures. The article discusses also the implications of several draft amendments to the rules of procedure of the Sejm intended to institutionalise parliamentary opposition (the so called "democratic package"). The Author draws a conclusion that the existing legal framework for functioning of political parties in the parliament does not fully respect the essence of the constitutional mechanism that really works. As he argues, certain political principles, e.g. the separation of powers, have become less significant, whereas the gap between the ruling majority and the opposition has widened. Ultimately, the Author draws attention also towards the problem of growing authoritarianism of the Polish regime, harming the parliament by seeking to marginalise permanently the opposition parties. ; Il punto di partenza per analizzare il funzionamento dei partiti politici all'interno di un parlamento è costituito indubbiamente dal principio costituzionale del pluralismo politico. L'art. 11 c. 1 della legge fondamentale polacca recita: "La Repubblica di Polonia garantisce la libertà di fondare parititi politici e la libertà della loro attività. I partiti politici riuniscono i cittadini polacchi, rispettando il principio di libertà ed eguaglianza, per concorrere con metodo democratico alla formazione della politica nazionale. Non vi è dubbio che dal disposto sopraccitato si possono dedurre due aspetti di questo principio, il primo dei quali consiste nello stabilire la libertà di formazione e di azione dei partiti politici. Tale libertà non ha un carattere illimitato, risultando già dalla carta costituzionale stessa il divieto di esistenza per partiti politici e organizzazioni di altro genere che, semplificando, potrebbero essere definite come partiti comunisti, nazisti o fascisti (art. 13).Un secondo aspetto del pricipio di pluralismo politico è costituito dal fatto che l'art. 11 c. 1 della costituzione richiama esplicitamente il concorrere con metodo democratico alla formazione della politica nazionale. Tale formulazione non va intesa alla lettera. Essa non significa infatti che i partiti politici (o i loro organi) esercitano direttamente il potere nello Stato in quanto titolari di competenze degli organi dello Stato (art. 6 della legge sui partiti politici). Già da tempo (1993) nella giurisprudenza della Corte Costituzionale polacca si ritiene che questa funzione dei partiti politici deve essere realizzata tramite i meccanismi parlamentari. Infatti la Corte Costituzionale affermó in tale occasione che essa deve "essere esercitata tramite i meccanismi parlamentari. Un elemento di collegamento fondamentale tra un partito politico e tale meccanismo divennero in pratica i club parlamentari dei partiti (.)". Secondo la Corte Costituzionale ciò significa "tra l'altro, garantire ai partiti politici una situazione giuridica in cui possano liberamente esercitare la loro funzione democratica di formare la politica nazionale, in particolare tramite il parlamento. Tali requisiti si riferiscono anche alla normativa concernente l'organizzazione e le modalità di funzionamento del parlamento. Per essere conforme ai suddetti principi costituzionali la normativa in oggetto non può limitare la libertà di azione dei partiti politici né del loro funzionamento all'interno del parlamento". Di conseguenza è da ritenersi che, dal momento che il diritto dei parlamenti di associarsi all'interno del parlamento viene dedotto dalla libertà generale dei partiti politici, la libertà della formazione dei gruppi parlamentari ha in realtà valenza costituzionale. ; W artykule analizuje się najważniejsze elementy statusu prawnego partii politycznych w Sejmie i Senacie, który jest konsekwencją wyrażonej w art. 11 konstytucji zasady pluralizmu politycznego, oznaczającej m.in. konieczność stworzenia partiom prawnych możliwości wpływania na funkcjonowanie ciała ustawodawczego. Poddano analizie m.in. takie zagadnienia, jak: warunki organizowania się deputowanych na forum parlamentu, wpływ organizacji parlamentarzystów na prace obu izb, kwestia wewnętrznej organizacji klubów parlamentarnych, oraz podejmowania przez te organizacje decyzji, a także założenia zmian statusu opozycji parlamentarnej wyrażone w szeregu projektów zmian regulaminu Sejmu (tzw. pakiet demokratyczny). W konkluzjach stwierdzono m.in., że prawna konstrukcja funkcjonowania partii politycznych w parlamencie nie do końca oddaje istotę realnie działającego mechanizmu ustrojowego. Widoczny jest spadek znaczenia niektórych zasad ustrojowych (np. podziału władz), a z drugiej strony wzrost znaczenia podziału na większość rządzącą i opozycję. W Polsce od listopada 2015 r. należy również co najmniej odnotować pojawienie się pewnych elementów rządów autorytarnych, widocznych także na forum parlamentu, gdzie przybierają one przede wszystkim postać permanentnego marginalizowania partii opozycyjnych.
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Political Parties in Both Houses of Polish Parliament (Selected Issues) ; I partiti politici nelle due camere del parlamento ; Partie polityczne w obu izbach polskiego parlamentu (zagadnienia wybrane)
The paper describes the legal status of political parties represented in the Sejm and the Senate. This special status is granted by Article 11 of the Polish Constitution which establishes the principle of political pluralism which gives parties the possibility to influence the formulation of the policies. The paper then examines the conditions of the establishment and operation of deputy associations in Parliament of the Republic of Poland, the internal organisation of parliamentary clubs and their decision-making procedures. The article discusses also the implications of several draft amendments to the rules of procedure of the Sejm intended to institutionalise parliamentary opposition (the so called "democratic package"). The Author draws a conclusion that the existing legal framework for functioning of political parties in the parliament does not fully respect the essence of the constitutional mechanism that really works. As he argues, certain political principles, e.g. the separation of powers, have become less significant, whereas the gap between the ruling majority and the opposition has widened. Ultimately, the Author draws attention also towards the problem of growing authoritarianism of the Polish regime, harming the parliament by seeking to marginalise permanently the opposition parties. ; Il punto di partenza per analizzare il funzionamento dei partiti politici all'interno di un parlamento è costituito indubbiamente dal principio costituzionale del pluralismo politico. L'art. 11 c. 1 della legge fondamentale polacca recita: "La Repubblica di Polonia garantisce la libertà di fondare parititi politici e la libertà della loro attività. I partiti politici riuniscono i cittadini polacchi, rispettando il principio di libertà ed eguaglianza, per concorrere con metodo democratico alla formazione della politica nazionale. Non vi è dubbio che dal disposto sopraccitato si possono dedurre due aspetti di questo principio, il primo dei quali consiste nello stabilire la libertà di formazione e di azione dei partiti politici. Tale libertà non ha un carattere illimitato, risultando già dalla carta costituzionale stessa il divieto di esistenza per partiti politici e organizzazioni di altro genere che, semplificando, potrebbero essere definite come partiti comunisti, nazisti o fascisti (art. 13).Un secondo aspetto del pricipio di pluralismo politico è costituito dal fatto che l'art. 11 c. 1 della costituzione richiama esplicitamente il concorrere con metodo democratico alla formazione della politica nazionale. Tale formulazione non va intesa alla lettera. Essa non significa infatti che i partiti politici (o i loro organi) esercitano direttamente il potere nello Stato in quanto titolari di competenze degli organi dello Stato (art. 6 della legge sui partiti politici). Già da tempo (1993) nella giurisprudenza della Corte Costituzionale polacca si ritiene che questa funzione dei partiti politici deve essere realizzata tramite i meccanismi parlamentari. Infatti la Corte Costituzionale affermó in tale occasione che essa deve "essere esercitata tramite i meccanismi parlamentari. Un elemento di collegamento fondamentale tra un partito politico e tale meccanismo divennero in pratica i club parlamentari dei partiti (.)". Secondo la Corte Costituzionale ciò significa "tra l'altro, garantire ai partiti politici una situazione giuridica in cui possano liberamente esercitare la loro funzione democratica di formare la politica nazionale, in particolare tramite il parlamento. Tali requisiti si riferiscono anche alla normativa concernente l'organizzazione e le modalità di funzionamento del parlamento. Per essere conforme ai suddetti principi costituzionali la normativa in oggetto non può limitare la libertà di azione dei partiti politici né del loro funzionamento all'interno del parlamento". Di conseguenza è da ritenersi che, dal momento che il diritto dei parlamenti di associarsi all'interno del parlamento viene dedotto dalla libertà generale dei partiti politici, la libertà della formazione dei gruppi parlamentari ha in realtà valenza costituzionale. ; W artykule analizuje się najważniejsze elementy statusu prawnego partii politycznych w Sejmie i Senacie, który jest konsekwencją wyrażonej w art. 11 konstytucji zasady pluralizmu politycznego, oznaczającej m.in. konieczność stworzenia partiom prawnych możliwości wpływania na funkcjonowanie ciała ustawodawczego. Poddano analizie m.in. takie zagadnienia, jak: warunki organizowania się deputowanych na forum parlamentu, wpływ organizacji parlamentarzystów na prace obu izb, kwestia wewnętrznej organizacji klubów parlamentarnych, oraz podejmowania przez te organizacje decyzji, a także założenia zmian statusu opozycji parlamentarnej wyrażone w szeregu projektów zmian regulaminu Sejmu (tzw. pakiet demokratyczny). W konkluzjach stwierdzono m.in., że prawna konstrukcja funkcjonowania partii politycznych w parlamencie nie do końca oddaje istotę realnie działającego mechanizmu ustrojowego. Widoczny jest spadek znaczenia niektórych zasad ustrojowych (np. podziału władz), a z drugiej strony wzrost znaczenia podziału na większość rządzącą i opozycję. W Polsce od listopada 2015 r. należy również co najmniej odnotować pojawienie się pewnych elementów rządów autorytarnych, widocznych także na forum parlamentu, gdzie przybierają one przede wszystkim postać permanentnego marginalizowania partii opozycyjnych.
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