Japan-Politics, Economics and Security - Introduction
In: Il politico: rivista italiana di scienze politiche ; rivista quardrimestrale, Band 76, Heft 2, S. 167-171
ISSN: 0032-325X
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In: Il politico: rivista italiana di scienze politiche ; rivista quardrimestrale, Band 76, Heft 2, S. 167-171
ISSN: 0032-325X
In: Pubblicazioni ISPI
Anche nell'ultimo anno si sono moltiplicati i segnali di scomposizione del mondo politico, economico e istituzionale concepito alla fine della Seconda guerra mondiale e definitivamente liberato dalla fine della guerra fredda. Intanto, l'avvento di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti ha introdotto un'inedita tensione tra gli Usa e l'ordine internazionale da loro stessi prodotto.
Più in generale, la crescita della Cina e la rinnovata assertività della Russia sembrano preludere a una nuova fase del riflusso dell'impatto occidentale sul resto del Mondo. Soprattutto, una variegata contestazione di legittimità ha investito lo stesso orientamento liberale dell'ordine post-bipolare, con conseguenze sempre più profonde sulla tenuta del tessuto multilaterale della convivenza internazionale, delle organizzazioni internazionali e persino dell'assetto istituzionale dei singoli stati.
In: Piccola biblioteca Oscar 750
Non solo pandemia: anche in questi due anni di emergenza sanitaria lo scenario internazionale ha continuato a evolvere, nel segno di una "grande transizione" che prosegue o, addirittura, accelera. Oltre alle tradizionali dinamiche del potere internazionale, in bilico tra il bipolarismo Usa-Cina e le ambizioni di vecchie e nuove potenze regionali, questo Report esplora le altre grandi transizioni in corso. Quella economica, con un mondo sempre più indebitato e che osserva il ritorno dello Stato. Quella delle democrazie e del diritto internazionale, o meglio della loro duplice "crisi" di fronte a modelli molto diversi. E poi quelle ambientale e digitale, che ci accompagneranno nei prossimi decenni. Tutte queste transizioni si intrecciano tra loro, influenzando i grandi trend politici regionali, ma venendo da essi anche certamente condizionate. Ecco perché di fronte all'Italia e all'Europa si stagliano sfide epocali che il Rapporto ISPI 2022 cerca di tratteggiare, per offrire ai lettori una bussola per un mondo che cambia.
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Per l'Europa colpita dalla pandemia il 2020 ha visto il lancio del Recovery Fund, ma anche l'esplosione dello scontro su come usarne i fondi e su quanto vincolarli al rispetto dei principi democratici. Nel frattempo, fuori dall'Europa le grandi potenze non stanno certo a guardare: dagli Stati Uniti del neo-presidente Biden alla Russia dell'eterno Putin, fino alla Cina di un sempre più influente Xi. Il Rapporto ISPI 2021 cerca di fornire risposte a tre domande cruciali per il nostro futuro. È giunta davvero l'ora di una ritrovata collaborazione intraeuropea, o gli Stati membri continueranno ad agire in ordine sparso? Quali spazi per l'azione comune su economia, migrazioni e difesa della democrazia? E l'Europa sarà davvero in grado di "parlare con una voce sola" con i grandi del mondo, così come sui tanti scacchieri regionali?
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