Caratteristiche produttive e gestione dei cedui in Italia
In: l'Italia Forestale e Montana, S. 273-313
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In: l'Italia Forestale e Montana, S. 273-313
Il continuo aumento della domanda di energia e la modesta autosufficienza energetica spingono le politiche energetiche dell'Italia, nel quadro degli impegni 20-20-20, verso un crescente impiego di biomasse forestali in progetti di produzione energetica delocalizzata e sostenibile. Per identificare opzioni progettuali in grado di soddisfare in modo sostenibile la domanda di energie rinnovabili è necessario produrre stime sufficientemente attendibili sulla disponibilità di biomasse forestali destinabili all'uso energetico, definendo criteri di sostenibilità nel prelievo calibrati sul contesto ambientale e socio-economico locale. In tale logica, il lavoro presenta un caso di studio finalizzato a quantificare nel comprensorio forestale di circa 27.000 ha dell'Alta valle dell'Aniene (Italia centrale) la quantità di biomassa forestale destinabile alla produzione di energia termica. La quantità annua di biomassa forestale destinabile alla produzione di energia, stimata attraverso un modello conservativo basato su criteri di utilizzazione forestale sostenibile, è pari a circa il 18% (21.000 t s.s. anno-1) della produttività annua delle foreste del comprensorio e i quantitativi unitari di biomassa ritraibile risultano pari a circa 2 t s.s. ha-1anno-1. La disponibilità complessiva di biomassa nelle aree maggiormente idonee sotto il profilo dell'accessibilità è di quasi 9.000 t s.s. anno-1, quantitativo sufficiente per implementare una filiera locale di produzione del cippato in grado di alimentare alcune decine di impianti di riscaldamento di edifici pubblici e privati. ; Italy's energy policy, in the framework of the 20-20-20 commitments, is oriented towards the increasing exploitation of wood biomass for local energy production projects; this is due to rising demand for energy and low self-sufficiency of the country. To support renewable energy targets in a sustainable way, reliable estimates on the wood biomass technically available for energy production are needed, taking into account local environmental and socio-economic constraints. This paper presents a case study aimed at assessing the wood biomass technically available for energy generation. The sample area is the forest (approximately 27.000 ha) of the Upper valley of Aniene River (Central Italy). The annual amount of wood biomass available for energy generation is estimated using a conservative model. It is based on environmentalcompatible and sustainable wood harvesting criteria. The available wood biomass is approximately 18% (21.000 t s.s. year-1) of the total forest productivity of the area, corresponding to about 2 t s.s. ha-1year-1. The overall biomass available in the most accessible areas is nearly 9.000 t s.s. year-1. This would be enough to support the development of a local wood-fuel energy chain, to feed several heating plants of public and private buildings.
BASE
In: L'Italia Forestale e Montana, S. 329-336
In: Annals of Forest Research: journal of forestry and environmental sciences, Band 65, Heft 1, S. 31-46
ISSN: 2065-2445
Mediterranean stone pine reforestations are common characteristics of the Italian Tyrrhenian coast, which mostly maintain uniform and monolayered stand structures. However, improving structural diversity is an effective climate change adaptation strategy in forest management. The aim of this study was to implement a methodology which allows distinct reforested areas such as a single green infrastructure to be managed according to the surrounding land use and the characteristics of the forest stands. 240 hectares of Mediterranean stone pine forests located along a 16 km strip of the Lazio coast (Central Italy) were mapped. Twelve attributes describing the pine stands and showing possible constraints for future management decisions were associated to each forest patch. A hierarchical cluster analysis was performed to group the pinewood patches according to their similarity level and five different groups were identified. For each group, different silvicultural methods were proposed to guide the compositional and structural evolution of the stands, in order to make them suitable for providing services required locally and increasing overall diversity at landscape scale. The results of the study highlight how coastal land uses can offer effective inputs to differentiate the management of forest systems and therefore achieve greater variety and resilience in the landscape over time. This approach is particularly useful in the case of very homogeneous stands such as the stone pine reforestations under study.
In: Environmental management: an international journal for decision makers, scientists, and environmental auditors, Band 56, Heft 5, S. 1159-1169
ISSN: 1432-1009
In: L' ITALIA FORESTALE e MONTANA, Band 78, Heft 1, S. 15-29
ISSN: 2036-3494
La gestione, il monitoraggio e la programmazione delle foreste e del settore forestale necessitano di informazioni aggiornate e affidabili. Nel contesto nazionale le stime sulla consistenza delle foreste sono realizzate e rese disponibili come dati aggregati dagli inventari forestali nazionali. In molti Paesi del mondo, gli inventari forniscono anche dati geografici attraverso l'integrazione dei dati campionari con informazioni telerilevate. In Italia non è ancora disponibile un progetto di mappatura forestale coordinato a livello nazionale. In gran parte delle Regioni e Province Autonome sono state realizzate in modo indipendente carte forestali seguendo specifiche esigenze e normative locali. Nel Testo unico in materia di foreste e filiere forestali (d.lgs. n. 34/2018) è prevista la realizzazione di una carta forestale nazionale, per la quale risulta fondamentale stabilire: 1. la definizione di bosco; 2. il sistema nomenclaturale su base tipologica per la classificazione delle foreste. Per supportare queste esigenze in questa nota sono identificate e contestualizzate le definizioni di bosco utilizzate nei diversi strumenti normativi a livello regionale e i sistemi nomenclaturali adottati localmente per la realizzazione delle carte forestali prodotte a scala regionale. Questa indagine consente di individuare i principi fondativi della futura Carta Forestale Nazionale, strumento strategico di supporto alla pianificazione e gestione forestale a varia scala di dettaglio, che sarà implementata nel prossimo Sistema Informativo Forestale Nazionale (SinFor), un portale on-line di raccolta delle informazioni in materia forestale e di visualizzazione e interrogazione delle cartografie forestali disponibili.
In: L'Italia Forestale e Montana, Band 68, Heft 6, S. 283-293
In: L' ITALIA FORESTALE e MONTANA, Band 78, Heft 4, S. 145-159
ISSN: 2036-3494
Le Strategie Europee per le Foreste per la Biodiversità e per il Suolo, insieme alla Strategia Forestale Nazionale, riconoscono l'importanza cruciale della gestione forestale sostenibile nell'affrontare nuove sfide. Queste sfide comprendono l'aumento della gravità e della frequenza di eventi di disturbo naturali, come tempeste di vento, siccità e pullulazioni di insetti, oltre alle diverse richieste sociali, a volte contrastanti tra loro, che i portatori di interesse hanno nei confronti della gestione forestale sostenibile e dei sistemi forestali. È quindi neccessario coinvolgere i proprietari forestali pubblici e privati, ma anche i vari portatori di interesse nel processo decisionale. In questo contesto, i Sistemi di Supporto alle Decisioni Forestali (SSDF) sono considerati strumenti utili per ottimizzare la gestione forestale e coinvolgere i vari attori, in quanto assistono gli utenti nei processi decisionali, tenendo conto di aspetti ambientali, economici, amministrativi, legali e sociali. In Europa, il Partenariato Europeo per l'Innovazione nel settore agricolo ha riconosciuto l'importanza dei SSDF e ha finanziato Gruppi Operativi (GO) per sviluppare soluzioni innovative. In regione Toscana, nell'ambito dei PEI-AGRI è stato finanziato il GO-SURF (Sistema di Supporto Decisionale alla Pianificazione Forestale Sostenibile) che ha sviluppato un SSDF basato su modellistica spaziale per supportare la gestione forestale sostenibile utilizzando un approccio partecipativo. In questo lavoro, viene presentata l'applicazione WebGIS "GO-SURF APP," che permette di estrarre informazioni su base spaziale relative alle diverse utilità ecosistemiche (provvigione legnosa, biomassa, incremento medio annuo e area basimetrica) e il processo partecipativo che ha guidato lo sviluppo e l'implementazione dell'SSDF. L'approccio partecipativo che ha coinvolto i diversi attori della gestione forestale ha consentito di identificare gli utenti dell'SSDF, i loro bisogni e di concordare sugli obiettivi del processo. Questo ha consentito di rendere accessibili i dati attraverso un sistema WEB-GIS sviluppato ad hoc per il mondo forestale e fruibile ad un ampio pubblico, contribuendo ad aumentare la conoscenza dei sistemi forestali in Toscana.