Safety assessment of gasification biochars using Folsomia candida (Collembola) ecotoxicological bioassays
In: Environmental science and pollution research: ESPR, Band 25, Heft 7, S. 6668-6679
ISSN: 1614-7499
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In: Environmental science and pollution research: ESPR, Band 25, Heft 7, S. 6668-6679
ISSN: 1614-7499
High Nature Value Farmland (HNVF) is commonly associated with low intensity agricultural systems. HNVFs cover ~32% of the agricultural land in Europe and are of strategic importance for the European Union policy since they are reservoirs of biodiversity and provide several ecosystem services. Carbon sequestration is an important service that can be supplied by HNVFs as addressed in this study. Considering soil carbon content as a proxy for soil carbon storage, we compare HNVFs with soils that undergo more conventional land management (nHNVFs) and study the consequences of diverse land uses and geographic regions as additional explanatory variables. The results of our research show that, at the European level, organic carbon content is higher in HNVF than in nHNVF. However, this difference is strongly affected by the type of land use and the geographic region. Rather than seeing HNVF and nHNVF as two sharply distinct categories, as for carbon storage potential, we provide indications that the interplay between soil type (HNVF or nHNVF), land use, and geographic region determines carbon content in soils.
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International audience ; The SETA group (Agricultural Science and Technology) sent a letter to the Italian Parliament advising them not to adopt a legislative measure that favors organic and biodynamic agriculture compared to the conventional one. Another group of scientists thinks instead that the Italian government should favor organic and biodynamic agriculture and explains its reasons. The current article lists the SETA letter and the point of view of other Italian and international ecologists, economists, pedologists, ecologists, writers and artists, which are tendentially "protectors of nature" but not idealists. Nor are they so much in agreement with each other. Judge for yourself in scrolling through the Discussion chapter. The divergence leads to the "why" it is necessary to switch to organic farming not on the "need" to do so. There are also disappointments about the use of GMOs orthe costs of highly technological agriculture. The situation is such on planet Earth that it is necessary to involve the whole society to get out of it. In addition, politicians are also needed to structure the collective action that only if conceived by the whole society and not by individuals or by non-coordinated organizations can save our species. We are convinced that agriculture and soil are among the fundamental levers of this action.
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Il gruppo SETA (Scienze e tecnologie agrarie) ha inviato una lettera al Parlamento italiano in cui consigliava di non adottare una misura legislativa a favore dell'agricoltura biologica e biodinamica rispetto a quella convenzionale. Un altro gruppo di scienziati ritiene invece che il governo italiano debba favorire l'agricoltura biologica e biodinamica e ne spiega le ragioni. Il presente articolo espone prima la lettera SETA, e poi il punto di vista di altri ecologi, economisti, pedologi, ecologi, scrittori e artisti italiani e internazionali, tendenzialmente "protettori della natura" ma non idealisti. Non sono nemmeno perfettamente d'accordo tra di loro. Giudicate voi stessi scorrendo la parte Discussione. La divergenza porta sul "perché" sia necessario passare all'agricoltura biologica ma non sulla "necessità" di farlo. Ci sono anche differenze di opinioni sull'uso di OGM o sul come comportarsi verso i costi di un'agricoltura altamente tecnologica. La situazione è tale sul pianeta Terra che è necessario coinvolgere l'intera società per uscire dal tunnel. Ai politici viene chiesto di strutturare l'azione collettiva che solo se concepita da tutta la società e non da individui o da organizzazioni non coordinate può salvare la nostra specie. Siamo convinti che l'agricoltura e in particolare le modalità di sfruttamento del suolo siano tra le leve fondamentali di quest'azione.
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Il gruppo SETA (Scienze e tecnologie agrarie) ha inviato una lettera al Parlamento italiano in cui consigliava di non adottare una misura legislativa a favore dell'agricoltura biologica e biodinamica rispetto a quella convenzionale. Un altro gruppo di scienziati ritiene invece che il governo italiano debba favorire l'agricoltura biologica e biodinamica e ne spiega le ragioni. Il presente articolo espone prima la lettera SETA, e poi il punto di vista di altri ecologi, economisti, pedologi, ecologi, scrittori e artisti italiani e internazionali, tendenzialmente "protettori della natura" ma non idealisti. Non sono nemmeno perfettamente d'accordo tra di loro. Giudicate voi stessi scorrendo la parte Discussione. La divergenza porta sul "perché" sia necessario passare all'agricoltura biologica ma non sulla "necessità" di farlo. Ci sono anche differenze di opinioni sull'uso di OGM o sul come comportarsi verso i costi di un'agricoltura altamente tecnologica. La situazione è tale sul pianeta Terra che è necessario coinvolgere l'intera società per uscire dal tunnel. Ai politici viene chiesto di strutturare l'azione collettiva che solo se concepita da tutta la società e non da individui o da organizzazioni non coordinate può salvare la nostra specie. Siamo convinti che l'agricoltura e in particolare le modalità di sfruttamento del suolo siano tra le leve fondamentali di quest'azione.
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International audience ; The SETA group (Agricultural Science and Technology) sent a letter to the Italian Parliament advising them not to adopt a legislative measure that favors organic and biodynamic agriculture compared to the conventional one. Another group of scientists thinks instead that the Italian government should favor organic and biodynamic agriculture and explains its reasons. The current article lists the SETA letter and the point of view of other Italian and international ecologists, economists, pedologists, ecologists, writers and artists, which are tendentially "protectors of nature" but not idealists. Nor are they so much in agreement with each other. Judge for yourself in scrolling through the Discussion chapter. The divergence leads to the "why" it is necessary to switch to organic farming not on the "need" to do so. There are also disappointments about the use of GMOs orthe costs of highly technological agriculture. The situation is such on planet Earth that it is necessary to involve the whole society to get out of it. In addition, politicians are also needed to structure the collective action that only if conceived by the whole society and not by individuals or by non-coordinated organizations can save our species. We are convinced that agriculture and soil are among the fundamental levers of this action.
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Il gruppo SETA (Scienze e tecnologie agrarie) ha inviato una lettera al Parlamento italiano in cui consigliava di non adottare una misura legislativa a favore dell'agricoltura biologica e biodinamica rispetto a quella convenzionale. Un altro gruppo di scienziati ritiene invece che il governo italiano debba favorire l'agricoltura biologica e biodinamica e ne spiega le ragioni. Il presente articolo espone prima la lettera SETA, e poi il punto di vista di altri ecologi, economisti, pedologi, ecologi, scrittori e artisti italiani e internazionali, tendenzialmente "protettori della natura" ma non idealisti. Non sono nemmeno perfettamente d'accordo tra di loro. Giudicate voi stessi scorrendo la parte Discussione. La divergenza porta sul "perché" sia necessario passare all'agricoltura biologica ma non sulla "necessità" di farlo. Ci sono anche differenze di opinioni sull'uso di OGM o sul come comportarsi verso i costi di un'agricoltura altamente tecnologica. La situazione è tale sul pianeta Terra che è necessario coinvolgere l'intera società per uscire dal tunnel. Ai politici viene chiesto di strutturare l'azione collettiva che solo se concepita da tutta la società e non da individui o da organizzazioni non coordinate può salvare la nostra specie. Siamo convinti che l'agricoltura e in particolare le modalità di sfruttamento del suolo siano tra le leve fondamentali di quest'azione.
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International audience ; The SETA group (Agricultural Science and Technology) sent a letter to the Italian Parliament advising them not to adopt a legislative measure that favors organic and biodynamic agriculture compared to the conventional one. Another group of scientists thinks instead that the Italian government should favor organic and biodynamic agriculture and explains its reasons. The current article lists the SETA letter and the point of view of other Italian and international ecologists, economists, pedologists, ecologists, writers and artists, which are tendentially "protectors of nature" but not idealists. Nor are they so much in agreement with each other. Judge for yourself in scrolling through the Discussion chapter. The divergence leads to the "why" it is necessary to switch to organic farming not on the "need" to do so. There are also disappointments about the use of GMOs orthe costs of highly technological agriculture. The situation is such on planet Earth that it is necessary to involve the whole society to get out of it. In addition, politicians are also needed to structure the collective action that only if conceived by the whole society and not by individuals or by non-coordinated organizations can save our species. We are convinced that agriculture and soil are among the fundamental levers of this action.
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Il gruppo SETA (Scienze e tecnologie agrarie) ha inviato una lettera al Parlamento italiano in cui consigliava di non adottare una misura legislativa a favore dell'agricoltura biologica e biodinamica rispetto a quella convenzionale. Un altro gruppo di scienziati ritiene invece che il governo italiano debba favorire l'agricoltura biologica e biodinamica e ne spiega le ragioni. Il presente articolo espone prima la lettera SETA, e poi il punto di vista di altri ecologi, economisti, pedologi, ecologi, scrittori e artisti italiani e internazionali, tendenzialmente "protettori della natura" ma non idealisti. Non sono nemmeno perfettamente d'accordo tra di loro. Giudicate voi stessi scorrendo la parte Discussione. La divergenza porta sul "perché" sia necessario passare all'agricoltura biologica ma non sulla "necessità" di farlo. Ci sono anche differenze di opinioni sull'uso di OGM o sul come comportarsi verso i costi di un'agricoltura altamente tecnologica. La situazione è tale sul pianeta Terra che è necessario coinvolgere l'intera società per uscire dal tunnel. Ai politici viene chiesto di strutturare l'azione collettiva che solo se concepita da tutta la società e non da individui o da organizzazioni non coordinate può salvare la nostra specie. Siamo convinti che l'agricoltura e in particolare le modalità di sfruttamento del suolo siano tra le leve fondamentali di quest'azione.
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Il gruppo SETA (Scienze e tecnologie agrarie) ha inviato una lettera al Parlamento italiano in cui consigliava di non adottare una misura legislativa a favore dell'agricoltura biologica e biodinamica rispetto a quella convenzionale. Un altro gruppo di scienziati ritiene invece che il governo italiano debba favorire l'agricoltura biologica e biodinamica e ne spiega le ragioni. Il presente articolo espone prima la lettera SETA, e poi il punto di vista di altri ecologi, economisti, pedologi, ecologi, scrittori e artisti italiani e internazionali, tendenzialmente "protettori della natura" ma non idealisti. Non sono nemmeno perfettamente d'accordo tra di loro. Giudicate voi stessi scorrendo la parte Discussione. La divergenza porta sul "perché" sia necessario passare all'agricoltura biologica ma non sulla "necessità" di farlo. Ci sono anche differenze di opinioni sull'uso di OGM o sul come comportarsi verso i costi di un'agricoltura altamente tecnologica. La situazione è tale sul pianeta Terra che è necessario coinvolgere l'intera società per uscire dal tunnel. Ai politici viene chiesto di strutturare l'azione collettiva che solo se concepita da tutta la società e non da individui o da organizzazioni non coordinate può salvare la nostra specie. Siamo convinti che l'agricoltura e in particolare le modalità di sfruttamento del suolo siano tra le leve fondamentali di quest'azione.
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International audience ; The SETA group (Agricultural Science and Technology) sent a letter to the Italian Parliament advising them not to adopt a legislative measure that favors organic and biodynamic agriculture compared to the conventional one. Another group of scientists thinks instead that the Italian government should favor organic and biodynamic agriculture and explains its reasons. The current article lists the SETA letter and the point of view of other Italian and international ecologists, economists, pedologists, ecologists, writers and artists, which are tendentially "protectors of nature" but not idealists. Nor are they so much in agreement with each other. Judge for yourself in scrolling through the Discussion chapter. The divergence leads to the "why" it is necessary to switch to organic farming not on the "need" to do so. There are also disappointments about the use of GMOs orthe costs of highly technological agriculture. The situation is such on planet Earth that it is necessary to involve the whole society to get out of it. In addition, politicians are also needed to structure the collective action that only if conceived by the whole society and not by individuals or by non-coordinated organizations can save our species. We are convinced that agriculture and soil are among the fundamental levers of this action.
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Il gruppo SETA (Scienze e tecnologie agrarie) ha inviato una lettera al Parlamento italiano in cui consigliava di non adottare una misura legislativa a favore dell'agricoltura biologica e biodinamica rispetto a quella convenzionale. Un altro gruppo di scienziati ritiene invece che il governo italiano debba favorire l'agricoltura biologica e biodinamica e ne spiega le ragioni. Il presente articolo espone prima la lettera SETA, e poi il punto di vista di altri ecologi, economisti, pedologi, ecologi, scrittori e artisti italiani e internazionali, tendenzialmente "protettori della natura" ma non idealisti. Non sono nemmeno perfettamente d'accordo tra di loro. Giudicate voi stessi scorrendo la parte Discussione. La divergenza porta sul "perché" sia necessario passare all'agricoltura biologica ma non sulla "necessità" di farlo. Ci sono anche differenze di opinioni sull'uso di OGM o sul come comportarsi verso i costi di un'agricoltura altamente tecnologica. La situazione è tale sul pianeta Terra che è necessario coinvolgere l'intera società per uscire dal tunnel. Ai politici viene chiesto di strutturare l'azione collettiva che solo se concepita da tutta la società e non da individui o da organizzazioni non coordinate può salvare la nostra specie. Siamo convinti che l'agricoltura e in particolare le modalità di sfruttamento del suolo siano tra le leve fondamentali di quest'azione.
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International audience ; The SETA group (Agricultural Science and Technology) sent a letter to the Italian Parliament advising them not to adopt a legislative measure that favors organic and biodynamic agriculture compared to the conventional one. Another group of scientists thinks instead that the Italian government should favor organic and biodynamic agriculture and explains its reasons. The current article lists the SETA letter and the point of view of other Italian and international ecologists, economists, pedologists, ecologists, writers and artists, which are tendentially "protectors of nature" but not idealists. Nor are they so much in agreement with each other. Judge for yourself in scrolling through the Discussion chapter. The divergence leads to the "why" it is necessary to switch to organic farming not on the "need" to do so. There are also disappointments about the use of GMOs orthe costs of highly technological agriculture. The situation is such on planet Earth that it is necessary to involve the whole society to get out of it. In addition, politicians are also needed to structure the collective action that only if conceived by the whole society and not by individuals or by non-coordinated organizations can save our species. We are convinced that agriculture and soil are among the fundamental levers of this action.
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Il gruppo SETA (Scienze e tecnologie agrarie) ha inviato una lettera al Parlamento italiano in cui consigliava di non adottare una misura legislativa a favore dell'agricoltura biologica e biodinamica rispetto a quella convenzionale. Un altro gruppo di scienziati ritiene invece che il governo italiano debba favorire l'agricoltura biologica e biodinamica e ne spiega le ragioni. Il presente articolo espone prima la lettera SETA, e poi il punto di vista di altri ecologi, economisti, pedologi, ecologi, scrittori e artisti italiani e internazionali, tendenzialmente "protettori della natura" ma non idealisti. Non sono nemmeno perfettamente d'accordo tra di loro. Giudicate voi stessi scorrendo la parte Discussione. La divergenza porta sul "perché" sia necessario passare all'agricoltura biologica ma non sulla "necessità" di farlo. Ci sono anche differenze di opinioni sull'uso di OGM o sul come comportarsi verso i costi di un'agricoltura altamente tecnologica. La situazione è tale sul pianeta Terra che è necessario coinvolgere l'intera società per uscire dal tunnel. Ai politici viene chiesto di strutturare l'azione collettiva che solo se concepita da tutta la società e non da individui o da organizzazioni non coordinate può salvare la nostra specie. Siamo convinti che l'agricoltura e in particolare le modalità di sfruttamento del suolo siano tra le leve fondamentali di quest'azione.
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International audience ; The SETA group (Agricultural Science and Technology) sent a letter to the Italian Parliament advising them not to adopt a legislative measure that favors organic and biodynamic agriculture compared to the conventional one. Another group of scientists thinks instead that the Italian government should favor organic and biodynamic agriculture and explains its reasons. The current article lists the SETA letter and the point of view of other Italian and international ecologists, economists, pedologists, ecologists, writers and artists, which are tendentially "protectors of nature" but not idealists. Nor are they so much in agreement with each other. Judge for yourself in scrolling through the Discussion chapter. The divergence leads to the "why" it is necessary to switch to organic farming not on the "need" to do so. There are also disappointments about the use of GMOs orthe costs of highly technological agriculture. The situation is such on planet Earth that it is necessary to involve the whole society to get out of it. In addition, politicians are also needed to structure the collective action that only if conceived by the whole society and not by individuals or by non-coordinated organizations can save our species. We are convinced that agriculture and soil are among the fundamental levers of this action.
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