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Si analizza il ruolo culturale svolto da Giorgio Borsa, il fondatore degli studi italiani sull'Asia contemporanea, mettendo in luce la sua formazione di anti fascista e i rapporti con il filosofo Piero Martinetti (uno dei pochissimi docenti universitari che rifiutò il giuramento di fedeltà al fascismo). In questa prospettiva si ricostruiscono le vicende dell'Osservatorio "Asia Maior", voluto da Borsa nel 1989, e da lui guidato fino alla morte (2002), sottolineando come esso abbia continuato fino ad oggi la tradizione di studi critici sull'Asia contemporanea di cui Borsa fu l'iniziatore e, fino alla sua scomparsa, il massimo esponente.

Lo scritto propone un'analisi critica della filosofia non violenta di Gandhi e di quelle che furono le concrete applicazioni di tale filosofia alla lotta per la liberazione dell'India dal dominio coloniale.

Il saggio analizza le conseguenze della catastrofe nipponica, della "primavera araba" e della crisi economica europea sull'Asia nel 2011, mettendo in luce il ridispiegamento della potenza americana nella zona Asia-Pacifico.

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This paper is about the small war that ended with the British conquest of Surat castle in 1759. This event brought about the establishment of English paramountcy in Surat, which, in turn, was the first step taken by the English on their way to empire along the Western coast of India. As such, the developments leading to the take-over of Surat castle represent a case study of some importance in the early rise of British power in India and the reasons behind it.