Miti pagani e poeti cristiani nell'Italia ostrogotica
Si esamina la presenza di tracce di paganesimo in quattro autori cristiani del VI secolo, Ennodio, Boezio, Massimiano, Aratore: più interni all'ambiente ecclesiastico il primo e l'ultimo (quest'ultimo almeno da quando le vicende politiche gli consigliarono di ritirarsi in buon ordine), più 'laici' gli altri due. Per fortuna molto di quanto di buono era stato prodotto dal mondo antico riuscì a salvarsi grazie alle elaborazioni che accompagnarono quattro secoli di dispute e scontri, anche violenti, e fu proprio il cristianesimo a farsi carico di questa sopravvivenza. ; This paper examines the presence of traces of paganism in four Christian writers of the sixth century: Ennodius, Boethius, Maximian, Arator. Ennodius and Arator were more involved in ecclesiastical matters and life (the latter joined the Church when political events and political life became too dangerous for him), while Boethius and Maximian were more 'secular'. Luckily much of what the ancient world produced has survived thanks to the many disputes and controversies (some of them quite violent) on that world, and it was indeed Christianity itself which took charge of this precious survival.