Legal deposit, the new bicycle ; Deposito legale, la bicicletta nuova
Dal 2 settembre 2006, con l'entrata in vigore del regolamento, d.P.R. 3 maggio 2006, n. 252 (pubblicato nella G.U. n. 191 del 18 agosto 2006), è stata data attuazione alla nuova normativa sul deposito legale, basata sulla legge 15 aprile 2004, n. 106. A fronte delle aspettative dei bibliotecari riguardo a una riforma lungamente invocata - alla precedente legge 374 del 1939 ci si riferiva come ad "una legge da rifare" già nel 19461 - per il momento gli esiti suscitano qualche perplessità: alla condivisibile impostazione generale della legge corrispondono modalità di attuazione che, alla prova dei fatti, sembrano risultare poco chiare a molti dei soggetti coinvolti, tanto che questa fase di prima applicazione della normativa si sta rivelando più impegnativa del previsto un po' per tutti2. Avendo seguito da vicino l'iter della riforma per conto dell'Associazione italiana biblioteche, e trovandomi ad affrontarne gli effetti nel lavoro corrente, vorrei tentare un'analisi di alcuni "punti critici" della nuova normativa, per contribuire a fare chiarezza sulle modalità della sua applicazione, e in vista dei passi successivi attraverso cui essa dovrà dispiegare tutti i suoi effetti: infatti, per la concreta realizzazione del previsto «archivio regionale delle pubblicazioni», si dovrà attendere l'iniziativa delle Regioni, entro il prossimo 2 giugno.Questo contributo non ripercorrerà (se non per quanto sia funzionale all'analisi) tutte le discussioni relative all'ultima riforma3, ma ne passerà in rassegna alcuni aspetti di ordine generale e altri più specifici, in relazione alle tipologie di documenti che stanno presentando maggiori criticità, all'individuazione dei soggetti obbligati al deposito, ai possibili modelli di archivio nazionale e regionale. Si accennerà appena, invece, alle troppo estese e al tempo stesso specifiche problematiche connesse al deposito dei documenti diffusi in rete: la disciplina di quest'ultimo, ai sensi dell'art. 37 del d.P.R. 252, è rimandata a un successivo decreto, con una scelta rispetto alla quale i bibliotecari più consapevoli e l'Associazione hanno immediatamente espresso perplessità e preoccupazione4.Il mio contributo è stato preceduto da un'analisi della legge 106 e del regolamento pubblicata recentemente da Giuseppe Vitiello5, i cui fili conduttori sono il confronto con le contemporanee tendenze internazionali, e la verifica della sostenibilità degli obiettivi della legge alla luce degli adempimenti previsti e della stima dei relativi costi. Anticipo che condivido in larga misura le critiche espresse nel corso di quest'analisi, e avrò cura invece di evidenziare i punti riguardo ai quali me ne discosto; in generale, differenza e limite del mio intervento rispetto all'orizzonte internazionale di Vitiello vanno individuati nel mio dare conto, prevalentemente, di una verifica concreta dell'impatto della nuova normativa, dal punto di osservazione della Biblioteca nazionale centrale di Roma, oltre che, per tutto ciò che riguarda l'iter della legge, dalla "prima linea" dell'AIB. ; The authoress, who on behalf of the AIB, personally followed the reform process of Italian legislation on legal deposit, analyzes the main critical points of the new regulations in force since 2nd September 2006. The most immediate objectives of the article are the clarification of some procedures, and the encouragement to reflect especially in view of the decisions that each single region will be called to make, by June 2nd next, to implement the "regional archive of publications" that will cooperate with the "national" archive linked to the two central national libraries of Rome and Florence, the State Record Library, the National Institute for Graphics and other specialized institutions. At a more general level, the authoress starts from an analysis of some specific problems regarding the different types of documents subject to the law and emphasises some basic deficiencies in reference to the latter. She wonders about the possibility of implementing provisions for making it work better beginning with some minimum instruments that it offers, as long as it is correctly interpreted and there is a desire to rationalize the system, that otherwise risks turning out to be almost unmanageable and uselessly costly. In this sense it seems to be essential that depositary libraries are given the chance of a "conscious purchase" of the documents that reach them - not before having definitively clarified the problems highlighted, in the stage of initial application of the law, in relation to some "untypical" documentary types. Within a framework of cooperation between various institutions, it will then be essential to work for achieving a system of "deposit and conservation at various levels" that considers the different peculiarities of the national archive and of the regional archive, and that develops them within this rationalization, and the achievement of an added value for users. Finally it is hoped that there will shortly be a privileged occasion for confrontation between all the subjects interested in the good functioning of the law, identifiable in the Commission for the legal deposit as described in article 42 of the regulation.