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Fisco e comunità in età moderna: Regno di Napoli, Ducato di Savoia, Sacro Romano Impero
In: Pubblicazioni del Dipartimento di scienze giuridiche, Università degli studi di Roma La Sapienza 140
Universitates, censi e imposte dirette nel Regno di Napoli (sec. XVII)
In: Ius nostrum 36
"Modernità" degli usi civici e potestà legislativa delle regioni
La potestà legislativa delle regioni in materia di usi civici nel quadro del nuovo art. 117 Cost. e della più recente evoluzione della giurisprudenza costituzionale
BASE
The existing regulatory framework on monumental trees
In: l'italia forestale e montana, S. 427-439
La legge organica abruzzese sulle foreste e sui pascoli (l.r. 4 gennaio 2014, n. 3) nel quadro della vigente legislazione forestale
Con la legge 4 gennaio 2014, n. 3, l'Abruzzo si è dotato di una disciplina organica sulle foreste e sui pascoli. La legge promuove, in vario modo, la gestione pianificata dei boschi e dei pascoli, sia privati che pubblici, dei quali apprezza la valenza economica, pur inquadrandola in una cornice di sostenibilità e di multifunzionalità. La definizione di bosco è modellata sulla falsariga di quella già stabilita in altre leggi regionali e nel d.lgs. 227/2001. Il vincolo idrogeologico è stato esteso per legge a tutti i boschi. Disposizioni particolari sono state introdotte per la tutela degli alberi monumentali e dei boschi vetusti, ma anche per le formazioni che non costituiscono bosco e, in generale, per la tutela del patrimonio arboreo regionale. Una disciplina specifica viene dettata per i boschi e i pascoli soggetti agli usi civici, che nel territorio regionale sono presenti in grande quantità. Le funzioni amministrative in materia di foreste e pascoli sono state concentrate in capo al Servizio regionale competente in materia di politiche forestali, del quale è stato previsto il potenziamento, e al quale sono state anche attribuite competenze in materia di valutazione di incidenza; inoltre, è stata prevista la prosecuzione della collaborazione tra la Regione ed il Corpo forestale dello Stato. La legge, che è già immediatamente applicabile in molte parti, dovrà essere eseguita mediante un regolamento regionale, ma anche con deliberazioni di Giunta regionale.
BASE
The organic law of Abruzzo on forests and pastures (l.r. 4 gennaio 2014, n. 3) in the context of forestry legislation in force
In: L'italia forestale e montana, S. 3-21
Terre civiche nelle aree protette: la Carta degli usi civici nel Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
Con il termine "usi civici" sono indicati i diritti di godimento delle terre spettanti ai membri di collettività organizzate in un ordinamento politico-amministrativo. Il valore ambientale, in particolare di protezione e conservazione del paesaggio, è riconosciuto dalla legge quadro sulle aree protette che, all'interno dei Parchi Nazionali, salvaguarda "i diritti reali e gli usi civici delle collettività locali". La mancanza di indicazioni in merito alla risoluzione di eventuali problematiche derivate dall'esercizio di tali diritti in aree sottoposte a un elevato grado di tutela (zone A e B) può generare conflitti di interesse e dissenso da parte delle popolazioni locali nei confronti dell'Ente Parco. Le proposte operative presentate in questa nota per contemperare un efficiente sistema di protezione dell'ambiente con l'esercizio dei diritti civici sono implementate nel contesto territoriale del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, dove oltre il 50% del territorio proposto per l'inserimento in zona A è soggetto a uso civico. Le opzioni esposte si identificano principalmente con la concessione, regolamentata, degli usi in zona A oppure con il mutamento di destinazione e sono scaturite dall'elaborazione della Carta degli Usi Civici, innovativo strumento di supporto alla pianificazione forestale che, elaborata su base catastale, ha permesso di incrociare i dati derivanti dalle verifiche demaniali con quelli della zonizzazione e di altre mappe tematiche operative presso il PNGSML. Data la possibilità di interfacciarsi con altri strati informativi, la Carta degli Usi Civici assume particolare rilevanza anche per la redazione/revisione del piano del Parco e rappresenta uno strumento di supporto alla gestione ordinaria del territorio
BASE
Terre civiche nelle aree protette: la Carta degli Usi Civici del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
Con il termine "usi civici" sono indicati i diritti di godimento delle terre spettanti ai membri di collettività organizzate in un ordinamento politico-amministrativo. Il valore ambientale, in particolare di protezione e conservazione del paesaggio, è riconosciuto dalla legge quadro sulle aree protette che, all'interno dei Parchi Nazionali, salvaguarda "i diritti reali e gli usi civici delle collettività locali". La mancanza di indicazioni in merito alla risoluzione di eventuali problematiche derivate dall'esercizio di tali diritti in aree sottoposte a un elevato grado di tutela (zone A e B) può generare conflitti di interesse e dissenso da parte delle popolazioni locali nei confronti dell'Ente Parco. Le proposte operative presentate in questa nota per contemperare un efficiente sistema di protezione dell'ambiente con l'esercizio dei diritti civici sono implementate nel contesto territoriale del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, dove oltre il 50% del territorio proposto per l'inserimento in zona A è soggetto a uso civico. Le opzioni esposte si identificano principalmente con la concessione, regolamentata, degli usi in zona A oppure con il mutamento di destinazione e sono scaturite dall'elaborazione della Carta degli Usi Civici, innovativo strumento di supporto alla pianificazione forestale che, elaborata su base catastale, ha permesso di incrociare i dati derivanti dalle verifiche demaniali con quelli della zonizzazione e di altre mappe tematiche operative presso il PNGSML. Data la possibilità di interfacciarsi con altri strati informativi, la Carta degli Usi Civici assume particolare rilevanza anche per la redazione/revisione del piano del Parco e rappresenta uno strumento di supporto alla gestione ordinaria del territorio. ; Commons are land use rights, such as collecting fallen wood for firewood, grazing livestock, picking mushrooms etc., belonging to local community's members. The Italian framework law on areas designated to nature conservation (National Law 394/1991) preserves "commons of local communities" as important tools for managing landscape also within National Parks. However, under strictly protected areas (like those areas labeled as A and B zones) the commons could cause conflict of interests and social disagreement with the Park authority. This paper reports some suggestions for solving this problem with reference to the Gran Sasso and Monti della Laga National Park as a case study, where common lands cover over 50% of the A zone territory. The controlled grant of the commons or land use rights change are the main relevant options. Their implementation can be aided by the Map of Commons, an innovative tool to support forest planning, based on material relating to the history of common lands. The map can be combined, under a GIS environment, with available thematic layers in order to edit the Park masterplan but also to support the landscape management.
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Commons within areas designated for nature conservation: the map of commons of the Gran Sasso and Monti della Laga National Park
In: L'Italia Forestale e Montana, Band 68, Heft 6, S. 295-304