Sfide poste del TUFF: stato dell'arte e prospettive
In: L' ITALIA FORESTALE e MONTANA, Band 77, Heft 3, S. 131-141
ISSN: 2036-3494
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In: L' ITALIA FORESTALE e MONTANA, Band 77, Heft 3, S. 131-141
ISSN: 2036-3494
In: L'Italia Forestale e Montana, S. 317-336
In: L' ITALIA FORESTALE e MONTANA, Band 78, Heft 1
ISSN: 2036-3494
Il decreto legislativo n. 34 del 3 aprile 2018 (Testo Unico in materia di Foreste e Filiere forestali, TUFF) dispone che il sistema di pianificazione forestale gestito dalle Regioni e Province Autonome sia, in una certa misura, uniformato a scala nazionale. In questa prospettiva, al fine di uniformare anche gli elaborati della pianificazione, l'art. 6 comma 7 del TUFF ha previsto un apposito decreto attuativo, emanato a fine 2021, che prevede standard minimi comuni a livello nazionale. Quest'ultimo decreto ha rinviato a un successivo atto ministeriale la definizione dell'elenco e dei formati dei dati alfanumerici e geografici, ivi compresa la struttura dati per la registrazione degli interventi selvicolturali realizzati in attuazione di piani e degli eventi occorsi, e le modalità con cui riportare i metadati.
In: l'Italia Forestale e Montana, S. 273-313
In: L'Italia Forestale e Montana, S. 221-236
In: Land use policy: the international journal covering all aspects of land use, Band 76, S. 526-534
ISSN: 0264-8377
In: L' ITALIA FORESTALE e MONTANA, Band 78, Heft 1, S. 15-29
ISSN: 2036-3494
La gestione, il monitoraggio e la programmazione delle foreste e del settore forestale necessitano di informazioni aggiornate e affidabili. Nel contesto nazionale le stime sulla consistenza delle foreste sono realizzate e rese disponibili come dati aggregati dagli inventari forestali nazionali. In molti Paesi del mondo, gli inventari forniscono anche dati geografici attraverso l'integrazione dei dati campionari con informazioni telerilevate. In Italia non è ancora disponibile un progetto di mappatura forestale coordinato a livello nazionale. In gran parte delle Regioni e Province Autonome sono state realizzate in modo indipendente carte forestali seguendo specifiche esigenze e normative locali. Nel Testo unico in materia di foreste e filiere forestali (d.lgs. n. 34/2018) è prevista la realizzazione di una carta forestale nazionale, per la quale risulta fondamentale stabilire: 1. la definizione di bosco; 2. il sistema nomenclaturale su base tipologica per la classificazione delle foreste. Per supportare queste esigenze in questa nota sono identificate e contestualizzate le definizioni di bosco utilizzate nei diversi strumenti normativi a livello regionale e i sistemi nomenclaturali adottati localmente per la realizzazione delle carte forestali prodotte a scala regionale. Questa indagine consente di individuare i principi fondativi della futura Carta Forestale Nazionale, strumento strategico di supporto alla pianificazione e gestione forestale a varia scala di dettaglio, che sarà implementata nel prossimo Sistema Informativo Forestale Nazionale (SinFor), un portale on-line di raccolta delle informazioni in materia forestale e di visualizzazione e interrogazione delle cartografie forestali disponibili.
Questa pubblicazione è stata realizzata nell'ambito delle attività previste dal Piano della Rete Rurale Nazionale (RRN) 2014-2020. L'obiettivo della RRN è favorire lo sviluppo rurale attraverso azioni volte a: i. incentivare la partecipazione del partenariato, delle organizzazioni e delle amministrazioni all'attuazione dello sviluppo rurale, ii. informare il pubblico e i potenziali beneficiari sulla politica di sviluppo rurale e su eventuali possibilità di finanziamento; iii. promuovere l'innovazione nel settore agricolo, nella produzione alimentare, nella silvicoltura e nelle zone rurali. In tale contesto il Piano RRN ha previsto anche una "scheda attività" interamente dedicata alla materia forestale (Scheda n. 22 - Foreste); nello specifico con la sotto scheda Foreste 22.2.1 - Miglioramento sostenibile delle produzioni forestali nazionali sono state realizzate, nel biennio di attività 2014-2016, azioni di confronto tra i principali portatori di interesse (attraverso Focus Group e Workshop tematici) e di trasferimento della conoscenza e dell'innovazione. Questo opuscolo si inserisce in questo contesto e fornisce linee guida, prevalentemente di natura tecnica applicativa, di rapida e semplice consultazione, rivolte a tutti coloro che operano nel settore selvicolturale e dello sviluppo rurale con particolare attenzione ai principali portatori di interesse del settore e della filiera. Nell'ambito delle attività di approfondimento, confronto e divulgazione sui cedui di castagno (sotto scheda 22.2.1.C), il presente documento si propone, di definire e proporre anche nell'attuazione delle misure forestale previste nei PSR regionali dalla politica di sviluppo rurale, approcci selvicolturali idonei ad aumentare e diversificare la produzione legnosa, migliorare la stabilità e la funzionalità ecologica dei popolamenti, ridurre i costi ambientali e sociali derivati dall'importazione di legname, promuovere un'azione importante di stoccaggio del carbonio.
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In: Land use policy: the international journal covering all aspects of land use, Band 117, S. 106079
ISSN: 0264-8377
The European Union Rural Development Program (RDP) is a major driver of landscape change over time in Europe. In a context of climate and land use changes and consequent fire risk exacerbation, understanding the possible contribution of RDP measures to wildfire risk mitigation could help planning subsidies allocation criteria in a more efficient way for fire prevention. However, little is known on the links between the spatial allocation of RDP subsidies, relevant for wildfires prevention, and the spatial distribution of fire activity. Our study aims to fill this knowledge gap through an exploratory analysis carried out in Italy and based on fire activity indicators of the period 2007–2017, RDP expenditure at municipal level in the period 2017–2013, and a series of ancillary indicators. We selected RDP measures specifically addressing wildfires (direct prevention) and those whose implementation has an impact on fire regime (indirect prevention). Our results suggest a low association between RDP expenditure for fire-related measures and subsequent reduction of wildfire activity. Principal Component Analysis suggests a role of managed rural areas in mitigating fire activity, as well as a spatial mismatch between wildfire prevention expenditure and high fire activity contexts. We claim the need for a deeper integration of territorial planning information within the RDP funding allocation criteria. Also, integrating RDP indirect pre- vention measures within fire management plans would be a cost-effective approach to leverage the impact of public policies on wildfire risk management, by allocating the limited financial resources to high-risk areas.
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