La carità, motore di tutto il progresso sociale: Paolo VI, la Populorum progressio e la FAO
In: Cultura studium 162
In: Religione e società
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In: Cultura studium 162
In: Religione e società
"Non lo fa nessuno". Questo si sentiva dire Matilde Casa, sindaco di Lauriano (TO), quando proponeva qualcosa di innovativo per il suo piccolo Comune. Poi un giorno arrivano la querela e il rinvio a giudizio. La sua colpa? Aver impedito la costruzione di "quaranta belle villette", trasformando un terreno edificabile in agricolo. Una vicenda incredibile che avrà un "lieto fine" ma che suscita molte (e amare) riflessioni. Il libro - un lavoro a più mani - parte proprio da questa storia. Matilde Casa racconta la propria difficile esperienza nel suo aspetto giudiziario e umano e la "solitudine amministrativa" che ha vissuto. Paolo Pileri, urbanista e militante del suolo, affronta il tema della cronica "disgiunzione" italiana tra politica e saperi esperti, la cui vittima designata è proprio il suolo. Per tentare infine una sintesi. Come ricongiungere l'elaborazione accademica sul tema alle scelte delle pubbliche amministrazioni? Le proposte finali che ne scaturiscono sono tanto radicali quanto chiare: forgiare una cultura ambientale e civica nelle scuole, all'università, nella formazione politica; invitare i piccoli Comuni a cooperare; restituire allo Stato - perché centrale - la responsabilità sui temi legati al suolo; pungolare il legislatore perché adotti gli strumenti più efficaci a difendere i terreni dal cemento. Prefazione di Luca Mercalli, appassionato difensore del suolo.
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In: Rivista trimestrale di scienza dell'amministrazione: analisi delle istituzioni e delle politiche pubbliche, Heft 1, S. 85-104
ISSN: 1972-4942
Questo saggio analizza sotto molteplici prospettive la fenomenologia e la concettualizzazione della responsabilitŕ sociale delle imprese. L'esame mette in evidenza come la nozione in oggetto abbia avuto il merito di trascendere la riduzione economicistica dell'impresa alla mera categoria del profitto, attraverso il richiamo alla partecipazione piů allargata degli stakeholder. Gli strumenti del codice etico e del bilancio sociale hanno contribuito a chiarire questa prospettiva, in un processo che parte dalle istanze dell'etica degli affari ed etica dell'impresa. Alla fine della disamina anche l'istanza eticistica che pulsa sotto la responsabilitŕ sociale mostra il proprio lato ideologico e in gran parte le ambiguitŕ del suo volto. Alcuni strumenti, nella loro freddezza, possono aiutare a riportare il discorso nei binari classici e senza infingimenti di un'impresa in ogni caso tesa, prevalentemente, quando non esclusivamente, alla produzione di profitto.
The article recalls Paolo Leon's major contributions to economics and economic policy with a specific emphasis on the books he published. The authors focus on Leon's interpretation of Engel's Law and its macroeconomic implications, as well as on the relations between capitalist development, effective demand and structural change. ; 2 ; anna.variato@unibg.it ; L'articolo richiama i principali contributi di Paolo Leon all'economia e alla politica economica con un'enfasi specifica sui libri da lui pubblicati. Gli autori si concentrano sull'interpretazione di Leon della legge di Engel e delle sue implicazioni macroeconomiche, nonché sulle relazioni tra sviluppo capitalistico, domanda effettiva e cambiamento strutturale. ; open ; Non definito ; open ; Romano, Roberto; Variato, Anna Maria ; Romano, Roberto; Variato, Anna Maria
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In: Montiniana 2284-2365 9
In: La società degli individui: quadrimestrale di teoria sociale e storia delle idee, Heft 75, S. 88-102
ISSN: 1590-7031
The volume proposes a timely reflection on the issues of assistance, security, social rights and welfare in the course of the twentieth century. The great political / institutional transformations as well as the passage through different state forms make the case study of Trieste and Venezia Giulia particularly interesting. If the red thread of social disorder never really breaks over the time taken by the wise, they change over time the causes of so much poverty and poverty and also change the political choices of institutions (between Austria And Italy, between dictatorship and democracy) in front of so vast phenomena. The nine-year Allied Military Government is, in turn, a crucial moment (and unique in Italy) for the development of a welfare system capable of remodeling the nature and expression of social rights. ; Il volume propone una puntuale riflessione sui temi dell'assistenza, della sicurezza, dei diritti sociali e del welfare nel corso del Novecento. Le grandi trasformazioni politico/istituzionali, nonché il passaggio attraverso forme statuali diverse rendono di particolare interesse il case study di Trieste e della Venezia Giulia. Se il filo rosso del disagio sociale non si spezza mai veramente lungo l'arco di tempo preso in considerazione dai saggi, mutano invece, nel tempo, le cause di tanta indigenza e di tanta povertà e mutano altresì le scelte politiche delle istituzioni (tra Austria e Italia, tra dittatura e democrazia) di fronte a fenomeni di così vasta portata. I nove anni del Governo Militare Alleato costituiscono, a loro volta, un momento cruciale (e unico in Italia) per l'elaborazione di un sistema di welfare, capace di rimodellare la natura e l'espressione dei diritti sociali.
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In: MicroMega: per una sinistra illuminista, Heft 4, S. 47-52
ISSN: 0394-7378, 2499-0884
In: MicroMega: per una sinistra illuminista, Heft 5, S. 3
ISSN: 0394-7378, 2499-0884
In: Centro di Ateneo per la dottrina sociale della Chiesa
La salute rappresenta oggi un tema complesso.Il presente lavoro si pone lo scopo di approfondire in quale modo in ambito sanitario ed in ambito sociale si risponda alla complessità, con quali strumenti e con quali procedure. Ci si chiederà, in particolare, come il sociale affronti la complessità e se possa codificarla, come avviene in ambito sanitario, in maniera organica e sistematica, non autoreferenziale, senza tuttavia ricalcarne le orme e preservando la propria identità. L'intento non è quello di essere esaustivi nè di offrire soluzioni facili, che ricalchino pedissequamente i percorsi sanitari. Si vuole, piuttosto, stimolare una riflessione sull'urgenza per il Servizio Sociale di attrezzarsi in scientificità, di uscire dai canali della soggettività esperienziale per essere in grado di rispondere ai bisogni complessi delle persone. Today health represents a complex subject. This work aims at in-depth studying how in healthcare sector and in social sector respond to the complexity, with what tools and procedures. The questions are: how does social work deal with complexity? And how does it codify the complexity?
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Il tema oggetto della nostra ricerca deve, necessariamente, essere inserito nel contesto problematico del funzionamento di un sistema democratico, e dei suoi fondamenti. Nella fattispecie non possiamo non riferirci alla nostra Carta costituzionale, per individuarne alcune caratteristiche specifiche rispetto al nostro tema. Il nostro sistema si caratterizza come 'democrazia rappresentativa', con la centralità del Parlamento, costituito da due assemblee elettive, deputate a legiferare congiuntamente. La Costituzione non ha alcun riferimento specifico al problema del 'conflitto d'interessi', che non pare sia stato in alcun modo tematizzato: essa agli artt. 65 e 122 fa solo riferimento ai casi di ineleggibilità e incompatibilità. In effetti il tema pare lontano dall'orizzonte storico in cui è nata la nostra Carta: essa pare molto più attenta a rimuovere le incrostazioni di un passato illiberale, che non garantiva la piena libertà dei cittadini. Di fatto il problema si è posto, in modo eclatante, con l'ingresso nell'agone politico dell'on. Berlusconi, fondatore e capo di un suo partito, proprietario della più importante azienda privata di telecomunicazioni, con vasti interessi anche nel settore finanziario e distributivo. A noi appare singolare, anche, che i Costituenti non si siano posti neppure il problema dell'influenza di poteri economici forti sull'azione politica, che pure nel regime fascista, così come nell'Italia liberale, avevano avuto un ruolo non secondario nel determinare scelte importanti, anche in politica estera. Nei fatti pare quasi che il gioco delle forze economiche sia stato dato per ovvio o, comunque, come uno dei fattori 'naturali' dell'interazione politica, come campo di scontro e incontro di interessi legittimamente costituiti1. L'impianto originario della nostra Carta si rifaceva ad una tradizione che attribuiva allo Stato un potere di supremazia (essa tematizza esplicitamente la nozione di 'interesse legittimo', tutelabile giurisdizionalmente, dinanzi ad una 1 E ciò è sicuramente un punto di vista genuinamente liberale, conforme all'impianto complessivo della nostra Costituzione, anche se le componenti ideali e ideologiche che confluiscono nel testo costituzionale sono molteplici, e vanno dalla diverse tradizioni del pensiero sociale cattolico a quelle del socialismo, soprattutto riformista. magistratura ad hoc, nei confronti dell'Amministrazione). Il lungo dibattito su questi temi ha avuto alcuni esiti significativi con le "Leggi Bassanini", e con successivi provvedimenti, tra i quali spicca la L. 241/90. Resta, tuttavia, fondamentale l'art. 97 della Costituzione, ove si sottolinea 'l'imparzialità dell'amministrazione'. Ciò, ovviamente, significa che l'Amministrazione non può operare nell'interesse del singolo, ma deve attenersi a principi che siano generalizzabili nel concetto (sicuramente vago e poco definibile) di interesse generale. Astrattamente, comunque, è sicuramente corretto sostenere che l'azione amministrativa, a tutti i livelli, ed a fortiori a quelli più alti, debba essere immune da interessi particolari, che configgano con aspettative che possano limitarne altri, ugualmente tutelabili da gruppi più ampi. La trasparenza delle procedure che conducano all'emissione di atti amministrativi è finalizzata, infatti, proprio a rendere accessibili tutte le motivazioni che soggiacciono all'esercizio di un potere che incide, necessariamente, sulle prerogative di singoli o di gruppi. La questione centrale da affrontare, pertanto, è quella del rapporto tra interesse pubblico e interesse privato, sì da delimitarne le rispettive sfere d'influenza.
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In: Area 12
In: Scienze giuridiche 211
Il lavoro affronta le problematiche inerenti alle fonti dell'obbligo di garanzia ex art. 40, 2° c., c.p., con particolare riguardo alla figura del "contatto sociale", ritenuta fonte idonea a fondare obblighi di impedire l'evento dalla sentenza della Corte di Cassazione n. 25527/2007. A tal proposito, l'analisi si soffermerà su alcune delle fonti più discusse in materia (in particolare, la c.d. assunzione volontaria), nonché sulla figura dell'obbligazione da "contatto sociale". Al termine della disamina verranno proposte alcune conclusioni più generali con riguardo a due punti principali. In primo luogo, esse saranno volte a verificare la fondatezza, la legittimità o, comunque, l'opportunità di ricorrere a quelli che i civilisti chiamano "quasi-contratti" (diversi, peraltro, da quelli tipizzati dal legislatore civile, come invece la gestione di affari) per risolvere casi problematici come quello che la Corte ha dovuto affrontare. In secondo luogo, poi, allargando ancor più il campo, si proporranno alcune riflessioni circa il difficile bilanciamento di istanze formali e sostanziali a fronte della molteplicità dei casi prospettabili all'interprete che si trovi a dover applicare l'articolo 40, 2° comma, c.p. Si accennerà, infine, al progetto di riforma del c.p. redatto dalla Commissione Grosso, il quale fornirà spunti interessanti proprio sugli argomenti trattati.
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In: Italian Political Science Review: IPSR = Rivista italiana di scienza politica : RISP, Band 17, Heft 1, S. 3-22
ISSN: 2057-4908
IntroduzioneIl concetto di «interesse» o «interessi» è uno dei piò centrali e controversi in economia e, piò in generale, nelle scienze sociali e nella storia. è anche un concetto con molti sensi, per non dire ambiguo, e il suo significato ha subito via via grossi spostamenti. Da quando è entrato nel linguaggio comune di diversi paesi europei, attorno alla metà del XVI secolo, come termine di derivazione latina (intérêt, interest, ecc.), il concetto ha indicato le forze fondamentali, basate sulla spinta dell'autoconservazione e all'auto-accrescimento, che motivano o dovrebbero motivare le azioni del principe o dello Stato, dell'individuo, e poi di gruppi di persone che occupano una posizione sociale o economica omogenea (classi, gruppi d'interesse). Quando è riferito all'individuo, il concetto ha assunto talvolta un significato assai ampio, inglobando per esempio l'interesse per l'onore, la gloria, l'amor proprio, e persino per l'aldilà. In altre epoche, al contrario, si è limitato ad indicare esclusivamente la ricerca di un vantaggio economico. In maniera analoga, l'espressione « perseguire i propri interessi» può ricoprire — fino ad essere una tautologia — tutto l'insieme delle azioni umane, ma spesso servirà, piò utilmente, ad indicare un modo specifico ostiledi condotta, variamente concepito come azione « razionale » o « strumentale». Anche la stima in cui è tenuto il comportamento motivato dall'interesse ha subito considerevoli variazioni. Il termine entrò originariamente in uso, già alla fine del Medioevo, come eufemismo inteso a rendere rispettabile una data attività, quella di percepire un interesse sui prestiti, da tempo considerata contraria alla legge divina e conosciuta come il peccato dell'usura. Nella sua accezione piò ampia, ha acquistato talvolta un grande prestigio come chiave di un ordine sociale realizzabile, pacifico e progressista. E tuttavia è stato anche attaccato come concetto che degrada lo spirito umano ed è suscettibile di distruggere e di corrodere pericolosamente le fondamenta della società. Indagare su questi molteplici significati e su queste molteplici valutazioni significa di fatto esplorare buona parte della storia economica e in particolare della storia delle dottrine economiche e politiche occidentali nell'arco degli ultimi quattro secoli.