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Organizzazioni: soggetti umani e sviluppo socio-economico
In: Economia e gestione delle imprese
Il Metaverso come ambiente e risorsa
In: L' educazione sentimentale: rivista semestrale, Heft 37, S. 28-42
ISSN: 2037-7649
Il concetto di Metaverso è introdotto come antidoto a un pensare per modelli. Una definizione accettabile di Metaverso è la seguente: "una rete massicciamente scalata e interoperabile di mondi virtuali 3D renderizzati in tempo reale, che possono essere sperimentati in modo sincrono e persistente da un numero effettivamente illimitato di utenti, e con continuità di dati, come identità, storia, diritti, oggetti, comunicazioni e pagamenti". La definizione proposta sottolinea il Metaverso come uno spazio di interazione, capace di far convergere e la dimensione fisica e quella virtuale: parlare nel caso del Metaverso di "gemelli" ha il significato non di una semplice rappresentazione/simulazione, come nel caso dei modelli, ma di un flusso bidirezionale di dati, capace di generare una relazione non trascurabile tra le due dimensioni. Nel Metaverso, differentemente da ciò che avviene in qualunque modello, non solo si vive, ma si è posti di fronte a un "gemello digitale", capace di condensare tutti gli aspetti e tutte le pieghe della personalità. Se è vero che la vita non ha bisogno di perfezione, secondo l'insegnamento di Jung, ma di completezza, completezza significa sapersi osservare e vedere anche il proprio lato oscuro, la propria ombra. Nel Metaverso l'Io è nudo: questa circostanza può indurre più facilmente a riflettere sulla realtà della propria ombra e del rapporto con essa.
Vivere (e non solo teorizzare) la transdisciplinarità
In: L' educazione sentimentale: rivista semestrale, Heft 36, S. 64-77
ISSN: 2037-7649
È essenziale per avanzare sul terreno della transdisciplinarità, transitare dal piano dei processi cognitivi a quello dell'affettività, assumendo la transdiscipli-narità come esperienza vissuta. Assumere la transdisciplinarità come esperienza vissuta impone come questione fondamentale non quella del "come" ma quella del "perché" farlo, indagando le motivazioni profonde che ci spingono ad operare questo passaggio. Confortati dal pensiero di Pauli e di Jung, si pone la domanda cruciale che riguarda la transdisciplinarità: quali riflessioni e scoperte delle scienze della natura e delle scienze umane è necessario coinvolgere per su-perare il differenziale dettato da Dilthey tra scienze della natura e scienze dello spirito? Una versione non ristretta della razionalità fa accostare affettività e cognizione; le recenti scoperte delle neuroscienze confortano le ipotesi di Pauli e Jung che mente, corpo, psiche e materia costituiscano una unità inscindibile, contro ogni ipotesi dualistica dell'esperienza umana.
Il Covid19.Tra la zona grigia e lo spazio intermedio
In: L' educazione sentimentale: rivista semestrale, Heft 33, S. 28-36
ISSN: 2037-7649
La "zona grigia" è un termine coniato da Primo Levi nella sua raccolta di saggi I sommersi e i salvati, l'ultimo libro che ha completato prima della sua morte. Nel secondo capitolo, il più lungo del libro, Levi riconosce la necessità umana di dividere il campo sociale in "noi" e "loro", due gruppi chiaramente distinti e identificabili, ma sottolinea che questa coppia opposizionale del pensiero è inadeguata di fronte alla complessità della vita nei campi. La rete di relazioni umane all'interno dei Lagers non era semplice e non poteva essere ridotta ai due estremi di vittime e persecutori. Lo "spazio intermedio" è un termine coniato dal filosofo, teologo e matematico russo, in un'epoca di culto della razionalità, per indicare che ci sono altri percorsi più alti verso la verità e che quando l'intelletto rifiuta le emozioni e i sentimenti non può riuscire a conoscere la verità. È lo spazio dell'invisibile che il progetto rende visibile, cioè un mondo intermedio tra soggettivo e oggettivo. È un'unità binomica, unità nella diversi-tà, che è inseparabile dalla presenza dello skacok, la zona intermedia, cioè dove si dovrebbe realizzare la concettualizzazione del mistero dell'invisibile. Il riferimento a questa "zona" rappresenta una delle questioni più problematiche, in quanto difficile da definire con gli strumenti razionali a nostra disposizione. Tuttavia, abbiamo a che fare con un'entità essenziale per l'interazione tra le due dimensioni, apparentemente inconciliabili, dell'esistenza dell'uomo, il visibile e l'invisibile. Il Covid19 è un test per la società, i governi, le comunità e gli individui. È tempo di solidarietà e cooperazione per combattere il virus e mitigare gli effetti, spesso involontari, di misure volte a fermare la diffusione di questa pandemia globale. Il presente articolo utilizza i concetti di "zona grigia" e di "spazio intermedio" come chiavi per analizzare l'impatto improvviso e sostanziale di Covid19 sulla cultura e sulla società.
Dialogo tra psiche e materia
In: L' educazione sentimentale: rivista semestrale, Heft 31, S. 16-42
ISSN: 2037-7649
Costruire scenari per il futuro
In 2008 Chris Anderson wrote a provocative piece titled The End of Theory. The idea being that we no longer need to abstract and hypothesis; we simply need to let machines lead us to the patterns, trends, and relationships in social, economic, political, and environmental relationships. According to Anderson, the new availability of huge amounts of data offers a whole new way of understanding the world. Correlation supersedes causation, and science can advance even without coherent models and unified theories. But numbers, contrary to Anderson's assertion, do not, in fact, speak for themselves. From the neuroscience's standpoint, every choice we make is a reflection of an, often unstated, set of assumptions and hypotheses about what we want and expect from the data: no assertion, no prediction, no decision making is possible without an a priori opinion, without a project. Data-driven science essentially refers to the application of mathematics and technology on data to extract insights for problems, which are very clearly defined. In the real world, however, not all problems are such. To help solve them, one needs to understand and appreciate the context. The problem of landscape becomes, for this reason, critical and decisive. It requires an interdisciplinary approach consisting of several different competencies and skills. ; 8 ; 1 ; 117 ; 146 ; 8 ; Ethics in Progress
BASE
Costruire scenari per il futuro
In 2008 Chris Anderson wrote a provocative piece titled The End of Theory. The idea being that we no longer need to abstract and hypothesis; we simply need to let machines lead us to the patterns, trends, and relationships in social, economic, political, and environmental relationships. According to Anderson, the new availability of huge amounts of data offers a whole new way of understanding the world. Correlation supersedes causation, and science can advance even without coherent models and unified theories. But numbers, contrary to Anderson's assertion, do not, in fact, speak for themselves. From the neuroscience's standpoint, every choice we make is a reflection of an, often unstated, set of assumptions and hypotheses about what we want and expect from the data: no assertion, no prediction, no decision making is possible without an a priori opinion, without a project. Data-driven science essentially refers to the application of mathematics and technology on data to extract insights for problems, which are very clearly defined. In the real world, however, not all problems are such. To help solve them, one needs to understand and appreciate the context. The problem of landscape becomes, for this reason, critical and decisive. It requires an interdisciplinary approach consisting of several different competencies and skills.
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Il sacrificio e la relazione tra Sé/Io
In: L' educazione sentimentale: rivista semestrale, Heft 17, S. 17-39
ISSN: 2037-7649
L'Asse Io-Sé č struttura fondamentale dell'articolazione interna del mondo interiore. Lungo l'insegnamento di Jung l'autore pone la relazione Io-Sé come quella tra oggetto e soggetto sostenendo che come l'inconscio "il Sé č l'esistente a priori dal quale promana l'Io". Per approfondire l'individualitŕ nel senso piů alto, che si manifesta nel Sé e che corrisponde a condizioni psichiche aprioristiche non empiricamente acquisite, in relazione al complesso delle sue potenzialitŕ, l'autore introduce la questione del sacrificio, testimoniata nella tradizione della cultura vedica. Il sacrificio secondo tale cultura č un rito durante il quale avviene la distruzione di qualcosa in rapporto a una controparte invisibile. Il significato profondo del sacrificio č la convinzione non dimostrabile - ma presupposta in ogni suo atto - che il visibile agisca sull'invisibile e, ricorsivamente, che l'invisibile agisca sul visibile. Il sacrificio č un viaggio da un luogo visibile a un luogo invisibile, con ritorno. L'autore rilegge il significato del sacrificio alla luce dell'"Asse Io-Sé", per portare la sua riflessione a una esplorazione del "mondo intermedio", sostenendo che la funzione del confine tra coscienza e inconscio deve dunque essere quella di "unire distanziando" e di "distanziare unificando", territorio questo che realizza il dialogo intrapsichico, assicurando il pieno sviluppo della personalitŕ. Una rappresentazione del "mondo intermedio" č quella del "terzo stato" che si genera tra il sonno e la veglia, realtŕ onirica che consente di entrare in contatto con l'invisibile, transitando tra territori diversi dei processi mentali. Lungo questa traccia se il tempo dell'Io č Kpòvoσ il Sé e la realtŕ onirica si orientano verso il tempo come Kαpòσ nella realtŕ onirica quella che era soltanto una possibilitŕ tra le tante viene trasformata nell'unica possibilitŕ, in quanto considerata una tappa intermedia del processo, che deve necessariamente portare all'esito finale, la conclusione del sogno, il suo epilogo narrativo.
Laboratorio culturale - Gramsci e l'umanesimo scientifico
In: Critica marxista: analisi e contributi per ripensare la sinistra rivista bimestrale, Band 46, Heft 4, S. 49-58
ISSN: 0011-152X
La rete e la complessità
In: Iride: filosofia e discussione pubblica, Band 17, Heft 41, S. 135-150
ISSN: 1122-7893
DOSSIER - IL MARXISMO, LA CULTURA E LE ARTI: Marxismo, tecnologia e problemi delle scienze economiche
In: Marxismo oggi: rivista quadrimestrale di cultura e politica ; rivista dell'Associazione Culturale Marxista, Band 12, Heft 1-2, S. 64-85
La divergenza nella rivoluzione: filosofia, scienza e teologia in Russia (1920-1940)
In: Saggi 64
In: Filosofia
La città possibile: territorialità e comunicazione nel progetto urbano
In: Nuova biblioteca Dedalo 193
In: Serie "Pianificazione urbana e regionale