I villaggi altomedievali in Italia
Il VI secolo rappresenta per l'Italia il punto di non ritorno per la formazione di una nuova rete di popolamento, basata soprattutto su insediamenti accentrati, caratterizzata da un'edilizia in forma di capanne. La frattura con la tarda romanità è ben evidente non solo per le strutture abitative ma anche per le nuove forme economiche e di gerarchia che andarono sviluppandosi. Nella formazione ed evoluzione del villaggio alto-medievale si osservano così varie soluzioni iniziali, specchio di poteri con diversa connotazione, che costituiscono nella diacronia la progressiva adesione alla terra delle élite e lo sviluppo sempre più marcato del controllo di mezzi di lavoro, persone, animali ecc. In età franca questi segni sono molto forti e tali da marcare significativamente l'urbanistica dei villaggi. L'alto medioevo non fu quindi un periodo di scarso popolamento o di mancate politiche agricole; rappresenta invece un periodo nel quale si posero, attraverso una fitta rete di villaggi, le basi per i successivi sviluppi. La "croissance" dell'anno Mille è senza dubbio un mito da sfatare o perlomeno ridimensionare con fermezza.