Bergson et la philosophie allemande: 1907-1932
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In: Simmel studies, Band 25, Heft 1, S. 158
ISSN: 2512-1022
Tutti i paesi coinvolti nella Prima guerra mondiale vissero una forte "mobilitazione spirituale" [Flasch 2000], che raggiunse la sua massima intensità nello scontro tra Francia e Germania. La centralità del fronte franco-tedesco fu tale da produrre effetti anche negli altri paesi coinvolti nella guerra, come è ben riconoscibile nel caso dell'Italia: qui gli antagonismi politici degli intellettuali e persino i loro temi di propaganda ruotarono spesso intorno alla difesa della parte francese o tedesca, e potrebbero dunque difficilmente essere compresi se ci si limitasse alla considerazione del solo campo nazionale, senza riconoscere i riflessi significativi di dispute innescate oltralpe da intellettuali francesi e tedeschi[1].
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Tutti i paesi coinvolti nella Prima guerra mondiale vissero una forte "mobilitazione spirituale" [Flasch 2000], che raggiunse la sua massima intensità nello scontro tra Francia e Germania. La centralità del fronte franco-tedesco fu tale da produrre effetti anche negli altri paesi coinvolti nella guerra, come è ben riconoscibile nel caso dell'Italia: qui gli antagonismi politici degli intellettuali e persino i loro temi di propaganda ruotarono spesso intorno alla difesa della parte francese o tedesca, e potrebbero dunque difficilmente essere compresi se ci si limitasse alla considerazione del solo campo nazionale, senza riconoscere i riflessi significativi di dispute innescate oltralpe da intellettuali francesi e tedeschi[1].
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Le protesi tecnologiche che estendono il corpo dell'umanità sono strumenti di liberazione oppure ostacoli? La risposta di Bergson nelle due fonti della morale e della religione non è univoca e rivela tanto le aspettative quanto le inquietudini sollevate dalla frenesia industriale alla vigilia della seconda guerra mondiale. Per evitare che l'umanità sia schiacciata dal peso del progresso materiale, egli affida al misticismo la missione di orientare la meccanica. Rintracciare l'origine dell'accostamento tra meccanica e mistica, in particolare attraverso la rilettura dei discorsi politici degli anni Dieci e Venti, permette di leggere le due fonti da una nuova prospettiva. L'opera matura di Bergson, considerata a lungo come la più spiritualista e conservatrice, si rivela motivata da interrogativi antropologici, sociali e storici che orientano nuovamente la sua filosofia verso la vita.
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In: Kulturphilosophische Studien Band 9
In der Philosophie des 20. Jahrhunderts wird deutlich, dass es in Frankreich und in Deutschland voneinander abweichende Sichtweisen auf die Frage gibt, ob der Mensch eine "Sonderstellung" in der Dynamik des biologischen und geschichtlichen Lebens genießt. Während sich in Deutschland die Tradition eines anthropologischen Denkens neu formiert, ist in Frankreich eine scharfe Skepsis gegenüber dem Erbe des Humanismus charakteristisch. Die Beiträge dieses zweisprachigen Buches untersuchen diese deutsch-französische Konstellation von Fragen und Autoren, und aktualisieren die Reflexion auf die (Grenzen der) Singularität des Menschen.
World Affairs Online
In: Les Carnets DDB
International audience ; L'articolo presenta i risultati di un progetto di ricerca italo-francese triennale sui rapporti culturali intellettuali tra Francia e Italia dalla Prima guerra mondiale al Fascismo. I contributi raccolti nel dossier analizzano le politiche culturali francesi in Italia soprattutto a partire dall'Istituto francese di Firenze, il primo degli istituti culturali fondati dalla Francia all'estero, e dalle relazioni che Julien Luchaire, ideatore e fondatore dell'IFF, coltivò con gli intellettuali italiani durante la sua direzione. Attenzione particolare è riservata all'anno della neutralità dell'Italia, in cui gli interventi per promuovere la mobilitazione interventista a fianco della "sorella latina" furono particolarmente intensi. Sono inoltre osservati gli sviluppi avvenuti con la rottura sociale e politica che investì i due paesi nel 1917, quando in Francia si consumava la crisi dell'Union sacrée, mentre l'Italia era attraversata da proteste sociali e subiva la disfatta di Caporetto. Vengono infine considerate le trasformazioni innescate della Prima guerra mondiale negli anni di ricostruzione morale e civile del primo dopoguerra, una fase densa di conflitti, caratterizzata tanto dall'emergere di nuovi ideali e nuove utopie, quanto dal riesplodere di vecchie tensioni internazionali.
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In: Trivium: revue franco-allemande de sciences humaines et sociales : Deutsch-französische Zeitschrift für Geistes-und Sozialwissenschaften, Heft 25
ISSN: 1963-1820
In: Trivium: revue franco-allemande de sciences humaines et sociales : Deutsch-französische Zeitschrift für Geistes-und Sozialwissenschaften, Heft 25
ISSN: 1963-1820
Life forces thought, it poses problems and constitutes, for philosophy, both a condition and an object. Whether framed through questions of epistemology and the philosophy of science, questions of ethics, of politics, of technics, of aesthetics or of metaphysics, conceptions of life and the living, while inherently and invariably transdisciplinary, remain at the core of philosophical thinking today. Accordingly, this second session in the series dis:positions gathers three protagonists of a moment du vivant within contemporary French philosophy, provoking a resolutely undisciplined conversation, a modulation of philosophy across all domains of knowledge. The legacy of the twentieth century weighs heavy on French philosophy. While the names of the stars of the years now regarded as those of rampant reading and writing still appear omnipresent, younger voices, at least on this side of the Rhine, are heard sporadically at best. But what escapes the view that attaches itself exclusively to the old masters? And which new possibilities, on the other hand, offer themselves to thinking when it detaches itself a little from the habitual – confronting its own conditions, but always also transgressing them?The series dis:positions | French Philosophy Today has set itself the task of being a philosophical passeur, a smuggler who overcomes boundaries and offers a forum to thinkers currently less well-known in Germany. At the same time, however, as the series will also show, there is no such thing as French thought in general, no such thing as French philosophy in general; accordingly, the claim of the series does not exceed the attempt to spotlight certain ideas, without presumptuous ambitions of completeness or objectivity. dis:positions is nothing more, nothing less, than the effort to present, every month and through conversations in different venues across Berlin, some current positions and dispositions of thought.Emanuele Coccia Frédéric Worms Caterina Zanfi Emanuele Coccia is maître de conférences at the École des ...
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