Visioni d'Africa: cinema, politica, immaginari
In: Saggi. Storia e scienze sociali
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In: Saggi. Storia e scienze sociali
One of the themes at the heart of the collective debate in the years following the war was the question of responsibility. In Italy a publicly accepted version of past events was soon pieced together. This showed the desire within society and the political parties to remove Fascism as a significant component of the national identity. Cinema was to become one of the points of reference in the fabrication of this public narration. On the screen among 1945 and mid-Fifties a clear picture emerges of a fundamentally guilt-free Italy. Italian cinema pieces together a definition of new identity-creating perimeters, openly ratifying which side was which (the Italians pictured as a community) and who was to blame (the Fascists, an easily recognisable minority given their choices and behaviour). Only during the Sixties, films portrayed Blackshirts as a kind of "national" protagonist in Italy's evolution from dictatorship to the republic. The argument over fascism was brought to light again by leftish directors in an attempt to condemn events in the past, but more importantly those in the present. At the same time, there was an attempt by the commercial cinema of the "economic miracle" to call time on fascism as painlessly as possible, representing this as a collective experience for Italians in their moral journey from dictatorship to democracy. Both strains of thought demonstrate how Fascist characters at least had been definitively included within the nation's history and community.
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Il cinema italiano ha raccontato attraverso le griglie del genere l'uscita della popolazione dagli anni difficili della ricostruzione postbellica e il suo approdo alla stagione del benessere diffuso, del boom economico. Tra gli indicatori che ci consentono di verificare in maniera più interessante e problematica la percezione collettiva di questo cambiamento epocale, il cibo appare, non solo cinematograficamente, come uno dei più validi. Esaminando la rappresentazione che l'industria cinematografica ha dato della questione alimentare in Italia tra fine della guerra e miracolo economico è possibile cogliere il valore al contempo politico, economico ed ideale del cibo come banco di prova del nuovo Stato democratico e di qualsiasi progetto di allargamento del benessere quale base per il consolidamento delle istituzioni repubblicane in un contesto di nascente welfare state.
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L'analisi degli articoli che scandiscono l'interesse de "La Voce della Verità" per le violenze di Algeri della fine del gennaio 1898 mette in evidenza una serie di elementi di estremo interesse inerenti non soltanto la linea editoriale dal giornale romano in quei mesi e la sua virulenta polemica antisemita ma, più in generale, il contesto internazionale in cui si sviluppò questa nuova forma di antisemitismo politico e razziale e i soggetti che la utilizzarono con finalità che andavano dalla critica morale ed etica di un mondo allo sbando a più concreti interessi di natura elettorale."La Voce della Verità" divenne così una delle tante voci di questa sorta d'internazionale antisemita in grado di diffondere in Europa il germe del disprezzo e dell'aggressività in maniera profonda e radicale. Forse non fu la voce più importante e diffusa, ma certo fu fra le più violente e, per questo, indicativa, anche per la sua veste istituzionale, di una precisa temperie sociale, politica e culturale che caratterizzò il pensiero cattolico in anni centrali della sua ridefinizione all'alba del nuovo secolo e della definitiva affermazione della società di massa.
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In: Saggi
In: Storia e scienze sociali
Aspetti centrali nella seconda metà del Novecento si incontrano con il nodo nucleare e con il binomio paura/fascinazione per l'atomo, rendendo l'energia atomica, con i suoi simboli e le sue rappresentazioni mediatiche (a partire dalla più nota ed inquietante, il fungo atomico), un fattore imprescindibile per comprendere l'evoluzione politica, sociale e culturale di un paese "di confine" come l'Italia nel passaggio dagli anni della ricostruzione a quelli del boom economico, dalla stagione della più aspra contrapposizione fra blocchi a quella della distensione.Partendo da questo assunto, il saggio vuole indagare il discorso mediatico che prese corpo in Italia sul tema nucleare tra gli anni del centrismo e quelli del miracolo economico, in un processo osmotico che vede i materiali indagati, da un lato, essere espressione – in una molteplicità di dimensioni – del contesto nel quale vengono prodotti; dall'altro, contribuire essi stessi a plasmare la società circostante nel suo essere, al contempo, produttrice e fruitrice ultima di questa produzione ricca e multiforme nelle forme e nei contenuti.
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In: Studi storici Carocci 369
Aus einem vergleichenden, transnationalen Ansatz heraus nimmt die internationale Autorengruppe die jeweiligen nationalen Interpretationen der Vergangenheit in Deutschland und Italien, wie sie sich im Medium des Films zwischen 1945 und etwa 1955 darstellen, in den Blick und thematisiert auch die wechselseitige Wahrnehmung der Filme. In den 12 Beiträgen werden sowohl die filmischen Erzählmuster von wichtigen Einzelwerken analysiert als auch der zeitgenössische Kontext der Debatte über die Schrecken und Traumata der nationalsozialistischen wie faschistischen Vergangenheit in den beiden Ländern einbezogen. ; Sulla base di un approccio comparato e transnazionale, il volume esamina le rispettive interpretazioni del proprio passato in Germania e in Italia nello specchio della produzione cinematografica tra il 1945 e il 1955, nonché la reciproca ricezione dei film. In 12 contributi gli autori internazionali analizzano trama e narrativa di alcuni importanti film, considerando anche il contesto in cui si svolse allora, nei due paesi, il dibattito sugli orrori e traumi del passato nazionalsocialista e fascista. This volume's transnational, comparative approach seeks to open up a fresh perspective on self-interpretations of the past in Germany and Italy with regards to film production and the cinematographic relationship between the two countries, from 1945 to 1955. In the 12 chapters, the international authors analyse both plot and narrative in significant single film productions, as well as the contexts in which the horrors and traumas of their Nazi and Fascist pasts were discussed in both countries.
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Aus einem vergleichenden, transnationalen Ansatz heraus nimmt die internationale Autorengruppe die jeweiligen nationalen Interpretationen der Vergangenheit in Deutschland und Italien, wie sie sich im Medium des Films zwischen 1945 und etwa 1955 darstellen, in den Blick und thematisiert auch die wechselseitige Wahrnehmung der Filme. In den 12 Beiträgen werden sowohl die filmischen Erzählmuster von wichtigen Einzelwerken analysiert als auch der zeitgenössische Kontext der Debatte über die Schrecken und Traumata der nationalsozialistischen wie faschistischen Vergangenheit in den beiden Ländern einbezogen. ; Sulla base di un approccio comparato e transnazionale, il volume esamina le rispettive interpretazioni del proprio passato in Germania e in Italia nello specchio della produzione cinematografica tra il 1945 e il 1955, nonché la reciproca ricezione dei film. In 12 contributi gli autori internazionali analizzano trama e narrativa di alcuni importanti film, considerando anche il contesto in cui si svolse allora, nei due paesi, il dibattito sugli orrori e traumi del passato nazionalsocialista e fascista. This volume's transnational, comparative approach seeks to open up a fresh perspective on self-interpretations of the past in Germany and Italy with regards to film production and the cinematographic relationship between the two countries, from 1945 to 1955. In the 12 chapters, the international authors analyse both plot and narrative in significant single film productions, as well as the contexts in which the horrors and traumas of their Nazi and Fascist pasts were discussed in both countries.
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Aus einem vergleichenden, transnationalen Ansatz heraus nimmt die internationale Autorengruppe die jeweiligen nationalen Interpretationen der Vergangenheit in Deutschland und Italien, wie sie sich im Medium des Films zwischen 1945 und etwa 1955 darstellen, in den Blick und thematisiert auch die wechselseitige Wahrnehmung der Filme. In den 12 Beiträgen werden sowohl die filmischen Erzählmuster von wichtigen Einzelwerken analysiert als auch der zeitgenössische Kontext der Debatte über die Schrecken und Traumata der nationalsozialistischen wie faschistischen Vergangenheit in den beiden Ländern einbezogen. ; Sulla base di un approccio comparato e transnazionale, il volume esamina le rispettive interpretazioni del proprio passato in Germania e in Italia nello specchio della produzione cinematografica tra il 1945 e il 1955, nonché la reciproca ricezione dei film. In 12 contributi gli autori internazionali analizzano trama e narrativa di alcuni importanti film, considerando anche il contesto in cui si svolse allora, nei due paesi, il dibattito sugli orrori e traumi del passato nazionalsocialista e fascista. This volume's transnational, comparative approach seeks to open up a fresh perspective on self-interpretations of the past in Germany and Italy with regards to film production and the cinematographic relationship between the two countries, from 1945 to 1955. In the 12 chapters, the international authors analyse both plot and narrative in significant single film productions, as well as the contexts in which the horrors and traumas of their Nazi and Fascist pasts were discussed in both countries.
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Aus einem vergleichenden, transnationalen Ansatz heraus nimmt die internationale Autorengruppe die jeweiligen nationalen Interpretationen der Vergangenheit in Deutschland und Italien, wie sie sich im Medium des Films zwischen 1945 und etwa 1955 darstellen, in den Blick und thematisiert auch die wechselseitige Wahrnehmung der Filme. In den 12 Beiträgen werden sowohl die filmischen Erzählmuster von wichtigen Einzelwerken analysiert als auch der zeitgenössische Kontext der Debatte über die Schrecken und Traumata der nationalsozialistischen wie faschistischen Vergangenheit in den beiden Ländern einbezogen. ; Sulla base di un approccio comparato e transnazionale, il volume esamina le rispettive interpretazioni del proprio passato in Germania e in Italia nello specchio della produzione cinematografica tra il 1945 e il 1955, nonché la reciproca ricezione dei film. In 12 contributi gli autori internazionali analizzano trama e narrativa di alcuni importanti film, considerando anche il contesto in cui si svolse allora, nei due paesi, il dibattito sugli orrori e traumi del passato nazionalsocialista e fascista. This volume's transnational, comparative approach seeks to open up a fresh perspective on self-interpretations of the past in Germany and Italy with regards to film production and the cinematographic relationship between the two countries, from 1945 to 1955. In the 12 chapters, the international authors analyse both plot and narrative in significant single film productions, as well as the contexts in which the horrors and traumas of their Nazi and Fascist pasts were discussed in both countries.
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