Pratiche participative e istituzionalizzazione Tra ritualita e decision-making
In: Rivista italiana di politiche pubbliche, Heft 3, S. 443-475
ISSN: 1722-1137
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In: Rivista italiana di politiche pubbliche, Heft 3, S. 443-475
ISSN: 1722-1137
This essay outlines the role that the national parliaments of federal and regional states can play in the context of the multilevel governance of the EU.The methods of coordination between national parliaments and sub-state territorial bodies areanalysed. They express a bilateral process that moves as much on the European side as on the internal one, potentially giving life to a system that can significantly contribute to the process of European integration, andthat appears to be one of the essential tools to make up, at least partially, to the"democratic disconnect"of the European Union.
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The protection of health - an expression included in Article 117, paragraph 3, of the Constitution with Constitutional Law no. 3/2001 - has been regulated in our legal system through provisions that, over time, have flanked elements of legal uniformity with others of differentiation, both modulations that can be found in the original constitutional text and in subsequent constitutional and legislative reforms.The territorial repercussions deriving from this system have fuelled a broad debate on the real capacity of health decentralisation to ensure the principles of solidarity and equality and the financial sustainability of the services - issues that weigh on the responsibility of the regional political institutions and that have been repeatedly intertwined with the proposals for a further devolution of competences to the Regions - but they have also offered the opportunity, in the midst of the pandemic emergency, to test the resilience of the models of health organisation and of the form of regional government, putting the relations between the State and the Regions to the test overall. ; La tutela della salute – espressione inserita nell'art. 117, comma 3, Cost. con la l. cost. n. 3/2001 – è stata disciplinata nel nostro ordinamento attraverso disposizioni che nel tempo, ad elementi di uniformità giuridica, ne hanno affiancato altri di differenziazione, modulazioni entrambe rinvenibili nell'originario dettato costituzionale ed in successive riforme costituzionali e legislative.Le ricadute territoriali derivate da tale impianto hanno alimentato un ampio dibattito sulla reale capacità del decentramento sanitario di assicurare i principî di solidarietà e uguaglianza e la sostenibilità finanziaria dei servizî – temi che gravano sulla responsabilità delle istituzioni politiche regionali e che si sono più volte intrecciati con le proposte di ulteriore devoluzione di competenze alle Regioni – ma hanno anche offerto l'occasione, in piena emergenza pandemica, per testare la tenuta dei modelli di organizzazione sanitaria e della forma di governo regionale, mettendo complessivamente alla prova anche i rapporti tra Stato e Regioni.
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The paper analyses the issue of scheduling parliamentary activities in times of pandemic. Especially, it considers the first timid interventions and the related problems, which allowed limited participation in the Standing Committees through videoconference connections and then, on the occasion of the elections of the President of the Republic in January 2022, the decision to provide for the physical presence of more than a thousand voters. In conclusion, it underlines the importance, also because of the law 1/2020 on the reduction of the number of parliamentarians, of maintenance of the procedures to combine the practicability of the virtual presence with the full guarantee of parliamentary prerogatives governed by the Constitution. ; Lo studio approfondisce il tema della programmazione dell'attività parlamentare in tempi di pandemia. In particolare, si considerano i primi timidi interventi e le problematiche ad essi connessi, con i quali sono state consentite nelle Commissioni permanenti limitate ipotesi di partecipazione tramite collegamenti in videoconferenza e, successivamente, in occasione delle elezioni del Presidente della Repubblica nel gennaio 2022, la decisione di disporre la modalità in presenza fisica di oltre mille elettori. In chiusura si sottolinea l'importanza, anche in ragione della l. cost. 1/2020 sulla riduzione del numero dei parlamentari, di manutenzioni dei procedimenti per coniugare la praticabilità della presenza virtuale con la piena garanzia delle prerogative parlamentari disciplinate dalla Costituzione.
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Dottorato di ricerca in Politica agraria ; Il presente lavoro intende proporre una lettura alternativa dei risultati del processo di riforma della PAC attraverso una corretta definizione del ruolo della Commissione. Lo scopo è quello di individuare gli strumenti che la Commissione utilizza durante il processo decisionale al fine di strutturare una riforma che, da un lato salvaguardi le sue prerogative, e dall'altro non sia oggetto di modificazioni una volta presentata al Consiglio dei ministri agricoli per la ratifica. La valutazione strategica del ruolo della Commissione nella riforma della PAC è basata sulla logica dei two level games e sull'uso esteso del concetto di win-set. Per raggiungere gli scopi dell'analisi si ricorre un caso studio sulla riforma dell'OCM zucchero varata nel 2005. Attraverso l'analisi documentale vengono determinare in maniera molto specifica le posizioni degli Stati membri, le preferenze della Commissione e tutti gli eventi che si sono succeduti dalla presentazione delle prime linee guida per la riforma dell'OCM zucchero nel 2003 al compromesso raggiunto dal Consiglio dei Ministri nel 2005. L'obiettivo è quello di comparare l'evoluzione dei singoli argomenti negoziali in ogni stadio della procedura e valutarne l'evoluzione in relazione alla posizione degli Stati membri e delle prerogative dalle Commissione. Dal caso studio sono individuate le ipotesi che definiscono sia il ruolo della Commissione che la natura degli strumenti. A partire da queste ipotesi prende le mosse il tentativo di formalizzare gli elementi emersi attraverso il caso studio. Il modello è complementare al caso studio e viene costruito con lo scopo di mettere in luce aspetti che dalla semplice analisi documentale non riescono ad emergere, dall'altro di poter valutare se l'impianto teorico costruito per definire le posizioni degli Stati membri e della Commissione ha una logica coerente con quanto emerso dall'analisi documentale. I risultati ottenuti dal caso studio sono interessanti e contribuiscono alla comprensione delle dinamiche che si sviluppano tra Stati membri e Commissione, i risultati del modello sono anch'essi interessanti anche se, l'impostazione data alla formalizzazione la rende un forse troppo rigida per gli scopi della nostra analisi. ; The work we present propose an application of the two level game logic to the CAP definition context. The analysis is based on a case study on the 2005 sugar CMO reform and aims at pointing out the role of the European Commission in steering the negotiation toward its preferred solution. Moreover we aim at pointing out and define the instrument which the Commission use during this process. The case study is based on the analysis of the largest number of document possible on the negotiation carried out during the sugar CMO reform. Once we obtained results from the case study we formulate some general hypothesis on the role of the Commission and the instruments used during the reform process to move member States position towards its preferences. The hypothesis are then gathered into a formal model which represents an attempt to replicate the logic emerged from the case study. The formal model aims at checking the correct nature of our assumptions in relation to the logic of two level game and point out the quantitative effects of the work of the Commission on the relative gains the participant get from the negotiation. The results we obtained from the case study are rather interesting, and represents a contribution to the understanding of the role of the Commission. Form the model we obtain also some valuable results but the same nature of the model proved too be a bit rigid for the purposes of our analysis.
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In: Rivista italiana di politiche pubbliche, Heft 1, S. 89-116
ISSN: 1722-1137
Le tematiche inerenti la valorizzazione dei patrimoni demaniali, della loro gestione e riequilibrio finanziario tramite un'attenta politica di dismissioni e di crescita di redditività attraverso la concessione o la locazione a terzi, sono andate ampliandosi, ponendo crescente attenzione agli aspetti della finanza pubblica. Si è avviato un radicale cambiamento di prospettiva nella valutazione del ruolo della gestione patrimoniale da parte degli Enti Locali: il patrimonio non è più considerato in una visione statica ma dinamica, cioè posto come risorsa strategica nella gestione finanziaria complessiva, di cui gli Enti pubblici si avvalgono per garantire le proprie finalità di erogazione dei servizi e massimizzazione del benessere per la collettività. Il patrimonio della Difesa, trasferito all'Agenzia del Demanio, offre importanti opportunità di sviluppo: non solo immobili da immettere sul mercato per ritorni monetari utili a sanare le casse degli Enti Pubblici (strategia che non ha condotto ai risultati sperati), ma occasioni per avviare processi di valorizzazione che interessano sia la fabbrica, sia l'ambito territoriale circostante. In tal senso, il caso della Cittadella di Alessandria diviene paradigmatico per operare ragionamenti e simulare applicazioni di tecniche decisionali (SWOT, Analytic Hierarchy Process, Analytic Network Process, ecc.) sul processo e sugli strumenti che possono fare da "accompagnamento" nel delineare lo scenario funzionale più compatibile.
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In: Polis: ricerche e studi su società e politica in Italia, Band 6, Heft 2, S. 307-342
ISSN: 1120-9488
In: Stato e mercato, Heft 1
ISSN: 0392-9701
In: Il politico: rivista italiana di scienze politiche ; rivista quardrimestrale, Band 68, Heft 2, S. 249-270
ISSN: 0032-325X
Through the approaches to the analysis of the decision making process developed by H.D. Lasswell and H. Simon, the paper aims at demonstrating how the means and ends of decisions can hardly be distinguished. In the staged sequence of a decision, the same activity can be classified simultaneously as an end or as a means. This "discovery" has a clear value in the analysis of decision-making processes, particularly when technical committees or "technocracies" are operating, as in the case of the management of the emergency for the Covid-19 pandemic in Italy. The technical committee that supported the Italian government took decisions that were not merely instrumental but "finalized", therefore as such they were of political value and they were political decisions. ; Attraverso gli approcci all'analisi del processo decisionale sviluppato da H.D. Lasswell e H. Simon, l'ar-ticolo mira a dimostrare come i mezzi e i fini delle decisioni siano difficilmente distinguibili. Nella se-quenza a stadi di una decisione, la stessa attività può essere classificata contemporaneamente come fine o come mezzo. Questa "scoperta" ha un chiaro valore nell'analisi dei processi decisionali, in particolare quando sono attivi comitati tecnici o "tecnocrazie", come nel caso della gestione dell'emergenza per la pandemia Covid-19 in Italia. Il comitato tecnico che ha sostenuto il governo italiano ha preso decisioni non meramente strumentali ma "finalizzate", quindi come tali di valore politico e scelte politiche
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In: Italian Political Science Review: Rivista italiana di scienza politica, Band 37, Heft 3, S. 435-458
ISSN: 0048-8402
In: Il politico: rivista italiana di scienze politiche ; rivista quardrimestrale, Band 22, Heft 1, S. 3-26
ISSN: 0032-325X
Following the psychol'ts & econ'ts, pol'al sci'ts have focused their attention on studies of the decision-making process. Sci'fic methods, analyzing the phenomenon, & making it possible to predict the outcome, have been set forth by diff investigators. The results are far from being satisfactory. In effect, it is only possible to make predictions when a minimum of knowledge, freedom & coherence presides over human decisions. If we pass from the individual to the collective, which is that of pol'al decisions, we see that the decisions of several individuals are not only `concurrent' but 'cooperative', for they tend to arrive at a single decision for the entire group. It is interesting to compare the individual choice of a consumer & the individual choice of a voter (the vote of the majority being the normal group means of arriving at a decision). Certain authors, Black in particular, do not see any diff in principle between them. Others, like Buchanan, see fundamental diff's: the consumer knows the immediate result of his choice, not the voter; the first wishes to satisfy his tastes, the latter to realize his values: above all the latter can be forced to accept a result contrary to his choice. Pol'al decisions, made in uncertainty, are thus exposed to coercion. Tr. by Z. Dana from IPSA.
In this paper, I explore some implications of political neutrality both historically and theoretically. While the background of neutrality has to be found in Grotius's and Locke's theories, it is only in contemporary political philosophy that it becomes a coherent deontological principle.
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In: Rivista italiana di politiche pubbliche, Heft 3, S. 467-496
ISSN: 1722-1137