La libera circolazione dei "talenti" in Europa ; The free movement of "talents" in the European Union
Oggetto della ricerca è l'analisi del quadro normativo comunitario e interno relativo alla circolazione delle libere professioni, e, in particolare, al reciproco riconoscimento dei titoli accademici e professionali sia in generale, sia con particolare riguardo a talune categorie professionali: i medici e i docenti universitari. Nel primo capitolo, dopo aver analizzato l'istituto della libertà di circolazione delle attività professionali nell'economia del disegno comunitario originario, vengono ripercorse le tappe attraverso le quali si è giunti al mercato unico delle attività autonome, quale punto di arrivo, peraltro non definitivo, di un percorso al quale hanno contribuito sia l'attività legislativa che la giurisprudenza della Corte di Giustizia Europea. In particolare si analizza come il legislatore comunitario ha abbandonato il primo approccio c.d "settoriale", a favore di uno "generale" che prevede il reciproco riconoscimento dei titoli con potere di adattamento (o diritto di compensazione) da parte dello Stato ospite. La parte centrale del capitolo è incentrata sull'esame della direttiva 2005/36/CE con la quale si è inteso ampliare le ipotesi di esercizio della professione in virtù del titolo originario. La direttiva, che contiene il regime disciplinare attualmente vigente in tema di riconoscimento delle qualifiche professionali è stata recepita in Italia con il d.lgs. 9 novembre 2007, n. 206, al quale è dedicato l'ultimo paragrafo del capitolo. Nel secondo capitolo l'attenzione si sposta sulle professioni mediche, sulla considerazione che, in quest'ambito, il tema del riconoscimento dei titoli professionali riveste profili di particolare interesse, in quanto connesso con la tutela di un diritto fondamentale quale quello della salute. Il terzo capitolo è incentrato sul tema dell'internazionalizzazione dell'università e della mobilità dei docenti. Il sistema dell'alta formazione è un nodo strategico per l'integrazione sociale e culturale europea: infatti, le università svolgono un ruolo fondamentale nell'azione di promozione e garanzia della crescita e dell'arricchimento intellettuale della società. Nel primo paragrafo vengono sono descritti i principali interventi delle Istituzioni comunitarie che, sulla base dei suddetti presupposti, mirano alla promozione e al miglioramento della qualità e della competitività fino alla "modernizzazione" dei sistemi di istruzione superiore; viene, poi, esaminata l'azione del cd. Processo di Bologna, un progetto intergovernativo finalizzato alla costruzione del cd. Spazio europeo dell'istruzione superiore e della ricerca. Vengono, infine, trattate le questioni del riconoscimento dei titoli accademici per lo svolgimento di una professione non regolamentata o per la prosecuzione degli studi e ripercorsi i diversi programmi di mobilità europea rivolti ai docenti universitari. Al fine di rivedere i punti di criticità del sistema di riconoscimento, previsto dalla direttiva 2005/36/CE, è, attualmente, in corso un processo di revisione della stessa: il 19 dicembre 2011 è stata, infatti, pubblicata una proposta di modifica. La promozione della libera circolazione delle professioni è, infatti, considerato come uno strumento essenziale del potenziale di ripresa economica, dell'incremento occupazionale e della crescita sociale dell'Europa di oggi. ; The research focuses on the anlysis of the EU and the internal regulatory frameworks concerning free movement of liberal professions and, in particular, the mutual recognition of academic and professional qualifications both in general and with particular regard to certainf professional groups: doctors and university teachers. In the first chapter, after analyzing the institution of freedom of movement of professional activities within the original EU outline, the author thinks back to the steps through which the single market of the autonomous activities has been reached, as a point of arrival, however not definitive, of a path which both the legislative activity and the jurisprudence of the European Court of Justice have contributed to. In particular, the analysis shows how the Community legislator has abandoned the first approach, the so-called "sectoral" approach, in favour of a "general one" which envisages mutual recognition of qualifications with power of adjustment (or right of set off) by the host Government. The central part of the chapter focuses on the examination of Directive 2005/36/EC with which it was intended to broaden the assumptions of practice of profession under the original title. The Directive, which contains the regulatory regime currently in force in terms of recognition of professional qualifications has been implemented in Italy by Legislative Decree of 9 November 2007 n. 206, which the last paragraph of the chapter is dedicated to. The second chapter focuses on the medical professions, considering that in this context the issue of recognition of professional qualifications is of particular interest, as it is related to the protection of a fundamental right, namely the right to health. The third chapter focuses on internationalization and mobility of university teachers. The system of higher education is a strategic hub for the European social and cultural integration: in fact, the universities play a key role in the activities of promotion and guarantee of intellectual growth and enrichment of society. The first section describes the main steps of the Community institutions: on the basis of the above-mentioned assumptions, they aim at promoting and improving the quality and competitiveness in order to fulfill the "modernization" of higher education systems; furthermore, the so-called Bologna Process is examined: it is an intergovernmental project aimed at building the so-called European area of higher education and research. The issue of recognition of academic qualifications for carrying out unregulated professions or continue their studies is eventually dealt with, together with the various European mobility programs addressed to university teachers. The Directive 2005/36/EC is currently undergoing a review process in order to review the critical points of its recognition system: on 19 December 2011, in fact, a proposed amendment was published. The promotion of free movement of professionals is, in fact, regarded as an essential tool of the potential for economic recovery, increase employment and social growth of today's Europe. ; Dottorato di ricerca in Persona, impresa e lavoro: principi e tutele di diritto interno, internazionale, comunitario e comparato (XXIII ciclo)