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Prospettive filosofiche: alterità, gender theory e transumanesimo
In: Alterità e complessità 1
Redefining Gender Representation in Selected TV Commercials:A Multimodal Approach
In: Maǧallat al-baḥṯ al-ʿilmī fi 'l-ādāb$dmaǧallat muḥkamat rubʿ sanawīya$hǦāmiʿat ʿAin Šams, Kullīyat al-Banāt li-l-Ādāb wa-'l-ʿUlūm wa-'t-Tarbiya: Journal of scientific research in arts, Band 1, Heft 2, S. 1-23
ISSN: 2356-8321
Education and gender inequality: a worldwide analysis and the case of Italy
Despite considerable advances in gender equality in recent decades, gender discrimination remains pervasive in many dimensions of life world-wide. Tue nature and extent of the discrimination vary considerably across countries and regions. But the pattems are striking. In no region of the developing world are women equal to men in legal, social, and economie rights. Gender gaps are widespread in access to and control of resources, in economie opportunities, in power, and politica! voiee. Furthermore in a congrous number of countries, increasing trends have been recently recorded in female discrimination (Social Watch, 2003). Tue evidence presented shows that societies that discriminate by gender pay a high price in terms of their ability to develop and to reduce poverty. The gender gap in education is a case in point because investment in women 's education is an efficient economie choiee. lt has been estimated that a 1 per cent increase in f emale secondary schooling results in a 0.3 per cent increase in economie growth (UN, 2000a).
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Identità e differenza sessuale: il gender e la teologia : atti del convegno dell'Istituto di teologia dogmatica (Roma 7-8 marzo 2018)
In: Nuova biblioteca di scienze religiose 57
Gender models, alternative communities and women's utopianism: Margaret Cavendish, Aphra Behn and Mary Astell
In: Rizomatica 11
Uses of the past: Sharīʿa and gender in legal theory and practice in Palestine and Israel
In: Studies on Islamic cultural and intellectual history volume 2
Defending Land. Remarks on Gender and Environment in Latin America ; Alcune riflessioni su corpo, genere e ambiente in America latina
The environmental conflicts connected to the planetary expansion of extractivism seem to redraw a map of social conflict that is strongly linked to the control of natural resources and the concentration of the earth. Furthermore, the criminalization of social protests seems to be in its great majority the answer to the demands of environmental justice. The distruction of nature is a question that involves many social movements and on which feminist movements are confronting each other. What answers are being developed to these challenges? What are the instances and the voices that from the various feminist and female realities try to elaborate other vision around the extractivism? The essay try to accomplish an overview about these issues, especially about the connection about extractivism and gender. ; I conflitti ambientali connessi all'espansione planetaria dell'estrattivismo hanno ridisegnato una mappa della conflittualità sociale fortemente legata al controllo delle risorse naturali e alla concentrazione della terra. La criminalizzazione delle proteste sociali, le istanze di giustizia ambientale e il restringimento degli spazi democratici testimoniano la complessità di simili scenari. In America latina i conflitti ambientali sono parte di una escalation generale della violenza. Quali risposte vengono elaborate di fronte a tali sfide? In particolare, quali sono le istanze e le voci che dalle varie realtà femminili e femministe provano ad elaborare visioni altre intorno al tema dell' estrattivismo? Il presente saggio ha come obiettivo quello di fornire una sintesi delle principali linee di riflessione su questi temi, presentando alcuni casi specifici ritenuti emblematici e provando a ragionare su come si articola oggi in America latina il nesso estrattivismo-genere.
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Prospettive di parità nella formazione e nel mercato del lavoro: Strumenti e ricerche
In: Temi dello sviluppo locale - Open Access
This volume aims to provide an overview of equal opportunities, particularly in the areas of higher and university education and the labor market. It is composed of different contributions and the result of an interdisciplinary reflection gained during the drafting of the Gender Report of the "Gabriele d'Annunzio" University (Chieti-Pescara, Italy). The text is proposed as a useful tool for training in this sector and as a sociological reflection on culture and the processes of construction of gender stereotypes.
Donne e Scienza all'Università di Padova
In questo intervento verranno illustrati alcuni risultati del Bilancio di genere 2016 dell'Università di Padova. Il documento è stato elaborato da un Comitato Rettorale guidato dalla Prorettrice alle Relazioni Culturali, Sociali e di Genere attraverso un lavoro lungo, complesso e lungimirante di raccolta dati. Esso descrive, analizza e valuta le scelte politiche e gli impegni finanziari della istituzione UNIPD dal punto di vista di genere, mettendo in luce alcune importanti criticità relative alla parita' di genere.
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Che 'genere' di politica? Emozioni politiche per nuove prassi e posture esistenziali
L'intrinseca connotazione di genere del repertorio linguistico utilizzato dagli educatori (genitori, caregivers, professionisti della cura, insegnanti e altri adulti) che popolano il mondo infantile rivela alcune precise modalità nell'interpretare i ruoli e le relazioni tra i sessi. Mostrando come siano gli adulti stessi a riprodurre nei bambini le proprie rappresentazioni e aspettative (esplicite o implicite), attraverso stili relazionali e pratiche di cura differenti, a seconda che siano rivolte ai bambini, oppure alle bambine. Si spiega così la sostanziale adesione degli adulti, anche quando sono educatori/trici, professionisti della cura, a rappresentazioni di genere stereotipate ed essenzialiste che tendono a naturalizzare le differenze fra maschi e femmine: ricalcando i modelli educativi tradizionali, anziché decostruirli, innovarli e superarli (Gallerani, 2013). In tal senso, disfare il genere (Butler, 2004) e de-costruire in famiglia, nei luoghi dell'educazione e nella società un lessico e un immaginario ambiguo e stereotipato (intriso di modelli di genere e rappresentazioni che reiterano l'asimmetria fra i sessi) rappresenta una straordinaria sfida pedagogica. E delinea, nondimeno, uno spazio democratico di crescita reciproca tra le generazioni nella prospettiva di un 'abitare etico' caratterizzato dalla 'prossemicità' (Gallerani, 2015). -La bella Recensione di Franco Cambi al volume (di seguito allegata), cita e sottolinea -con un esplicito riferimento- l'originalità del concetto di ''abitare etico' elaborato da M.Gallerani (in altre monografie e in questo specifico contributo in collettanea). -L'ipotesi dell'intero volume, come sottolinea Massimo Baldacci, è che indagando i confini e i rapporti tra la pedagogia e gli altri saperi sia possibile lavorare indirettamente sulla natura e l'identità della pedagogia stessa. A questo scopo, la struttura del volume vede un'articolazione in tre parti, ciascuna delle quali è intitolata al rapporto-confine con una data area di saperi e/o pratiche. La prima parte è dedica tata al rapporto tra pedagogia e filosofia. Si tratta del confine lungo il quale si è storicamente giocata la costituzione stessa della pedagogia come sapere autonomo. Infatti, la pedagogia è nata come regione filosofica, e ha conquistato faticosamente l'indipendenza da questa madre-patria nel corso della propria storia. La seconda parte è intitolata al rapporto tra pedagogia e scienze umane. Un confine, questo, che ha acquisito pregnanza nella seconda metà del Novecento, quando il modello puramente filosofico della pedagogia è entrato in crisi, e si è posta con forza l'esigenza di uno studio scientifico dell'educazione. La terza parte, infine, è dedicata al rapporto tra pedagogia e politica. Su questo confine si gioca non tanto la questione dell'indipendenza teorica della pedagogia, quanto quella della sua autonomia pratica. Infatti, spesso, la politica non si limita ad assicurare le condizioni necessarie all'educazione, ma pretende di indicarne le direzioni e i traguardi.
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Contaminazioni ambientali, alterità ecologiche, corpi ribelli. Note antropologiche
Starting from the critic perspective of medical anthropology with reference to the problem of the environmental contamination the author reflects on the human body as a vulnerable junction of the interchange of culture and nature, a physical place of processes of social and material embodiment, and as the fulcrum of a complex interweaving of geopolitical forces and injustices. The impact of pollutants is expressed through the dynamics of transformation of human bodies into toxic bodies, ecological alterities characterized by social vulnerabilities and inequalities, and so living texts which can tell stories of contamination, disease, and oppression. Female rebelling bodies burst onto the public scene, trying, by their knowledge and practices, to realign ecology and economy. Finally it is highlighted how the relationship between environmental contamination, protection of territories and the right to health is inscribed in conflicting fields of forces where a new biological citizenship is played and fertile spaces can be open for a political ecology to which medical anthropology can obviously offer a rich contribution.
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Rappresentazioni di genere in politica. Il Ministro e la Ministra. Tra valutazione di efficacia, stereotipi di genere, prescrizioni di ruolo e sessismo linguistico. Primi risultati di un'indagine empirica
The research has investigated the role of sexist language, gender stereotypes, and roles prescriptions in the political sphere. It was framed in the tradition of social representations. We have studied the impact of specific linguistic categories – relative both to masculine or feminine declination for a Minister's political office, and to the use of references to stereotypical or counterstereotypical behaviours - on 1) the evaluation of political effectiveness, 2) the associations to the stimulus-words Man/Woman Minister, and 3) the ambivalent sexism towards women (ASI of Glick and Fisk, 1996) and men (AMI, Glick and Fisk, 1999). Participants were 830 genderbalanced Italian citizens (55.3% women) recruited in 2016 on a voluntary basis. The ANOVA model showed that the man minister was judged to be more effective in counter-stereotypical than in stereotypical behaviour; the woman minister was rated as more effective in stereotypical behaviour compared to the man in the same condition The associations presented a more stereotypical orientation, with a negative valence for the man minister than the woman minister.
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