The Institutional Arrangements for Water Management in the 19th and 20th Centuries
In: Il politico: rivista italiana di scienze politiche ; rivista quardrimestrale, Band 70, Heft 2, S. 376-377
ISSN: 0032-325X
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In: Il politico: rivista italiana di scienze politiche ; rivista quardrimestrale, Band 70, Heft 2, S. 376-377
ISSN: 0032-325X
none ; Il tema della gestione del servizio idrico nel nostro Paese è stato al centro di un'aspra querelle sin dall'inizio del secolo scorso, quando la legge n. 103/1903 "pose un freno alla tendenza in atto da parte dei Comuni italiani a concedere gli acquedotti, nonché l'esercizio dei relativi servizi ad imprenditori privati" poiché le casse comunali non permettevano quegli ingenti investimenti che l'erogazione dei servizi pubblici richiedeva soprattutto nei nascenti grandi centri urbani. Un tema delicato in un momento di caotica transizione da un modello di gestione all'altro . La Corte costituzionale, chiamata a pronunciarsi in materia di gestione del servizio idrico ha affermato che la disciplina di applicazione in caso di vittoria del si ai due referendum ammessi sarebbe dovuta essere individuata nel diritto comunitario vigente. A seguito dell'esito referendario uno scenario plausibile è anche quello di un progressivo ritorno alla gestione diretta del servizio idrico, dal momento che la normativa consente agli enti locali di decidere se produrre in proprio i servizi pubblici essenziali, come l'acqua, o se ricorrere, viceversa, al mercato . Lo Stato regolatore è chiamato ad intervenire in maniera più stringente che nel recente passato dalla volontà popolare . L'affidamento della gestione del servizio idrico integrato è divenuto il nucleo problematico attorno al quale da almeno oltre due decenni si scontrano i sostenitori della liberalizzazione e coloro i quali, viceversa, invocano un ritorno interventista nel mercato ad opera dei pubblici poteri . Il legislatore ha manifestato, progressivamente, un evidente favor verso il modello privato di gestione del servizio idrico; soltanto la società per azioni, al contrario dell'istituzione pubblica, sarebbe stata in grado di garantire un servizio di rilevanza economica qual'è il servizio idrico. La liberalizzazione, secondo questa impostazione, razionalizzerebbe la gestione delle risorse che sembrano ridursi drasticamente anno dopo anno soprattutto a causa ...
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Quanto può cambiare un territorio nel tempo, conteso nell'eterna lotta tra le acque, naturali dominatrici e modellatrici della superficie terrestre dal momento del loro contatto con essa, e l'uomo che a queste contende il diritto di gestire i luoghi a lui opportuni? Quelli che sono stati e spesso ancora sono i luoghi delle acque vengono ricordati dalle serie di carte storiche tracciate prima da pazienti agrimensori, poi dai militari ed ora, nelle carte recenti, da tecnici specializzati; il confronto della documentazione disponibile racconta quale sia il grado di variabilità ambientale in questo confronto mai finito, in cui a Volte vince la natura, a volte l'uomo, ma sempre qualcosa si trasforma. Le mutazioni del paesaggio in riferimento alla trasformazione del sistema delle acque possono essere anche di enorme importanza – l'uomo, si sa, è molto industrioso – e della forma più antica del territorio forse nemmeno le carte ci possono dir nulla: troppo recenti sono per recare memoria di un lontano passato. A meno che, anche sulle carte più recenti, non resti «scritto tra le righe » quella che era la struttura dell'acqua, mai disegnata: allora, tra i tanti segni riportati sulla carta, si potranno analizzare quelli che raccontano la forma dell'acqua nel tempo antico: questi segni sono i toponimi. Infine, anche se l'acqua non c'è più, resta a volte la sua impronta, tanto evidente quanto ignorata nella sua genesi; impronta direttamente leggibile o desumibile «per scarto», laddove la contesa tra acqua e uomo non ha lasciato né vinti né vincitori, in una contesa durata più di un millennio. ; How much can land change over time, caught in the eternal struggle between water, natural dominator and modeller of the earth's surface from the moment of its contact with the latter, and man, who claims the right to control the places most convenient for him? What were, and often still are, places of water are immortalized in a series of historical maps traced first by patient surveyors, then by the military and now, more recently by specialised technicians, a comparison of the available documentation reveals to what degree the environment can change in this never-ending contest, in which sometimes nature wins and sometimes man, but something is always transformed. The changes in the landscape deriving from the transformation of the water system may also be of enormous importance – man, as we all know, is very industrious – and not even maps can tell us much about the ancient conformation of land: they are too recent to bear evidence of a remote past. Unless even in more recent maps the former never depicted structure of water may be read between the lines; in such a case, among the numerous clues shown on the map we can analyze those that recount the form of water in ancient times: these clues are the toponyms.
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In: Impresa economia comunicazione 35
Cover -- Occhiello -- Contents -- Preface -- Ouverture de 'Corporate Governance Communication' -- Managerial corporate governance communication -- Bibliography -- Ouverture de' communication and global markets' -- Corporate communicationand global markets -- Management Consulting, Global Markets and Corporate Networking -- Ouverture de 'market-driven managementand global markets - 1' -- Market-Driven management,competitive space and global networks -- Ouverture de'Market-Driven Managementand Global Markets - 2' -- Ouverture de'Market-Driven Management andCompetitive Customer Value - 1' -- Market-Driven Management,Competitive Customer Valueand Global Networks -- Ouverture de'Intangible Assets & -- Global Competition' -- Intangibles, Global Networks & -- Corporate Social Responsibility -- Global Networks, Knowledge Management andWorld Cities -- Ouverture de 'Global Cities and KnowledgeManagement - 2' -- Ouverture de 'Innovation Managementin Global Markets - 1' -- Innovation and Imitation:Corporate Strategies for Global Competition -- Ouverture de 'Innovation Management inGlobal Markets - 2' -- Ouverture de 'Global Networksand Local Development-1' -- Innovation and Imitation for GlobalCompetitive Strategies.The Corporation Development Models of US,Japan, Korea, and Taiwan -- Ouverture de 'Global Networksand Local Development-2' -- Ouverture de 'Global Networks andSustainable Development - 1' -- Global Capitalism and Sustainable Growth.From Global Products to Network Globalisation -- Global Networks, Outside-In Capabilitiesand Smart Innovation -- Product Design Managementand Global Competition -- Global Tourism Management.Mass, Experience and Sensations Tourism -- Global Tourism and Terrorism.Safety and Security Management -- Planned Obsolescence, Total Quality,Zero Defects and Global Competition.
In questo lavoro si è voluto analizzare il tema della gestione in Italia del Servizio Idrico Integrato (SII) ed in particolare, l'impatto che gli elementi di governance possono esercitare sui risultati raggiunti dalle aziende cui è stata affidata la gestione del SII. La Governance è uno dei macroindicatori di valutazione delle performance aziendali, ma nello specifico, ci siamo focalizzati su un elemento di governance: il Consiglio di amministrazione (Cda). La scelta del settore, prima ancora dell'argomento, nasce dall'interesse ad approfondire il tema della risorsa idrica, che rappresenta l'elemento vitale di ogni società, la cui gestione efficiente è una delle attuali sfide europee. Di fondamentale importanza è stata la mia partecipazione al seminario internazionale promosso dall'Università di Pisa sul tema delle Water Resources Management, che si pone l'obiettivo di diffondere la conoscenza dei principali e innovativi aspetti della gestione delle aziende idriche (water utilities), promuovendo l'innovazione all'interno del settore idrico. L'evoluzione della dottrina e delle prassi mette in luce i limiti delle misure di performance espresse sotto forma monetaria, evidenziando la necessità di migliorare la completezza e la selettività delle informazioni, di focalizzarsi più sulle cause dei fenomeni piuttosto che sugli effetti. La governance non può in questo caso essere sottovalutata. Il consiglio di amministrazione è stato un organo da sempre molto investigato dagli studiosi, dal punto di vista della numerosità, dimensione, struttura, composizione, influenza politica sulla gestione; ma analizzandone gli effetti che tali elementi hanno sulle variabili di performance aziendali, i risultati cui si è giunti non sono stati sempre concordanti. Una relazione tra governance ed impresa è innegabile; bisogna però ben guardarsi dal considerare, come esclusiva responsabilità delle variabili interne di governance, il conseguimento di un determinato risultato aziendale. L'attenzione a migliorare gli aspetti di governance delle aziende a partecipazione pubblica, cui appartengono la stragrande maggioranza delle water utilities, è stata sempre minore rispetto al settore privato. Abbiamo quindi attenzionato nel corso della tesi, gli interventi normativi che soprattutto negli ultimi anni hanno riguardato le aziende ad evidenza pubblica: il D.Lgs n.175/2016 emanato in attuazione della Legge 124/2015 (la c.d. "Legge delega Madia" di riforma della PA) e a livello comunitario invece le Linee guida dell'OCSE. Nel condurre questa analisi, si è deciso di analizzare dieci gestori idrici italiani, che servono circa il 22 % della popolazione nazionale, dislocati tra Nord, Centro e Sud Italia. Abbiamo considerato sia gestioni pubbliche che gestioni miste, ossia partenariati pubblico privati, e ne abbiamo osservato i Cda in un periodo di 5 anni dal 2011 al 2015. Gli aspetti di governance considerati hanno riguardato fondamentalmente il tipo di proprietà (pubblica o mista), la dimensione del Cda, la presenza di donne, l'esistenza di amministratori connessi politicamente, la percentuale di laureati e l'età media dei consigli. Le variabili "dipendenti" che si è deciso di utilizzare nel lavoro sono invece le seguenti: investimenti, costo del denaro a prestito, canoni pagati agli Enti locali, numero di dipendenti, che sono misure meno arbitrarie rispetto a quelle presenti in altri studi (ad esempio ROE, ROI, ROA, Profitti). Le informazioni che abbiamo raccolto sono state inserite all'interno di un database e rielaborate per poter mostrare eventuali evidenze interessanti in merito alla presenza di connessioni causali tra le variabili di governance e le variabili di risultato impiegate. Questo lavoro permette di arrivare a riflessioni e conclusioni opinabili di cui ovviamente non può aversi assoluta certezza, e che non sono generalizzabili poiché i dieci gestori idrici non sono rappresentativi della complessa e variegata realtà aziendale. Si offrono ad ogni modo importanti spunti per una più approfondita ricerca sulle relazioni di causalità oggetto dell'analisi.
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This thesis deal with the design, implementation and testing of a Server application, which is in charge to receive, store and present a certain number of data flows, measured by a network of water radioactivity monitoring nodes, with the aim to control the quality of the tap water with respect to the radioactivity content, in order to verify whether the distributed water is far from the limits set by the EU legislation.
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FREEWAT is an HORIZON 2020 project financed by the EU Commission under the call WATER INNOVATION: BOOSTING ITS VALUE FOR EUROPE. FREEWAT main result is an open source and public domain GIS-integrated modeling environment for the simulation of groundwater quantity and quality, with an integrated water management and planning module. FREEWAT aims at promoting water resource management by simplifying the application of the Water Framework Directive and other EU water-related Directives. To this scope, the FREEWAT platform results from the integration in the QGIS Desktop of spatially distributed and physically-based codes (mostly belonging to the USGS MODFLOW family), which allow to get a deep insight in groundwater dynamics, taking into account the space and time variability of stresses which control the hydrological cycle. This is attempted in a unique GIS environment, where large spatial datasets can be managed and visualized. In this paper, a review of the tools/modules integrated in FREEWAT for data pre-processing and model implementation is provided. FREEWAT applicability was demonstrated through running 14 case studies, in the general framework of an innovative participatory approach, which consists in involving technical staff and relevant stakeholders (in primis policy and decision makers) during modeling activities, thus creating a common environment to enhance science and evidence-based decision making in water resource management.
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FREEWAT is an HORIZON 2020 project financed by the EU Commission under the call WATER INNOVATION: BOOSTING ITS VALUE FOR EUROPE. FREEWAT main result is an open source and public domain GIS-integrated modeling environment for the simulation of groundwater quantity and quality, with an integrated water management and planning module. FREEWAT aims at promoting water resource management by simplifying the application of the Water Framework Directive and other EU water-related Directives. To this scope, the FREEWAT platform results from the integration in the QGIS Desktop of spatially distributed and physically-based codes (mostly belonging to the USGS MODFLOW family), which allow to get a deep insight in groundwater dynamics, taking into account the space and time variability of stresses which control the hydrological cycle. This is attempted in a unique GIS environment, where large spatial datasets can be managed and visualized. In this paper, a review of the tools/modules integrated in FREEWAT for data pre-processing and model implementation is provided. FREEWAT applicability was demonstrated through running 14 case studies, in the general framework of an innovative participatory approach, which consists in involving technical staff and relevant stakeholders (in primis policy and decision makers) during modeling activities, thus creating a common environment to enhance science and evidence-based decision making in water resource management.
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H20 è la formula chimica che tutti conoscono. L'acqua, infatti, non è solo la sostanza più diffusa sulla terra, ma è anche la condizione necessaria per la vita. La disponibilità e l'accessibilità di acqua pulita è essenziale per la salute delle comunità, è fondamentale per gli ecosistemi e indispensabile per la prosperità economica. La quantità di acqua dolce sulla Terra è limitata e non equamente distribuita. La scarsità idrica non è più un problema limitato alle regioni più povere del Pianeta: l'acqua è oggi un problema globale che coinvolge sempre più aree del mondo. Ed è proprio grazie al binomio importanza - scarsità che l'acqua è stata soprannominata l'oro blu del XXI secolo, secolo in cui sarà l'acqua a rendere più precari gli equilibri mondiali come, in passato, lo è stato il petrolio. Nella prima parte di questo elaborato l'acqua e i problemi ad essa connessa faranno da protagonisti. Nel capitolo 1 inquadreremo dapprima il problema idrico e parleremo della scarsità di questa importantissima risorsa e dei suoi innumerevoli utilizzi. Nel capitolo 2 presenteremo la Water Footprint o impronta idrica, un indicatore appositamente ideato per quantificare l'uso di acqua di un prodotto, un processo, un individuo, un organizzazione o una nazione. Questo indicatore apre la strada alla focalizzazione sui prodotti dell'industria agroalimentare, il comparto industriale su cui concentreremo la nostra attenzione. Nel capitolo 3 esamineremo l'utilizzo dell'acqua nelle industrie, con particolare attenzione ai temi del riciclo e riuso della risorsa idrica. Nel capitolo 4 analizzeremo alcune esperienze di aziende agroalimentari che hanno intrapreso un percorso di tutela e risparmio della risorsa idrica. Nella seconda parte dell'elaborato inquadreremo il tema della salvaguardia della risorsa idrica in un quadro più generale di tutela ambientale. Nel capitolo 5 presenteremo i temi di green economy, sostenibilità ambientale e ecologia industriale dando rilievo alla dimensione ambientale, economica e sociale. Nel capitolo 6, infine, analizzeremo gli strumenti che le aziende hanno a disposizione per calcolare, certificare e comunicare la loro politica di sostenibilità ambientale.
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In: Atti dei convegni lincei 324
On the grounds of crucial theoretical frameworks (provided by Christian Enzensberger, Francesco Orlando, Sigmund Freud, Mary Douglas and others) and by referring to a wide range of literary and artistic examples (Saint Francis, Dario Fo, Tommaso Stigliani, Pina Bausch, Tadeusz Kantor, Simone Cristicchi, Dante, the Comedy of Art, Alfred Jarry, Victor Hugo, Pasolini, Duchamp, Piero Manzoni, Thomas Mann, Sandro Penna and many others), the author argues that all great art is excrementitious and at the same time political: it articulates a satire of the ugliness of the world, a free song coming de profundis, from the bowels, from suffering, loneliness, bewilderment, fear and dizziness: from that state that Dante and Kantor would equate to finding ourselves "between eternity and garbage". Accordingly, the final part of this essay is devoted to the significance of shit in the prison memoirs of the Polish writer Aleksander Wat, where the act and the place of defecation cause a painful and at the same time liberating "return of the repressed", from the sexual, the sentimental and the political point of view. Art and literature have long rediscovered and re-established their own royalty, sacredness and truth by having to acknowledge the need of passing through the rubble, waste and shit of history – a need that has become stronger after Auschwitz and Kolyma.
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