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von Leon Löwentraut

320 Seiten, 220 Abbildungen, 29 × 37 cm, Samteinband.

ISBN 978-3-96171-423-0

teNeues Verlag, Augsburg 2022

EUR 125,00

Correspondence of Col. José M. González, Capt. José A. Garza, Major Santiago Salinas, Major Ignacio Salinas, Mr. José Camacho, Mr. Manuel M. González, Mr. Samuel Cantú, Mr. Juan Pablo Rodríguez, Mr. José María Charles, and Mr. Antonio L. Esparza, Congressional Representatives of Nuevo León; Col. Antonio López, Col. Juan C. Zertuche, and Gen. Alvaro Obregón, concerning endorsements and support of Gen. Obregón. Certification from the President and First Secretary of the Polling Station at the 4th Ditrict of Nuevo León. / Correspondencia entre el Corl. José M. González, Cap. José A. Garza, Mayor Santiago Salinas, Mayor Ignacio Salinas, Srs. José Camacho, Manuel M. González, Samuel Cantú, Juan Pablo Rodríguez, José María Charles y Antonio L. Esparza, Diputados al Congreso de Nuevo León; Corls. Antonio López y Juan C. Zertuche y el Gral. Alvaro Obregón, relativa a adhesiones y apoyo al Gral. Obregón. Certificación del Presidente y Primer Secretario de la Junta Computadora por el 4º Distrito Electoral de Nuevo León.

After a Zelig-like four decades in Washington -- from Congress to the White House, from Langley to the Pentagon -- Leon Panetta is finally back in California, on his beloved walnut farm. When he was sworn in as CIA director in 2009, few would have guessed he'd be the man to track down Osama bin Laden. Pres Obama is dealing with a Congress -- and particularly a House of Representatives -- that is probably the most difficult he's seen in 50 years of public service. There is a crisis with regards to public service. Most of what has been developed over the last 10 years in terms of intelligence capability has not been done in backrooms. It's been done by Congress, which has basically endorsed these systems. Adapted from the source document.

International audience ; Leone Ginzburg La figura di Leone Ginzburg si presta particolarmente al tentativo di studiare la storia e il pensiero dell'antifascismo italiano come esperienza giuridico-costituente. Il testo da cui partire è l'articolo " Il concetto di autonomia nel programma di G.L." da lui scritto insieme a Carlo Levi e pubblicato sul n.4 dei "Quaderni di Giustizia e Libertà" nel settembre del 1932 (vedi Testo 1). Le istituzioni di uno Stato sono sempre il risultato di una lotta politica, la quale, ad un certo punto, è destinata a raggiungere un suo equilibrio. Le istituzioni, pero', devono sempre contenere la possibilità di una trasformazione interna. Cosa significava fondare un nuovo Stato sul principio dell'autonomia? In un paese storicamente incapace di "autogoverno" le autonomie erano lo strumento necessario per formare un "costume" e per affrontare il paradosso fondamentale della democrazia:: il fatto, cioè, di essere quel sistema in cui il rispetto delle proprie regole puo' complicare l'attuazione piena delle proprie promesse e il rispetto delle proprie premesse. Per Ginzburg, l'azione politica necessitava di un "surplus" etico e di un forte senso di responsabilità, intesa non come espressione di una identità chiusa ma come risultato di un metodo di azione. Come poteva, dunque, realizzarsi un processo costituente durante la concreta lotta antifascista? Attraverso l'impegno a ridurre-se non a superare del tutto-lo scarto tra teoria e prassi, tra ideologia e movimento. Il presente doveva contenere il futuro: le forme organizzative dell'organizzazione clandestina-in questo caso Giustizia e Libertà-dovevano anticipare quelle che avrebbero regolato la libertà di associazione una volta sconfitto il fascismo; il modo in cui si organizzava il lavoro della stampa clandestina doveva lasciare presagire la futura organizzazione della libertà di stampa, anche se Ginzburg aveva piena

International audience ; Leone Ginzburg La figura di Leone Ginzburg si presta particolarmente al tentativo di studiare la storia e il pensiero dell'antifascismo italiano come esperienza giuridico-costituente. Il testo da cui partire è l'articolo " Il concetto di autonomia nel programma di G.L." da lui scritto insieme a Carlo Levi e pubblicato sul n.4 dei "Quaderni di Giustizia e Libertà" nel settembre del 1932 (vedi Testo 1). Le istituzioni di uno Stato sono sempre il risultato di una lotta politica, la quale, ad un certo punto, è destinata a raggiungere un suo equilibrio. Le istituzioni, pero', devono sempre contenere la possibilità di una trasformazione interna. Cosa significava fondare un nuovo Stato sul principio dell'autonomia? In un paese storicamente incapace di "autogoverno" le autonomie erano lo strumento necessario per formare un "costume" e per affrontare il paradosso fondamentale della democrazia:: il fatto, cioè, di essere quel sistema in cui il rispetto delle proprie regole puo' complicare l'attuazione piena delle proprie promesse e il rispetto delle proprie premesse. Per Ginzburg, l'azione politica necessitava di un "surplus" etico e di un forte senso di responsabilità, intesa non come espressione di una identità chiusa ma come risultato di un metodo di azione. Come poteva, dunque, realizzarsi un processo costituente durante la concreta lotta antifascista? Attraverso l'impegno a ridurre-se non a superare del tutto-lo scarto tra teoria e prassi, tra ideologia e movimento. Il presente doveva contenere il futuro: le forme organizzative dell'organizzazione clandestina-in questo caso Giustizia e Libertà-dovevano anticipare quelle che avrebbero regolato la libertà di associazione una volta sconfitto il fascismo; il modo in cui si organizzava il lavoro della stampa clandestina doveva lasciare presagire la futura organizzazione della libertà di stampa, anche se Ginzburg aveva piena

Letter to Mr. León Aillaud from Gen. Alvaro Obregón informing that he will be visited by Rafael Zubarán Capmany and José Inés Novelo, B.As. in Veracruz to fine-tune details of the campaign. Acknowledgement reply / Carta al Sr. León Aillaud del Gral. Alvaro Obregón, informando que lo visitarán en Veracruz los licenciados Rafael Zubarán Capmany y José Inés Novelo para afinar detalles de la campaña. Respuesta de enterado.

International audience ; La figura di Leone Ginzburg si presta particolarmente al tentativo di studiare la storia e il pensiero dell'antifascismo italiano come esperienza giuridico-costituente. Il testo da cui partire è l'articolo " Il concetto di autonomia nel programma di G.L." da lui scritto insieme a Carlo Levi e pubblicato sul n.4 dei "Quaderni di Giustizia e Libertà" nel settembre del 1932 (vedi Testo 1). Le istituzioni di uno Stato sono sempre il risultato di una lotta politica, la quale, ad un certo punto, è destinata a raggiungere un suo equilibrio. Le istituzioni, pero', devono sempre contenere la possibilità di una trasformazione interna. Cosa significava fondare un nuovo Stato sul principio dell'autonomia? In un paese storicamente incapace di "autogoverno" le autonomie erano lo strumento necessario per formare un "costume" e per affrontare il paradosso fondamentale della democrazia:: il fatto, cioè, di essere quel sistema in cui il rispetto delle proprie regole puo' complicare l'attuazione piena delle proprie promesse e il rispetto delle proprie premesse. Per Ginzburg, l'azione politica necessitava di un "surplus" etico e di un forte senso di responsabilità, intesa non come espressione di una identità chiusa ma come risultato di un metodo di azione. Come poteva, dunque, realizzarsi un processo costituente durante la concreta lotta antifascista? Attraverso l'impegno a ridurre-se non a superare del tutto-lo scarto tra teoria e prassi, tra ideologia e movimento. Il presente doveva contenere il futuro: le forme organizzative dell'organizzazione clandestina-in questo caso Giustizia e Libertà-dovevano anticipare quelle che avrebbero regolato la libertà di associazione una volta sconfitto il fascismo; il modo

International audience ; La figura di Leone Ginzburg si presta particolarmente al tentativo di studiare la storia e il pensiero dell'antifascismo italiano come esperienza giuridico-costituente. Il testo da cui partire è l'articolo " Il concetto di autonomia nel programma di G.L." da lui scritto insieme a Carlo Levi e pubblicato sul n.4 dei "Quaderni di Giustizia e Libertà" nel settembre del 1932 (vedi Testo 1). Le istituzioni di uno Stato sono sempre il risultato di una lotta politica, la quale, ad un certo punto, è destinata a raggiungere un suo equilibrio. Le istituzioni, pero', devono sempre contenere la possibilità di una trasformazione interna. Cosa significava fondare un nuovo Stato sul principio dell'autonomia? In un paese storicamente incapace di "autogoverno" le autonomie erano lo strumento necessario per formare un "costume" e per affrontare il paradosso fondamentale della democrazia:: il fatto, cioè, di essere quel sistema in cui il rispetto delle proprie regole puo' complicare l'attuazione piena delle proprie promesse e il rispetto delle proprie premesse. Per Ginzburg, l'azione politica necessitava di un "surplus" etico e di un forte senso di responsabilità, intesa non come espressione di una identità chiusa ma come risultato di un metodo di azione. Come poteva, dunque, realizzarsi un processo costituente durante la concreta lotta antifascista? Attraverso l'impegno a ridurre-se non a superare del tutto-lo scarto tra teoria e prassi, tra ideologia e movimento. Il presente doveva contenere il futuro: le forme organizzative dell'organizzazione clandestina-in questo caso Giustizia e Libertà-dovevano anticipare quelle che avrebbero regolato la libertà di associazione una volta sconfitto il fascismo; il modo

Letter from Mr. Carlos León to President Alvaro Obregón, informing him of the former's move to the city of Colón, Panamá, as it is the most strategic place to get into contact with the Chief of the Armies of the Revolution, Gen. Emilio Arévalo Cedeño and with the other chiefs of the movement. He is awaiting news from Gen. Emilio Arévalo Cedeño on behalf of his representative in Bogotá, Colombia, Gen. Luis M. Flores. Additionally, he indicates that the resources the President provided him have been used in the mobilizations of the Center, East and West. He requests assistance to continue fighting against the tyrant and asks about the President's agreement with Vicente Betancourt, B.A. / Carta del Sr. Carlos León al Presidente Alvaro Obregón, informando de su traslado a la ciudad de Colón, Panamá, por ser el lugar más estratégico para ponerse en contacto con el Jefe de los Ejércitos de la Revolución, Gral. Emilio Arévalo Cedeño y con los demás jefes del movimiento. Espera noticias del Gral. Emilio Arévalo Cedeño a través de su representante en Bogotá, Colombia, Gral. Luis M. Flores. También le informa que los recursos que le suministró los han utilizado en las movilizaciones del Centro, Oriente y Occidente; le pide ayuda para seguir luchando contra el tirano y pregunta a qué acuerdo llegó con el Lic. Vicente Betancourt.