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A multi-variable multi-objective methodology applied to energy conversion systems
World climate change and global warming increase are two urgent and strategic issues that national and international governments have to face, and different scenarios aimed to estimate the world energy demand were realized by several research centers: each scenario distinguishes itself by energy policies over the years, and the desirable one requires many efforts to keep the temperature increase below 2°C above pre-industrial level. These efforts imply challenging targets on both primary and final energy employment, and this thesis is focused on two of them: improvement of renewable energy exploitation and reduction of final energy consumption, and energy conversion systems able to efficiently achieve these targets are cogenerated distributed plants, in particular the small scale. Nevertheless, in order to achieve significant primary energy saving, combined heat and power plants need to be designed with a substantial thermal power exploitation, as well as the design need reliable and congruent system models to evaluate the plant performances. The methodology carried out in this doctorate course was focused on the analysis of these topics and it was made by two main elements, an energy conversion system model, which describes the peculiar studied case, and a multi-variable multi-objective optimization algorithm, which depends on the specific application. In particular, two different applications of the methodology were realized, one aimed at designing the more efficient energy interaction between energy system and user and one aimed at validate thermodynamic models and experimental data congruence; the first application concerned combined heat and power plants based on internal combustion engine and gas turbine, while the second application was performed on micro gas turbines and pyro-gasification biomass plant. The methodology showed to be a potentially powerful tool about conversion energy systems analysis, due to the relevant primary energy saving related to designed cogenerated power plant and to the analysis of reliability performed on mathematical models of energy conversion systems.
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Rapporto annuale efficienza energetica 2012
open ; 0 ; Il Rapporto Annuale sull'Efficienza Energetica è stato curato dall'Unità Tecnica Efficienza Energetica dell'ENEA sulla base delle informazioni e dei dati disponibili al 31 dicembre 2013. ; Redazione: Ilaria Bertini, Walter Cariani, Antonio Disi, Laura Manduzio, Chiara Martini, Gabriella Messina. ; Il rapporto annuale sull'Efficienza Energetica relativo all'evoluzione intercorsa nel 2012 restituisce l'immagine di un Paese che ha recepito gli indirizzi definiti dall'Unione Europea, definendo efficaci strumenti per essere in linea con gli obiettivi del Piano d'azione nazionale per l'efficienza energetica 2011 e guardare con fiducia al traguardo di riduzione dei consumi energetici fissato per il 2020 dalla Strategia Energetica Nazionale. I risparmi energetici complessivi conseguiti al 2012 grazie agli interventi previsti dal Piano d'Azione ammontano a oltre 73.000 GWh/anno, quasi il 30% in più rispetto al 2011. La fotografia che emerge è quella di un'Italia che nel 2012 ha migliorato l'indice di efficienza energetica per l'intera economia di circa 1 punto percentuale rispetto all'anno precedente. I vari settori hanno contribuito in modo diverso al raggiungimento di questo risultato: negli ultimi anni, infatti, il residenziale e l'industria hanno mostrato significativi miglioramenti, mentre il settore trasporti ha avuto un andamento altalenante caratterizzato soltanto da una modesta variazione complessiva. Il Rapporto annuale ha consentito di aprire uno spazio di dialogo e di confronto con i principali stakeholders: un gruppo di lavoro composto da oltre 80 esperti chiamato a valutare l'evoluzione avvenuta in questi anni e a comprendere come andranno costruite le politiche energetiche del nostro futuro. Il Rapporto è articolato nei seguenti capitoli: Domanda di energia; Impieghi finali di energia; Intensità energetica; Ricerca applicata, tecnologie e strumenti a livello settoriale; Analisi del raggiungimento degli obiettivi indicativi nazionali di risparmio energetico, efficacia e efficienza degli ...
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Rapporto annuale efficienza energetica - RAEE 2015
open ; 3 ; Il Rapporto Annuale sull'Efficienza Energetica è stato curato dall'Unità Tecnica Efficienza Energetica dell'ENEA sulla base delle informazioni e dei dati disponibili al 30 aprile 2015. Supervisione: Roberto Moneta, Nino Di Franco e Ilaria Bertini; Coordinamento: Alessandro Federici; Redazione: Carlo Alberto Campiotti, Dario Chello, Antonio Disi, Gaetano Fasano, Laura Manduzio, Mauro Marani, Chiara Martini, Gabriella Messina. ; Il rapporto annuale sull'Efficienza si propone come un riferimento periodico di approfondimento e di analisi della situazione dell'efficienza energetica a livello nazionale, delle sue rilevanti attinenze con il contesto economico e nonché delle sue relazioni con lo sviluppo tecnologico. I risparmi energetici complessivi conseguiti al 2013 grazie alle politiche nazionali ammontano a oltre 7,55 mtep/anno. I settori che hanno maggiormente contribuito al conseguimento di tali risultati sono il residenziale e l'industria. Il pionierismo dei Titoli di Efficienza Energetica ci ha assicurato dal 2005 al 2013 quasi 5 Mtep/anno di risparmio in energia primaria e, dal 2007, oltre due milioni di contribuenti hanno investito più di 22 miliardi di euro nella riqualificazione energetica della propria abitazione all'insegna dell'efficienza. Il Rapporto ha ricevuto il contributo di numerosi esperti dei settori economici e del mondo accademico che hanno contribuito a creare un gruppo di lavoro capace di individuare le criticità che ostacolano diffusione capillare dell'efficienza energetica e di suggerire adeguate soluzioni. Il Rapporto è articolato nei seguenti capitoli: Contesto internazionale; Il contesto italiano e l'evoluzione normativa recente; Domanda e impieghi finali di energia ed intensità dell'energia; Ricerca applicata, tecnologie e strumenti a livello settoriale; Analisi del raggiungimento degli obiettivi indicativi nazionali di risparmio energetico; Il mercato e gli strumenti finanziari a disposizione; Informazione e formazione; Sostenibilità energetica e competitività del sistema ...
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Rapporto annuale efficienza energetica 2017
open ; 2 ; Il Rapporto è stato curato dall'Agenzia Nazionale per l'Efficienza Energetica dell'ENEA sulla base delle informazioni e dei dati disponibili al 1° giugno 2017. Supervisor: Roberto Moneta, Ilaria Bertini, Nino Di Franco. Project Leader: Alessandro Federici, Chiara Martini. Project Manager: Laura Manduzio, Giulia Iorio, Domenico Santino, Luciano Terrinoni, Pietro Falconi, Corinna Viola, Antonio Disi. Revisione testi: Maria Ludovica Bitonti. ; Il Rapporto annuale sull'efficienza energetica si propone come un riferimento periodico di monitoraggio, analisi e valutazione a supporto delle politiche adottate in questo settore. Dal Rapporto emerge come il nostro Paese sia fra i leader in Europa in questo campo con un livello d'intensità energetica di quasi il 17% inferiore della media UE, dato particolarmente positivo perché tanto più basso è il valore dell'intensità energetica tanto più è alta l'efficienza energetica del Paese. Il Rapporto evidenzia che l'Italia ha rispettato l'obiettivo definito per il 2016 dal Piano Nazionale di Efficienza Energetica 2011 e ha raggiunto il 41% dell'obiettivo di risparmio al 2020 fissato dal Piano Nazionale di Efficienza Energetica 2014: tra gli strumenti per promuovere l'efficienza si sono rivelati particolarmente efficaci i certificati bianchi e le detrazioni fiscali per le riqualificazioni energetiche, i cosiddetti ecobonus, utilizzati soprattutto per interventi di isolamento termico degli edifici, la sostituzione di serramenti e l'installazione di impianti di riscaldamento più efficienti. Il Rapporto è articolato nei seguenti capitoli: Il contesto normativo; Domanda, impieghi finali di energia e intensità di energia; Analisi del raggiungimento degli obiettivi nazionali; Il potenziale di risparmio nel settore edifici; Informazione e formazione e Gli strumenti finanziari per l'efficienza energetica. Completano il Rapporto le schede regionali, con le relative infografiche e un Executive Summary che sintetizza la grande mole di dati forniti nel Rapporto. ; open ; 10840/8905 ...
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Lingua: Compendium 1992 ; Multi-lingual
World Affairs Online
Cultural conception of multi-cultural education
In: Koncept (Kirov): Scientific and Methodological e-magazine
Russia presents specific mosaic, consisted from many peoples. They are different in size and in strength of inner connections, in economic and social characteristics, level of political organization, language and culture, spiritual features and national character. In such context the problem of multi-cultural education becomes very actual and complicated in terms of polyethnical Russian society.
Gli sguardi degli altri: filmare il paesaggio urbano come esperienza multi-culturale e multi-identitaria
In: Strumenti per la didattica e la ricerca 207
RAPPORTO ANNUALE INPS, vol XIX
"In Italia c'é bisogno di più politiche per conciliare lavoro e famiglia." Così inizia la nota specifica per il nostro paese che l'OCSe ha redatto nel suo report 2011 dal titolo "Doing better for families". nel 2011 l'Italia era ben al di sotto della media OCSe rispetto ai tre indicatori cruciali per determinare la qualità di vita di una fa- miglia: occupazione femminile, tasso di fertilità e tasso di povertà infantile. "Il di- lemma italiano", riporta la nota, sta nel fatto che per la famiglia e in particolare per le donne, é molto difficile conciliare lavoro e figli. Allo stesso tempo, tuttavia, un elevato tasso di occupazione dei genitori riduce il rischio di povertà e specialmente di povertà infantile. Il tasso di povertà infantile nel 2011 in Italia era circa 15% tuttavia il rischio di povertà era molto alto per i bambini che avevano entrambi i genitori disoccupati. nel 2011, l'88% dei bambini che avevano un solo genitore disoccupato erano poveri (la media OCSe era 62%). Analogamente, il 79% dei bambini che vi- vevano con due genitori disoccupati erano poveri; tale percentuale scende al 22% quando solo uno dei due genitori ha un lavoro (le medie OCSe sono, rispettiva- mente, 50% e 17%).
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