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703 Ergebnisse
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In: Università di Bologna, Dipartimento di discipline giuridiche dell'economia e dell'azienda
In: Nuova serie 25
In: Pubblicazioni del Dipartimento di giurisprudenza, Università degli studi di Sassari 13
In: Biblioteca della libertà, (on line), XLVII, n. 204, maggio-agosto 2012, pp. 1-18
SSRN
cover -- quartino di testa -- Indice -- LA "COSTITUZIONE FINANZIARIA". UN'INTRODUZIONE -- COSTITUZIONE FINANZIARIA EUROPEA E PAREGGIO DI BILANCIO -- IL PAREGGIO DI BILANCIO NELL'UNIONE MONETARIA EUROPEA -- L'EQUILIBRIO DI BILANCIO IN ITALIA, TRA STATO COSTITUZIONALE E INTEGRAZIONE EUROPEA -- BUDGETARY BALANCING AND PUBLIC DEBT IN GERMAN CONSTITUTIONAL LAW -- L'EQUILIBRIO PRESUPUESTARIO NELL'ESPERIENZA SPAGNOLA -- LA NOUVELLE GOUVERNANCE DE LA FINANCE PUBLIQUE EN FRANCE -- PERCHÉ È NECESSARIA UNA COSTITUZIONE FINANZIARIA IN EUROPA -- LE POLITICHE DI BILANCIO -- L'AMMINISTRAZIONE PER SERVIZI E IL PRINCIPIO DI SUSSIDIARIETÀ ORIZZONTALE NELLA GESTIONE DEL DIRITTO AL BENESSERE -- LE POLITICHE NAZIONALI DI BILANCIO NEGLI ANNI DELLA CRISI -- POLITICHE DI BILANCIO E AUTONOMIA FINANZIARIA REGIONALE -- GLI ENTI LOCALI TRA RIORDINO ISTITUZIONALE E VINCOLI FINANZIARI -- FUNZIONI FONDAMENTALI E FINANZA LOCALE PER LA TUTELA DEI DIRITTI -- LEALE COLLABORAZIONE E AUTONOMIE TERRITORIALI: LA PROSPETTIVA DEL "FALSO" FEDERALISMO FISCALE -- INDIRIZZO E CONTROLLI NELLE POLITICHE DI BILANCIO -- IL VOLTO AMBIGUODELLA BANCA CENTRALE EUROPEA -- LA CORTE DEI CONTI IN TRASFORMAZIONE: AUSILIARIETÀ E VINCOLI DI BILANCIO -- TRA POTERI CONSULTIVI E CONTROLLI: CORTE DEI CONTI E AUTONOMIE LOCALI -- LA GIUSTIZIABILITÀ DELL'EQUILIBRIO DI BILANCIO TRA MITO E REALTÀ -- CASE STUDIES -- LA SISTEMATICA DELLA COSTITUZIONEFINANZIARIA TEDESCAE I SUOI SVILUPPI GIURISPRUDENZIALI -- SINCERITÉ ET ÉQUILIBRE BUDGÉTAIRE EN DROIT FRANÇAIS -- IL PAREGGIO DI BILANCIO NELL'ORDINAMENTO STATUNITENSE -- IL RIENTRO DELLE REGIONI DAL DISAVANZO SANITARIO.
Il saggio si propone di ripercorrere i momenti chiave della vita finanziaria dello Stato, in particolare soffermandosi sull'approvazione del rendiconto generale, delle leggi di spesa e della legge di bilancio, al fine di ricostruire la portata e le dinamiche istituzionali che risultano caratterizzare gli stessi nelle prassi più recenti. Nello specifico, esso si concentra su una serie di criticità che è possibile riscontrare in relazione all'esame e alle modalità di approvazione di tali provvedimenti da parte dell'organo parlamentare, nel tentativo di meglio definire come esse, da un punto di vista costituzionale, vadano a inserirsi nell'attuale crisi del parlamentarismo. ; The essay aims to examine the key moments of the financial and budgetary life of the State, analyzing the approval procedures of the General Financial Statement, of the expenditures, and of the budget, in order to define the scope and the institutional trends which characterize these moments in the recent years. More specifically, the essay focuses on some critical issues that can be detected with regard to the scrutiny and approval modalities under which these provisions are adopted by the Parliament, in the attempt to better define the role these criticalities play, in a constitutional perspective, in relation to the current parliamentary crisis.
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Il saggio si propone di verificare se e in quale misura l'Ufficio parlamentare di bilancio (UPB) stia incidendo sulla forma di governo italiana, soffermandosi sulla natura costituzionale dello stesso nonché sui primi anni della sua attività. In quest'ottica, il saggio muove dalla derivazione sovranazionale dell'UPB e dalle aspettative della governance economica europea su di esso, per poi passare a evidenziare come l'individuazione di una prospettiva nazionale delle sue funzioni appaia necessaria ai fini della buona riuscita di tale organismo. Infine, l'analisi tenta di dimostrare come il Presidente della Repubblica, la Corte costituzionale e l'opinione pubblica possano avere un ruolo fondamentale nell'aiutare l'UPB a fungere da elemento di razionalizzazione della forma di governo e nel ridare vigore alle prerogative parlamentari di bilancio. ; The essay aims to verify if and how the new Italian Parliamentary Budget Office (PBO) is affecting the Italian form of Government, analyzing its constitutional status and performance in its first years. From this point of view, the supranational origins of the PBO are first discussed along with the expectations of the European economic governance about the PBO. The work stresses the need to find a national perspective of its functions for the success of the body. In conclusion, the analysis shows how the President of the Republic, the Constitutional Court and public opinion might play a key role in restoring the prerogatives of Parliament on the budget and in helping the PBO to rationalize the form of Government.
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In: http://hdl.handle.net/10761/1512
I principi del diritto amministrativo, nell'attuale contesto storico-economico, segnato dalla crisi economica mondiale, lungi dal connotarsi in termini di immutabilità, vivono una fase di ridefinizione. Ciò è particolarmente vero nel caso del principio di legalità. Esigenze finanziarie e di conservazione di un'impostazione "sostanziale", oggi si contrappongono, con una tendenziale prevalenza, anche in seno al diritto vivente, delle prime sulle seconde: una sorta di "legalità dell'emergenza economica" e - sul piano della forma di Stato - uno "Stato a prestazioni minime".
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In: http://hdl.handle.net/11573/917654
open ; Scopo del lavoro è quello di effettuare un'analisi critica della complessa interazione tra principi costituzionali e norme positive, nazionali e comunitarie, che disciplinano la materia della finanza pubblica, con una particolare attenzione all'inveramento delle regole nella prassi applicativa sottostante la determinazione della decisione di bilancio e della politica economica nazionale. La ricerca fornisce inoltre una ricostruzione delle influenze che le dinamiche esogene, andamento macroeconomico e orientamenti comunitari, ed endogene, forma di governo e sensibilità di natura prettamente politica, esercitano sulla architettura normativa, modificando la qualità e la natura dei documenti di bilancio, il senso e la funzione della decisione di finanza pubblica e, in ultimo, il rapporto fra gli organi istituzionali preposti alla loro definizione, Governo e Parlamento in primis, ma anche enti locali e, indirettamente, istituzioni comunitarie. Il metodo scelto è quello di esaminare preliminarmente i concetti essenziali riguardanti la disciplina della finanza pubblica, individuandone, a livello normativo e con una attenzione all'evoluzione storica, le fonti, i soggetti e le procedure, e successivamente di approfondirne i nodi problematici. A tale fine, volendo tracciare un prospetto che dia conto della democraticità, legalità e trasparenza del processo di bilancio in Italia, cogliendone le innovazioni intercorse dai primi anni della Repubblica sino ai nostri giorni (con le recenti revisioni della disciplina sulla contabilità pubblica operate dalla legge 196/2009 e dalla legge 39/2011) e le prospettive future di riordino della materia, le procedure di finanza pubblica sono analizzate non in base a canoni classici, quali il livello di debito e di deficit, la capacità di adempimento delle obbligazioni comunitarie o gli indicatori di risultato nell'attività amministrativa, ma alla luce di due direttrici originali quali il principio di rappresentanza, garante del "diritto al bilancio" proprio di ogni cittadino, e il ...
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Il lavoro ha l'obiettivo di cercare di analizzare le cause e gli effetti della situazione finanziaria dell'Italia nel contesto dell'UE. Si parte dal Documento di economia e finanza e dell'influenza che ha determinato l'obbligo costituzionale del "pareggio di bilancio", con la modifica dell'art. 81 Cost. del 2012. Vengono illustrati gli strumenti della politica di bilancio e messi in relazione con gli strumenti economici, per ricercare un equilibrio tra i vari parametri che giustificano il rapporto tra le entrate e la spesa pubblica. Fino a che punto l'Europa può o deve interferire in questi meccanismi? Cosa è più utile pensare in una logica di "armonizzazione dei conti pubblici ma anche degli strumenti"? Quale tipo di pareggio si può ragionevolmente sostenere, quello meramente contabile o quello finanziario e reale? E' possibile trovare all'interno del quadro generale riassuntivo del bilancio qualche soluzione?
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In: Rivista trimestrale di diritto tributario
Copertina -- Quartino -- Indice -- Gli Autori e i Revisori -- DOTTRINA -- CALAMITÀ NATURALI E AIUTI DI STATO:IL CASO DELL'ABRUZZO -- IL PATTO DI STABILITÀ E LA GOVERNANCE MULTI LIVELLO. LIMITI EUROPEI E FINANZA PUBBLICA LOCALE: L'ESPERIENZA SPAGNOLA -- NOTE CRITICHE SUL C.D. "PAREGGIO DI BILANCIO" -- L'IMPOSTA REGIONALE SULLE EMISSIONI SONORE: PRIME APPLICAZIONI DI FEDERALISMO FISCALE E SPERIMENTAZIONI DI FISCALITÀ AMBIENTALE PROPRIA -- LA SCUSANTE DELL'ILLECITO TRIBUTARIO PER OBIETTIVA INCERTEZZA DELLA LEGGE -- INSINUAZIONE AL PASSIVO TARDIVA DEI CREDITI FISCALI: RECENTI ORDINANZE DELLA SUPREMA CORTE TRA VECCHIE QUESTIONI E NUOVA DISCIPLINA DELL'ACCERTAMENTO ESECUTIVO -- LA PRESUNZIONE DI DISTRIBUZIONE DEGLI UTILI NELLE "PICCOLE" SOCIETÀ DI CAPITALI TRA RAGIONE FISCALE E DIFESA DEL CONTRIBUENTE -- PROFILI PROCEDIMENTALI DEI RAPPORTI GIURIDICI ATTIVI SOPRAVVENUTI ALL'ESTINZIONE SOCIETARIA -- GIURISPRUDENZA -- Cass., sez. trib., 20 ottobre 2011, n. 21782 (udienza del 18 maggio 2011) -Pres. Adamo, Rel. Di Domenico -- Cass., sez. trib., 17 giugno 2011, n. 13295 (udienza del 19 gennaio 2011) - Pres. e Rel. D'Alonzo -- Cass. pen., sez. III, 8 febbraio 2012, n. 4956 (udienza del 19 gennaio 2012) -, Pres. Teresi, Rel. Amoresano.
L'obbligo, previsto dal Fiscal Compact, di rispettare il pareggio di bilancio contiene di per sé elementi di flessibilità proprio perché esprime quest'ultimo non in termini nominali bensì in termini strutturali, il che implica la possibilità che un sistema economico possa contrarre un deficit nelle fasi recessive del ciclo economico sulla base di un parametro che riassume la sensibilità del bilancio pubblico rispetto alle oscillazioni cicliche del prodotto intorno al suo trend potenziale e della distanza tra il Pil effettivo e il Pil potenziale. In tal senso, sembrerebbe rimanere intatta la possibilità di implementare politiche di bilancio espansive in funzione anticiclica, seppur in un ammontare limitato dall'ampiezza della recessione sperimentata e dal valore stimato della relazione intercorrente tra bilancio pubblico e ciclo economico. In realtà, gli ipotetici spazi di manovra fiscale risultano limitati dalla metodologia di calcolo del saldo strutturale adottata, di concerto con i diversi paesi membri, dalla Commissione Europea. In questo scenario, la nuova metodologia introdotta dalla Commissione Europea a partire dal 2014 per far fronte a tali problematiche è risultata insufficiente e inadeguata e una sua nuova modifica dovrebbe essere accompagnata da un ripensamento più generale circa la ragionevolezza di utilizzare il saldo di bilancio corretto per il ciclo economico come benchmark attraverso cui valutare la sostenibilità fiscale di un determinato paese.
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