Partnership, comunità e sviluppo locale: costruire, comunicare e valutare le partnership
In: Casi e studi d'impresa
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In: Casi e studi d'impresa
In: Est-ovest: rivista di studi sull'integrazione europea, Band 16, Heft 4, S. 135
ISSN: 0046-256X
In: Sociologia e politiche sociali
In: Sez. 4.: Studi, saggi e documenti 3 (2010)
Attraverso il lavoro di ricerca svolto in tre differenti paesi europei, è stato messo a fuoco il tema della cooperazione tra le organizzazioni no profit (ONP) e le istituzioni scolastiche nella presa in carico educativa di minori di madrelingua differente da quella del Paese ospitante. Il lavoro muove dalla convinzione che in questo periodo di rapidi e drammatici cambiamenti derivanti da trasformazioni geopolitiche in tutto il mondo, il settore no profit, con la sua politica flessibile e indipendente, possa contribuire alla stabilizzazione di una situazione che richiede grande attenzione educativa.
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In: Politiche e servizi sociali 160
Trapelano da qualche mese notizie sulla negoziazione di un accordo di libero scambio fra Unione europea e Stati Uniti: il Trattato Transatlantico per il Commercio e gli Investimenti (TTIP). Il procedimento è circondato da un alone di segretezza: è democratica una gestione a porte chiuse, all'interno degli esecutivi, dove con le consultazioni si ovvia alla mancanza di discussione, partecipazione e trasparenza? Dopo una prima parte dell'intervento dedicata al commento delle procedure seguite, nei paragrafi successivi si esamina il contenuto del TTIP. In primo luogo si analizzano le linee di quella che si prospetta come una massiccia deregolamentazione, che potenzialmente incide, ed entra in collisione, con la tutela di diritti come la salute, l'ambiente e il lavoro. In secondo luogo, si ragiona degli effetti dell'introduzione del meccanismo di risoluzione delle controversie tra Stato e investitore, quale strumento di giustizia privata che rischia di eludere le ordinarie vie giurisdizionali e limitare la potestà normativa degli Stati. Il TTIP – si osserva in conclusione – pare inserirsi, con una buona dose di spregiudicatezza, nel percorso che, in senso opposto alla limitazione del potere del costituzionalismo, restringe gli spazi di sovranità popolare e commissaria gli Stati nel nome della sovranità dei mercati. Since a few months ago transpire news as regards trade partnership between European Union and United States: the Transatlantic Trade and Investment Partnership (TTIP). The process is surrounded by secrecy: is democratic a management behind closed doors, within the executive, where consultations replace discussion, participation and transparency? On the content, first problem is the massive deregulation, which potentially affects the protection of rights such as health, environment and labor. Secondly, analysis on the effects of investor-State dispute settlement shows that this mechanism of private justice could evade ordinary legal remedies and limit State legislative powers. The TTIP - in short - seems to fit, unscrupulousy, in the path which, against constitutionalism, restricts the spaces of popular sovereignty and commissions the States in the name of market economy.
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In: Le scienze dell'apprendimento
In: Cognizione eformazione 6
In: Economia
In: Ricerche
In: Università
Questo articolo affronta i limiti opponibili alla partecipazione democratica nelle relazioni internazionali. Il tema vuole, dunque, a) fornire qualche precisazione sui nomi e sulle cose di cui si tratta, e quindi che cosa si intende per democrazia partecipativa, su quali principi si fonda e con quali meccanismi si attua; b) riassumere lo stato dell'arte in ordine, da un lato, alle modalità attraverso cui il fenomeno partecipativo si manifestato e, dall'altro, ai risultati ottenuti dalla pressione democratica che reclama trasparenza nelle negoziazioni in corso del TTIP; c) individuare nel gioco del bilanciamento degli interessi pubblici, quale interesse, tra quello relativo alla trasparenza e quello alla segretezza, prevale nelle relazioni internazionali europee di natura commerciale
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In: Italian Political Science Review: Rivista italiana di scienza politica, Band 33, Heft 2, S. 339-341
ISSN: 0048-8402
In: Sociologia
In: Ricerche
In: Rivista di studi politici internazionali: RSPI, Band 71, Heft 3, S. 539-540
ISSN: 0035-6611
Per le organizzazioni sanitarie la cooperazione in rete rappresenta un'alternativa strategica per bilanciare una spesa sempre crescente e per ristrutturare un'offerta dei servizi ospedalieri spesso inadeguata alla domanda. In merito, infatti, a seguito delle riforme che hanno interessato il settore sanitario nel rispetto dei paradigmi del New Public Management, il forte orientamento verso logiche di mercato, criteri e strumenti di governo propri delle imprese private ha favorito il coinvolgimento di queste ultime nei processi di finanziamento e di erogazione dei servizi delle aziende sanitarie. Tale processo è tuttora in atto, soprattutto in Italia. In questo Paese, infatti, la politica di spending review in ambito sanitario ha alimentato l'interesse scientifico e istituzionale verso il tema, sebbene ancora oggi non vi sia unanimità sul significato di partnership. Ciò è dovuto, in particolare, al pluralismo delle idee e ai molteplici approcci adottati nell'inquadramento del fenomeno che hanno favorito lo sviluppo di diversi filoni sul tema, trasversali a varie discipline. Sebbene tali circostanze favoriscano lo sviluppo del dibattito, esse ostacolano il perseguimento di un consenso generale su ciò che le partnership rappresentano e su come debbano essere esaminate. Nel contesto sanitario, le partnership tra pubblico e privato (d'ora in avanti PPP) costituiscono una soluzione di governo delle relazioni adottata frequentemente. Inoltre, nel rispetto delle nuove modalità di gestione dei servizi pubblici, la letteratura sulle partnership ha analizzato diversi aspetti del fenomeno, concentrandosi in particolare sulle determinanti istituzionali della collaborazione, sui criteri di selezione dei partner, nonché sui costi e sui benefici per la gestione dei processi di cura. Da un'accurata analisi della letteratura, è emerso però che le modalità di valutazione della performance delle PPP operanti in sanità, pur essendo un tema di indiscusso interesse nell'arena accademica nazionale e internazionale, allo stato attuale, non è stato ancora sistematicamente interpretato. In merito, è importante notare che la gran parte degli studi si è concentrata sull'efficienza delle partnership, trascurando l'esame delle performance intangibili legate, ad esempio, alla soddisfazione degli stakeholder e alla qualità dei processi interni. Inoltre, è stato dedicato spazio limitato alle partnership che le aziende sanitarie istituiscono con gli enti non-profit, sebbene esse rappresentino una soluzione sempre più praticata. Partendo da tali considerazioni, la presente ricerca si propone un duplice obiettivo. Sul piano teorico, il lavoro ha lo scopo di sistematizzare gli studi sulla valutazione della performance delle PPP operanti in ambito sanitario, con particolare riferimento alle partnership messe in atto con le organizzazioni non-profit. Dal punto di vista pratico, invece, la tesi si propone di sviluppare uno strumento, che in ossequio alle best practice e alle indicazioni fornite tanto dalla letteratura quanto dai practitioner, consenta di valutare la reale efficacia delle partnership in questione. L'elaborato si sviluppa in tre capitoli. Nel primo, è offerta una rassegna della letteratura sul dibattito accademico nazionale e internazionale in tema di PPP, con particolare riferimento in ambito sanitario. La sistematizzazione degli studi sulle partnership in tale contesto consente di individuare due filoni di riferimento: i) le modalità attraverso le quali configurare le partnership per la soddisfazione dei destinatari dei servizi prestati e, ii) il contributo che i privati offrono nella gestione dei processi di cura. Sulla scorta di queste premesse, è compiuta un'analisi degli studi sulle partnership istituiti tra le aziende sanitarie pubbliche e le organizzazioni non profit. Infine, coerentemente all'obiettivo della ricerca, il capitolo offre una review della letteratura sugli strumenti di valutazione delle performance delle aziende sanitarie, focalizzandosi su quelli adottabili dalle PPP. Nel secondo capitolo, è descritta la metodologia di ricerca adottata, motivando la scelta del case study longitudinale sviluppato seguendo un approccio di tipo partecipativo. Inoltre, si descrivono in dettaglio le tre fasi in cui si è articolata la ricerca, con particolare riguardo alla raccolta dei dati e alle relative fonti. In merito, come illustrato estesamente nella sezione in discorso, lo studio è stato condotto attraverso una ricerca sul campo avvalendosi della collaborazione del Dipartimento di Ematologia di un Istituto di Ricovero e di Cura a carattere Speciale e di una Associazione non-profit che ne supporta buona parte delle attività. Nel tentativo di colmare il gap esistente nella letteratura dedicata alla valutazione delle performance delle Partnership tra Pubblico e Privato operanti in sanità, nel terzo capitolo è stato sviluppato un modello di misurazione e valutazione dell'impatto delle partnership. In particolare, partendo dall'analisi del caso esaminato e dalla letteratura sul tema è stata sviluppata una Balanced Scorecard personalizzata per cogliere le diverse dimensioni di risultato su cui incidono le PPP di cui si discute, allo scopo di proporre uno strumento aggiornabile, replicabile e fruibile per tutte le realtà di questa natura. I risultati dello studio mostrano gli effetti positivi della partnership sui processi di cura e di ricerca svolti dal Dipartimento di Ematologia esaminato e sui relativi risultati economico-finanziari, come pure i risvolti favorevoli per la soddisfazione dei pazienti e dei dipendenti. Nel contempo, inoltre, lo strumento proposto mette in luce i punti di debolezza della PPP guidando i successivi interventi strategici. Pertanto, la presente ricerca offre diversi contributi sia sotto il profilo teorico che pratico. In primo luogo, evidenzia la mancanza di strumenti adeguati per la valutazione delle PPP operanti in ambito sanitario e si propone di colmare tale gap attraverso un adattamento degli strumenti adottati dalle aziende sanitarie tradizionali. In secondo luogo, estende i confini delle ricerche sulla valutazione delle performance delle PPP in ambito sanitario. In particolare, a differenza degli studi sulle partnership tra aziende sanitarie pubbliche e imprese private for profit, la presente ricerca sposta l'attenzione su quelle con enti privati non-profit, in qualità di destinatari del forte interesse scientifico degli ultimi anni. Infine, lo sviluppo del modello multidimensionale presentato nelle sezioni conclusive del lavoro consente di valutare l'impatto delle partnership con riferimento alle molteplici dimensioni di risultato da esse prodotte sia sotto il profilo finanziario che non finanziario. Pertanto, la ricerca fornisce un contributo ai professionisti del settore attivi nelle aziende sanitarie pubbliche interessate da partnership con imprese private.
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In: Tsm Trentino School of Management/Studi e Ricerche 38