Città metropolitane e politiche urbane
In: Studi e saggi 82
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In: Studi e saggi 82
L'area urbana di Lione è stata, per diversi anni, il fulcro di una delle economie più forti del pianeta. La programmazione territoriale ha caratterizzato al pari di altri fattori i processi economici, oltre ad aver rappresentato sicuramente la principale particolarità dello sviluppo locale. Il saggio analizza il ruolo assunto dalla programmazione territoriale e da istituzioni come le associazioni di comuni nello sviluppo dell'economia locale dal dopoguerra. A fronte della fase di crisi che ha colpito l'intero sistema europeo, le strutture locali si sono dotate di un nuovo piano di intervento, considerando l'investimento sul tessuto urbano anche un veicolo di rilancio dell'economia. I differenti livelli amministrativi hanno stimolato un confronto sullo sviluppo economico che ha prodotto una precisa visione dell'intervento politico-economico.The urban area of Lyon has been, for several years, at the heart of one of the strongest economies in the world. Spatial planning has characterized as other factors, business processes, as well as having represented definitely the main peculiarity of the local development. The essay analyzes the role played by the local planning and by institutions, such as associations of municipalities, in the development of the local economy since the war. Given the stage of crisis in the entire European system, local facilities have developed a new plan of action, considering the investment in the urban fabric as essential for economic recovery. The different levels of government proved to be a place for discussion on economic development that has produced a clear vision of the intervention.
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In: Biblioteca di testi e studi 565
Il mondo scientifico ormai concorda sull'effettivo verificarsi dei cambiamenti climatici nonostante manchino ancora certezze sull'entità degli effetti e la distribuzione degli impatti. A fronte di una difficoltà sempre maggiore nel raggiungimento di accordi internazionali formali e vincolanti, si afferma la convinzione che sia necessario prioritariamente intervenire alla scala locale. Oggetto della ricerca sono dunque le politiche urbane indirizzate ai cambiamenti climatici, dal punto di vista dei contenuti, degli strumenti e degli attori. Piuttosto che approfondire gli aspetti tecnici delle politiche climatiche locali e prima di guardare ai contenuti specifici delle misure, si ritiene importante focalizzare l'attenzione sulla governance e sui meccanismi decisionali, per questo motivo al fine di approfondire le ricadute territoriali e la dimensione urbana delle politiche per il cambiamento climatico si è ritenuto opportuno fare riferimento alla letteratura che descrive il processo di consolidamento della complessa architettura istituzionale che caratterizza la cosiddetta "transnational climate governance". Il contesto di analisi entro cui si muove la ricerca è occidentale ed europeo, in quanto la lotta ai cambiamenti climatici è oggi diventata una delle priorità dell'agenda politica UE. L'attenzione è focalizzata in particolare sul Patto dei Sindaci, iniziativa lanciata dalla Commissione Europea nel 2009, al fine di stimolare il contributo dei governi locali al raggiungimento degli obiettivi del "pacchetto energia-clima" e promossa come autentico modello di "multilevel governance". La ricerca utilizza strumentalmente il Patto dei Sindaci per interrogarsi sull'identità delle politiche climatiche alla scala locale nell'intersezione tra politiche ambientali e politiche di sviluppo appunto in un prospettiva di governance multilivello. Nell'ambito del Patto dei Sindaci, saranno in particolare approfondite le specificità della risposta dei governi locali italiani. obiettivo di questo approfondimento è anche la messa a fuoco del possibile contributo che può venire dallo studio e dalla pratica di politiche climatiche locali all'evoluzione di un sistema di governance tendenzialmente immaturo come quello italiano.
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In: Autonomie locali e servizi sociali, Band 35, Heft 3, S. 427-444
In: Autonomie locali e servizi sociali, Band 35, Heft 3
Si riflette sul contrasto fra l'abbandono di residenze da Palermo e la crescente presenza di immigrati, tracciando un possibile percorso di aumento di attrattività per il superamento della crisi urbana
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In this paper, I present the results of two studies carried out in the neighborhood of Balzac, located in Vitry-sur-Seine, in the banlieue of Paris. From 2007, the town was affected by the program, Agence Nationale de Renovation Urbaine (ANRU). I analyze the social and economic context and the role played by social workers of the Centre Social Balzac (CSB) during the plan of urban regeneration. The study of the network of migrant women (and specially the residential path of two sisters)shows that urban program reflects the social and cultural assignments and affects the local social relations of gender and family.
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La tesi prende le mosse dalla letteratura e dal dibattito sul tema dei beni comuni, sviluppando soprattutto gli aspetti relativi ai beni comuni immateriali, e si sviluppa intrecciando il racconto degli sviluppi anche inattesi delle ITC grazie all'open source e alle attività informali degli hacker con il racconto di innovazioni nel campo delle pratiche urbane. L'obiettivo è interrogarsi sulle innovazioni possibili nel campo di politiche urbane che volessero utilizzare sul serio i risultati dell'apprendimento da altre vicende indagate. Parte del lavoro – in particolare lo sviluppo del caso del Partito Pirata tedesco - è stata svolta sul campo, a Berlino, presso la Technische Universität.
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Il paper si occupa delle policy condotte nel campo dell'innovazione, a partire dal sostegno alle startup, con un focus specifico sulla governance di queste azioni e le relazioni fra pubblico, privato e attori della conoscenza. È stata condotta un'analisi comparativa di documenti di policy e mezzi di comunicazione, nel periodo pre e post pandemico e sono state realizzate interviste semi-strutturate con attori pubblici ed economici coinvolti nei processi studiati. Nelle agende delle due città emerge una sostanziale convergenza intorno al frame di azione pubblica orientato alla competitività delle imprese e alla costruzione di "ecosistemi dell'innovazione". A tale convergenza si accompagna un progressivo allineamento di Roma rispetto a Milano anche per quanto riguarda le azioni e le forme di interazione tra gli attori, facendo riferimento in particolare alle diverse declinazioni del modello della tripla elica dell'innovazione.
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La mia tesi sulle trasformazioni economiche, sociali, demografiche e urbanistiche di Taranto dall'Unità alla seconda guerra mondiale – connesse all'industrializzazione della città secondo il modello second comers – e sui profili delle élites politiche cittadine in età liberale vorrebbe offrire un contributo, muovendo dalle analisi di Lucio Gambi per giungere ai più recenti studi di Salvatore Adorno, a quel rinnovato interesse storiografico per le trasformazioni dello spazio urbano che, negli ultimi anni, ha sottolineato l'opportunità di un nuovo tipo di analisi che, con varietà di approcci, si interroghi a tutto tondo sui problemi e sui caratteri assunti dai processi di urbanizzazione nel nostro paese e sulle interdipendenze con i nodi cruciali della storia nazionale. Nella ricerca, quindi, ho assunto come filo conduttore il tentativo empirico di cogliere nel medio-lungo periodo e nelle alterne vicende storiche di Taranto i complessi meccanismi relativi al passaggio dalla città tradizionale alla città industriale, affrontando i mutamenti economici, sociali, la gestione politica locale di tali trasformazioni e gli effetti e le interdipendenze prodotti da questi mutamenti sui vari livelli della struttura e dello spazio urbano.
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