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L'articolo presenta una riflessione sul rapporto tra politica e religione in età moderna che all'interno del dibattito in corso sulle tensioni analizza le dinamichei fra spazi politici, società e individuo negli orientamenti, frutto di un contesto di un dibattito culturale profondamente diverso da quello che ha accompagnato il tramonto del secolo appena trascorso e che consente ora di individuare nuovi percorsi di ricerca. In queste pagine il tema del rapporto fra Politica e religione viene assunto non come una sorta di generica endiadi ma come l'intersecazione fra due campi e modalità di ricerca ben definibili del sapere e della ricerca storica, che si affiancano e delimitano altri temi, c, che pur sono contermini ma che forse sono rimasti meno controversi ed esposti al ri-orientamento storiografico: quello ad esempio del rapporto «religione e politica», che rimane spesso ambito privilegiato degli studi di storia delle religioni; quello del rapporto tra «teologia e politica», rispetto al quale esiste una consolidata tradizione di studi a confine con quelli giuridici, e infine quello del rapporto tra «politica e Chiesa (cattolica)».
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In: http://hdl.handle.net/2027/mdp.39015026267685
I. Il problema politico.--II. Il problema filosofico.--III. Il problema morale. ; Mode of access: Internet.
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The last several decades have witnessed a vibrant discussion about the proper political role of religion in pluralistic liberal democracies. An important part of that discussion has been a dispute about the role that religious and secular reasons properly play in the justification of state coercion. As I understand it, the standard view advocated by the members of that pantheon, and by many others as well, includes the following two claims, namely, that reli-gious reasons cannot play a decisive role in justifying state coercion and that citizens and public officials in a liberal polity should not endorse state coercion that requires decisive re-ligious support. I am skeptical about the standard view's restrictions on religious reasons as a class – restrictions that apply to any and all religious considerations, to religious reasons as such. My main aim in this paper is to motivate skepticism regarding the standard view. I will try to achieve this aim by reflecting on what I take to be the paradigmatic case of state coercion, namely, the use of military violence in war.
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ISSN: 2364-2807
In: Il confronto 15
In: https://morethesis.unimore.it/theses/available/etd-06142017-155154/
La tesi inizia con la presentazione del percorso storico avviato dall'unità d'Italia in materia legislativa per quanto riguarda l'insegnamento della religione cattolica. Viene successivamente presentato il quadro europeo in cui si colloca la legislazione internazionale sui diritti umani, la libertà religiosa e l'insegnamento scolastico della religione. Sono indicati due diversi approcci al fatto religioso, esemplificati dalla scuola laica in Francia e dalla scuola biconfessionale in Germania. Vengono proposti alcuni studi sul ruolo che la sfera religiosa gioca in età infantile; segue poi una breve trattazione riguardo alla legislazione italiana in materia di insegnamento religioso. Infine sono suggerite tre esperienze, personali e non, di tre differenti progetti educativi in materia religiosa, ad esemplificazione e testimonianza di quanto sia importante prevedere nelle comunità educative l'approccio religioso.
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The aim of this text is to focus the relationship between philosophy and religion starting from the renewed supremacy of religion on the global public scene. The first part is dedicated to an analysis of the relationship between religion, politics and economy in the contemporary age, with particular attention to the new claims of the religious fundamentalism and the hegemonic power of the market economy as the last form of planetary religion. The classical relationship between «faith and knowledge», analyzed by Kant, Hegel, Nietzsche and Heidegger, is at the core of the second part of the text, in order to identify the practical dimension inherent to philosophical knowledge, useful to individuate an active role of philosophy in the contemporary societies.
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Il tema dell'influenza della fratture religiosa nella determinazione delle preferenze politico-elettorali e del confronto interpartitico è stato considerato in misura marginale in molteplici studi sul sistema partitico canadese. Nell'ambito del dibattito dottrinario e politico, la tendenza generale che è prevalsa sinora è stata quella di mettere in risalto, più che altro, le intersecazioni esistenti tra le diversità linguistiche ed etno-culturali con un ordine politico oramai profondamente secolarizzato, in cui la religione riveste un ruolo superficiale e secondario per influenzare le scelte degli elettori.
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Nato a Perugia, nel 1899, da modesta famiglia, consegue la maturità classica da autodidatta. Vince una borsa di studio alla Scuola Normale Superiore di Pisa, dove si laurea nel 1928 e discute l'anno seguente la tesi di perfezionamento in Lettere con Attilio Momigliano. Chiamato da Gentile come economo e assistente-educatore degli studenti nel 1930, si forma nel colto ambiente antifascista pisano e nel crogiuolo culturale del neoidealismo italiano, da cui si distaccherà maturando originali posizioni filosofiche e libero-religiose, anche grazie alle suggestioni del pensiero e dell'azione etico-politica di Gandhi. Allontanato dalla Normale nel 1933 per il suo rifiuto di iscriversi al Partito Nazionale Fascista, sarà con Guido Calogero tra i fondatori del movimento liberalsocialista. Nel 1937 esce, auspice Benedetto Croce, il suo primo importante lavoro, Elementi di un'esperienza religiosa. Si distinguerà nell'attivismo antifascista per la sua persuasione nonviolenta e l'orizzonte etico-religioso in cui assume significato il suo impegno politico, civile, educativo.
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Civil religion: uses and misuses of a concept. The analysis of the concept of "civil religion" shows an ambiguity caused by the mix between religion and morality, and religion and politics. The idea behind is the sacralization of politics in order to assure its autonomy from historic religions. Civil religion supporters individuate in this cultural position two positive results: the opening of politics to transcendence and the ethical legitimation of communitarian linkages. The article examines these two aspects, in the light of constitutionalism, human rights and current pluralism. The conclusion is that the concept must be considered misleading.
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International audience ; L'ideologia della vaccinazione totale delle popolazioni è una specie di nuova religione, con il suo dio, i suoi grandi maestri, i suoi devoti, i suoi mercenari, le sue tecniche di propaganda di massa e le sue bugie spudorate. Attaccando ora i bambini e creando una discriminazione tra cittadini inaudita in regimi reputati democratici, viola i diritti umani che si pensava fossero "inalienabili" e divide un po' di più le società.
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International audience ; L'ideologia della vaccinazione totale delle popolazioni è una specie di nuova religione, con il suo dio, i suoi grandi maestri, i suoi devoti, i suoi mercenari, le sue tecniche di propaganda di massa e le sue bugie spudorate. Attaccando ora i bambini e creando una discriminazione tra cittadini inaudita in regimi reputati democratici, viola i diritti umani che si pensava fossero "inalienabili" e divide un po' di più le società.
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In various works published in the last decades, antisemitic and antijudaic motives have been found in Kant's philosophy. Moreover, Kantian wish of an «euthanasia of Judaism» has been interpreted as forerunner of Nazism. This kind of misunderstanding of Kant's position can be avoided – this is the main thesis of this essay – only taking into proper account the political and social condition of Jews in Kant's time, on one hand, and the whole Kantian philosophy of religion, on the other one, including those passages where themes are tackled, even though without mentioning Jews, which were politically conclusive for their fate. Kant expressly challenged the legitimacy of serfdom, which was Jews' juridical status; the destiny he wished for Judaism, that is its reduction to pure moral religion, was the same he wished for Christianity; if the ways of expressing his attitude towards the dominating revealed religion are involved, it's because he knew that the Prussian censor would have been his first reader, and could also be the only one.
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