Suchergebnisse
147 Ergebnisse
Sortierung:
Governance dell'Unione europea. Esiste davvero una governance europea?
L'Unione Europea vive oggi una situazione di difficoltà che è frutto dell' impasse subìto negli anni post Maastricht 1992. Gli anni dei Trattati hanno permesso all'Unione di poter accrescere e consolidare il proprio ruolo, in quanto organizzazione sovranazionale di Stati, sia in termini economici che politici e sociali. Tuttavia, la battuta di arresto ha comportato una serie di conseguenze tuttora in atto: l'incapacità di mettere in pratica il progetto della buona governance per sanare i deficit democratico e comunicativo; la difficoltà di riavvicinare alle proprie istituzioni i cittadini europei che, mai prima di adesso, si erano sentiti così distanti dall'Unione Europea; l'inerzia che vivono le istituzioni di fronte alla carenza di rappresentatività democratica del Parlamento Europeo. L'Unione ha dovuto impegnarsi per riformulare se stessa: ha così predisposto numerosi piani e strumenti per dare un nuova impostazione all'Europa, per rispondere alla crisi di immagine e aprirsi alla società civile. Nonostante gli sforzi, l'Unione fatica oggi a riconfermarsi quale progetto iniziale recepito in una prospettiva ottimistica. L'euroscetticismo e le circostanze esogene come la crisi finanziaria del 2008 hanno intaccato il sistema di governance, rendendo quasi impossibile per l'Unione attuare i principi espressi all'interno del Libro sulla governance, orientati alla realizzazione di democrazia partecipativa enunciata dal Trattato di Lisbona del 2009. La governance è quindi oggi un progetto ancora in fieri: è necessario che l'Unione riveda i propri meccanismi, affinché realizzi un nuovo progetto di unione politica nel rispetto dei principi di dialogo, apertura e partecipazione e smentisca il sentimento di disaffezione ed estraneità avvertito dai cittadini europei.
BASE
GOVERNANCE ECONOMICA DELL'UNIONE EUROPEA
Con la locuzione Governance economica dell'Unione europea si intende riferirsi all'attuale assetto di poteri in materia di Politica economica diviso tra Stati membri e Unione europea. Ci riferiamo, altresì, alla disciplina adottata dagli Stati membri e dalle istituzioni dell'Unione che regola l'attribuzione delle competenze in materia, nonché le loro modalità di esercizio. Tali fonti hanno diversa natura: internazionale, dell'Unione e nazionale. Per Politica economica si intende la disciplina che studia gli effetti dell'intervento dei poteri pubblici (Stato, Banca centrale, ed altre autorità) e dei soggetti privati (imprese, famiglie,.) sull'economia, allo scopo di elaborare interventi destinati a modificare l'andamento del sistema economico a livello macroeconomico per raggiungere obiettivi prefissati. Alla luce di questa considerazione, lo studio sulla Governance economica dell'Unione europea, oggetto della nostra indagine, deve necessariamente aprirsi con l'analisi delle teorie economiche che hanno informato le scelte istituzionali, in particolare dell'Unione, e degli strumenti di politica economica ad oggi ancora in possesso degli Stati membri e di quelli ormai attribuiti alle Istituzioni europee. In tale contesto, chi scrive si è avvalso di nozioni, concetti appartenenti alla Scienza economica, strumentali alle riflessioni di carattere giuridico e istituzionale che costituiscono il principale oggetto di studio del presente lavoro. A ben vedere la cessione di sovranità nei confronti dell'Unione non riguarda la sola politica monetaria, ma anche ulteriori strumenti di politica economica. Tale circostanza porterebbe a ritenere, almeno prima facie, che i margini di manovra dei governi nazionali nella predisposizione delle proprie politiche ne escano sensibilmente ridotti, sebbene una riflessione approfondita, come vedremo, conduce ad una valutazione almeno più bilanciata riguardo l'apprezzamento delle ultime riforme. Una volta analizzato in dettaglio ognuno di tali strumenti e rilevato lo stato dell'arte, anche alla luce della portata da riconoscere alla regola d'oro, inserita in Costituzione, del pareggio in bilancio, si passerà ad analizzare le prospettive della "comunitarizzazione" del Trattato sulla Stabilità, sul Coordinamento e sulla Governance nell'Unione Economica e Monetaria, prevista all'art. 16 del Trattato stesso. Sarà preso in considerazione l'impatto della comunitarizzazione sul funzionamento del sistema dei rapporti tra Europa e Stati membri, riservando una particolare attenzione alle conseguenze che da essa potrebbero derivare sulla qualificazione e sullo sviluppo del processo di integrazione europeo. Ciò anche alla luce delle recenti novelle legislative in materia di Unione bancaria, al cui studio sarà dedicata un'apposita sezione all'interno del lavoro.
BASE
Internet: governance e diritti
Il lavoro ha ad oggetto il tema della regolazione di Internet, affrontato sotto due aspetti intimamente legati: la governance e i diritti on line. L'Autrice si interroga sulla possibilità di immaginare il cyberspazio come un luogo scevro da regolazione e sovranità, come un ordinamento giuridico "nuovo e diverso", dunque indipendente da quello reale. Le questioni che attengono alla governance della Rete suggeriscono l'analisi di più modelli di regolazione: self-regulation, regolazione eteronoma - nazionale e sovranazionale - e co-regulation, modello figlio di un approccio multi-stakeholder. Da quest'analisi, risulta evidente la necessità di un intervento regolatorio della Rete, specie in ragione della più immediata implicazione che ne consegue: l'impatto sul grado di tutela dei diritti di libertà. Infatti, regolare Internet significa innanzitutto garantirne l'accesso, tanto al mezzo (banda larga), quanto ai contenuti. Pertanto, l'Autrice si interroga, in primo luogo, sulla possibilità di configurare il diritto di accesso a Internet come nuovo diritto sociale, come pretesa effettiva nei confronti del soggetto pubblico. In secondo luogo, si domanda se l'accesso ai contenuti immessi in Rete possa essere configurato come il nocciolo duro della libertà di manifestazione del pensiero, come tale incomprimibile in sede di bilanciamento di valori. Tale valutazione risulta preliminare alle osservazioni consegnate nell'ultima parte del lavoro, che s'incentrano sulle diverse questioni attinenti all'esercizio della libertà di manifestazione del pensiero in Rete: diffamazione, stampa e tutela del buon costume on line. L'Autrice analizza le scelte operate dal legislatore, valutando la ragionevolezza di una regolazione non sempre aderente alla realtà e suggerendo discipline orientate al rispetto dei principi di uguaglianza e certezza del diritto.
BASE
Governance territoriale: norme, discorsi, pratiche
In: Studi e ricerche sul territorio 80
Globalizzazione, Governance e Istituzioni Internazionali
Questa tesi si propone di dibattere il significato e l'applicazione della governance alla luce dei processi di globalizzazione che, soprattutto negli ultimi decenni, hanno cambiato il volto del pianeta. Per poter analizzare questo nuova paradigma, si prendono in esame alcuni fenomeni che caratterizzano, a nostro avviso, la società attuale: prima di tutto quello dell'anarchia nelle relazioni internazionali, e il successivo disordine che continua a generare; il processo della globalizzazione con le sue conseguenze non solo sulle economie ma anche nella società e sugli individui; la "crisi dello Stato" e i nuovi attori che emergono sia "dall'alto che "dal basso" ; infine il funzionamento delle istituzioni internazionale, in primis le Nazioni Unite, a livello globale. Lo scopo è di capire, soprattutto dopo la fase di disorientamento che si è creata dopo la caduta del muro di Berlino nel 1989, se al giorno d'oggi esiste un modello che può porsi come forma nuova di fare politica al fine di generare un "ordine nel disordine", soprattutto alla luce della crisi del sistema democratico tradizionale. Senza dubbio, è innegabile che il mondo e i problemi globali che lo caratterizzano hanno bisogno di un diverso modello che richiede una partecipazione maggiore e promuova nuove forme di intervento nei confronti di queste problematiche globali. Può la governance, tenute presenti tutte le riserve e le ambiguità che suscita la parola e le sue applicazioni, rappresentare questo modello? In che modo può esser migliorato tanto il suo meccanismo come quello di chi (a livello istituzionale) deve farsene portavoce? A queste domande si cerca di dare delle risposte al fine di tenere vivo il dibattito su questioni di importanza e intersse globale: temi che hanno bisogno di un intervento oggi più che mai urgente. ; This thesis aims to discuss the meaning and application of governance in the light of globalization processes that have changed the face of the planet, especially in recent decades. In order to analyse this new paradigm, we ...
BASE
Globalizzazione, Governance e Istituzioni Internazionali
[ita] Questa tesi si propone di dibattere il significato e l'applicazione della governance alla luce dei processi di globalizzazione che, soprattutto negli ultimi decenni, hanno cambiato il volto del pianeta. Per poter analizzare questo nuova paradigma, si prendono in esame alcuni fenomeni che caratterizzano, a nostro avviso, la società attuale: prima di tutto quello dell'anarchia nelle relazioni internazionali, e il successivo disordine che continua a generare; il processo della globalizzazione con le sue conseguenze non solo sulle economie ma anche nella società e sugli individui; la "crisi dello Stato" e i nuovi attori che emergono sia "dall'alto che "dal basso" ; infine il funzionamento delle istituzioni internazionale, in primis le Nazioni Unite, a livello globale. Lo scopo è di capire, soprattutto dopo la fase di disorientamento che si è creata dopo la caduta del muro di Berlino nel 1989, se al giorno d'oggi esiste un modello che può porsi come forma nuova di fare politica al fine di generare un "ordine nel disordine", soprattutto alla luce della crisi del sistema democratico tradizionale. Senza dubbio, è innegabile che il mondo e i problemi globali che lo caratterizzano hanno bisogno di un diverso modello che richiede una partecipazione maggiore e promuova nuove forme di intervento nei confronti di queste problematiche globali. Può la governance, tenute presenti tutte le riserve e le ambiguità che suscita la parola e le sue applicazioni, rappresentare questo modello? In che modo può esser migliorato tanto il suo meccanismo come quello di chi (a livello istituzionale) deve farsene portavoce? A queste domande si cerca di dare delle risposte al fine di tenere vivo il dibattito su questioni di importanza e intersse globale: temi che hanno bisogno di un intervento oggi più che mai urgente. ; [eng] This thesis aims to discuss the meaning and application of governance in the light of globalization processes that have changed the face of the planet, especially in recent decades. In order to analyse this new paradigm, we examine some of the phenomena that characterize, in our view, society today: first of all the anarchy in international relations, and the subsequent disorder that continues to generate; the process of globalization and its consequences not only on economies but also on society and individuals; the "crisis of the State" and new actors that emerge "from above" and "from below "; finally how international institutions, and above all United Nations, works at the global level.
BASE
La governance dello sviluppo umano
(Intervento al Séminaire International "Innovation et formation pour le développement humain", Camerino, 18-20 gennaio 2010, organizzato dal Comité Scientifique Inter Agences des Nations Unies pour la coopération au développement humain).* Presentato dal Dipartimento di Studi su Società, Politica e Istituzioni.
BASE
Nuova governance fiscale e Parlamento
Ciclicamente, e spesso in corrispondenza di crisi o cambiamenti internazionali, il processo italiano di bilancio è stato sottoposto a riforme ispirate a benchmarks internazionali di governo della spesa. Ciò nonostante, le decisioni di finanza pubblica non sono mai diventate stabilmente «responsabili»: gruppi e territori continuano a riversare su di esse le loro domande «micro-distributive», mentre il sistema politico mantiene la tendenza a soddisfarle. L'analisi esplora le possibili cause della scarsa incisività delle riforme, e argomenta la debolezza di due spiegazioni consolidate – quella basata sulle convinzioni economiche dei decisori e quella basata sugli incentivi politici all'irresponsabilità fiscale – per concentrarsi su una terza, basata sulle occasioni di irresponsabilità. In questa chiave, a contare per la qualità della decisione di bilancio non sarebbe tanto o solo la diffusione di idee economiche, o la costruzione di un «dittatore benevolo», quanto l'incapacità della programmazione nazionale di contenere o disciplinare l'influenza delle domande micro-distributive sulla spesa. Il lavoro evidenzia inoltre come le previsioni europee del Fiscal Compact, allargando la sorveglianza multilaterale dai soli risultati contabili alle premesse delle decisioni domestiche di bilancio, intervengano esattamente sulla capacità di programmazione nazionale. Si rileva infine come la recente riforma nazionale abbia fatto proprie le prescrizioni europee, ma come questa ambiziosa trasformazione possa deragliare se, sulla falsariga delle prassi esistenti, il Parlamento continuerà a essere sostanzialmente escluso dal dialogo tecnico sulla sostenibilità della spesa. Perciò il lavoro si chiude con una rassegna di soluzioni utilizzate in altri paesi per promuovere la «proprietà politica responsabile» delle Camere sulla spesa.
BASE
Governance 2.0: stili di vigilanza, buona governance e cultura dei rischi per la finanza di domani
In: Banca e mercati 129
Mutualità, governance e gestione delle cooperative ortofrutticole ; Mutuality, governance and management of fruit and vegetable cooperatives
The objective of the research is to analyze the functioning of the fruit and vegetables cooperatives at regional level (Emilia Romagna), with particular reference to the mutuality purpose that distinguishes them, the institutional structure and the management. On the one hand the research intends to provide a definition and an explanation of the real operation/functioning of the mechanism of the mutualism and governance and on the other hand, to study the internal managerial mechanisms and the levels of functioning of the fruit and vegetable cooperatives with the purpose to provide significant indications on their real economic performance. Following a brief analysis of the market context in which the agricultural cooperatives operate, the works will proceed with a deep analysis of a sample of cooperatives regarding the structure and the forms of organization of the members and those aspects can be connected to the following dynamics: - valorisation of the social contribution (effective levels of internal mutuality); - economic efficiency (and consequent economic-financial trends); - levels of internal efficiency and productivity. The applied methodology is based in a first phase on the reclassification, elaboration and analysis of the balance of the sample enterprises. In this phase the research will give a first insight into the economic-financial and capital investment situation of the fruit and vegetable cooperatives trying to concentrate on the implemented and on the possible financing mechanisms and on the levels of efficiency and effectiveness of the productivity achieved. Subsequently the works will proceed with the realization of a direct survey in form of questionnaires to submit to the responsible persons of the sample cooperatives, in order to highlight/emphasize the critical points in respect to the three main arguments of research: mutuality, governance, management.
BASE
Governare le reti: le multi network governance
In: Scienza della politica e dell'amministrazione 2
Lezioni di governance politica ed economia internazionale
In: Studi politici, diplomatici e internazionali 2