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Il diritto all'identità di genere inizia al liceo. Una riflessione sul caso Joel Doe et Al. v. Boyertown Areas School District at Al
Il presente contributo affronta il tema dell'identità di genere nella sua dimensione più delicata, quella del riconoscimento e dell'integrazione sociale. In particolare, viene esaminato un caso statunitense – Joel Doe et Al. v. Boyertown Areas School District at Al – al fIne di comprendere come la realtà transgender metta in discussione la tradizionale distinzione binaria tra «maschio» e «femmina» fin dall'età adolescenziale. Il legislatore e le istituzioni pubbliche in generale si ritrovano dunque a dover scegliere quale modello adottare: un modello tradizionale e chiuso rispetto alle diversità di genere – come richiesto dai ricorrenti – oppure un modello inclusivo che permetta di superare il limite del sesso di nascita in ragione di un corretto sviluppo psico-fIsico del minore transgender. In questa analisi, lo scopo è (come spesso accade nel contesto degli studi di diritto comparato) di richiamare l'attenzione del giurista e del legislatore nazionale su un tema che potrebbe irrompere prima o poi anche nel nostro ordinamento, cercando di fornire una chiave di lettura che sembra rispondere in modo bilanciato all'esigenza di tutelare tutti gli interessi in gioco.
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Political conservatism, homophobia, and prejudice against trans-gender groups in a sample of university students and graduates in Lima ; Conservadurismo político, homofobia y prejuicio hacia grupos transgénero en una muestra de estudiantes y egresados universitarios de Lima ; Conservadorismo polític...
Objective. This study describes and analyzes the relationship between political ideology, the intolerance of ambiguity, homophobia and prejudice against transgender groups in a sample of university students and graduates from the city of Lima (N = 144). Method. A quantitative descriptive-correlational study was carried out. Spanish translated versions of RWA and SDO scales were used. Also were used an adapted version of MSTAT-II (Tolerance of Ambiguity Scale) and a version of the Modern Homophobia Scale (MHS) validated for university students in the city of Lima. Results. A direct relationship was found between RWA, SDO, intolerance of ambiguity, homophobia and prejudice against certain transgender groups (transvestites and transsexuals). A multiple linear regression model suggests that RWA and intolerance of ambiguity, combined, could be applicable predictors of homophobic attitudes. Conclusion. Based on the results, it is possible to verify that there is a relationship between psychological variables that express a conservative political ideology and prejudice towards homosexuals and transgender groups, to the extent they could be considered by the most conservative individuals as very ambiguous social stimuli. ; Objetivo. Este estudio describe y analiza la relación entre la ideología política, la intolerancia a la ambigüedad, la homofobia y el prejuicio hacia los grupos transgénero en una muestra de estudiantes y egresados universitarios de la ciudad de Lima (N = 144). Método. Se realizó un estudio cuantitativo de tipo descriptivo-correlacional en el cual se utilizaron versiones adaptadas al español de las escalas RWA, SDO, Mstat-II (Escala de Tolerancia a la Ambigüedad), y una versión de la escala de Homofobia Moderna (MHS) validada en población universitaria de Lima. Resultados. Se encontró una relación directa entre el RWA, la SDO, la intolerancia a la am bigüedad, la homofobia y el prejuicio hacia determinados grupos transgénero (travestis y transexuales). Un modelo de regresión lineal múltiple propone que determinados niveles en RWA y en intolerancia a la ambigüedad pueden ser buenos predictores de actitudes homofóbicas. Conclusión. Se ha podido constatar que existe una relación entre las variables psicológicas que expresan una ideología política conservadora y el prejuicio hacia los homosexuales y hacia los grupos transgénero, en la medida en que son considerados por las personas más conservadoras como estímulos sociales muy ambiguos. ; Escopo. Este estudo descreve e analisa a relação entre ideologia política, intolerância à ambiguidade, homofobia e prejuízo para os grupos transgender numa amostra de estudantes e graduados universitários da cidade de Lima (N=144). Metodologia. Foi realizado um estudo quantitativo de tipo descritivo- co relacional no qual foram utilizados versões adaptadas ao espanhol das escalas RWA, SDO, MSTAT-II (Escala de Tolerância à ambiguidade) e uma versão da escala de Homofobia Moderna (MHS) validada em população universitária de Lima. Resultados. Foi achada uma relação direta entre o RWA, a SDO, a intolerância à ambiguidade, a homofobia e o prejuízo para determinados grupos transgender (travestis e transexuais). Um modelo de regressão lineal múltipla propõe que determinados níveis em RWA e em intolerância à ambiguidade podem ser bons preditores de atitudes de homofobia. Conclusão. Foi constatada uma relação entre as variáveis psicológicas que expressam uma ideologia política conservadora e o prejuízo para os homossexuais e para os grupos transgender, na medida em que são considerados pelas pessoas mais conservadoras como estímulos sociais muito ambíguos.
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TransAzioni linguistiche: le lingue e il genere negato
The study of non-binary gender individuals has become a recurring and very fashionable topic within sociolinguistics, linguistic anthropology, and critical discourse analysis. Despite the different methodological approaches, all studies seem to aptly underline the importance of two key-concepts: ideology and negotiation practices. Scholars acknowledge that concepts such as sexuality and gender are, indeed, largely informed by the crucial interrelation of power and ideology. Many transgender and gender variant people face problems in daily life because of the lack of negotiation practices and subsequent human rights recognition via European legal procedures. Trans people's legal documents, for instance, do not reflect their true 'self' and this is still today a repeated source of 'authorised' harassment based on ideology. However, gender recognition goes beyond being an administrative act: it is vital for many trans people to be able to participate in society and live a life of dignity and respect. This paper, aiming to support trans rights from a translational view point, presents the analysis of a wide multilingual corpus which comprises a series of EU legal recommendations (in several European languages) adopted by the European Parliament to fully endorse gender equality and to undertake the creation of guidelines for gender-neutral language in each of its official languages. Despite the EU's incredible efforts, the corpus shows that in some European languages, ideology and the total lack of common linguistic practices to be adopted by translators, transgender and gender variant people's human rights are still in danger.
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Io volevo andare nella foresta. Storie di vita per una sociologia dell'esperienza trans
Partendo dalla raccolta di da 35 storie di vita di soggettività trans sul territorio italiano, il lavoro si articola in di due parti: la prima introduce il tema della ricerca, traccia le coordinate teoriche generali e il metodo che ha guidato il lavoro empirico. L'obiettivo della prima parte è quello permette a chi scrive di posizionarsi all'interno di un pensiero queer in cui i soggetti e le soggettivazioni appaiono fluide, instabili e sempre in divenire. Per questa ragione è stato importante riflettere su come raccogliere i dati tenendo insieme la fluidità come qualità intrinseca dell'oggetto di indagine con la necessità di conformarsi al rigore scientifico. Il lavoro apre una riflessione inoltre su quella che può essere definita queerizzazione del metodo di indagine intendendo con questo anche un particolare modo di approcciarsi al queer che include il considerarlo al tempo stesso un approccio teorico, una prospettiva politica, una forma di auto identificazione o di assemblaggi di pratiche del sé. La seconda parte presenta l'analisi delle storie di vita che costituiscono il cuore del lavoro di ricerca; l'ascolto delle narrazioni si è costituito come un lungo e coinvolgente lavoro sul campo. L'analisi si suddivide a sua volta in due parti. Nella prima (cap. 2) si privilegia quella parte della narrazione in cui il soggetto si riconosce, riflette su se stesso e sul proprio desiderio in relazione ad ambiti di vita più affettivamente densi come la famiglia e il gruppo dei pari a scuola. Si tratteggia qui il percorso di autodefinizione caratterizzato dalla scoperta della propria unicità e di ciò che si ritiene essere la "verità" su se stessi. Nella seconda parte (cap. 3), invece, si approfondisce la tensione tra aspetti più prettamente normativi e prescrittivi e il percorso di soggettivazione inteso come affermazione di sé nel sociale. Si descrivono inoltre le forme della resistenza e della negoziazione che permeano l'esperienza sociale dei soggetti trans.
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Fighting, loving and suffering among the Mothers for Diversity ; Luchar, amar y sufrir entre las Madres por la Diversidad ; Lutar, amar e sofrer entre as Mães pela Diversidade
Este artigo parte da interlocução com a associação Mães pela Diversidade do estado de Goiás, Brasil, para analisar a performance do "ativismo materno" que combate violências cometidas contra filhos e filhas lésbicas, gays, bissexuais, travestis, transexuais, intersexos, queers e outras expressões de gênero (LGBTIQ+). Por meio de registros etnográficos verbais e desenhados, proponho refletir sobre os modos como emoções são dramatizadas para a confecção de lutas que, dentre outras coisas, visam à busca por justiça, denúncia de violação de direitos humanos e construção de uma malha de apoio mútuo. ; Este artículo parte del diálogo con la asociación Mães pela Diversidade (Madres por la Diversidad) de Goiás para analizar la actuación del activismo materno que combate la violencia contra hijos e hijas lesbianas, gays, bisexuales, travestis, intersexuales, queer y otras expresiones de género (LGBTIQ+). A través de registros verbales y dibujos etnográficos, yo pretendo reflexionar sobre las formas en que se dramatizan las emociones para la creación de luchas que apuntan, entre otras cosas: la búsqueda de la justicia, la denuncia de violaciones de derechos humanos y la construcción de una malla de apoyo mutuo. ; This article is based on the author's dialogue with the association Mães pela Diversidade (Mothers for Diversity), an NGO located in the Brazilian state of Goiás, to analyze the performance of "maternal activism" opposed to violence against lesbian, gay, bisexual, travesti, transgender, intersex, queer and other non-straight gender expressions (LGBTIQ+).Through verbal and drawn ethnographic records, I propose to reflect on the ways emotions are dramatized in social and political struggles that claim for justice, denounce the violation of human rights, and building a network of mutual support.
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"Sou presbiteriana crossdresser e saio do armário no facebook": (re/des)montando identidades trans* em rede e na rede
In: Revista Observatório, Band 2, Heft 1, S. 138-160
Apresento, neste artigo, considerações sucintas sobre como pessoas trans* podem sair do armário (ou retornar ao mesmo) através do site de redes sociais Facebook. Trata-se de um trabalho de história do tempo presente/imediato que se utiliza de história oral ciborgue, fundamentado em entrevistas de história oral off-line, entrevistas de história oral on-line, e também via chat do Facebook.
Donne di città in città da uomini: un'analisi geografica di Sex and the City
Sex and the City è un serial televisivo creato e trasmesso inizialmente negli Stati Uniti, tra il 1998 e il 2004 (in Italia tra il 2000 e il 2004 in prima visione). La serie è basata sull'omonimo romanzo di Candance Bushnell (pubblicato in Italia da Mondadori, 2001), una delle opere che ha contribuito a rilanciare il genere letterario conosciuto come "chick lit". Sia il genere in cui si colloca il libro della Bushnell sia il serial televisivo che ne è derivato hanno riscosso un ampio successo di pubblico e di critica in tutto il mondo. Il serial si guadagnato 7 Emmy Award e 8 Golden Globe. Decisamente un fenomeno socio-culturale di rilievo. Perché? Ambientato in una Manhattan chiaramente upper class, Sex and the city tratta della vita sentimentale e sessuale di quattro amiche tra i 35 e i 45 anni, presentando come modello sociale una tipologia di donne apparentemente emancipate e postmoderne che vantano le medesime opportunità degli uomini: "Per la prima volta nella storia di Manhattan le donne hanno le stesse possibilità economiche e lo stesso potere degli uomini, insieme al lusso di poterli trattare come oggetti sessuali" (Samantha Jones, prima puntata della prima serie). Sex and the city si propone come un manifesto del riscatto femminile, senza tralasciare, attraverso i personaggi secondari, l'ormai immancabile sigla del politically correct, LGBT: lesbian, gay, bisex e transgender. In realtà, però, i fili che ne compongono la trama perpetuano i canoni tradizionali di costruzione dei ruoli maschile/femminile, a partire dal linguaggio adottato fino ad arrivare all'utilizzo ed alla percezione profondamente genderizzata degli spazi. Il concetto di emancipazione incarnato dalle protagoniste, infatti, adotta in pieno il discorso maschilista, naturalizzandolo e perpetrandolo nella gestione delle relazioni tra i generi, con tutte le implicazioni che ciò può avere sugli spazi pubblici e privati.È in tale ottica che questo lavoro si propone di analizzare la "genderizzazione" spaziale (effettiva e percepita) del ...
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Identita personale e laicità
Il presente lavoro nasce dal desiderio di approfondire le tematiche relative all'identità personale e le sue relazioni con l'identità culturale, l'identità religiosa, l'identità e l'identità sessuale, guardandole sotto il profilo dell'autodeterminazione e della laicità dello Stato. A questo scopo ho cercato di ripercorrere il processo evolutivo del diritto all'identità personale, analizzandone lo stato di tutela nel panorama giuridico italiano. Obiettivo principale è stato quello di porre l'attenzione sui diversi problemi connessi all'identità personale in una società sempre più globalizzata e multiculturale. La società attuale è caratterizzata dal pluralismo, che impone una nuova riflessione circa il concetto di identità e un approccio interdisciplinare al tema in questione. Emergono nuove domande di riconoscimento connesse alle diverse identità culturali, religiose, etniche, etiche, politiche, sessuali. Tutte queste sono solo alcune dei fattori costitutivi dell'identità personale e che necessitano di essere presi in considerazione dal diritto. Questo però fa fatica a cogliere l'aspetto "complesso" dell'identità personale, limitandosi spesso all'aspetto "elementare", confondendo in questo modo l'esigenza di tutela dell'identità personale con l'esigenza di identificazione delle persone. Il ritardo del diritto, rispetto alle altre scienze sociali, nell'affrontare questi nuovi temi produce la conseguenza di creare discriminazioni, soprattutto nei confronti di identità "deboli" ( si pensi ai transgender, agli immigrati, agli omosessuali). Sarebbe opportuno che il diritto riconoscesse la connessione tra l'identità personale e la libertà di coscienza e di autodeterminazione. Questo può avvenire solo per mezzo di un diritto laico. Utilizzando il metodo della laicità positiva si può arrivare a garantire la pari dignità sociale delle identità. La laicità positiva consiste nell'attitudine al confronto e al dialogo non solo del legislatore ma anche dei giudici, della pubblica amministrazione e di tutti i cittadini. Solo in questo modo possono superarsi le contrapposizioni tra "identità giuste" e "identità sbagliate", tra "identità naturali" e "identità innaturali". Passando in questo modo da un pluralismo inerte ad un pluralismo dinamico. Il diritto all'identità personale sarebbe oggetto di tutela non solo negativa ma anche positiva: come diritto ad essere sé stessi.
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Donne di città in città da uomini: un'analisi geografica di Sex and the City
Sex and the City è un serial televisivo creato e trasmesso inizialmente negli Stati Uniti, tra il 1998 e il 2004 (in Italia tra il 2000 e il 2004 in prima visione). La serie è basata sull'omonimo romanzo di Candance Bushnell (pubblicato in Italia da Mondadori, 2001), una delle opere che ha contribuito a rilanciare il genere letterario conosciuto come "chick lit". Sia il genere in cui si colloca il libro della Bushnell sia il serial televisivo che ne è derivato hanno riscosso un ampio successo di pubblico e di critica in tutto il mondo. Il serial si guadagnato 7 Emmy Award e 8 Golden Globe. Decisamente un fenomeno socio-culturale di rilievo. Perché? Ambientato in una Manhattan chiaramente upper class, Sex and the city tratta della vita sentimentale e sessuale di quattro amiche tra i 35 e i 45 anni, presentando come modello sociale una tipologia di donne apparentemente emancipate e postmoderne che vantano le medesime opportunità degli uomini: "Per la prima volta nella storia di Manhattan le donne hanno le stesse possibilità economiche e lo stesso potere degli uomini, insieme al lusso di poterli trattare come oggetti sessuali" (Samantha Jones, prima puntata della prima serie). Sex and the city si propone come un manifesto del riscatto femminile, senza tralasciare, attraverso i personaggi secondari, l'ormai immancabile sigla del politically correct, LGBT: lesbian, gay, bisex e transgender. In realtà, però, i fili che ne compongono la trama perpetuano i canoni tradizionali di costruzione dei ruoli maschile/femminile, a partire dal linguaggio adottato fino ad arrivare all'utilizzo ed alla percezione profondamente genderizzata degli spazi. Il concetto di emancipazione incarnato dalle protagoniste, infatti, adotta in pieno il discorso maschilista, naturalizzandolo e perpetrandolo nella gestione delle relazioni tra i generi, con tutte le implicazioni che ciò può avere sugli spazi pubblici e privati.È in tale ottica che questo lavoro si propone di analizzare la "genderizzazione" spaziale (effettiva e percepita) del tessuto urbano di Manhattan in una società fittiziamente paritaria chiedendosi se il conservatorismo maschio-centrico che solitamente si osserva nella divisione, nell'utilizzo e nella percezione di tali spazi permanga tel quel, si trasformi, o venga semplicemente offuscato dalla mascolinizzazione dei comportamenti spaziali da parte delle donne.
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O movimento LGBT e as políticas de educação de gênero e diversidade sexual: perdas, ganhos e desafios ; The LGBT movement and the gender and sexual diversity education policies: losses, gains and challenges
This article explores the relation between the State and social movements in the production of public education policies focused on gender and sexual diversity. This reflection takes as its main sources two recent investigations dedicated to understanding the introduction of gender and sexual diversity into public education policies in Brazil during the Luiz Inácio Lula da Silva government: one livre-docência thesis (VIANNA, 2011) and another work that investigated how the curriculum policies were understood, appropriated and implemented by public school teachers in the state of São Paulo (VIANNA, 2012). The purpose of this article is to look at the production of these policies from the viewpoint of the tensions present in the dialogue between the Lula government and the social demands made by the LGBT (Lesbian, Gay, Bisexual, and Transgender) movement to reduce inequality and to construct social rights. By discussing gains, losses and future challenges, the text highlights the contradictions found in the processes of interlocution between the government and the LGBT movement. When the government introduces gender and sexual diversity demands in education, it seems to be willing to give value to the theme without considering the power relations that determine the traditional parameters supporting gender relations and teaching identities in daily school life. ; Este artigo explora a relação entre Estado e movimentos sociais na produção de políticas públicas de educação voltadas para o gênero e para a diversidade sexual. Esta reflexão toma como fontes principais duas investigações mais recentes voltadas para a compreensão da introdução do gênero e da diversidade sexual nas políticas públicas de educação no Brasil, no governo de Luiz Inácio Lula da Silva: uma tese de livre docência (VIANNA, 2011) e outro trabalho que verificou como as políticas voltadas para o currículo foram compreendidas, apropriadas e implementadas por professoras e professores de escolas públicas do estado de São Paulo (VIANNA, 2012). A intenção deste artigo foi olhar a produção dessas políticas a partir das tensões presentes na interlocução do governo Lula com demandas sociais por diminuição da desigualdade e construção de direitos sociais advindas do movimento LGBT (Lésbicas, Gays, Bissexuais, Transexuais e Transgêneros). Ao discutir ganhos, perdas e desafios futuros, o texto destaca as contradições presentes no processo de interlocução entre o governo e o movimento LGBT. Quando o governo introduz demandas de gênero e diversidade sexual na educação, parece querer valorizar o tema sem considerar as relações de poder que determinam os parâmetros tradicionais que sustentam as relações de gênero e as identidades docentes no cotidiano escolar.
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NATIONAL UNITY AND COHESION: LIMITATIONS OF CITIZENSHIP FOR TRANS* PERSONS IN CUBA ; UNIDAD Y COHESIÓN NACIONALES: LOS LÍMITES DE LA CIUDADANÍA PARA PERSONAS TRANS* EN CUBA ; UNIDADE E COESÃO NACIONAIS: LIMITES DA CIDADANIA PARA AS PESSOAS TRANS* EM CUBA
The rhetoric of national unity as the basis for building a new society is one of the inspirations in the implementation of policies in the current Cuban context. As an example, the National Strategy for the Care of Transgender People in Cuba aims at the social integration of trans* people, using narratives of national and unity cohesion. This work reflects critically on the limits of public policies and on how certain rhetoric calls into question their universality. To this end, we take into consideration some contributions from cultural and feminist studies and debates about radical and plural democracy. In the conclusions, we point out alternatives to the discourse on the integration of trans* people in Cuba through national unity and cohesion. Among the alternatives we take a distance from conceptions that think of differences only in terms of subordination and antagonism relations as well as based on the provisional nature of policies, their possibility of creating alliances, to be mobilized by the passions, seem more feasible to contribute significantly to improve the citizenship of trans* people in the Cuban context. ; La retórica de la unidad nacional como base para la construcción de una nueva sociedad es una de las inspiraciones para la implementación de políticas en el contexto cubano actual. Como ejemplo de eso, la Estrategia Nacional de Atención a personas transexuales en Cuba aspira a la integración social de las personas trans*, recurriendo a narrativas de unidad y cohesión nacionales. Este estudio reflexiona críticamente sobre los límites de las políticas públicas y el modo en que determinadas retóricas cuestionan su universalidad. Para ello nos basamos en contribuciones de los estudios culturales, estudios feministas y debates acerca de la democracia radical y plural. En las conclusiones apuntamos alternativas al discurso de la integración de las personas trans* en Cuba por la vía de la unidad y cohesión nacionales. Entre las alternativas consideramos que un distanciamiento frente a concepciones que piensan las diferencias solo en términos de relaciones de subordinación y antagonismo, así como una apuesta en el carácter provisional de las políticas, su posibilidad de crear alianzas, de ser movilizadas por las pasiones, podrían contribuir significativamente para incrementar la ciudadanía de personas trans * en el contexto cubano. ; A retórica da unidade nacional como base para a construção de uma nova sociedade é uma das inspirações na implementação de políticas no contexto cubano atual. A exemplo disso, a Estratégia Nacional de Atenção a pessoas transexuais, em Cuba, almeja a integração social das pessoas trans*, recorrendo a narrativas de unidade e coesão nacionais. Este trabalho reflete criticamente sobre os limites das políticas públicas e o modo como determinadas retóricas colocam em causa a sua universalidade. Para tal baseamo-nos em contribuições dos estudos culturais, estudos feministas e debates acerca da democracia radical e plural. Nas conclusões apontamos alternativas ao discurso da integração das pessoas trans*, em Cuba, pela via da unidade e coesão nacionais. Dentre as alternativas consideramos que um distanciamento face a concepções que pensem as diferenças apenas em termos de relações de subordinação e antagonismo, assim como uma aposta no caráter provisório das políticas, a sua possibilidade de criar alianças, de ser mobilizadas pelas paixões, poderiam contribuir significativamente para incrementar a cidadania de pessoas trans* no contexto cubano.
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Le funzioni dello spettacolo I
Marco De Marinis distingue la nuova teatrologia degli studi teatrali contemporanei di matrice europea-continentale, e in particolare italiana, dai Performance Studies anglo-americani, pur riconoscendo la presenza di legami fra i due campi di ricerca, quasi inevitabile sia per motivazioni culturali sia per ragioni storiche. De Marinis sostiene, inoltre, che oggi l'interesse della teatrologia italiana è tutto rivolto al "fatto teatrale", inteso come «il complesso dei processi produttivi e ricettivi»2. In Il corpo dello spettatore. Performance Studies e nuova teatrologia (2013)3, egli illustra come le applicazioni dei paradigmi classici e degli schemi nuovi della cultura teatrale contemporanea si siano radicati nel solco della interdisciplinarità, contestualizzando l'analisi teorica degli studi teatrali lungo la frontiera che separa il Novecento dal nuovo secolo. Se da un lato afferma che non si possono trascurare evidenti punti di contatto fra la nuova teatrologia e i Performance Studies, dall'altro evidenzia una oggettiva peculiarità degli studi teatrali continentali, e in particolare italiani, definendo il loro oggetto come «l'insieme dei processi e delle pratiche che fondano e circondano il fatto teatrale»4, e precisando che il centro di questo oggetto è «la relazione teatrale per eccellenza, quella che lega l'attore e il pubblico, e quindi, in definitiva, lo spettatore stesso con l'insieme dei processi e delle pratiche ricettive che lo riguardano»5. La peculiarità transculturale del teatro contemporaneo emerge ben chiara in De Marinis già dagli anni della pubblicazione di Semiotica del teatro (1982) e poi di Capire il teatro (1988)6, ma diventa un inequivocabile precetto teorico nelle sue ultime riflessioni che sono state il filo conduttore del convegno Thinking the Theatre - New Theatrology and Performance Studies. Peraltro, dall'ultimo ventennio del Novecento ad oggi la transculturalità dei generi letterari e artistici ha influenzato gli studi teatrali, fino a mutarne gradualmente gli obiettivi. Così le funzioni dello spettacolo, seppure ricercate negli elementi tradizionali dell'arte scenica, attore, danzatore, suono, spazio, spettatore, testo, vengono spesso ricavate da precetti filosofici, antropologici, psicoanalitici, sociali, gender e transgender, e sempre meno si tende ad esplorare il contesto politico in cui il teatro agisce, e le pratiche di cui il teatro si serve per interpretare o denunciare conflitti, soprusi, disagi culturali e sociali. Una progressiva diminuzione dell'uso del termine rappresentazione e un uso più frequente del termine performance ha generato anche sostanziali equivoci non solo di natura semantica ma anche di natura semiotica. Le forme e i modi del Nuovo Teatro – che De Marinis aveva individuato già a partire dal suo primissimo concepimento e che la nuova teatrologia è riuscita a contestualizzare in questo inizio secolo – vengono formulati dalla generazione che è cresciuta nutrendosi più di recezione di idee che di pratiche teatrali, più di processi e di sistemi astratti che degli sviluppi dei processi e dei sistemi di rappresentazione. Nella sessione da me presieduta si è potuto constatare come soprattutto le proposte degli artisti più giovani siano oramai distanti dal teatro storicamente inteso. La prassi teatrale è stata completamente smarrita nel lento smantellamento novecentesco, e la parte teatrale residuale di ogni nuovo "gruppo" ha bisogno del sostegno delle pratiche di altre forme d'arte: insomma, il Nuovo Teatro post-novecentesco è senza teatro.
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Conceptions homophobes des élèves du secondaire ; Homophobic conceptions of high school students ; Concepciones homofóbicas de los estudiantes de secundaria ; Concepções homofóbicas de estudantes do ensino médio
This paper presents the results of a study carried on with 2,159 male and female high school students from three cities in the countryside of São Paulo State, Brazil. The data obtained by a Likert scale were analyzed by a multivariate statistical technique. Regarding the factor analysis, the method used for extracting the factors was the major component and oblique rotation method, in which the six factors obtained aid to interpreting the possible correlations among the homophobic views presented in items. The study revealed that moderate tolerance for gay, lesbian and transgender people in this young sample is a reality that needs attention of public policies in education targeting strategies for the deconstruction of gender stereotypes and eradication of homophobia, lesbophobia and transphobia among adolescents. ; Cet article présente les résultats d'une étude menée avec 2,159 lycéens et lycéennes provenants de trois villes à la campagne de l'État de São Paulo, au Brésil. Les données obtenues par une échelle de Likert ont été analysées par une technique statistique multivariée. En ce qui concerne l'analyse factorielle, la méthode utilisée pour extraire les facteurs était le principal composant et la méthode de rotation oblique, dans lequel les six facteurs obtenus ont aidé à l'interprétation des corrélations possibles entre les points de vue présentés dans les articles homophobes. L'étude a révélé que la tolérance modérée pour les homosexuels, les lesbiennes et les personnes transgenres dans ce jeune échantillon est une réalité qui a besoin d'attention des politiques publiques en matière d'éducation ciblant les stratégies pour la déconstruction des stéréotypes de genre et l'éradication de l'homophobie, lesbophobie et la transphobie parmi les adolescents. ; Este trabajo presenta los resultados de un estudio realizado con 2,159 estudiantes de secundaria de ambos los sexos a partir de tres ciudades en el interior del Estado de São Paulo, Brasil. Los datos obtenidos mediante la escala Likert fueron analizados por la técnica estadística multivariante. Sobre el análisis de los factores, el método utilizado para la extracción de los factores fue el componente principal y el método de rotación oblicua, en el que los seis factores obtenidos ayudan a la interpretación de las posibles correlaciones entre las opiniones homofóbicas presentados en artículos. El estudio reveló que la tolerancia moderada para gays, lesbianas y transexuales en los jóvenes de la amuestra es una realidad que necesita la atención de las políticas públicas en materia de educación dirigidas a las estrategias para la deconstrucción de los estereotipos de género y la erradicación de la homofobia, lesbofobia y transfobia entre los adolescentes. ; Este trabalho apresenta os resultados de um estudo realizado com 2.159 alunos e alunas do ensino médio de três cidades do interior paulista. Os dados, obtidos pelo uso de uma escala Likert, foram analisados por uma técnica estatística multivariada. Análise fatorial foi realizada, e seis fatores (extraídos pelo método das componentes principais e o método de rotação oblíqua) favoreceram a interpretação das possíveis correlações entre as concepções homofóbicas apresentadas nos itens. O estudo mostrou que a tolerância moderada em relação à homossexualidade dos jovens da amostra é uma realidade que necessita de atenção das políticas públicas em educação, visando estratégias para a desconstrução de estereótipos de gênero e erradicação da homofobia, lesbofobia e transfobia entre adolescentes.
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Um nome próprio, um espaço comum. Subjetividade, cidadania e sexualidade no México. O Clube Gay Amazonas
O Clube Gay Amazonas, situado na cidade mexicana do Tenosique, foi criado em 1996 por um grupo de homens gay, mulheres travesti e transgênero como um espaço de socialização e de diálogo político com autoridades e instituições, e como uma maneira de enfrentar a epidemia da Aids que, em princípios dos anos 90, começava a afetar os residentes locais. Neste artigo analisamos as atividades do Clube como um processo de politização da sexualidade, que mostra o vínculo entre processos coletivos de construção de cidadania e processos subjetivos de constituição, aceitação e reivindicação de uma identidade sexual. Desta maneira, o Clube Gay Amazonas é tanto o resultado como a apropriação de dois processos históricos: a expansão da cidadania e a formação de identidades sexuais diversas. Sua ação vincula ambas, politizando identidades e outorgando à cidadania um matiz de desejo. Ao mesmo tempo em que o grupo coloca suas demandas no debate público da cidade, traça as coordenadas que permitem a seus membros construir uma noção afirmativa de si mesmos, de seus corpos, de sua estética e de seu desejo. Deste modo, o processo de construir cidadania transforma-se em e emerge do processo de constituição de si. Palavras-chave: sexualidade; subjetividade; cidadania; sujeito político; México Un nombre propio, un espacio común. Subjetividad, ciudadanía y sexualidad en México. El Club Gay Amazonas El Club Gay Amazonas, situado en la ciudad mexicana de Tenosique, fue creado en 1996 por un grupo de hombres gay, mujeres travesti y transgénero, como un espacio de socialización y de diálogo político con autoridades e instituciones, y como una manera de enfrentar la epidemia del SIDA que a principios de los años noventa empezaba a afectar a los residentes locales. En este artículo analizamos las actividades del Club como un proceso de politización de la sexualidad, que muestra el vínculo entre procesos colectivos de construcción de ciudadanía y procesos subjetivos de constitución, aceptación y reivindicación de una identidad sexual. De esta manera, el Club Gay Amazonas es tanto el resultado como la apropiación de dos procesos históricos: la expansión de la ciudadanía y la formación de identidades sexuales diversas. Su acción vincula ambos, politizando identidades y otorgando a la ciudadanía un matiz de deseo. Al tiempo que el grupo coloca sus demandas en el debate público de la ciudad, traza las coordenadas que permiten a sus miembros construir una noción afirmativa de sí mismos, de sus cuerpos, de su estética y de su deseo. De este modo, el proceso de construir ciudadanía se transforma en y emerge del proceso de constitución de sí. Palabras clave: sexualidad, subjetividad, ciudadanía, sujeto político, México A name of one's own, a collective place. Subjectivity, citizenship and sexuality in Mexico. The Amazonas Gay Club The Amazonas Gay Club in the Mexican city of Tenosique was created in 1996 by a group of gay men, transvestites and transgender women, as a space for socializing, for political dialogue with authorities and institutions, and as a way of dealing with the AIDS epidemic that in the beginning of the 1990s began to affect local residents. In this article, we analyze the Club's activities as a process of politicization of sexuality that shows the link between collective processes of construction of citizenship and subjective processes of constitution, acceptance and vindication of a sexual identity. In this way, the Amazonas Gay Club is both a result and an appropriation of two historical processes: the expansion of citizenship and the formation of diverse sexual identities. Its action links both, politicizing identities and giving citizenship a shade of desire. Just as the group places its demands into the city's public debate, it lays out coordinates that allow its members to construct an affirmative notion of themselves, of their bodies, of their aesthetic and of their desire. Thus, the process of constructing citizenship is transformed into and emerges from a process of constituting the self. Keywords: sexuality; subjectivity; citizenship; political subject; Mexico
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